25 aprile

Nascita del CLN

Il Comitato di Liberazione Nazionale nasce il 9 settembre 1943, quando la realtà della disfatta dell’esercito regio non è ancora definita in tutta la sua ampiezza. Il Cln esprime la rappresentanza paritetica dei partiti antifascisti. Ne fanno parte, sotto la presidenza di Ivanoe Bonomi, il partito comunista, il partito socialista di unità proletaria, il partito d’azione, la democrazia cristiana, la democrazia del lavoro e il partito liberale. Il Cln si forma come risposta alla disgregazione dello Stato e alla assoluta, dimostrata incapacità della monarchia e del suo governo di assolvere al compito di difendere la sovranità del territorio nazionale e con lo scopo di impedire la restaurazione del fascismo ad opera dei tedeschi.

Il nome del nuovo organismo, che faceva seguito ai numerosi Comitati delle opposizioni sorti nell’immediata vigilia o poco dopo il 25 luglio in numerosi centri del Paese, era di evidente derivazione francese e si rifaceva al Comité de libération nationale che aveva all’epoca la sua sede nell’Algeria liberata.

Il Comitato di liberazione nazionale rappresentava una netta rottura rispetto alla classe dirigente italiana che aveva confuso le sue sorti con quelle del fascismo. Anche uomini come il presidente Bonomi, che era stato figura di rilievo della classe dirigente prefascista, tornavano alla politica dopo un distacco ventennale, mentre la maggior parte degli altri componenti aveva conosciuto lunghi anni di carcere e di confino, e rappresentavano forze politiche che dal fascismo erano state perseguitate e soppresse.

La prima presa di posizione di rilievo assunta dal nuovo organismo è la mozione del 16 ottobre 1943, con la quale si afferma la necessità di dare vita ad un governo straordinario espressione delle forze politiche antifasciste. Il programma del nuovo governo veniva fissato in tre punti:

  1. assumere tutti i poteri costituzionali dello Stato evitando ogni atteggiamento che possa compromettere la concordia della nazione e pregiudicare la futura decisione popolare;

  2. condurre la guerra di liberazione a fianco delle Nazioni Unite;

  3. convocare il popolo al cessare delle ostilità per decidere sulla forma istituzionale dello Stato.