G8: Castro si schiera coi dimostranti
Il presidente cubano prende posizione contro il vertice dei Grandi
GENOVA - Fidel Castro esalta gli scontri avvenuti a Genova per il G8 come ripresa e globalizzazione della lotta contro l’imperialismo, proclamando che essi sono il segno di ripresa delle sinistre nel mondo dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica, e ridicolizza il vertice dei grandi, i quali ormai, sotto la pressione delle masse, “dovranno riunirsi su una stazione spaziale”.
In un discorso
denso di sarcasmo verso il G8, pronunciato domenica sera in una riunione di
massa nel palazzo delle Convenzioni per salutare la partenza della delegazione
cubana al Festival internazionale della gioventù che si apre nei prossimi
giorni a Algeri, trasmesso in diretta Tv, Castro ha lanciato lo slogan
“Globalizziamo la lotta per la pace, la solidarietà, lo sviluppo, contro
l’imperialismo”. Elogiando le
proteste di Genova, il “Lider Maximo”, in un tripudio di bandiere cubane e
rosse, ha affermato che esse dimostrano come “milioni di persone di tutto il
mondo stanno prendendo coscienza che l’imperialismo sta portando l’umanità
sull’orlo dell’estinzione”, e le ha salutate come “risveglio delle forze
progressiste e di sinistra nel mondo intero dopo il terribile colpo che esse
patirono dieci anni fa col collasso dell’Unione Sovietica”.
Con un appello
ai giovani a “accendere la fiamma della ribellione contro l’imperialismo e
le ingiustizie proprie del neocapitalismo che causano immani sofferenze”,
Fidel, ricordando il ragazzo morto negli scontri e le decine di feriti, ha detto
sarcastico che “questo ci insegna molto su democrazia e giustizia”,
aggiungendo: “Denunciamo tutte le ingiustizie, accusiamo tutti coloro che
debbono essere accusati, e tutti i crimini commessi nel mondo. E’ un momento
decisivo della storia, è il momento di trasmettere messaggi, dire la verità e
polverizzare le menzogne”.
Si è quindi
lanciato contro la riunione annuale degli otto, affermando che, “ in un mondo
che si sta destabilizzando, ogni volta questi vertici servono meno, perché ogni
volta hanno meno prestigio”. Una indiretta critica alla Russia- con cui ha
rinsaldato i rapporti grazie alla visita di Putin all’Havana alcuni mesi fa
– che vi prende parte, rafforzata da un’altra battuta sferzante: “Il
gruppo è composto di sette grassoni e uno smilzo, sette che possiedono
ricchezze e risorse, e una Russia come convitato di pietra”.
Ironizzando
sul fatto che il G8 si riunirà l’anno prossimo sulle Montagne Rocciose,
Castro aggiunge che, grazie al rilancio della lotta progressista internazionale,
i sette e la Russia, per evitare le proteste anti-imperialiste, dovranno
riunirsi su una stazione spaziale. “Centinaia di migliaia di persone andranno
ogni volta a protestare, con minore timore e con maggior audacia. Il mondo si
sta destabilizzando a causa della società dei consumi che drena le risorse
mondiali. Aprano gli occhi i popoli, smascherino i falsi e le loro menzogne e
ipocrisie, proclamino la verità”.