1940
1 gennaio | Ciano propone l'invio di "volontari" fascisti in Finlandia, contro l'URSS. |
5 gennaio | Mussolini si offre a Hitler come mediatore per una soluzione politico-diplomatica del conflitto. Hitler risponde negativamente |
1 febbraio | In un promemoria ufficiale a Mussolini il capo di stato maggiore generale, maresciallo Badoglio, denuncia "l'assoluta insufficienza delle scorte". |
25 febbraio | Giunge a Roma il sottosegretario americano Sumner Welles per sondare l'atteggiamento italiano e propone un accordo, ma Mussolini si mostra evasivo. |
8 marzo | Giunge a Roma Ribbentrop. Mussolini lo assicura che vuole intervenire nel conflitto, ma si riserva di scegliere il momento più opportuno. |
18 marzo | Incontro Mussolini-Hitler al Brennero, che ribadisce la solidarietà nazifascista. |
4 aprile | Badoglio informa Mussolini che "allo stato presente la nostra preparazione è del 40 per cento". |
7 aprile | Il generale Favagrossa, responsabile degli approvvigionamenti militari, documenta a Ciano l'assoluta impreparazione del paese, che avrebbe scorte solo per qualche mese di guerra. |
9 aprile | I tedeschi occupano la Danimarca e la Norvegia. |
21 aprile | Altre vittorie dei nazisti: Belgio, Olanda, Francia. Da Londra, l'ambasciatore Grandi raccomanda l'astensione dal conflitto. |
16 maggio | Lettera di Churchill a Mussolini perché tenga fuori l’Italia dalla guerra. |
20 maggio | Ad Auschwitz comincia a funzionare la macchina dello sterminio nazista. |
27 maggio | Terzo messaggio di Roosevelt perché Mussolini non trascini l’Italia nel conflitto. Analoghi appelli vengono rivolti al duce dal Papa e dai dirigenti francesi. |
10 giugno | L’Italia dichiara guerra alla Francia (ormai prostrata davanti all'invasione tedesca) e all’Inghilterra. Dal balcone di Palazzo Venezia Mussolini afferma: "L’Italia del Littorio ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l'Europa". |
14 giugno | La Wehrmacht entra a Parigi. |
15 giugno | Mussolini ordina a Badoglio di attaccare sul fronte francese (data prevista: 23 giugno). |
17 giugno | La Francia chiede l'armistizio ai tedeschi, tramite la Spagna. Hitler convoca Mussolini a Monaco per concordare le condizioni dell'armistizio. |
20 giugno | Per avere voce al tavolo delle trattative, Mussolini impone a Badoglio l'inizio immediato delle operazioni sul fronte francese. Nonostante l'assoluta impreparazione tattica, queste cominciano l'indomani. Favoriti anche dalle condizioni meteorologiche, i francesi resistono tenacemente, infliggendo alle truppe italiane gravi perdite: 632 morti e 6.029 feriti in quattro giorni. |
24 giugno | Viene firmato a Roma l'armistizio tra l’Italia e la Francia. Ragioni di opportunità politica costringono Mussolini a rinunciare a tutte le sue richieste. |
28 giugno | Italo Balbo, in volo sul cielo di Tobruk, viene abbattuto dalla contraerea italiana (spiegazione ufficiale: un errore). A sostituirlo come governatore della Libia viene designato il generale Graziani. |
4 luglio | In Africa Orientale hanno inizio le operazioni contro il Sudan Britannico, pressoché sguarnito di truppe: vengono occupati Cassala e il fronte sudanese di Gallabat. |
11 luglio | Mussolini ordina l'inizio di operazioni a largo raggio in Cirenaica. |
19 luglio | Scontro navale di Capo Spada: esito favorevole alla flotta inglese. |
5 agosto | Graziani espone a Mussolini l'impossibilità di avviare una vasta offensiva in Cirenaica, per assoluta mancanza di mezzi. |
8 agosto | Ha inizio l'offensiva contro la Somalia Britannica. Il presidio britannico riesce a prendere il mare. Vengono occupate dagli italiani Zeila e Berbera (19.8). |
12 settembre | Dietro ordine di Mussolini (il quale teme una rapida conclusione del conflitto, prima che vi sia stato "almeno un combattimento con gli inglesi") ha inizio l'offensiva italiana lungo il litorale libico. |
16 settembre | Dopo una corsa di 150 chilometri le truppe italiane entrano a Sidi el-Barrani abbandonata dagli inglesi |
27 settembre | A Berlino, firma del Patto Tripartito tra Italia, Germania e Giappone: si abbozza la nuova spartizione del mondo tra le potenze fasciste |
1 ottobre | Adelchi Serena sostituisce al la segreteria del Partito fascista Ettore Muti. |
4 ottobre | Nuovo incontro Mussolini-Hitler al Brennero. |
15 ottobre | In una riunione a Palazzo Venezia, Mussolini (spalleggiato da Ciano e da Visconti Prasca) informa il capo di stato maggiore generale Badoglio e gli altri capi militari della sua determinazione di attaccare la Grecia. Badoglio ribadisce l'impreparazione dell'esercito, ma si accontenta di ottenere un rinvio di 2 giorni nella data dell'attacco (dal 26 al 28 ottobre). |
28 ottobre | Ultimatum alla Grecia e contemporaneo inizio delle ostilità. Truppe italiane varcano all'alba la frontiera albanese, ma i greci reagiscono opponendo un'inaspettata ed efficace resistenza. |
29 ottobre | Mussolini ordina a Graziani di procedere sul fronte libico verso Marsa Matruht. |
5 novembre | Fallimento totale dell'attacco italiano in Grecia. |
8 novembre | Il Comando Supremo è costretto a ordinare la sospensione dell'offensiva contro la Grecia. |
9 novembre | Il generale Visconti Prasca, comandante delle forze italiane in Albania, viene rimosso dall'incarico per la mancata riuscita dell'offensiva contro la Grecia. |
11 novembre | Aerosiluranti inglesi piombano di sorpresa sul porto di Taranto e mettono fuori combattimento tre corazzate italiane. |
18 novembre | Nell'anniversario delle sanzioni contro l'Italia, Mussolini fa un bellicoso discorso ("Spezzeremo le reni alla Grecia"). |
26 novembre | Battaglia navale di Capo Teulada. |
4 dicembre | Badoglio, attaccato da Farinacci, si dimette da capo di stato maggiore generale e si ritira a vita privata. Viene sostituito dal generale Ugo Cavallero. |
9 dicembre | Pesante offensiva britannica in Africa settentrionale. |
10 dicembre | Gli inglesi riconquistano Sidi el-Barrani. Il fronte italiano è spezzato: in poche settimane sarà distrutta l'intera armata della Cirenaica (130.000 soldati italiani prigionieri, 10.000 i superstiti). |
31 dicembre | Bilancio di attività del Tribunale speciale durante l'anno: 215 antifascisti condannati complessivamente a 1.337 anni di reclusione. 1 condanna a morte. |