La malvagità di Gesù Cristo

di Bertrand Russell *


Nel Vangelo è scritto che Cristo ha detto: "Oh serpenti, progenie di vipere, come potrete sfuggire alla dannazione dell'inferno? ". Erano queste le parole rivolte a coloro che non gradivano le sue prediche. [...] di questi passaggi relativi all'inferno ve ne sono molti altri. Uno di questi è il popolarissimo passo sul peccato contro lo Spirito Santo: "Chiunque abbia parlato contro lo Spirito Santo, non riceverà il perdono né in questo mondo, né in quello a venire". Questo versetto ha causato un'indicibile quantità di sofferenza nel mondo, visto che moltissime persone hanno creduto di aver commesso peccato contro lo Spirito Santo [...]. Sono convinto che qualsiasi persona datata di un minimo di bontà, non provocherebbe tanta inquietudine e terrore nel mondo.

Poi dice: "Il Figlio dell'Uomo invierà i suoi angeli, e radunerà fuori dal suo regno tutte le cose che lo hanno offeso, e coloro che hanno commesso delle ingiustizie, le getterà in una fornace di fuoco, e vi sarà pianto e stridor di denti"; e poi continua con la descrizione del pianto e dello stridor di denti. E la cosa si ripete un verso dopo l'altro, e per il lettore è chiaro che c'è un certo piacere nella contemplazione di tale pianto e stridor di denti, altrimenti non si ripeterebbe così spesso.

Poi tutti senz'altro ricordano la parabola delle pecore e delle capre, e di come, al momento della sua seconda venuta, egli dividerà le pecore dalle capre, e dirà alle capre: "Via da me, maledette, via nel fuoco eterno". E continua: "E queste sono destinate al fuoco eterno". Poi dice ancora: "Se la tua mano ti fa peccare, tagliala; è meglio per te entrare mutilato nel regno dei cieli, che avere entrambe le mani e finire all'inferno, nel fuoco eterno, dove i vili non muoiono e il fuoco giammai si placa". E anche questo lo ripete più e più volte.

Devo dire che questa dottrina dell'inferno e della punizione eterna mi sembra piuttosto una dottrina di crudeltà, una dottrina che ha introdotto la crudeltà nel mondo, e ha dato al mondo generazioni e generazioni di crudeli torture; e il Cristo del Vangelo, se credete a ciò che di lui raccontano gli apostoli, deve essere in parte responsabile di tutto ciò.

Vi sono anche altri elementi di minore importanza. Per esempio c'è l'episodio dei maiali di Gadara, quando non fu certamente gentile nei confronti dei maiali, trasferendo i demoni nei loro corpi per poi farli precipitare in mare. Non dovete dimenticare che Cristo era onnipotente, e che avrebbe potuto semplicemente scacciare i demoni; ma invece scelse di trasferirli nel corpo dei maiali.

Poi c'è il curioso episodio dell'albero di fichi, che mi lascia sempre alquanto perplesso. Ricorderete cosa accadde all'albero di fichi. "Era affamato, e più avanti vide un albero di fichi che aveva le foglie, ma quando vi fu vicino, non trovò altro che foglie, poiché non era ancora stagione di fichi, così Gesù rivolgendosi all'albero disse: 'Nessuno raccoglierà mai più frutti da te' ... e Pietro ... gli disse: 'Maestro, sappi che l'albero che tu hai maledetto si è seccato'."

Questo è un episodio molto curioso, perché non essendo stagione dei fichi, non si sarebbe davvero dovuto dare la colpa all'albero. Non riesco davvero a convincermi che, in quanto a virtù e saggezza, Gesù raggiunga le vette toccate da altri personaggi della storia. Penso che, sotto questo aspetto, Socrate e Budda siano superiori a lui.


* FONTE: B. Russell, Dio e la religione, Newton Compton, Roma, 1994, pg. 60-61-62.