Susan George
Cosa
rappresenta
l'11
settembre
per
il
movimento
no-global?
Prima
di
tutto
smettiamola
di
riferirci
a
questo
movimento
con
parole
come
"no-global"
o
simili.
è
un
nome
che
ci
è
stato
affibbiato
dai
media
e
non
corrisponde
alla
realtà
del
movimento,
che
è
un
movimento
cittadino
per
la
giustizia
globale.
E'
in
favore
della
democrazia
e
della
solidarietà,
è
internazionalista
nelle
attitudini
e
negli
scopi.
Nessuno
vuole
chiudere
nessuno
fuori
o
dentro
qualche
frontiera.
Gli
eventi
dell'11
settembre
rendono
le
nostre
richieste
ancora
più
rilevanti
di
prima,
perché
noi
non
diciamo
che
si
combatte
il
terrorismo
direttamente
costruendo
un
mondo
equo
e
solidale,
ma
la
povertà
e
le
disuguaglianze
creano
certamente
un
ricco
terreno
dove
i
terroristi
possono
reclutare
facilmente
le
proprie
truppe.
Facciamo
un
esempio
concreto,
prendendolo
dal
discorso
che
l'ex
presidente
Clinton
ha
fatto
durante
la
conferenza
sulla
globalizzazione,
organizzata
dal
primo
ministro
belga,
Guy
Verhofstadt,
il
30
ottobre
2001:
i
ragazzi
nelle
scuole
religiose
in
Pakistan
(le
madrasa)
conoscono
il
Corano
a
memoria,
ma
non
sanno
fare
due+due,
e
qualche
alunno
crede
ancora
che
ci
siano
i
dinosauri
sulla
terra.
Perché
sono
in
queste
scuole?
Perché
la
scuola
laica
è
a
pagamento
e
i
loro
genitori
non
hanno
i
mezzi
per
pagare
la
retta.
Forse
non
possiamo
attaccare
il
terrorismo
direttamente,
ma
possiamo
certamente
aiutare
il
Pakistan
a
educare
tutti
i
suoi
ragazzi.
Come
pensate
di
farlo?
Io
sono
vice-presidente
d'ATTAC,
cioè
dell'Associazione
per
la
Tassazione
delle
Transazioni
finanziarie
per
l'Aiuto
ai
Cittadini.
Uno
dei
nostri
obiettivi
principali
è
di
istituire
la
tassazione
dei
movimenti
internazionali
di
capitali
(come
la
Tobin
tax)
con
la
quale
costituire
un
fondo
che
dovrebbe
avere
l'obiettivo
di
ridurre
il
gap
tra
ricchi
e
poveri.
Noi
lavoriamo
anche
sul
tema
del
debito
estero
del
Sud
del
mondo.
I
paesi
poveri
negli
ultimi
vent'anni
hanno
pagato
l'equivalente
di
diversi
piani
Marshall
ai
paesi
ricchi.
I
poveri
stanno
morendo
sotto
il
peso
dei
programmi
di
"aggiustamento
strutturale"
della
Banca
mondiale
e
del
FMI,
perché
hanno
l'obiettivo
di
drenare
maggiori
risorse
per
il
servizio
del
debito.
Il
debito
è
ormai
un
tema
politico.
Esempio:
Gli
USA
hanno
recentemente
cancellato
circa
370
milioni
di
dollari
di
debito
pakistano,
e
fecero
lo
stesso
durante
la
guerra
del
Golfo
con
l'Egitto.
Ormai
il
debito
ha
la
funzione
del
bastone
e
della
carota.
Ogni
anno,
il
G7
dice
che
stanno
cancellando
il
debito,
ma
ogni
anno
non
succede
nulla.
ATTAC
è
anche
per
l'abolizione
dei
paradisi
fiscali.
E
George
Bush
ha
fatto
molto
per
aiutare
questa
campagna!
Oggi
è
possibile
non
lasciare
tracce
delle
proprie
transazioni
finanziarie
e
questo
non
vale
solo
per
i
terroristi,
ma
anche
per
i
frutti
della
prostituzione,
del
traffico
di
armi,
della
droga...
Il
Movimento
non
è
anti-americano?
Noi
lavoriamo
in
continuazione
con
organizzazioni
degli
Stati
Uniti.
Personalmente,
quando
combattevo
contro
la
guerra
del
Vietnam
o
contro
le
politiche
USA,
come
quando
appoggiavano
i
Contras
in
Nicaragua
per
rovesciare
i
sandinisti,
pensavo
di
essere
estremamente
patriottica
(Susan
George
è
cittadina
americana
e
francese)
perché
pensavo
di
difendere
i
valori
fondamentali
degli
USA
iscritti
nella
Costituzione.
Io
sono
personalmente
contro
le
bombe
dell'Afghanistan
non
solo
per
motivi
morali,
ma
anche
perché
penso
sia
assolutamente
contrario
agli
interessi
degli
Stati
Uniti.
Noi
non
vendicheremo
i
crimini
dell'11
settembre
bombardando
civili
innocenti.
Rischiamo
solo
di
realizzare
le
previsioni
di
Samuel
Huntington
sul
"clash
of
civilizations".
Quando
ho
letto
il
libro
per
la
prima
volta,
nel
1993,
pensavo
fosse
spazzatura,
ma
sta
diventando
verità.
Stiamo
incoraggiando
il
reclutamento
di
terroristi
nei
paesi
islamici,
anche
quelli
moderati.
E
poi
bombardare
non
funziona.
Ci
abbiamo
provato
con
Gheddafi
alla
metà
degli
anni
Ottanta
e
con
Saddam
Hussein
qualche
anno
dopo.
Non
ha
funzionato
con
nessuno
dei
due.
E'
ora
di
ricordare
le
parole
del
grande
generale
cinese
Sun
Tzu,
vissuto
2500
anni
fa
"Non
fare
ciò
che
vorresti
maggiormente.
Fa'
ciò
che
il
tuo
nemico
vorrebbe
meno
vederti
fare".
I
nostri
nemici
vogliono
radicalizzare
ed
infiammare
il
mondo
musulmano,
non
si
preoccupano
affatto
del
loro
povero
popolo.
Dobbiamo
smettere
di
appoggiare
ogni
corrotto
regime
asiatico.
Dobbiamo
imporre
agli
israeliani
l'inizio
di
seri
negoziati
di
pace,
che
portino
ad
un
vero
stato
palestinese.
Il
programma
di
ATTAC
è
più
importante
che
mai
perché
il
mondo
è
molto
più
pericoloso
di
prima.
E
noi
non
resteremo
in
silenzio.