I
PUNTI
PROGRAMMATICI
DEL
P.N.F.
LO
STATO
-
LE
CORPORAZIONI
-
CAPISALDI
DI
POLITICA
INTERNA
CAPISALDI
DI
POLITICA
ESTERA
-
CAPISALDI
DI
POLITICA
SOCIALE
LA
GIUSTIZIA
-
LA
DIFESA
NAZIONALE
Punti
programmatici
esposti
da
Mussolini
al
Congresso
del
7-11
novembre
1921
a
Roma,
in
occasione
della
fondazione
del
Partito
Nazionale
Fascista,
trasformando
il
suo
movimento,
che
si
era
costituito
il
23
marzo
del
1919
a
Milano
in
piazza
San
Sepolcro.
Il
programma
é
meno
contraddittorio
di
allora:
ha
perso
i
toni
anticapitalistici,
antimonarchici,
anticlericali,
antiborghesi,
e
su
alcune
svolte
sociali
gli
é
rimasto
solo
quello
antisocialista
e
per
questo
sempre
più
appoggiato
e
finanziato
da
agrari
e
industriali
in
funzione
antisocialista.
Il
partito
trova
subito
i
suoi
seguaci
fra
i
gruppi
giovanili,
i
ceti
impiegatizi
e
industriali,
la
piccola
borghesia
e
i
numerosi
ex
combattenti
della
Grande
guerra.
___________________________
parla
Mussolini
Il
Fascismo
è
costituito
in
partito
politico
per
rinsaldare
la
sua
disciplina
e
per
individuare
il
suo
"credo".
La
Nazione
non
è
la
semplice
somma
degli
individui
viventi
nè
lo
strumento
dei
partiti
per
loro
fini,
ma
un
organismo
comprendente
la
serie
indefinita
delle
generazioni
di
cui
i
singoli
sono
elementi
transeunti;
è
la
sintesi
suprema
di
tutti
i
valori
materiali
e
immateriali
della
stirpe.
Lo
Stato
è
l'incarnazione
giuridica
della
Nazione.
Gli
Istituti
politici
sono
forme
efficaci
in
quanto
i
valori
nazionali
vi
trovino
espressione
e
tutela.
I
valori
autonomi
dell'individuo
e
quelli
comuni
a
più
individui
espressi
in
persone
collettive
organizzate
(famiglie,
comuni,
corporazioni,
ecc.),
vanno
promossi,
sviluppati
e
difesi,
sempre
nell'ambito
della
Nazione
a
cui
sono
subordinati.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
afferma
che
nell'attuale
momento
storico
la
forma
di
organizzazione
sociale
dominante
nel
mondo
è
la
Società
Nazionale
e
che
la
legge
essenziale
della
vita
nel
mondo
non
è
la
unificazione
delle
varie
Società
in
una
sola
immensa
Società:
"l'Umanità",
come
crede
la
dottrina
internazionalistica,
ma
la
feconda
e,
augurabile,
pacifica
concorrenza
tra
le
varie
Società
Nazionali.
Lo
Stato
Lo
Stato
va
ridotto
alle
sue
funzioni
essenziali
di
ordine
politico
e
giuridico.
Lo
Stato
deve
investire
di
capacità
e
di
responsabilità
le
Associazioni
conferendo
anche
alle
corporazioni
professionali
ed
economiche
diritto
di
elettorato
al
corpo
dei
Consigli
Tecnici
Nazionali.
Per
conseguenza
debbono
essere
limitati
i
poteri
e
le
funzioni
attualmente
attribuiti
al
Parlamento.
Di
competenza
del
Parlamento
i
problemi
che
riguardano
l'individuo
come
cittadino
dello
Stato
e
lo
Stato
come
organo
di
realizzazione
e
di
tutela
dei
supremi
interessi
nazionali;
di
competenza
dei
Consigli
Tecnici
Nazionali
i
problemi
che
si
riferiscono
alle
varie
forme
di
attività
degli
individui
nella
loro
qualità
di
produttori.
Lo
Stato
è
sovrano:
e
tale
sovranità
non
può
nè
deve
essere
intaccata
o
sminuita
dalla
Chiesa
alla
quale
si
deve
garantire
la
più
ampia
libertà
dell'esercizio
del
suo
ministero
spirituale.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
subordina
il
proprio
atteggiamento,
di
fronte
alle
forme
delle
singole
Istituzioni
politiche,
agl'interessi
morali
e
materiali
della
Nazione
intesa
nella
sua
realtà
e
nel
suo
divenire
storico.
Le
corporazioni
Il
Fascismo
non
può
contestare
il
fatto
storico
dello
sviluppo
delle
corporazioni,
ma
vuol
coordinare
tale
sviluppo
ai
fini
nazionali.
Le
corporazioni
vanno
promosse
secondo
due
obiettivi
fondamentali:
e
cioè
come
espressione
della
solidarietà
nazionale
e
come
mezzo
di
sviluppo
della
produzione.
