Rete contro G8
PER LA GLOBALIZZAZIONE DEI DIRITTI
I G8 pretendono di governare e di fatto governano il Pianeta senza alcun mandato
e senza che il loro diritti a farlo sia stato legittimato da alcun trattato o
accordo internazionale. I G8 rispondono solo a se stessi e si autolegittimano,
nonostante la crescente opposizione dei popoli.
I G8 riuniscono i paesi più potenti del Pianeta (Canada, Francia, Germania,
Giappone, Gran Bretagna, Italia, Russia e Stati Uniti), in accordo con
l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) coadiuvati
da il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale (BM) e
l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Applicano ed esportano politiche
subordinate alla dittatura del mercato che stanno creando profondi scompensi tra
paesi e ceti sempre più ricchi e paesi e ceti sempre più poveri. Per mantenere
l'egemonia, si potenziano tutti gli apparati militari; in questa logica si
spiegano la politica militare russa e la nuova impostazione aggressiva della
NATO che ha esteso il suo teatro d'operazioni a tutto il mondo, ed ha
recentemente coinvolto in modo attivo anche l'Italia in una guerra offensiva,
inutile e ingiustificabile.
Il nostro rifiuto del governo mondiale dei G8 parte dall'analisi delle dinamiche
prevalenti tra i paesi più ricchi e potenti che tentano di governare la
globalizzazione. Un sistema che, seppur a parole sensibile alle istanze dei
paesi più poveri (molti vertici dei governi più potenti del mondo si sono
conclusi con affermazioni di generica sensibilità a queste istanze), nella
realtà dei fatti si è tradotto nel consolidamento e nello sviluppo di un
sistema oligarchico, dissipativo, sperequativo e profondamente ingiusto. E se i
paesi più poveri sono oppressi dalla fame e dalla miseria, fame e miseria
esistono anche nei cosiddetti paesi ricchi.
Il processo di globalizzazione della finanza, delle industrie, dei mercati,
delle infrastrutture di informazione e comunicazione che sta configurando un
mondo sempre più integrato e interdipendente è una realtà sotto gli occhi di
tutti. Esso implica da parte dei governi e dei popoli delle scelte precise nei
settori dell'economia, della giustizia sociale, dei diritti civili, nell'assetto
e nella ridefinizione dei poteri delle istituzioni. In questi ultimi 20 anni il
processo di globalizzazione ha visto l'affermarsi di un modello dominante,
profondamente autoritario e aggressivo, di convivenza tra le nazioni e nelle
nazioni basato sulla competitività, che ha consentito il consolidarsi di una
società diseguale e squilibrata sia nei confini interni dei vari paesi che su
scala planetaria.
I popoli del mondo hanno assistito in questo periodo a un trasferimento,
considerato ineluttabile, della sovranità dai poteri pubblici, che per quanto
carenti sono sottoposti al controllo da parte dei cittadini, ad attori privati
non trasparenti e socialmente non responsabili. In questo quadro le esigenze di
una società globale sostenibile, equa, solidale, pacifica e democratica sono
state poste con urgenza e determinazione dalla rete globale delle organizzazioni
formali e informali di rappresentanza dei diritti dei cittadini del Mondo.
COSA CHIEDIAMO
In questo scenario ogni persona è chiamata a scelte chiare che implicano la
ricerca della cooperazione e della collaborazione e il ripudio degli squilibri
economico-sociali all'interno dei singoli stati e su scala planetaria, dello
sfruttamento incontrollato delle risorse ambientali, delle attuali politiche
imperiali, coloniali e patriarcali, e della guerra come strumento per risolvere
le controversie tra le nazioni. E' per questo che, in occasione del vertice dei
G8 a Genova, chiediamo che la nostra città venga trasformata nel punto di
incontro del movimento dei diritti civili che rivendica innanzitutto il
riconoscimento e la garanzia degli stessi diritti per tutte e per tutti, a
partire dal diritto ad una vita dignitosa, alla parola, alla libertà di
espressione e di movimento, contrapponendo alla globalizzazione dei capitali la
globalizzazione dei diritti.
Tra le altre cose rivendichiamo:
LA RETE CONTROG8
I padroni del mondo possono essere contestati: per questo, organizzeremo fin da ora manifestazioni nonviolente e di massa con l'intenzione di: