An è fascista

"Non toccate il nonno ad Alessandra"


Romano Mussolini, figlio del Duce e padre del deputato di AN, spiega la reazione della figlia che, dice, "è più mussoliniana di me e dell'intera nostra famiglia".

''Guai a chi tocca il nonno ad Alessandra, perché lei è più mussoliniana di me e dell'intera nostra famiglia''. Romano Mussolini, 74 anni, il figlio più giovane di Benito, spiega di ''comprendere'' lo stato d'animo di sua figlia, che ''per una giusta protesta dopo le dichiarazioni di Fini sul nonno'' ha deciso di sedere provocatoriamente alla Camera nei banchi di Forza Italia.

''Alessandra -racconta  - è rimasta sinceramente amareggiata dalle parole di Fini su Benito Mussolini. Lei è molto sensibile: quando le si tocca il nonno, scatta, si arrabbia, perchè si sente toccata nel vivo''. 

Romano Mussolini ritiene possibile, comunque, che tra la nipote del capo fascista e Fini si possa ricucire lo strappo di questa ''dolorosa frattura consumata sulla memoria storica della nostra famiglia''. ''Ad Alleanza Nazionale -spiega- non conviene certo perdere una pedina così importante come Alessandra. Se si è risentita per le parole di Fini l'ha fatto con sincerità e la sua protesta è più che giustificata''. 

Le dichiarazioni di Fini non ha fatto piacere neppure al figlio di Mussolini.  ''E' da quando sono ragazzo - dice -  che sento parlare bene o male di mio padre. A più di mezzo secolo dalla morte, Benito Mussolini -aggiunge- continua ad essere presente nella vita italiana. Oggi, peraltro, stanno venendo a galla molte verità storiche e sempre più spesso si riconoscono i suoi meriti come uomo di governo. Faccio un solo esempio: la bonifica delle paludi pontine non l'ha fatta certo Einaudi o Giolitti!''.

 

An, lo strappo della Mussolini


La nipote del Duce, infuriata con Fini per il cambio di rotta su Mussolini, si siede in aula tra i banchi di Forza Italia: "Qui mi sento libera, chiederò asilo politico a Berlusconi". Anche Storace è "allibito".

Ad Alessandra Mussolini proprio non vanno giù le parole pronunciate l'altro giorno da Gianfranco Fini su Benito Mussolini. Ieri non si era nascosta dietro parole diplomatiche criticando pesantemente il modo con cui il presidente di An si era sbarazzato del Duce-statista. "Gianfranco grufola nella storia, forse l'aria del Ppe gli ha dato alla testa", aveva tuonato la focosa parlamentare di An.

Ma la rabbia non è sbollita neanche oggi. Tant'è che stamattina, nel corso della votazione sull'insindacabilità delle frasi sul tricolore di Umberto Bossi, la Mussolini si è seduta polemicamente tra i banchi di Forza Italia. ''Ho votato dai banchi degli azzurri - ha spiegato - perché con quel partito mi sento libera. Sto bene. Oggi non ce la facevo proprio a sentirmi di Alleanza Nazionale...''.

''Ho chiesto - racconta - asilo politico a Forza Italia. Questa mattina ho parlato con Berlusconi e me lo ha concesso. E ora sto qui circondata da amici a fare il mio dovere di parlamentare votando...''. ''Non ce l'ho con i colleghi del mio partito - ha aggiunto la Mussolini - il mio infatti è un attacco diretto e personale a Fini. Sono disgustata. Perché manipola così la storia? Perché gli deve servire o a fare carriera o a fare chissà cosa... è disgustoso in generale".

La presa di distanza fisica da An diventerà anche una scelta politica irreversibile? "Vedremo. Vedremo davvero. Ormai Fini è entrato in una fase di Partito popolare europeo, la fase liberale, dopodomani avrà la fase socialista, poi quella comunista... Non si capisce che cos'è, carne o pesce? Che è diventato Fini?".

Ma la Mussolini riferisce che anche Storace è "allibito". E in mattinata la deputata e il presidente della Regione Lazio si sono visti in Transatlantico per una lunga chiacchierata, insieme ad altri esponenti di An. Storace ha già detto che non parteciperà come dirigente al congresso, lei?. "Di certo c'è che nel partito c'è molto scontento proprio per Fini".