Le
corporazioni
non
debbono
tendere
ad
annegare
l'individuo
nella
collettività
livellando
arbitrariamente
le
capacità
e
le
forze
dei
singoli,
ma
anzi
a
valorizzarle
ed
a
svilupparle.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
si
propone
di
agitare
i
seguenti
postulati
a
favore
delle
classi
lavoratrici
ed
impiegatizie:
**
La
promulgazione
di
una
legge
dello
Stato
che
sancisca
per
tutti
i
salariati
la
giornata
(legale)
media
di
otto
ore,
colle
eventuali
deroghe
consigliate
dalle
necessità
agricole
o
industriali.
**
Una
legislazione
sociale
aggiornata
alle
necessità
odierne,
specie
per
ciò
che
riguarda
gli
infortuni,
l'invalidità
e
la
vecchiaia,
sia
agricoli
che
industriali
o
im-piegatizi,
sempre
che
non
inceppi
la
produzione.
**
na
rappresentanza
dei
lavoratori
nel
funzionamento
di
ogni
industria,
limitatamente
per
ciò
che
riguarda
il
personale.
**
L'affidamento
ad
organizzazioni
operaie,
che
siano
moralmente
degne
e
tecnicamente
preparate,
della
gestione
di
industrie
o
di
servizi
pubblici.
**
La
diffusione
della
piccola
proprietà
in
quelle
zone
e
per
quelle
coltivazioni
che
produttivamente
lo
consentono.
Capisaldi
di
politica
interna
Il
Partito
Nazionale
Fascista
intende
elevare
a
piena
dignità
i
costumi
politici
così
che
la
morale
pubblica
e
quella
privata
cessino
di
trovarsi
in
antitesi
nella
vita
della
Nazione.
Esso
aspira
all'onore
supremo
del
Governo
del
Paese;
a
restaurare
il
concetto
etico
che
i
governi
debbono
amministrare
la
cosa
pubblica
non
già
nell'interesse
dei
partiti
e
delle
clientele
ma
nel
supremo
interesse
della
Nazione.
Va
restaurato
il
prestigio
dello
Stato
Nazionale
e
cioè
dello
Stato
che
non
assistita
indifferente
allo
scatenarsi
ed
al
prepotere
delle
forze
che
attentino
o
comunque
minaccino
di
indebolimento
materialmente
e
spiritualmente
la
compagine,
ma
sia
geloso
custode
e
difensore
e
propagatore
della
tradizione
nazionale,
del
sentimento
nazionale,
della
volontà
nazionale.
La
libertà
del
cittadino
trova
un
duplice
limite:
nella
libertà
delle
altre
persone
giuridiche
e
nel
diritto
sovrano
della
nazione
a
vivere
e
svilupparsi.
Lo
Stato
deve
favorire
lo
sviluppo
della
Nazione,
non
monopolizzando,
ma
promuovendo
ogni
opera
intesa
al
progresso
etico,
intellettuale,
religioso,
artistico,
giuridico,
sociale,
economico,
fisiologico
della
collettività
nazionale.
Capisaldi
di
politica
estera
L'Italia
riaffermi
il
diritto
alla
sua
completa
unità
storica
e
geografica,
anche
là
dove
non
è
ancora
raggiunta,
adempia
la
sua
funzione
di
baluardo
della
civiltà
latina
sul
Mediterraneo;
affermi
sui
popoli
di
nazionalità
diversa
annessi
all'Italia
saldo
e
stabile
l'impero
dei
la
sua
legge;
dia
valida
tutela
agli
italiani
all'estero
cui
deve
aver
conferito
diritto
di
rappresentanza
politica.
Il
Fascismo
non
crede
alla
vitalità
e
ai
principi
che
ispirano
la
così
detta
Società
delle
Nazioni
in
quanto
che
non
tutte
le
nazioni
vi
sono
rappresentate
e
quelle
che
lo
sono
non
vi
si
trovano
su
di
un
piede
di
eguaglianza.
Il
Fascismo
non
crede
alla
vitalità
e
alla
efficienza,
delle
internazionali
rosse,
bianche
o
di
altro
colore,
perché
si
tratta
di
costruzioni
artificiali
e
formalistiche
le
quali
raccolgono
piccole
minoranze
di
individui
più
o
meno
convinti
in
confronto
delle
vaste
masse
delle
popolazioni
che
vivendo,
progredendo
o
regredendo,
finiscono
per
determinare
quegli
spostamenti
di
interessi
davanti
ai
quali
tutte
le
costruzioni
internazionalistiche
sono
destinate
a
cadere,
come
la
recente
esperienza
storica
documenta.
L'espansione
commerciale
e
l'influenza
politica
dei
trattati
internazionali
devono
tendere
a
una
maggiore
diffusione
della
italianità
nel
mondo.
I
trattati
internazionali
vanno
riveduti
e
modificati
in
quelle
parti
che
si
sono
palesate
inapplicabili
e
quindi
regolati
secondo
le
esigenze
della
economia
nazionale
e
mondiale.
