Le due teorie sull'omosessualità

Due modelli affrontano con approcci addirittura opposti la tematica dell'omosessualità.

Li presento tutti e due, così potete farvi un'idea...

 

Il modello patologico dell'omosessualità

(ovvero come la psicologia classica vede gli omosessuali)

Premessa:

Per comprendere gli omosessuali e i bisessuali sono utilizzati i modelli della Psicologia Clinica e della Psicologia Anormale:

1. Il modello patologico è stato basato su studi di ricerca di ambito clinico e istituzionale.

2. I campioni utilizzati in questi studi sono stati molto ristretti e prevalentemente maschili.

3. In questi studi, le persone con alcune esperienza omosessuali sono state messe insieme a campioni di persone con comportamenti esclusivamente omosessuali, distinguendo raramente i bisessuali come gruppo a parte.

Risultati:

L’eterosessualità è superiore e normativa

1. L’omosessualità è in se stessa difettosa e innaturale.

2. La bisessualità è concettualizzata coma una confusione o un conflitto di identità, come una fase temporanea o un passaggio di transizione tra l’omosessualità e l’eterosessualità, o come una difesa contro un'identità omosessuale.

 

L’omosessualità e la bisessualità sono patologiche e anormali.

1. Gli omosessuali e i bisessuali sono un gruppo di persone disturbate mentalmente.

L’omosessualità e la bisessualità sono forme di devianza.

L’omosessualità e la bisessualità sono disabilità e incapacità dell’individuo.

L’omosessualità e la bisessualità sono condizioni intrinseche dell’individuo.

1. Gli omosessuali sono gruppi con caratteristiche definite

2. Si può generalizzare su "l’omosessuale" e " il bisessuale".

La fonte dei problemi risiede interamente negli stessi omosessuali e bisessuali.

1. Il focus del trattamento psicoterapeutico è trovare le cause dell’omosessualità con lo scopo di eliminare la malattia e scoraggiare le persona dall’adottare un’identità omosessuale o bisessuale.

 

Il modello affermativo dell'omosessualità

(ovvero come la psicologia moderna vede gli omosessuali)

Premessa:

Per comprendere gli omosessuali e i bisessuali sono utilizzati i modelli della Psicologia Sociale e della Psicologia dell’Età Evolutiva.

1.Il modello affermativo è basato su studi empirici con campioni non clinici di uomini e donne.

2.I campioni differenziano tra omosessuali e bisessuali.

Risultati:

L’eterosessualità, l’omosessualità e la bisessualità hanno uno status equivalente.

1. L’omosessualità, la bisessualità e l’eterosessualità sono esiti alternativi e naturali dello sviluppo psicosessuale umano. 

L’omosessualità e la bisessualità non sono patologiche.

1. Le ricerche sulla salute mentale hanno documentato che uomini gay e donne lesbiche, come individui, coppie, e comunità sociali non mostrano livelli più bassi di adattamento psicologico.

2. L’integrazione del proprio desiderio omosessuale in una propria identità sessuale è una possibilità valida e sana per molti individui.

Le persone gay e bisessuali sono normativamente differenti e normativamente creative.

1. Normativamente differenti: l’omosessualità e la bisessualità sono varianti naturali dell’espressione erotica e affettiva e tale differenza non deve essere classificata come inferiore o deviante.

2. Normativamente creativi: dato che non hanno modelli predeterminati di interazione, lesbiche, gay e bisessuali spesso creano modelli di comportamenti, identità e relazioni che non rispecchiano né duplicano i modelli eterosessuali.

L’omosessualità e la bisessualità rappresentano abilità e capacità dell’espressione erotica ed emotiva.

Lesbiche, gay e bisessuali sono tra loro diversi quanto lo sono gli eterosessuali.

1. Trarre conclusioni sulla base del solo orientamento sessuale porta con probabilità ad inferenze indebite ed erronee.

2. La comunità gay, lesbica e bisessuale raccoglie un insieme di diversità in quanto a sesso, razza, etnia, età, status socioeconomico, stato civile, salute, orientamento politico, pratiche sessuali.

3. L’orientamento sessuale come caratteristica intrinseca dell’individuo è considerato alla luce delle influenze storiche e sociali che hanno dato forma e significato all’espressione dell’omosessualità e della bisessualità.

4. Il riconoscimento della non-omogeneità delle persone omosessuali e bisessuali ha portato ad una aumentata consapevolezza delle somiglianze che esistono tra omosessuali, bisessuali ed eterosessuali.

La fonte dei problemi: "problemi del vivere" come persona gay o bisessuale.

1. L’esperienza di gay e lesbiche deve essere compresa alla luce delle pressioni che accompagnano il loro status di minoranza e di categoria stigmatizzata.

2. Molti dei "problemi del vivere" associati all’essere gay o bisessuali sono il risultato degli atteggiamenti sociali negativi sull’omosessualità.

3. Le persone gay o bisessuali non sono il problema ma è l’integrazione della propria identità sessuale con il funzionamento sociale che può portare a dei problemi.

4. Le ricerche sulla natura e l’impatto degli atteggiamenti sociali negativi verso lesbiche, gay e bisessuali hanno documentato gli effetti negativi e pervasivi dell’omofobia e dei "bias" (errori tendenziosi) eterosessisti.

5. Bisogna comprendere l’esperienza gay e bisessuale all’interno del contesto psicologico di differenza, oppressione, invisibilità, restrizioni legali e stigma associati all’omosessualità nella nostra società.

6. Le ramificazioni psicologiche del pregiudizio e della discriminazione sociale esperita dalle persone gay e bisessuali comprende l’interiorizzazione di questi atteggiamenti e idee negative (meglio definita come "omofobia interiorizzata") e devono essere considerate quando si fornisce terapia a gay, lesbiche e bisessuali.