Scorporo e Liste Civetta

Spieghiamo cosa sono queste CAZZATE che ci hanno tolto decine di deputati

SCORPORO. Il sistema elettorale della Camera, in realtà, non è completamente proporzionale. Per evitare che le coalizioni che hanno vinto nei collegi uninominali godano del loro vantaggio anche nella parte proporzionale è stato introdotto lo scorporo. Che ha lo scopo di consentire ai partiti che nei collegi uninominali sono stati sconfitti di rifarsi sul proporzionale. I seggi del proporzionale sono infatti ripartiti sulla base dei voti ottenuti dalle liste. Ma non solo. A questi voti si detrae (si scorpora, appunto) una quota, che è quella che ha garantito la vittoria di chi ha corso nei collegi uninominali: ciascun candidato, anche se si presenta sotto il simbolo di una coalizione (Casa delle Libertà e Ulivo), deve infatti dichiarare il proprio apparentamento ad una lista del proporzionale (ad esempio: Ds, Forza Italia, eccetera). Quando un candidato risulta vincente, i voti che gli hanno permesso di staccare il secondo arrivato, si sottraggono a quelli ottenuti dal suo partito nel proporzionale.

Esempio: il candidato della lista 1 viene eletto nel maggioritario con 25.000 di vantaggio sul secondo. Questi 25.000 voti saranno sottratti dalla lista a lui collegata nella quota proporzionale con evidente vantaggio per le altre liste. Alla ripartizione proporzionale non partecipano però tutti i partiti. Ma solo quelli che hanno superato la quota di sbarramento del quattro per cento. Ci sono partiti, dunque, che pur correndo al proporzionale non accedono alla distribuzione dei seggi: i loro voti finiscono per essere persi. E sono proprio questi partiti ad essere utilizzati come liste civetta.

LISTE CIVETTA.
Le coalizioni maggiori possono infatti collegare alle liste civetta la maggior parte dei candidati nei collegi uninominali: certi che i voti dello scorporo non li penalizzeranno, perché andranno a confluire su partiti che non superano comunque la soglia del quattro per cento. Come Rifondazione comunista aveva preannunciato, i Comunisti italiani (che hanno preso l'1%) sono stati utilizzati come liste civetta. I candidati dell'Ulivo erano quindi collegati al partito di Cossutta. Se dovessero risultare vincenti nei collegi, non toglierebbero neanche un voto ai grossi partiti della coalizione, che approfitterebbero a pieno anche della quota proporzionale. Lo stesso vale ovviamente anche per il centrodestra, che ha pure creato liste ad hoc (per l'abolizione dello scorporo): queste risulterebbero votate pochissimo nel proporzionale ma sarebbero collegate ai candidati vincenti della Casa delle Libertà (e quindi punite dallo scorporo, senza fare danno a Forza Italia, Alleanza nazionale, eccetera). L'espediente, come è evidente, contraddice lo spirito della legge, che è quello di premiare le forze minori. Ma non la lettera: nulla vieta infatti di collegare i candidati a qualsivoglia lista. A meno che lo scorporo non avvenga sulla base dei singoli partiti, ma delle coalizioni. Era questa l'ipotesi di "leggina" a cui i gruppi parlamentari hanno lavorato sul finire della legislatura. Poi però non se ne è fatto più niente. E, come è avvenuto nel 1996, anche questa volta le liste civetta saranno utilizzate per rimpinguare il bottino di seggi dei grandi schieramenti, a danno dei partiti esterni alle due coalizioni.