Radio Gap
Genova: l'irruzione in diretta
Per chiunque abbia a cuore la liberta' di opinione , di stampa , e di informazione il fatto piu' preoccupante tra quelli accaduti durante le manifestazioni di Genova contro il G8 e' , senza ombra di dubbio, l'irruzione della polizia all'interno del Media Center del Genoa Social Forum, in via Cesare Battisti.
Ricordiamo che il Media Center si trovava in un'altro edificio rispetto al dormitorio e che al suo interno si trovavano esclusivamente giornalisti e operatori della stampa , della radio e dei siti internet di informazione indipendente.
Durante la violentissima perquisizione la polizia ha distrutto le apparecchiature, sequestrato gli hard disk dei computer , i telefoni, le macchine fotografiche, le telecamere.
Clikkando sul link qui sotto e' possibile ascoltare la diretta audio della trasmissione di Radio Gap , effettuata dall'interno del Media Center proprio mentre la polizia faceva irruzione nei loro studi. Segue il comunicato stampa di Radio Gap sugli avvenimenti in questione.
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Comunicato stampa Radio Gap
Alle 00:20 di Domenica 22 Luglio la polizia ha fatto irruzione all'interno della sede dell' Info center del Genoa Social Forum, in via Cesare Battisti, all'interno della scuola elementare "A.Diaz", dove su tre piani sono distribuite le redazioni di testate giornalistiche e radiofoniche e di produzioni video indipendenti. La polizia in assetto antisommossa ha fatto irruzione contemporaneamente anche nello stabile di fronte, sede della "people house" adibita all'accoglienza dei manifestanti. Alle ore 00:20 i redattori di Radio Gap, ancora al lavoro nella redazione situata al secondo piano del centro stampa GSF, hanno potuto osservare e raccontare in diretta le fasi dell'azione di polizia.
L'arrivo di corsa degli agenti, la furia con la quale hanno colpito tutto cio' che si muoveva davanti a loro, l'irruzione nella people house, i giovani messi al muro e colpiti ripetutamente sulla schiena. Poi tutti sono stati portati all'interno dell'edificio scolastico e colpiti con violenza: le grida dei ragazzi e le chiazze di sangue nell'edificio lo testimoniano. In particolare, la redazione di Radio Gap (circa 40 persone) rifugiata nello studio della diretta, ha atteso a mani alzate la polizia, che ha sfondato la porta di accessso al piano.
Dopo pochi secondi, 5 agenti di polizia sono entrati nello studio della diretta impugnando e brandendo i manganelli. Ci sono stati alcuni minuti di tensione durante i quali i redattori con le mani alzate hanno chiesto le ragioni dell'irruzione e il mandato dell'autorita' giudiziaria. L'ufficiale di polizia, senza qualificarsi, rispondeva che si trattava di una perquisizione e che erano li per sgomberare l'edificio.
Ha anche sostenuto che non erano tenuti a mostrare alcun mandato. I redattori hanno continuato a raccontare in diretta gli eventi. Solo a quel punto un poliziotto sfilandosi il casco ha iniziato a parlare con i redattori affermando: " Non vi tocchiamo, non vi facciamo nulla, stiamo svolgendo il nostro lavoro". I momenti di tensione sono continuati per alcune ore all'interno e sopratutto all'esterno in via Cesare Battisti dove la polizia è rimasta schierata per ultimare l'operazione che ha portato a decine di fermi e feriti.
E' bene ricordare che la polizia ha fatto irruzione senza un mandato della procura della repubblica, nella sede ufficiale del centro stampa del GSF, messa a disposizione e pagata dalla Provincia di Genova, con autorizzazione della prefettura.
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