PARTIGIANI MALVAGI?
Maria Luisa Alessi Fucilata
Cuneo
Armando Ampirino Fucilato
Torino
Raffaele Andreoni Fucilato
Firenze
Giuseppe Anselmi Fucilato
Imperia
Franco Balbis
Fucilato Torino
Riccardo Balmas
Fucilato Pinerolo
Achille Barillatti
Fucilato Macerata
Mario Batà
Fucilato Macerata
Piero Benedetti
Fucilato Roma
Aldo Benevento
Fucilato La Spezia
Bergamaschi Pompeo Fucilato
Torino
Carletto Besana
Fucilato Lecco
Mario Bettinzoli
Fucilato Brescia
Quinto Bevilacqua Fucilato
Torino
Giulio Biglieri
Fucilato Torino
Renato Bindi
Fucilato Siena
Benedetto Bocchiola Fucilato
Lecco
Luigi Bonc
Impiccato Pinerolo
Adorno Bongianni Fucilato
Siena
Paolo Braccini
Fucilato Torino
Antonio Brancati
Fucilato Grosseto
Mario Brusa Romagnoli Fucilato
Torino
Domenico Cane
Fucilato Torino
Giacomo Cappellini Fucilato
Brescia
Arturo Cappettini
Fucilato Milano
Paolo Casanova
Fucilato Verona
Giulio Casiraghi
Fucilato Milano
Andrea Caslini
Fucilato Bergamo
Giordano Cavestro Fucilato
Parma
Bruno Cibrario
Fucilato Torino
Luigi Ciol
Fucilato Udine
Franco Cipolla
Fucilato Torino
Leandro Corona
Fucilato Firenze
Arrigo Craveia
Fucilato Torino
Questi nomi sono di 34 dei 308 "fortunati" che prima di essere fucilati o impiccati da fascisti e tedeschi hanno avuto la possibilità di scrivere un biglietto di addio hai loro
cari.
Sono rigorosamente in ordine alfabetico, tratti dal libro "Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana" e fanno parte dei
76.500 che caddero nei campi di battaglia.
I fascisci denunciano le reazioni partigiane dopo il 25 aprile, ma non riescono ad immaginare che queste stragi, a seguito 22 anni di dittatura fascista, portano strascichi di odio e di pazzia?
I partigiani, vincitori della guerra, avrebbero dovuto dimenticare la famiglia e gli amici morti perché non erano d'accordo col regime? La maggioranza l'ha fatto, dimostrando grandissimo carattere, ma alcuni si sono vendicati da soli.
La vendetta è sbagliata, ma in questo caso, assolutamente comprensibile.