No alla religione. Perché?

Perché gli atei esistono, innanzitutto, e perché sono contrari alla religione in assoluto? Perché sono così accaniti?

 

Il principio basilare dell'ateismo non si fonda, come si pensa comunemente, sulla certezza che Dio, e nessun dio, non esista. Sarebbe presuntuoso affermarlo e arrogante sostenerlo.

Il fondamento autentico dell'ateismo è un approccio, una scuola di pensiero, un metodo di confrontarsi con la realtà, una visione del mondo che prescindono dall'esistenza stessa del concetto del divino. Ciò vuol dire, in sostanza, che l'ateismo non vuole sostituirsi come fede al posto della religione, ne sostituire il concetto dell'Uomo, dell'Umanità a quello di Dio, come risulta dal pensiero di grandi filosofi, primo fra tutti Ludwig Feurbach, comunque importante. L'ateo rimane affascinato e sorpreso dalla complessità e dalla bellezza intrinseca dell'universo, del nostro mondo, della natura e degli esseri viventi. Di fronte a tutto ciò l'ateo vuole sapere, vuole conoscere, vuole scoprire la verità e la realtà. E ritiene che tale debba essere lo scopo dell'umanità e, in fondo, la principale e in ultima analisi unica ragione di vita dell'uomo.

 Quanto detto stravolge completamente tutto ciò che finora ha condotto, influenzato e regolato la vita dell'uomo e della società nel suo complesso. Tale impostazione rimanda indefinitamente nel tempo le risposte finali alle domande fondamentali: da che cosa ha avuto origine l'universo? Esiste un Dio o degli dei? Esiste qualcosa che possa essere definito, in qualche modo, divino?

L'ateo, dunque, si colloca nel presente: qui, adesso e subito.

  L'ateo è materialista.

Anche su questo concetto i religiosi, gli integralisti, i fanatici di ogni religione, credenza e setta hanno fatto di tutto per dipingere il materialista come un essere malvagio, gretto, egoista, attaccato al denaro, al potere, al prestigio personale. Oltre che non essere vere, ovviamente, tutte queste caratteristiche sono state quelle, invece, di gran parte delle chiese e delle caste religiose: la chiesa cristiana in generale e quella cattolica in particolare.

  L'ateo è razionalista.

Ma, anche qui, non perché ottusamente "crede" a e capisce solo quello chela sua "ragione" gli fa accettare, ma quello che la sua impostazione scientifica gli dimostra, fino a prova contraria.

  L'ateo è progressista.

Proprio per quanto detto finora l'ateo è proiettato verso il futuro, verso il progresso scientifico e tecnologico: senza però rigettare le buone tradizioni, fare della tecnologia un feticcio ma operandosi per il miglioramento delle condizioni di vita dell'umanità intera, per l'affrancamento dal lavoro, dalla fatica, dalla malattia, dalla sofferenza, dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dalla discriminazione in base al sesso, all'orientamento sessuale, alle opinioni filosofiche, religiose, ideologiche e politiche.

Tutto ciò che le religioni, malgrado le belle parole, hanno mai fatto ma, anzi, le cui chiese si sono sempre alleate al potere autoritario, prevaricatore, dittatoriale e, da ultimo, fascista, nazista e golpista. E anche stalinista.

Soprattutto per quanto appena detto, a nostro avviso, l'ateo vero e consequenzale è di sinistra, è marxista, è rivoluzionario, è antistalinista , antimaoista e, in ultima analisi, estremista.

Gli atei hanno concezioni filosofiche, opinioni politiche e impostazioni culturali differenti e, per conseguenza, non hanno mai impostato attività comuni coordinate. Noi di Atheia, invece, abbiamo molte contraddizioni, che rivendichiamo, ma anche opinioni ben precise. I cardini del nostro pensiero li prendiamo dove ci pare che ci sia del buono e sono il marxismo rivoluzionario, le figure, il pensiero e l'azione di Marx, Engels, Lenin, Trotzky e Che Guevara, il filosofo tedesco individualista ed "egoista" Max Stirner, il federalismo e l'internazionalismo. 

Sono contro a: il concordato, il Vaticano, lo strapotere clericale nella società, nella sanità, nella scuola, la volontà di mantenere il crocefisso e altri simboli religiosi in uffici pubblici, scuole, ospedali e via di seguito, il finanziamento alle scuole private, le privatizzazioni, la procreazione irresponsabile, la maternità oltre i 50 anni, l'accanimento terapeutico verso i malati terminali, il matrimonio e la famiglia come istituzioni.

Sono a favore di: divorzio, aborto sotto la responsabilità della donna, eutanasia, fecondazione eterologa ed omologa, controllo delle nascite e politica demografica, acquisizione e mantenimento statale dei beni della chiesa cattolica (come in Francia)...