Lo
Stato
deve
valorizzare
le
colonie
italiane
nel
mediterraneo
e
d'oltre
oceano
con
istruzioni
speciali,
culturali,
e
rapide
comunicazioni.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
si
dichiara
favorevole
a
una
politica
di
amichevoli
rapporti
con
tutti
i
popoli
dell'oriente
vicino
e
lontano.
La
difesa
e
lo
sviluppo
dell'Italia
all'estero
vanno
affidate
a
un
Esercito
ed
una
Marina
adeguati
alle
necessità
della
sua
politica
e
all'efficienza
delle
altre
nazioni,
e
ad
organi
diplomatici
compresi
della
loro
funzione
e
forniti
di
cultura,
di
animo
e
di
mezzi,
sì
da
esprimere
nel
simbolo
e
nella
sostanza
la
grandezza
d'Italia
di
fronte
al
mondo.
Capisaldi
di
politica
sociale
Lo
Stato
riconosce
la
funzione
sociale
della
proprietà
privata,
la
quale
è,
insieme,
un
diritto
ed
un
dovere.
Essa
è
la
forma
di
amministrazione
che
la
Società
ha
storicamente
delegato
agli
individui
per
l'incremento
del
patrimonio
stesso.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
di
fronte
ai
progetti
socialisti
di
ricostruzione
a
base
di
economia
pregiudizialmente
collettivistica,
si
pone
sul
terreno
della
realtà
storica
nazionale
che
non
consente
un
tipo
unico
di
economia
agricola
o
industriale
che
si
dichiara
favorevole
a
quelle
forme
che
garantiscano
il
massimo
di
produzione
ed
il
massimo
di
Benessere.
Il
Partito
Nazionale
Fascista,
propugna
un
regime
che
spronando
le
iniziative
e
le
energie
individuali
(le
quali
formano
il
fattore
più
possente
ed
operoso
della
produzione
economica)
favorisca
l'accrescimento
della
ricchezza
nazionale
con
rinuncia
assoluta
a
tutto
il
farraginoso,
costoso
ed
antieconomico
macchinario
delle
statizzazioni,
socializzazioni,
municipalizzazioni
ecc.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
appoggerà
quindi
ogni
iniziativa
che
tenderà
ad
un
miglioramento
dell'assetto
produttivo,
avente
lo
scopo
di
eliminare
ogni
forma
di
parassitismo
individuale
o
di
categoria.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
agirà:
*
perché
siano
disciplinati
le
incomposte
lotte
degli
interessi
di
categorie
e
di
classi
e
quindi
riconoscimento
giuridico
con
conseguenti
responsabilità
delle
organizzazioni
operaie
e
patronali.
*
Perché
sia
sancito
e
fatto
osservare,
sempre
e
comunque,
il
divieto
di
sciopero
nei
servizi
pubblici
con
contemporanea
istituzione
di
tribunali
abituali
composti
di
una
rappresentanza
della
categoria
operaia
o
impiegatizia
e
di
una
rappresentanza
del
pubblico
che
paga.
La
giustizia
Vanno
intensamente
promossi
i
mezzi
preventivi
e
terapeutici
della
delinquenza
(riformatori,
scuole
per
i
traviati,
manicomi
criminali).
La
pena,
mezzo
di
difesa
della
Società
lesa
nel
diritto,
deve
adempiere
normalmente
la
funzione
intimidatrice
ed
emendatrice:
i
sistemi
penitenziari
vanno
in
considerazione
della
seconda
funzione
igienicamente
migliorati
e
socialmente
perfezionati
(sviluppo
del
lavoro
carcerario).
Vanno
abolite
le
magistrature
speciali.
Il
Partito
Nazionale
Fascista
si
dichiara
favorevole
alla
revisione
del
codice
penale
militare.
La
procedura
deve
essere
spedita.
La
difesa
nazionale
Ogni
cittadino
ha
l'obbligo
del
servizio
militare.
L'Esercito
si
deve
avviare
verso
la
forma
della
Nazione
Armata
in
cui
ogni
forza
individuale,
collettiva,
economica,
industriale
e
agricola
sia
compiutamente
inquadrata
al
fine
supremo
della
difesa
degli
interessi
nazionali.
All'uopo
il
Partito
Nazionale
Fascista
propugna
l'immediato
ordinamento
di
un
esercito
che
in
formazione
completa
e
perfetta,
da
una
parte,
sorvegli
e
vigili
le
conquistate
frontiere,
e
dall'altra,
tenga
preparati
in
Paese,
addestrati
ed
inquadrati,
gli
spiriti,
gli
uomini
ed
i
mezzi
che
la
Nazione
sa
esprimere
nelle
sue
infinite
risorse
nell'ora
del
pericolo
e
della
gloria.
Agli
stessi
fini
l'Esercito,
in
concorso
con
la
scuola
e
con
le
organizzazioni
sportive,
deve
dare
fin
dai
primi
anni,
al
corpo
ed
allo
spirito
del
cittadino,
l'attitudine
per
l'educazione
al
combattimento
ed
al
sacrificio
per
la
Patria.
(
BENITO
MUSSOLINI)