E'
ormai
piena
l'area
del
Circo
Massimo,
dove
stanno
confluendo
tutti
i
cortei.
Secondo
le
prime
indiscrezioni,
i
manifestanti
stanno
superando
la
cifra
di
due
milioni.
I
manifestanti
in
piazza
del
Circo
Massimo
''sono
molti
di
più
di
quanti
erano
nel
'94''.
Lo
sostiene
il
segretario
confederal
della
Cgil,
Claudio
Sabattini.
''Non
ho
mai
visto
una
cosa
del
genere
-
ha
detto
-
e'
un
numero
non
calcolabile,
sicuramente
molti
di
piu'
di
un
milione.
Sono
persone
serene
e
determinate,
sono
molti
di
piu'
di
quelli
che
erano
nel
1994''.
Secondo
prime
stime
della
Cgil
sarebbero
oltre
due
milioni
i
partecipanti
alla
manifestazione
di
oggi.
Alla
manifestazione
della
Cgil
di
oggi
ci
sono
''piu'
del
doppio''
delle
persone
che
c'erano
nel
'94,
quando
parteciparono
un
milione
di
persone.
Lo
ha
affermato
il
segretario
generale
della
Cgil,
Sergio
Cofferati.
'Fa
davvero
impressione
-
rispondendo
ad
una
domanda
su
quanti
fossero
i
partecipanti
alla
manifestazione
-
credo
che
siamo
piu'
del
doppio
del
1994'.
''Berlusconi
non
dica
-
ha
concluso
-
che
altri
54
milioni
sono
rimasti
a
casa,
perché
l'altra
volta
gli
ha
portato
una
sfortuna
terribile''.
Le
ultime
stime
parlano
di
4.500
pullman
arrivati
nella
Capitale
e
di
55
treni
speciali.
Secondo
la
Questura
di
Roma,
sarebbero
invece,
oltre
500mila
i
manifestanti
anche
se,
si
ammette,
la
situazione
si
va
evolvendo
dal
punto
di
vista
numerico.Un
mare
di
bandiere,
quasi
una
per
ogni
manifestante.
Nei
cortei
che
affluiscono
al
Circo
Massimo,
i
vessilli
rossi
della
Cgil
si
accompagnano
a
numerosi
altri
simboli.
Sventolano
le
bandiere
dei
partiti:
Ds,
Rifondazione,
Pdci,
Sdi;
numerose
anche
quelle
del
'vecchio'
Pci,
vicino
a
quelle
verdi
dell'Ulivo,
anche
alcuni
vessilli
bianchi
giunti
dalla
Puglia:
sono
quelli
dell'Arca
con
una
colomba,
un
ramoscello
d'ulivo
e
l'arca
di
Noe':
''siamo
quelli
del
nuovo
Ulivo
-spiegano-
non
ci
riconosciamo
in
nessuno
degli
attuali
partiti
ma
ci
collochiamo
nel
centrosinistra''.
Molte
anche
le
bandiere
di
Cobas
e
Unione
degli
studenti.
Assieme
al
tricolore
italiano,
alla
bandiera
dell'Unione
europea,
al
vessillo
della
Palestina,
al
'Quarto
Stato'
impresso
nei
vessilli
dell'Arci,
al
Verde
della
Cia
(confederazione
italiana
agricoltori),
agli
immancabili
Che
Guevara,
spiccano
anche
tanti
palloncini
colorati,
diversi
dei
quali
a
forma
di
banana.
Più
satira
che
protesta
negli
slogan
Più
sberleffo
che
rabbia,
più
satira
che
protesta:
gli
slogan
di
lotta
politici
e
sindacali
lasciano
volentieri
spazio
alla
voglia
di
'graffiare'.
E
il
corteo
da
San
Giovanni
al
Circo
Massimo
-con
alla
testa
il
leader
della
Cgil,
Cofferati-
assume
le
sembianze
di
un
singolare
Carnevale
di
Viareggio,
con
i
carri
sostituiti
da
teloni
e
cartelloni
altrettanti
allegorici.
''Presidente,
non
si
sforzi
con
la
mano:
basta
la
testa...'',
si
legge
nel
cartello
dei
lavoratori
di
Cerignola,
che
ritrae
un
Berlusconi
nel
gesto
di
fare
le
corna.
