McDonald's licenzia sei dipendenti

IL MESSAGGERO redazione di Rieti

Giovedì 12 Ottobre 2000

Il portavoce Alfredo Pratolongo: "Si tratta di una semplice conclusione dei contratti a termine"

di STEFANO MARIANTONI

Ultimo hamburger amaro per sei dipendenti reatini di McDonald's. A tanto ammonta il taglio al personale del fast food di Rieti, il duecentocinquantesimo italiano. Statisticamente parlando, un crew (operatore cucina, cassa e sala) su cinque non si è visto rinnovare il proprio contratto part time a 20 ore settimanali della durata di tre mesi. "Puo' darsi che in futuro verrete richiamati, in caso di necessità": la dura legge della flessibilità arriva dritta dritta in viale della Gioventù, dove la grande emme è atterrata il 20 luglio scorso mettendo la divisa a quadretti blu a quaranta reatini, soprattutto, ma non solo, studenti. Ma Alfredo Pratolongo, portavoce di McDonald's, spiega chiaramente che "Non si tratta di tagli ma di semplici conclusioni di contratti a termine. Abbiamo assunto tenendo conto del boom iniziale. Tuttavia, man mano che il lavoro si stabilizzerà sui volumi fisiologici, applicheremo il diritto di precedenza ai dipendenti con maggiore esperienza alle spalle. Lo abbiamo già fatto con 2 degli 8 crew a cui è scaduto il primo rapporto".

Il taglio coincide con la contestazione ed il primo sciopero italiano di un McDonald's. A Firenze, uno dei fast food del centro ha rischiato lo stop perché una ventina di dipendenti hanno incrociato le braccia. "Ma sono sorrisi veri quelli di McDonald's" recitava uno dei volantini distribuiti fuori dal negozio. Al centro della protesta "il clima intimidatorio e di "mobbing" che subirebbero gli operatori del ristorante, tutti giovani studenti con contratto part-time. Sempre a Firenze, ma stavolta in periferia, due giorni fa un altro dipendente ha ricevuto una lettera disciplinare firmata dal gestore per essersi "intrattenuto" a bere un bicchier d'acqua senza il permesso del responsabile di turno. Terreno fertile per le rivendicazioni sindacali e le ispezioni ministeriali richieste da Rifondazione.

"A dire il vero nessun dipendente reatino si è ancora iscritto - spiega Mario Spaziani, della Uil Tucs - nè con noi, nè con Cigl e Cisl. Diventa così impossibile attuare una qualsiasi forma di contrattazione aziendale. Nella realtà romana, invece, registriamo moltissime adesioni che ci permettono di attuare un costante controllo sulla politica degli orari e dei salari accessori. L'unico rapporto che abbiamo con il McDonald's reatino risale al parere favorevole dato al progetto di contratti formazione lavoro per una quindicina di unità. Sarebbe importante vigilare sulla corretta interpretazione della nuova normativa che regola il part-time".



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