29.000 posti in meno

L'ISTAT rende note le sue statistiche

 

Tra novembre 2000 e novembre 2001 l'istituto di statistica rileva un calo del 3,6 per cento dell'occupazione
E' la flessione più marcata nell'arco di 12 mesi


Non si arresta il calo dell'occupazione nelle grandi industrie. Nel mese di novembre 2001 la flessione è stata del 3,6% rispetto allo stesso mese del 2000, la più marcata nell'arco dei 12 mesi, con una riduzione di circa 29 mila unità (solo parzialmente compensata dall'aumento di tremila unità nelle imprese dei servizi). Lo comunica l'Istat precisando che, al netto della cassa integrazione, l'occupazione presenta una diminuzione tendenziale del 4%.

Nella sola grande industria la variazione congiunturale di novembre è pari a -0,2% (+0,2% al netto della cassa integrazione) e quella tendenziale a -3,6% (-4,0% al netto della cassa integrazione), mentre nei primi undici mesi dell'anno si registra un -2,7% (-2,9%).

Per quanto riguarda i servizi, la variazione congiunturale è pari a +0,1% (variazione nulla al netto della cassa integrazione) e quella tendenziale a +0,3% (+0,2%), mentre nella media degli undici mesi l'istituto di statistica segnala un -0,2%.

A novembre 2001, fa sapere l'Istat, l'occupazione registra una diminuzione tendenziale del 9,9% nel comparto della produzione di energia elettrica e del 2,8% nelle attività manifatturiere. All'interno di queste ultime, spiccano le flessioni delle raffinerie di petrolio (-8,0%), delle altre industrie manifatturiere (-6,3%), della produzione dei mezzi di trasporto (-5,6%) e della produzione di prodotti in metallo (-5,4%). Unica variazione positiva per le industrie tessili con un +0,7%.

Nel settore dei servizi, si segnalano incrementi tendenziali significativi per il commercio (+7,7%), per alberghi e ristoranti (+7,4%) e per altre attività professionali e imprenditoriali (+6,0%). In diminuzione, invece, i trasporti (-2,7%).

Nel settore della grande industria, a novembre le ore effettivamente lavorate sono aumentate dello 0,1%, le ore straordinarie sono diminuite dal 4,7% al 4,3%, mentre il ricorso alla cig è aumentato del 15,4%. La retribuzione lorda media per dipendente segna un aumento dell'1,4% e il costo del lavoro dello 0,9%.

Nei servizi, invece, le ore effettivamente lavorate diminuiscono dello 0,8%, l'incidenza dello straordinario aumenta dal 6,1% al 6,3% e il ricorso alla cig sale del 151,0%. La retribuzione lorda media registra un +8,4% e il costo del lavoro medio un +7,4%.