la C.I.A.
La Cia è una macchina buia, lontanissima, coinvolta oltre il pensabile negli ultimi sessant'anni della storia. |
Per
molti
era
sinonimo
di
malversazione
e
simbolo
del
cinismo
americano.
Altri,
non
immuni
al
fascino
della
retorica
hollywoodiana,
trovavano
nell'intelligence
americana
un'ulteriore
conferma
dell'efficienza
e
dello
strapotere
a
stelle
e
strisce.
Tutti
possono
oggi
concordare
sul
fatto
che
l'11
settembre
oltre
al
mito
dell'invulnerabilità
americana
ha
seppellito
per
sempre
anche
l'infallibilità
della
Cia.
Creata
nel
1947
dal
presidente
Truman,
la
Central
Intelligence
Agency
ha
ufficialmente
il
compito
di
controllare
le
informazioni
provenienti
dall'estero
che
riguardano
la
sicurezza
nazionale,
ma
le
sue
operazioni
clandestine
hanno
segnato
la
storia
del
mondo
nella
guerra
fredda.
Fin dagli anni '50 i presidenti si servirono di uomini e mezzi del servizio segreto per operazioni diverse dalla semplice raccolta e decodificazione di informazioni, compito essenziale dell'intelligence dei paesi democratici. |
La
Cia
assunse
un
ruolo
importante
durante
la
presidenza
Eisenhower
specializzandosi
nel
roll
back,
operazioni
di
destabilizzazione
politica
fondamentali
nel
quadro
della
politica
estera
nella
guerra
fredda.
Ne
furono
esempi
le
guerriglie
clandestine
in
Laos
e
in
Cina.
Il
17
marzo
1960
il
direttore
della
Cia
Allen
Dulles
suggerì
al
Presidente
Eisenhower
di
addestrare
un
gruppo
di
esuli
cubani
anticastristi
ad
uno
sbarco
nell'isola
di
Cuba.
Eisenhower
approvò,
i
cubani
si
prepararono
in
un
campo
della
Cia
in
Guatemala
e
Kennedy,
divenuto
presidente
l'anno
successivo,
non
ebbe
altra
scelta
che
dar
seguito
all'operazione:
in
caso
contrario
avrebbe
dovuto
fare
i
conti
con
centinaia
di
anticastristi
pronti
a
raccontare
al
mondo
di
aver
sognato
sotto
l'egida
Cia
l'invasione
di
Cuba.
Il
tentativo
passò
alla
storia
come
l'incidente
della
Baia
dei
porci:
i
liberatori
non
trovarono
l'appoggio
della
popolazione
locale
e
vennero
sconfitti.
La
corsa
agli
armamenti
nucleari
aveva
perso
importanza
poichè
era
stato
raggiunto
il
momento
di
parità,
cioè
ogni
contendente
aveva
in
mano
il
potere
di
distruggere
l'altro
in
24
ore.
Servivano
operazioni
militari
limitate
per
contrastare
il
nemico
su
scenari
locali,
utilizzando
armi
flessibili
alle
esigenze
del
momento.
L'unica
forza
militare
statunitense
in
grado
di
svolgere
una
simile
funzione
era
proprio
la
Cia.
Kissinger,
segretario
di
Stato
durante
la
presidenza
Nixon,
ne
fece
un
largo
uso
per
dare
credibilità
all'azione
diplomatica
americana.
Quando
Allende
conquistò
democraticamente
il
potere
in
Cile,
Kissinger
e
Nixon
auspicarono
il
rovesciamento
del
regime
con
ogni
mezzo
affidandosi
all'intervento
degli
agenti
della
Cia.
Il
decorso
degli
eventi,
dalla
morte
del
generale
Schneider
al
golpe
del
1973,
fu
largamente
influenzato
dagli
statunitensi.
