1924

 
25 gennaio Il re dispone lo scioglimento anticipato della Camera e la convocazione dei comizi elettorali per il 6 aprile. La campagna elettorale si svolgerà in un clima di inaudite violenze.
27 gennaio Patto di amicizia italo-jugoslavo e accordo per Fiume. Prima domenica pre-elettorale. A Genova, i fascisti bastonano i deputati socialdemocratici Enrico Gonzales, Giuseppe Canepa e la Medaglia d'oro Raffaele Bossetti.
28 gennaio Prima grande adunata (notturna) a Roma in piazza Venezia, per ascoltare il discorso di Mussolini per la campagna elettorale.
7 febbraio A Brescia, aggredito dai fascisti il deputato socialista Nino Mazzoni. I deputati massimalisti Giuseppe Di Vittorio e Arturo Vella vengono "banditi" da Bari.
27 febbraio A Torino, bastonato dai fascisti il segretario nazionale della FIOM Bruno Buozzi.
28 febbraio A Reggio Emilia, prelevato dalla sua abitazione e ucciso da due fascisti il candidato massimalista Antonio Piccinini.
14 marzo A Roma, aggredito dai fascisti Alberto Giannini, direttore del "Becco Giallo".
16 marzo A Milano, durante un assalto fascista alla sede degli Arditi d’Italia, viene ucciso l'ardito Antonio Corgiola. A Spilimbergo (Udine), è aggredito dai fascisti il deputato di opposizione Marco Ciriani.
23 marzo A Savona, percosso dai fascisti il deputato del Partito popolare Paolo Cappa.
24 marzo L'"Osservatore romano" protesta contro le aggressioni fasciste a sacerdoti.
1 aprile Condannato a 5 anni di detenzione, Hitler entra nella fortezza di Landsberg.
6 aprile Elezioni per la Camera dei deputati. In un clima di sopraffazioni e violenze la lista nazionale del Fascio littorio raccoglie il 64,9% dei voti e vede eletti tutti i suoi 356 candidati. All'insieme delle altre liste tocca un terzo dei seggi (179).
1 maggio L’Unità, l'Avanti! e La Giustizia, che denunciano le illegalità fasciste, escono con larghi spazi bianchi per gli interventi della censura.
1 giugno Mussolini (come ministro degli Interni) ordina con un telegramma al questore di Torino di "render difficile la vita" a Piero Gobetti.
10 giugno Il deputato socialista Giacomo Matteotti, dopo aver pronunciato un discorso alla Camera contro le violenze elettorali fasciste, viene rapito da sicari fascisti. Alla scena assistono occasionali testimoni che informano la stampa. Esplode lo scandalo.
12 giugno Alla Camera, l'opposizione accusa esplicitamente il capo del governo Mussolini di aver fatto scomparire Matteotti.
13 giugno I gruppi parlamentari d'opposizione dichiarano di non voler partecipare alla seduta della Camera, per sfiducia verso il governo.
14 giugno Per placare l'opinione pubblica Mussolini si dimette da ministro degli Interni, fa dimettere Emilio De Bono da direttore generale della polizia nominandolo comandante generale della Milizia ed esonera dall'ufficio il questore di Roma. Si dimettono inoltre il sottosegretario agli Interni Aldo Finzi e il capo dell'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio Cesare Rossi. Sospesi i lavori parlamentari, Mussolini è isolato. Il regime barcolla.
18 giugno I rapitori di Matteotti, individuati da testimoni oculari, vengono arrestati e imputati di omicidio volontario. Data l'inerzia degli antifascisti, i fascisti partono al contrattacco, accusando gli oppositori di "speculazione scandalistica".
22 giugno A Torino gli squadristi devastano l'abitazione del senatore Alfredo Frassati, direttore della Stampa. A Bologna, Roberto Farinacci annuncia la "riscossa" fascista.
24 giugno Il Senato vota la fiducia a Mussolini con soli 21 voti contrari e 6 astenuti.
27 giugno I gruppi di opposizione decidono all’unanimità di non prendere più parte ai lavori della Camera finché non sarà abolita la Milizia e ripristinata la legalità. Comincia l'Aventino.
30 giugno Mussolini rafforza il governo inserendovi due liberali, un cattolico e un nazionalista.
8 luglio Con la pubblicazione del decreto già approvato un anno prima, il governo sopprime la libertà di stampa.
15 luglio Accordo italo-inglese per l'Oltregiuba in Africa Orientale.
1 agosto Il Consiglio dei ministri decide che la Milizia fascista presti giuramento al re ed entri a far parte delle Forze armate dello Stato.
16 agosto Viene rinvenuto nei dintorni di Roma il cadavere straziato di Matteotti.
17 agosto Riprendono le violenze fasciste. A Napoli, tre morti e numerosi feriti a opera della Milizia.
31 agosto Violento discorso di Mussolini ai minatori del Monte Amiata (degli oppositori "faremo lo strame per gli accampamenti delle Camicie nere").
5 settembre A Torino, aggredito dai fascisti Piero Gobetti.
31 ottobre A Roma, i fascisti uccidono con due colpi di baionetta un barista, sotto gli occhi degli avventori.
3 novembre A Roma e in altre città i fascisti aggrediscono combattenti e mutilati.
8 novembre In una casa colonica nei pressi di Treviso una squadra di fascisti uccide una ragazza.
6 dicembre De Bono (comandante generale della Milizia e senatore) viene denunciato da Giuseppe Donati, direttore del Popolo, all'Alta Corte di Giustizia per responsabilità diretta nel delitto Matteotti.
20 dicembre Hitler viene liberato.
27 dicembre Il Mondo pubblica un memoriale di Cesare Rossi che conferma la complicità di Mussolini nel delitto Matteotti.
31 dicembre Sequestro dei giornali di opposizione in tutta Italia. Perquisizione e fermi di personalità antifasciste.