Dure reazioni: Ue contro il premier

Pioggia di critiche alle dichiarazioni di Berlusconi sulla superiorità dell'Occidente. Prodi: "Siamo tutti uguali". Rincara il ministro belga Michel: "Così nega i principi dell'Europa". E la Lega araba pretende le scuse.

 

BRUXELLES ''Siamo tutti uguali. Se si cominciano a fare differenze tra civiltà, siamo finiti: il futuro dell'umanità è nella cooperazione''. Il presidente della Commissione Ue Romano Prodi sceglie la moschea di Bruxelles per sconfessare il premier Berlusconi che ieri da Berlino aveva parlato di una "superiorità dell'Occidente" rispetto all'Islam. Dichiarazioni che avevano già in Italia provocato un'ondata di polemiche e che oggi rimbalzano in tutta Europa, ai massimi livelli. Le parole del premier non sono piaciute, per esempio, alla delegazione dell'Unione Europea impegnata nel giro delle capitali arabe. ''Sarebbe utile che noi in Europa ricordassimo con una certa umiltà che il mondo islamico non si è mai reso responsabile di un Olocausto'' ha detto il commissario per le Relazioni Esterne dell'Unione Europea, Chris Patten, ai giornalisti al Cairo dopo l'incontro con il presidente egiziano Honsy Mubarak.

Alla critica si è unito anche il ministro degli Esteri belga, Louis Michel, che come presidente di turno guida la delegazione dell'Unione: ''posso solo dire che i valori dell'Europa non ci permettono di considerare una civiltà superiore all'altra''. Un atteggiamento del genere è proprio ''in contraddizione con i valori ed i principi della Ue'' ha aggiunto il capo della diplomazia belga.

Anche un portavoce della Commissione europea,  interpellato in sala stampa dai giornalisti, fa sentire la sua voce e attacca il premier. "Siamo con Prodi , e cioè non condividiamo quanto dichiarato ieri da Berlusconi''.
E nel suo discorso pronunciato davanti alla comunità islamica di Bruxelles, alla presenza degli ambasciatori guidati dal capo della comunità, lo sceicco Nasser Al Assaf, ambasciatore dell'Arabia Saudita, Prodi ha rimarcato: ''Ho sempre pensato e sempre detto, non certo da oggi, che il futuro dell'umanità è nella cooperazione. Se si cominciano a fare differenze tra civiltà, siamo finiti''. ''Guai se queste atrocità riuscissero ad allontanarci, a isolarci, vanificando gli sforzi di tanti coraggiosi per costruire un ponte tra realtà e civiltà diverse, tutte egualmente portatrici di valori profondi''.

Ma il presidente del Consiglio è sommerso di critiche anche dalla Lega Araba, il cui segretario Araba Amr Mussa giudica le sue parole "razziste" e "indecenti". Da qui la richiesta di pretendere dal governo italiano le scuse ufficiali.