Sulla
stessa
falsariga
ma
più
poetico
quello
pensato
dai
lavoratori
di
Ragusa:
''E
poi
ch'io
fui
in
cima
al
Col
seduto,
il
popolo
italiano
feci
cornuto''.
La
difesa
dell'art.
18
la
fa,
ovviamente,
da
padrone
''se
lo
tocco
mi
pungo'',
dice
Berlusconi
stendendo
la
mano
verso
un
articolo
18
a
forma
di
fico
d'india,
disegnato
dalla
Cgil
di
Taranto.
Quello
della
Cgil
Sicilia
ritrae
il
presidente
del
Consiglio
Berlusconi
come
un
prof.
che,
con
un
cancellino
in
mano,
dice
''Mi
consenta''
davanti
alla
lavagna,
dove
e'
scritto:
''articolo
18:
non
cancellare,
grazie''.
''Articolo
18,
ne
abbiamo
pieni
i
....Maroni'',
recita
quello
preparato
a
Brindisi,
che
ritrae
il
ministro
del
Welfare.
Sul
retro,
il
presidente
di
Confindustria
D'Amato
grida:''e
ora,
e
ora,
nel
c...
a
chi
lavora''.
Un
'suggerimento'
arriva
dall'Abruzzo:
''Con
il
licenzimento
facile
aumenta
l'occupazione:
licenziamo
Berlusconi
e
Maroni.
Altro
tema
'caldo'
la
scuola:
Berlusconi
e
la
Moratti
danzano
sulle
note
di
'Singing
in
the
rein':
''Cara
Letizia,
sai
dirmi
cos'é
tutta
questa
pioggia
salata?
Non
e'
nulla,
Silvio.
Sono
solo
le
lacrime
versate
dalla
scuola
pubblica'',
firmato
Cgil
Catania.
A
cavallo
tra
satira
e
protesta
il
cartello
preparato
dalla
Cgil
di
Siracusa:
''Berlusconi:
non
ci
interessa
la
tua
statura
fisica
ma
la
tua
bassezza
morale''.
Non
mancano,
ovviamente,
i
piu'
tradizionali
slogan
di
protesta.
''La
piazza
e'
sana,
il
palazzo
e'
marcio'',
mandano
a
dire
da
Foggia.
''L'onnipotenza
genera
mostri'',
rilanciano
da
Sestri
Levante
con
un
Berlusconi-piovra
con
ai
tentacoli
il
fisco,
le
pensioni,
la
sanita',
la
scuola,
il
lavoro.
Diversi
striscioni
avvisano
il
premier:
''Non
siamo
in
vendita''.
E
la
Cgil-Funzione
pubblica
spedisce
all'indirizzo
di
palazzo
Chigi
cartoline
di
protesta
con
il
messaggio:
''cavaliere,
ci
consenta:
quello
che
abbiamo
lo
abbiamo
conquistato
per
noi
e
per
tutti'';
la
data
e'
quella
del
5
aprile,
gia'
fissata
dalla
Cgil
per
lo
sciopero
generale.
Numerosi
anche
gli
striscioni
contro
il
terrorismo.
''Il
terrore
non
fermera'
la
nostra
voglia
di
liberta''',
avvertono
i
'camalli'
di
Imperia.
E
poi:
''Il
terrore
uccide
la
liberta',
la
democrazia,
i
diritti''.
E
la
Cgil
di
Bari
sfila
dietro
un
lungo
elenco:
''Portella
della
Ginestra,
Piazza
Fontana,
Piazza
della
Loggia,
Moro
e
la
sua
scorta,
Stazione
di
Bologna,
Guido
Rossa,
Falcone
e
Borsellino,
D'Antona,
Biagi:
il
sindacato
ricorda
i
caduti
della
lotta
contro
i
nemici
della
democrazia''.
Palco
autonomo
e
itinerante
per
i
no
global
E'
un
palco
'in
movimento',
proprio
come
loro.
E'
un
Tir
di
16
metri
quello
che
i
No
Global
hanno
affittato
per
partecipare
alla
manifestazione
della
Cgil.
