La storia di un movimento
Storie
di
amori
ancora
difficili,
disseminati
lungo
trent'anni
di
vita
civile
italiana,
sempre
mescolando
passione
e
militanza.
Su
un'idea
così
al
circolo
Mario
Mieli
hanno
lavorato
tanto
da
metter
su
una
mostra
e
un
convegno
che
aprono
domani
al
Palazzo
delle
Esposizioni
allo
scopo
di
ripercorrere
«Trent'anni
di
movimento
gaylesbico
bisessuale
transgender». È un'avventura che i testimoni di quel tempo raccontano, naturalmente, con orgoglio: «Vogliamo rivedere la strada fatta finora, pensare a quel che abbiamo detto e fatto, e poi partire con nuove strategie», spiega Bruno Fiorentino, organizzatore dell'iniziativa. Cinquantotto anni, architetto d'interni, Fiorentino è nel 1971 uno dei quattro fondatori del Fuori che, insieme alla comparsa della rivista, costituisce la prima uscita ufficiale del movimento omosessuale in Italia. La storia del movimento omosessuale comincia in bianco e nero, ed è riproposta nelle due sale alle spalle della caffetteria del Palazzo, con le immagini della prima pagina della «rivista di rivoluzione sessuale»: una foto raffigura una corsa libera di ragazzi e ragazze, quasi un "quinto stato" pronto a "uscire fuori". Il materiale esposto è stato raccolto dagli archivi specializzati di diverse città d'Italia (ma l'obiettivo è anche di crearne uno unico) con un messaggio rivolto ai più giovani: «Io ho trent'anni, che è proprio l'età del movimento dice Massimo Mazzotta, nuovo presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e so con certezza che tanti ragazzi della mia età non sanno cosa sia stato arrivare a questo punto in termini di conquiste. Ma questa sarà di certo anche l'occasione per fare un punto e andare avanti nelle nostre battaglie». La mostra certifica quindi anche diatribe e spaccature, inclusa quella del '74, quando parte del Fuori aderì al Partito radicale e racconta l'esperienza unica de "campeggi gay". Le vicende del movimento omosessuale hanno seguito poi quelle della sinistra extraparlamentare e del femminismo; il Fuori chiuse nell'82. Negli anni Ottanta l'emergenza Aids porta ancora alla ribalta le tematiche omosessuali e suscita la ripresa di una forma di militanza, con la nascita del circolo Mario Mieli. Nel 1994 il primo Gay Pride. «Eravamo quattro, quando abbiamo fondato il Fuori dice Fiorentino al World Pride eravamo quattrocentomila». |