Radio Vaticana o Radio Erode?
Gli impianti di Radio Vaticana occupano
una superficie di circa 425 ettari, tra S. Maria di Galeria e Cesano, a nord di
Roma, che godono dell'extraterritorialità. Sono 50 antenne alte quasi 100
metri che irradiano trasmissioni radiofoniche ad elevatissima potenza,
utilizzando numerose frequenze in onde medie e onde corte, verso l'intero globo
terrestre.
Un monitoraggio della Regione Lazio, nel marzo ottobre 1999 nelle aree a ridosso
dell'emittente, registrò emissioni elettromagnetiche fino a 17,8 volt per
metro, quasi tre volte maggiori del limite fissato dalla legge italiana,
pari a 6 volt per metro
I bambini che vivono vicino alle antenne di Radio Vaticana, a nord della
capitale, rischiano di ammalarsi di leucemia fino a sei volte di più
dei loro coetanei di Roma città. Non solo: anche per gli adulti si può parlare
di incidenza superiore allo standard romano, il rischio di mortalità per
leucemia diminuisce man mano che ci si allontana dagli impianti.
Per i bambini di Cesano e dintorni è come vivere sopra una bomba.
Non sono supposizioni. La conclusione è scientifica ed è contenuta in
un'indagine dell'Agenzia di sanità pubblica del Lazio appena consegnata in
Regione.
Il dossier prodotto dalla Regione e presentato ieri dai Verdi prende in esame la
popolazione da 0 a 14 anni tra il 1987 e il 1999, e confronta i casi di
leucemia infantile registrati a Roma città con quelli diagnosticati nelle zone
a ridosso di Radio Vaticana.
I risultati. Per i bambini che abitano fra zero e due chilometri dalle
antenne il rischio di ammalarsi è 6.06 volte più alto rispetto a Roma.
Per chi vive tra i due e i quattro chilometri il pericolo aumenta di
2.3 volte. Nella fascia tra i quattro e i sei chilometri, l'incidenza
è di 1.88 maggiore. Nessun caso di leucemia infantile è stato
registrato fra i sei e i dieci chilometri.
Infine gli adulti. L'analisi della mortalità per leucemia tra il 1987 e il 1998
conferma per gli uomini «un significativo decremento» con l'aumentare della
distanza da Radio Vaticana. Nessuna associazione di questo tipo è stata
invece osservata per le donne.
E stato aperto un procedimento
giudiziario ma i legali della radio hanno già fatto sapere che gli imputati non
si presenteranno in aula: la Santa Sede non riconosce la giurisdizione
italiana e si appella ai principio dell'extraterritorialità sancito dai Patti
Lateranensi.
AGGIORNAMENTO 17-05-01
Dopo un tentativo del Ministro
dell'Ambiente Bordon di fermare l'elettrosmog dei ripetiri di Radio Vaticana con
un'ordinanza che imponeva entro pochi giorni di ripristinare la legalità, il
consiglio dei ministri nella persona del Presidente Amato ha censurato
l'attività del ministro e dichiarato che Radio Vaticana ha tempo fino al
30 aprile per riportare il segnale nei minimi di emissione previsti dalla legge
italiana.
L'intervento del Ministro era maturato quando i tecnici degli entri preposti al
controllo dell'elttrosmog, Anpa, Enea e ministero delle Comunicazioni avevano
riscontrato valori superiori ai termini di legge.
I valori misurati hanno raggiunto punte di 20 volt/metro, contro il limite di 6 v/m fissati dal decreto 381/98.
Le misurazioni fatte dai tecnici nelle zone vicine agli impianti condotte in due giorni diversi e in diversi orari hanno evidenziato che su 14 punti misurati, 11 hanno mostrato superamenti dei limiti previsti dalla legge; in sette punti si sono misurati valori superiori a sette volt/metro; in quattro punti si sono registrati valori compresi fra sei e sette volt metro e su tre punti valori inferiori a sei v/m.
La legislazione europea prevede per le onde
medie valori di campo elettrico pari a 60v/m, per quelle corte 20 v/m, per le
onde dette Uhf e Shf valori pari a 40 v/m.
La legge italiana ha fatto propri questi criteri, ma ha imposto una norma più
restrittiva: in caso di edifici sottoposti a esposizione continuativa di
emissioni elettromagnetiche per un tempo non inferiore a quattro ore, tutti i
limiti sono ridotti a sei v/m.
Ora bisognerà attendere le decisioni del
Berlusca per scoprire se Radio Vaticana rispetterà le leggi italiani oppure
proseguirà a inquinare l'atmosfera.
NOI PENSIAMO CHE LA SALUTE NON ABBIA CONFINI!!
IL VATICANO CHE ATTRAVERSO LA SUA RADIO PREDICA IL BENE TRA I POPOLI POI SI
RENDE RESPONSABILE DI QUESTO SCEMPIO?? CHE SHIFO.