Il popolo Afghano è INNOCENTE!
Le donne afgane fanno sentire la loro voce
"La gente dell'Afghanistan non ha niente a che fare con
Osama e i suoi complici". Con queste parole Revolutionary Association of
the Women of Afghanistan (RAWA), una delle associazioni non governative afgane
più riconosciute, fa sentire al mondo la sua voce. Manifestando il proprio
dolore e la condanna per il barbarico atto di terrorismo, le donne afgane
puntualizzano come in passato abbiano richiesto agli Stati Uniti di non dare
sostegno agli Jehadi (l'Alleanza del Nord di Massud) e ai Talebani, ma si
trovano ora a dover ricordare "che è stato il governo degli Stati Uniti
che ha sostenuto il dittatore pakistano gen. Zia-ul Haq nel creare migliaia di
scuole religiose dalle quali sono emersi i germi dei Talebani. Allo stesso modo,
come è evidente per tutti, Osama Bin Laden è stato il pupillo della CIA".
Le donne della RAWA temono le possibili ritorsioni statunitensi, tuttavia con
obiettività riconoscono che un eventuale attacco a migliaia di diseredati,
poveri e innocenti afghani, non servirebbe a porre fine al terrorismo, ma
piuttosto allargherebbe il fenomeno su più vasta scala. Il comunicato termina
con l'espressione di solidarietà e profondo cordoglio al popolo degli Stati
Uniti e l'ammonimento che "attaccare l'Afghanistan e uccidere la sua gente
più derelitta e sofferente, non allevierà in alcun modo il lutto del popolo
americano. Speriamo sinceramente che il popolo americano sia in grado di
distinguere tra la gente dell'Afghanistan e un pugno di terroristi
fondamentalisti. I nostri cuori si rivolgono alla gente degli Stati Uniti,
abbasso il terrorismo!". [17.09.2001]
» Fonte: © RAWA;
In fuga dall'Afganistan
Mentre il regime dei Talebani, ha ribadito in questi giorni l'incondizionato appoggio a Osama Bin Laden, riconosciuto dagli Stati Uniti come il probabile mandante degli attacchi terroristici, dall'Afghanistan comincia l'evacuazione di tutti gli occidentali, esponenti per lo più di varie organizzazioni umanitarie. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha lasciato l’Afghanistan, sotto "esplicito invito" dei talebani ed anche Medici senza Frontiere fanno sapere che i loro operatori si sono ritirati completamente da Kabul. Ora il terrore per un'imminente attacco bellico statunitense sta spingendo migliaia di afghani ad abbandonare le proprie case per cercare rifugio oltre frontiera. Sarebbero almeno 5mila le persone che nelle ultime ore si sono messe in marcia da Kabul verso il Pakistan, dove sebbene i confini non siano ufficialmente chiusi – come invece è stato decretato sul versante iraniano - i controlli si fanno sempre più rigorosi. L’Ufficio del coordinatore ONU per l’Afganistan ha fatto sapere che la situazione umanitaria nel paese è drammatica, con milioni di civili, prevalentemente donne e bambini, "troppo poveri o non in grado di muoversi” per lasciare i loro villaggi. Tuttavia al momento gli sfollati interni sarebbero quasi un milione, mentre i profughi già ospitati in Pakistan sono oltre due milioni e altrettanti quelli riparati in Iran. [17.09.2001]