La Cia in Italia |
In molte oscure e dolorose vicende della nostra storia recente l'operato della Cia s'intrecciò con quello di servizi segreti italiani e gruppi eversivi di destra. E' un fatto ormai noto che Gladio, struttura paramilitare fondata per far fronte a possibili sovvertimenti interni, nacque negli anni'50 da un accordo tra Sifar e Cia. Il filo nero dell'influenza americana porta dritto agli attentati ascrivibili alla "strategia della tensione". Il pm Guido Salvini, titolare a Milano della più recente istruttoria sulla strage di Piazza Fontana, attribuisce anche e soprattutto alla Cia la responsabilità di ciò che accadde in Italia dal'69 in poi: gli americani avrebbero manovrato per anni i terroristi di destra italiani. I gruppi eversivi avevano la funzione di creare nel paese le condizioni più vantaggiose per le forze più conservatrici, le istituzioni dovevano depistare e far apparire gli attentati come elementi di un progetto sovversivo della sinistra. Carlo Digilio, ad esempio, militante di Ordine Nuovo all'epoca dei fatti e testimone chiave nell'inchiesta su Piazza Fontana, era un informatore della Cia. Durante il processo l'ex capo del controspionaggio Gianadelio Maletti ha accreditato la possibilità di un coinvolgimento diretto dei servizi segreti americani nella strategia della tensione. Tesi confermata anche dal senatore Paolo Emilio Taviani, ministro dell'interno più volte negli anni '70, che in una deposizione alla commissione nazionale anitmafia del 1°luglio 1997 diede per certa la responsabilità della Cia "nella preparazione degli eventi di Piazza Fontana e successivi", in virtù del fatto che "gli americani erano di principio antiaperturisti e anticentrosinista", formula politica cui una parte della Dc lavorava in quegli anni.
Osama, il figlio sconociuto della Cia |
Uno
scenario
tutt'altro
che
minoritario
della
Guerra
fredda
fu
l'invasione
sovietica
dell'Afghanistan.
Il
presidente
Carter
aveva
l'occasione
di
aprire
un
fronte
contro
l'Unione
sovietica
nel
cuore
dell'Asia
centrale:
venne
mobilitata
la
Cia,
che
prese
contatti
con
i
servizi
segreti
del
Pakistan,
l'Isi.
Nel
frattempo
la
diplomazia
americana
allestì
un'alleanza
sotterranea
con
personalità
degli
stati
islamici
ed
arabi
conservatori
al
fine
di
sfruttare
l'estremismo
islamico
contro
il
comunismo
e
i
leader
del
Terzo
Mondo
dottrinalmente
vicini
al
blocco
orientale.
L'Isi
pakistano
preparò
dei
campi
di
addestramento
per
i
mujaeddin
afghani
ed
ebbe
la
funzione
di
intermediario
della
Cia.
Gli
agenti
statunitensi
fornirono
un
valido
apporto
logistico
in
termini
di
competenze
umane,
specialisti
della
guerra
che
istruirono
i
pakistani
e
di
armi,
che
nel
1985,
dopo
la
direttiva
166
firmata
da
Reagan,
divennero
circa
65000
tonnellate
l'anno.
L'Isi
integrò
l'addestramento
dei
mujaeddin,
su
esplicita
approvazione
americana,
con
una
massiccia
dose
di
indottrinamento
religioso:
i
temi
ricorrenti
erano
l'Islam
come
dottrina
politica
oltre
che
religiosa,
le
truppe
sovietiche
come
atei
che
violavano
l'Islam.
La
Cia
aveva
caricato
consapevolmente
contro
l'Urss
la
stessa
bomba
del
fondamentalismo
islamico
che
anni
dopo
essa
sarebbe
esplosa
in
Bosnia,
in
Kashmir,
in
Albania.
Senza
sapere
che
tra
i
mujaeddin
c'era
un
ricco
miliardario
saudita
disposto
a
rispondere
senza
remore
al
richiamo
sinistro
del
martirio
in
nome
di
Allah.
Purtroppo
non
sono
stati
in
grado
di
fermarlo
neanche
i
10
miliardi
di
dollari
che
gli
Usa
avevano
destinato
alle
strutture
di
intelligence
contro
il
terrorismo.
Approfondimenti |
Cia.gov Il sito dei servizi segreti statunitensi. |
|
Republik.org Cenni di storia della Cia. |
|
Non
luoghi/cia La CIA e Osama Bin Laden. |
|
John
K.Cooley,
"Una
guerra
empia"
c.ed.
eleuthera Un libro sui legami tra la Cia e il fondamentalismo islamico. |