1921

 
14 gennaio Sul "Popolo d’Italia" Mussolini annuncia la propria "riconciliazione" con il capitalismo e lo definisce un valore "insostituibile".
9 febbraio I fascisti incendiano nuovamente la redazione de "Il lavoratore" di Trieste.
28 febbraio A Trieste e in tutta l'Istria i fascisti devastano le Camere del lavoro; nel Polesine, al soldo degli agrari assaltano leghe contadine, cooperative e municipi socialisti.
31 marzo Azioni squadriste in tutto il Ferrarese.
3 aprile Mussolini parla a Bologna esaltando le violenze squadristiche.
8 aprile Devastazione della Camera del lavoro di Reggio Emilia e, pochi giorni dopo, delle Case del popolo di Parma, Salsomaggiore, Borgo San Donnino.
20-21 aprile A Mantova, i fascisti devastano le due Camere del lavoro, l’Università popolare, il Circolo Ferrovieri, l'abitazione del deputato socialista Eugenio Dugoni. L'associazione agraria locale denuncia il patto agricolo e dichiara che darà lavoro solo agli iscritti al Fascio.
21 aprile D'intesa con gli agrari, i fascisti inquadrano alcune migliaia di contadini del Lazio e li portano in Campidoglio per celebrare il "Natale di Roma".
26 aprile I fascisti incendiano la Camera del lavoro di Torino.
15 maggio Elezioni politiche. I fascisti finanziati da agrari e industriali, si presentano nel "Blocco nazionale". Mussolini viene eletto alla Camera in una lista comprendente fascisti e liberali di destra.
11 giugno Insediamento dei fascisti a Montecitorio, sui banchi dell'estrema destra.
21 giugno Primo discorso parlamentare di Mussolini: "Mano tesa verso popolari e sindacalisti, radicale incompatibilità con i comunisti".
9 luglio Assalto fascista a Viterbo.
10 luglio In Germania Adolf Hitler diventa capo della NSDAP, il partito nazista.
21 luglio Concentramento di fascisti toscani a Sarzana per liberare il capo squadrista Renato Ricci rinchiuso nelle carceri locali. Respinti dai carabinieri e inseguiti da contadini infuriati, i fascisti hanno 18 morti e 30 feriti.
22 luglio Rappresaglia fascista a Fossola (Carrara): 2 antifascisti uccisi.
23 luglio Il consiglio dei Fasci, riunito a Roma, richiama i fascisti alla "disciplina".
24 luglio Spedizione punitiva fascista a Roccastrada (Grosseto): 9 antifascisti uccisi.
3 agosto Firma del "patto di pacificazione" tra movimento fascista, Partito socialista e Confederazione generale del lavoro.
16 agosto I fascisti emiliani rifiutano di aderire al "patto di pacificazione". Mussolini si dimette dall'esecutivo fascista.
27 agosto Il Consiglio nazionale dei Fasci respinge le dimissioni di Mussolini, insieme a quelle di Roberto Farinacci e di Piero Marsich che, a loro volta, si erano dimessi per protestare contro la firma del "patto di pacificazione".
12 settembre Spedizione punitiva fascista a Ravenna. Il prefetto si rifiuta di intervenire.
18-19 settembre Scontri tra fascisti e Arditi del popolo in provincia di Pisa.
26 settembre A Mola di Bari i fascisti uccidono il deputato socialista Giuseppe Di Vagno.
17 ottobre Spedizioni fasciste in varie località: 12 morti e numerosi feriti.
7 novembre Congresso di fondazione del Partito nazionale fascista nel Teatro dell'Augusteo, a Roma. Sciopero generale dei lavoratori romani contro le violenze dei congressisti convenuti nella Capitale.
15 novembre Il Consiglio nazionale del Partito fascista denuncia il "patto di pacificazione" firmato il 3 agosto .
11 dicembre A Cremona, squadristi diciassettenni uccidono a bastonate il socialista Attilio Boldori, vicepresidente dell'Amministrazione provinciale e invalido di guerra.
27 dicembre Il "Popolo d’Italia" pubblica il programma del nuovo Partito fascista, basato sul concetto dello Stato nazionale e autoritario.