Un
palco
tutto
per
loro,
in
alternativa
a
quello
di
piazza
di
Porta
Capena
dove
Cofferati
ha
negato
loro
la
possibilita'
di
parlare.
Sono
decine
di
migliaia
i
giovani
dei
centri
sociali
giunti
a
Roma
da
ogni
parte
d'
Italia
per
partecipare
alla
manifestazione
che
i
leader
del
movimento
hanno
definito
''una
grande
iniziativa
per
la
democrazia''.
Lo
spezzone
di
corteo
occupato
dai
No
Global
si
trova
ancora
in
piazza
dei
Cinquecento
ed
è,
assieme
a
quello
degli
studenti,
il
tratto
piu'
colorito
e
rumoroso
della
manifestazione.
18
mila
watt
di
potenza
'sparano'
in
continuazione
reggae,
ska,
rap
e
posse.
Sui
fianchi
del
camion
due
enormi
striscioni:
'Sciopero
globale
per
un
altro
mondo
è
possibile'
e
'Articolo
18
e
reddito
sociale'.
Subito
dietro
il
camion
un
enorme
striscione
su
cui
è
scritto
'Omicidio
per
il
regime,
sciopero
generalizzato'.
Dal
camion
vengono
distribuiti
panini,
birre
e
succhi
di
frutta,
il
tutto
rigorosamente
al
'prezzo
politico'
di
1,50
euro.
Dopo
la
morte
di
Biagi
più
voglia
di
partecipare
''E'
una
piazza
determinata,
serena,
che
vuole
esprimere
la
sua
intransigenza
al
terrorismo''.
Cosi'
il
leader
della
Cgil,
Sergio
Cofferati,
prima
di
salire
sul
palco
da'
il
'colpo
d'occhio'
della
imponente
manifestazione
convenuta
nella
spianata
del
Circo
Massimo.
''Il
movimento
sindacale
-continua-
e'
sempre
stato
in
prima
fila
contro
i
terroristi
per
sconfiggere
il
loro
delirio.
E
poi
nella
difesa
della
democrazia
questa
piazza
chiede
di
avere
tutele
adeguate
efficaci
e
diritti
universali''.
"Il
nostro
obiettivo
era
quello
di
fare
una
grande
festa.
L'omicidio
di
Marco
Biagi
ci
ha
costretto
a
cambiare
i
nostri
obiettivi.
Le
persone
che
sono
qui
vogliono
dire
la
loro
intransigenza
contro
il
terrorismo.
Il
movimento
sindacale
è
sempre
stato
contro
i
terroristi,
per
sconfiggere
il
loro
delirio".
Ha
detto
ancora
Sergio
Cofferati.
Poi
aggiunge:
"nella
difesa
della
democrazia
queste
persone
chiedono
di
avere
disponibili
tutele
adeguate,
efficaci
e
diritti
universali.
Sono
venuti
a
Roma
determinati,
sereni,
pacati,
con
lo
spirito
giusto
per
far
valere
le
loro
ragioni".
Il
bagno
di
folla
popi
per
sergio
cofferati
che
ha
percorso
il
perimetro
della
recinmzione
che
scorre
aintrno
al
palco.
Il
confronto
con
il
governo
riprenderà
solo
se
quest'
ultimo
stralciera'
le
modifiche
all'articolo
18
e
terra'
conto
quindi
delle
richieste
delle
persone
che
stanno
manifestando
nella
capitale.
Lo
ha
detto
il
segretario
generale
della
Cgil,
Sergio
Cofferati,
al
suo
arrivo
sotto
il
palco
del
comizio
del
Circo
Massimo.
Dialogo
possibile
solo
con
stralcio
art.
18
Alla
domanda
se
dopo
questa
manifestazione
sarà
possibile
riprendere
il
dialogo
con
il
governo
in
un
clima
di
maggiore
serenità,
Cofferati
ha
risposto:
''Non
lo
so.
Non
dipende
da
noi.
La
nostra
posizione
e'
nota
da
tempo,
e'
indispensabile
lo
stralcio.
Se
ciò
avverrà
riprenderemo
il
confronto''.
Cofferati,
guardando
la
piazza
gremita,
ha
aggiunto
che
''il
governo
deve
tenere
conto
di
tutte
queste
persone
e
delle
loro
intenzioni''. |
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