LA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE SI OPPONE ALLA NUOVA NATO

VOLANTINO DIFFUSO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA MARCIA IN OCCASIONE DEL VERTICE NATO A FIRENZE DEL 24 MAGGIO SCORSO


         giugno 2000

 

Perché è giusto che le Donne si oppongano alla "nuova" NATO oggi?
Perché oggi la NATO è diventata una alleanza offensiva, che decide quando se e dove intervenire militarmente senza decisione né dei parlamenti, né delle N.U. Noi Donne che conosciamo la violenza offensiva così di frequente esercitata sui nostri corpi, non vogliamo davvero che essa sia la base dei rapporti internazionali. Chi decide quando e da chi sono stati violati i diritti e misconosciuti i bisogni dei popoli e delle persone che li compongono? Una alleanza militare? Chi decide gli interventi? Chi ne paga le consequenze? E' fin troppo facile rispondere a queste domande. Noi le rivolgiamo al nostro governo e pretendiamo risposta.
Perché oggi la NATO è la spada della globalizzazione, una politica economica e finanziaria che vuole dominare i popoli e le nazioni povere del mondo a frutto dei più ricchi: le Donne sono più del 70% dei poveri nel mondo.
Perché oggi la NATO rinnova quel dominio del maschile violento, il patriarcato, che non corrisponde nemmeno più a molti uomini nel mondo, tentando di mantenere le donne più povere, più esposte alla paura, alla violenza, all'ignoranza, all'illegalità.
Per questo noi Donne della Marcia mondiale del 2000 contro la povertà le violenze le guerre siamo parte decisiva della manifestazione indetta il 24 maggio (la giornata del disarmo, a memoria della data in cui iniziò la prima guerra mondiale) contro la riunione dei ministri NATO a Firenze, che offende anche la città, medaglia d'oro della Resistenza alla violenza nazifascista.
Per questo protestiamo per la firma sotto il nuovo trattato NATO, apposta dal nostro governo senza alcuna consultazione né parlamentare né popolare e che ha condotto l'Italia a far parte di quei governi che praticano gli embarghi e prestano basi agli aerei per andare a uccidere altri esseri umani e prevalentemente popolazione civile, nella quale le donne sono con anziani, anziane, bambini e bambine la maggioranza.
Chiediamo dunque:
il nostro paese imbocchi subito la strada del disarmo anche unilaterale e si adoperi per una politica estera europea non sottomessa alla NATO, ma attiva nello svolgere una funzione di riduzione continua delle armi e del ricorso ad esse;
si sottragga agli embarghi attualmente applicati (Irak, Serbia, altri) e voti in futuro contro qualsiasi embargo, che colpendo indiscriminatamente la popolazione civile è uno dei più sordidi e vigliacchi strumenti di guerra;
si attivi perché all'ombra del potere militare ed economico del mondo ricco non continui l'indegna nuova schiavitù della prostituzione coatta, infantile e da miseria che vediamo davanti ai nostri occhi come una delle offese più brucianti e vili al nostro genere.

Le donne della Marcia mondiale del 2000 contro la povertà, le violenze e le guerre di Firenze, e delle molte città nelle quali oggi si svolgeranno iniziative dello stesso tipo e che comunque aderiscono alla manifestazione di Firenze (Milano Roma Perugia Como ecc seguono i nomi delle citta ')