Gli antichi legami tra Bush e Bin Laden

Bush e bin Laden oggi sono nemici per la pelle. Ma i loro parenti lo erano un po' meno.

 

Gli Stati Uniti, colpiti al cuore dall'attentato dell'11 settembre, dichiarano guerra ad una entità, ad una astrazione, ad un gruppo di persone indefinito: i terroristi. Il più brutto e cattivo di questi sovversivi risulta essere Osama bin Laden, un ricchissimo uomo d'affari, che finanzia una vera e propria organizzazione ramificata un po' in tutto il mondo. Sospettato di essere anche il mandante dell'attentato, gli si dà la caccia.
Meno male, si dirà: siamo riusciti - anzi, gli Stati Uniti sono riusciti - a dare un volto ad un nemico che, non essendo uno stato o una nazione, rischiava di rimanere senza volto.
L'identificazione del colpevole è bastata per giustificare gli attacchi che stanno ormai da due settimane devastando l'Afghanistan - luogo in cui si suppone risieda il capo dei Senza Volto -, provocando tragiche e prevedibili morti tra i civili. Purtroppo le armi moderne, efficacissime, hanno il difettuccio di essere un po' grossolane.
Si dice che il fine giustifica i mezzi: quindi bisogna prendere quel mentecatto che ha ucciso 6000 civili americani, anche al costo di ammazzare 12000 civili afghani.

C'è qualcosa che non quadra

La guerra sarebbe perfettamente funzionale alle logiche che insanguinano il mondo, da che mondo è mondo. Se non fosse che per un piccolo particolare: fino a qualche anno fa, il clan dei Bin Laden faceva affari con la cricca dei Bush, per un giro miliardario di petroldollaroni, che hanno contribuito ad accrescere notevolmente il potere di ambedue le famiglie.
Così sovviene la prima, spontanea domanda: perchè i Bush facevano affari con i Bin Laden, se ritenevano che potessero essere tipi un po' loschi?
Cioè: non ci si mette in affari con qualcuno che, in seguito, potrebbe rappresentare il tuo nemico numero uno. Ancor di più se la tua famiglia - il clan dei Bush - è in politica, talmente tanto da avere padre e figlio presidenti a distanza di un mandato.
Insomma, se il senso civico dei due George è così alto da farli stare attaccati alla poltrona della Casa Bianca per tanti anni, non avrebbero dovuto evitare affari con dei possibili sovversivi?

I bin Laden vanno all'America

Negli anni '60 arriva in Texas, dalla lontana Arabia Saudita, Muhammad bin Laden. Vuole fare affari, e capisce di dover frequentare gli ambienti che contano. Succede poi ch'egli muore in un misterioso disastro aereo - non si sa perchè in certi ambienti accadono sempre cose misteriose -, lasciando l'eredità e le amicizie ormai consolidate a suo figlio Salem, fratellastro del più celebre Osama.
Questi si da fare, fondando, guarda un po', una compagnia aerea, la Bin Laden Aviation. Inizia inoltre la frequentazione con i Bush, prima con il padre - già ricchissimo, pezzo grosso della Cia e in seguito direttore della stessa, vice presidente di Reagan e nell'88, presidente egli stesso - e poi col figlio.
I Bush e i bin Laden sono dunque, dagli anni '70, soci: il business del petrolio è il loro affare e la loro ricchezza. Bush junior, che si era laureato nel '75 e dopo essersela spassata un po' si decide ad entrare nel mondo degli affari, fonda la Arbusto Energy: l'affare è, tanto per cambiare, il petrolio. Tra i suoi compagni d'avventura c'è Salem bin Laden, e nel consiglio d'amministrazione figura Khaled bin Mahfouz, altra importante figura, ritenuto oggi uno dei maggiori alleati di Osama.

La Cia e l'eroina

Intanto nell'88, all'inizio del primo governo Bush, scoppia lo scandalo della Bank of commerce and Credit International, che vede bin Mafhouz e un altro finanziere della Arbusto, James Bath, in mezzo ai guai: la banca è accusata di riciclare il denaro sporco proveniente dal traffico di eroina dall'Afghanistan, che poi la Cia riutilizzava per finanziare i vari gruppi guerriglieri sparsi per il mondo. Diabolico. Si legge sul Times del 29 luglio 1981:
"Poiché gli Usa volevano fornire ai ribelli mujahaiddin in Afghanistan missili Stinger e altro materiale militare, c'era il bisogno della piena collaborazione del Pakistan. Dalla metà degli anni '80 il distaccamento della Cia a Islamabad fu una delle più grandi sedi di servizi segreti al mondo. 'Se lo scandalo Bcci è un così forte imbarazzo per gli Usa che indagini dirette non sono mai state condotte, ciò ha molto a che fare con il tacito via libera che gli stessi americani diedero ai trafficanti di eroina in Pakistan', ci ha detto un agente segreto dell'agenzia".

Come una telenovela

Gli intrighi che noi comuni mortali non possiamo sapere - visto che non ce ne frega niente di intrigare, dal momento che non ci frega niente di dominare il mondo - non finiscono qui. Salem bin Laden muore, come il padre, misteriosamente nel 1988 in un incidente aereo. Nel frattempo, George W. Bush ha messo su un'altra compagnia petrolifera, la Bush Exploration, che in seguito diverrà Harken Energy: i legami fra i Bush, Bath e le famiglie Saudite durano fino ad anni '90 inoltrati. Il resto è storia: Osama diventa il pericolo pubblico numero uno, Bush figlio diventa presidente, le Twin Towers esplodono un tragico mattino del settembre 2001.
Perchè questa famiglia texana così potente e ricca ha coltivato rapporti così stretti per decine di anni con quelli che si presume siano gli attentatori?
Le ipotesi maliziose sono tante, sono invece i dati di fatto che mancano; e che ai comuni mortali resteranno probabilmente oscuri.