Nel documento finale, i "Grandi" si impegnano a lottare contro povertà e inquinamento. Un ringraziamento a Genova

G8, finisce il vertice, nessun accordo su Kyoto
Schroeder abbandona improvvisamente la foto ricordo

GENOVA - Cala il sipario sul vertice di Genova. Gli otto "Grandi" posano a Palazzo Ducale per la foto di famiglia e si apprestano a lasciare alla spicciolata il capoluogo ligure. Il vertice è finito (nel pomeriggio è in programma il comunque atteso faccia a faccia tra Bush e Putin), e quello che resta è un'immagine con qualche sorriso e un documento comune con tanti nodi ancora da sciogliere. E un giallo finale: durante la foto di rito, il cancelliere tedesco Gerhard Schoreder ha lasciato improvvisamente il piccolo palco preparato per il tradizionale scatto collettivo. Dopo un attimo di sconcerto anche gli altri leader, accortisi che Schroeder si era allontanato, hanno rotto le fila. Forse un piccolo e insignificante incidente, forse un segno di nervosismo.

A raccontare e spiegare le discussioni di questo vertice, ci sono le nove pagine del comunicato finale: impegni, progetti e proposte che gli otto leader hanno riassunto in un documento che è un po' il resoconto ufficiale di questo G8. Molti i problemi affrontati, dalla povertà nel mondo all'inquinamento, dalla globalizzazione ai problemi legati alla nuove tecnologie. Ecco, in dettaglio, i principali temi affrontati e le conclusioni dei "Grandi".


Ambiente - L'incontro di Genova doveva servire soprattutto a vincere le resistenze americane sul protocollo di Kyoto, ma al riguardo non è stato fatto nessun passo in avanti. Restano lontane le posizioni di Stati Uniti ed Europa. La promessa degli otto è quella di "lavorare insieme intensamente per raggiungere il nostro comune obiettivo", vale a dire la riduzione delle emissioni responsabili dell'effetto serra, ma George W. Bush conferma la sua opposizione al protocollo. Il Giappone comunica che ratificherà l'accordo in occasione della Conferenza Onu sul clima in programma a Rabat in Marocco il prossimo ottobre per farlo entrare in vigore nel 2002, con o senza gli Stati Uniti. Passa la proposta russa di convocare nel 2003 una conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Gli otto assumono inoltre un vago impegno a "inserire le energie rinnovabili nei rispettivi piani nazionali".


Lotta alla povertà - Tra gli impegni riconosciuti dagli otto leader, c'è la lotta alla povertà. "Siamo determinati a far funzionare la globalizzazione per tutti i nostri cittadini - si legge nella dichiarazione finale del vertice di Genova che gli otto stanno per approvare - ed in particolare per i poveri del mondo. Come leader democratici crediamo nella fondamentale importanza di un dibattito pubblico aperto sulle sfide chiave di fronte alle nostre società". Per questo, i "Grandi" continueranno lungo la strada della riduzione del debito dei Paesi in via di sviluppo. Previsto inoltre un fondo di 1,3 miliardi di dollari per combattere l'Aids, la malaria e la tubercolosi, spiccioli rispetto a quanto si sarebbe potuto fare con la Tobin Tax.


Istruzione - Il G8 cercherà di "estendere l'utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione per la formazione degli insegnanti e per rafforzare le strategie educative". Sarà inoltre istituita una task force con il compito di valutare "il modo migliore per raggiungere gli obiettivi di Dakar, per offrire un'istruzione di base elementare a tutti entro il 2015".
Avevano promesso qualcosa di simile nel 1970...

Lotta al crimine - L'altro imperativo degli otto, e contenuto nel documento finale, è la lotta al crimine organizzato e a quello telematico. Con particolare attenzione al traffico di stupefacenti. I leader del mondo industrializzato confermano "l'impegno a combattere il crimine organizzato su base transanazionale" e a questo fine sostengono "i risultati della conferenza dei ministri della Giustizia che si è tenuta l'anno scorso a Milano". Qui possono farcela, sappiamo tutti la forza delle loro repressioni.

Sicurezza alimentare - I "Grandi" pongono attenzione alla sicurezza alimentare, dichiarando di voler "ottenere un consenso più generalizzato su come debba applicarsi la precauzione alla sicurezza alimentare quando l'informazione scientifica disponibile è incompleta o contraddittoria". E sarà fatto tutto "il possibile per dare ai consumatori le informazioni pertinenti sulla sicurezza dei prodotti alimentari". Insomma, ci vogliono rifilare gli OGM senza che ce ne accorgiamo,

La riforma del G8 - A Genova, più che altrove, è però sembrato in dubbio lo stesso futuro del summit, così come è stato inteso finora. Molte sono state le proposte di riforma, per rendere il vertice più vicino alla società civile. Su questo punto, Berlusconi precisa: "Il G8 serve ed è utile, ma alla luce degli scontri e delle contestazioni accadute in questi giorni, abbiamo deciso di ridurre le dimensioni dei prossimi incontri".

E i "Grandi" non dimenticano la città di Genova, ferita da due giorni di scontri e di violenze. I leader del G8 si dicono "grati ai cittadini del capoluogo ligure per la loro ospitalità" e deplorano "la violenza, la perdita di vite umane e l'insensato vandalismo che essi hanno dovuto sopportare". Il prossimo appuntamento è fissato in Canada, tra il 26 e il 28 giugno 2002. A ospitare il vertice sarà Kananaskis, una cittadina turistica dello stato dell'Alberta, sulle montagne rocciose, lì dove, come afferma il premier canadese Jean Chretien, "non ci sono letti per tutti".