Tobin Tax
LA TASSA ANTI-GLOBALIZZAZIONE
Nel 1972 il premio Nobel (1981) per l'economia, James Tobin propose l'imposizione di una piccola imposta sulle transazioni valutarie i cui obiettivi erano quelli di promuovere l'efficacia delle politiche macroeconomiche e di ridurre la speculazione. La Tobin Tax (come è stata in seguito definita) è una misura che può essere considerata come un primo, ma importante passo verso una riforma globale del sistema finanziario internazionale. Si tratta di un prelievo limitato, pari allo 0,1 -0,5% da applicare a tutte le transazioni valutarie.
Come funziona la Tobin Tax:
- Gli speculatori finanziari operano transazioni internazionali per oltre 4
milioni di miliardi di dollari al giorno. Il mercato è ampio e imprevedibile.
- Ogni transazione verrebbe tassata da 0.1 a 0.25 percento del volume di affari
- Questo scoraggerebbe le transazioni a corto termine, che sono per il 90% di
speculazione, ma lascerebbe intatti gli investimenti a lungo termine
- Il mercato finanziario si contrarrebbe in volume, ma verrebbe ristabilita
l'autonomia delle economie nazionali. Le nazioni potrebbero inoltre intervenire
con efficacia per proteggere la propria moneta dalla svalutazione e dalle crisi
finanziarie.
- Si stima che i miliradi ottenuti con questa tassa sarebbero tra i 100 e i 300
miliradi di dollari all'anno
- Le entrate così ottenute potrebbero entrare in un mercato
"solidale" per intervenire nei casi urgenti internazionali
E' chiaro che il passaggio "forte" di quest'arma economica, sta nel
rendere più costosi gli investimementi e di breve periodo, contribuendo a
disincentivarli. Secondo una stima prudente, attraverso questa tassa, si
potrebbero raccogliere tra i 90 e i 100 miliardi di dollari l’anno, una cifra
che corrisponde al doppio di quanto viene oggi destinato alla cooperazione allo
sviluppo. Il gettito sarebbe raccolto a livello nazionale dalle Banche Centrali
che ne tratterrebbero fino all’80% per attività nazionali (servizi sociali,
programmi per l’occupazione), destinando poi il restante 20% per attività
internazionali (cooperazione, tutela dell’ambiente, ecc.) Secondo gli
economisti che incoraggiano l'istituzione della tassa Tobin, scoraggiare le
transazioni di breve periodo porta ad una maggior stabilità nei mercati
finanziari e dei cambi. Tassare la speculazione, dicono, porterebbe i governi a
riprendere in mano la sfera finanziaria, senza affidarsi più
all'autoregolazione dei "mercati" che hanno ormai acquisito un potere
egemonico. Una delle obiezioni che viene mossa all'introduzione della tassa
Tobin in una sola nazione è il fatto che la sua efficacia si dimostra solo in
ambito internazionale se, cioè, viene introdotta in diversi paesi, anche se,
rispondono i sostenitori, l'aliquota è talmente bassa da non penalizzare il
paese che l'adotta che, inoltre, potrebbe invece stimolare accordi con altre
nazioni.
La Tobin Tax è uno dei cavalli di battaglia di molti degli orgnaismi che si
battono, in tutto il mondo, contro il liberismo e il "pensiero unico"
nell'economia.