Programma 2022

 


 


ATTENZIONE

Lo svolgimento delle nostre gite sarà molto probabilmente condizionato dall’andamento della pandemia e quindi soggetto alle conseguenti disposizioni sanitarie e di Legge. Vi invitiamo, pertanto, ad informarvi di volta in volta. Inoltre, potrebbe accadere che sia impossibile effettuare le gite programmate in Slovenia ed Austria; per questo motivo potrà essere proposto un itinerario alternativo in Italia.

 

REGOLAMENTO
per l’iscrizione e la partecipazione alle Gite Sociali

1) La partecipazione alle Gite Sociali è libera a tutti. I non Soci dovranno comunque versare una quota di partecipazione maggiorata rispetto a quella praticata ai Soci CAI inclusiva della copertura assicurativa per infortuni e per il Soccorso Alpino. L’entità di tale maggiorazione verrà stabilita di volta in volta dal Consiglio Direttivo.

2) L’iscrizione alle Gite Sociali è obbligatoria e deve essere effettuata presso la Sede Sociale, nei normali orari di Segreteria. Di norma l’apertura delle iscrizioni avviene quindici giorni prima dell’effettuazione dell’escursione. La copertura assicurativa infortuni e per il Soccorso Alpino è garantita esclusivamente ai Soci CAI in regola con il tesseramento annuale. I minori dovranno essere accompagnati da persona garante e responsabile.

3) Nel caso in cui la gita preveda un qualsiasi tipo di prenotazione (posto in pullman, pernottamento in rifugio o altro), il primo giorno d’iscrizione è riservato esclusivamente ai Soci CAI. Ogni Socio può iscrivere non Soci solo se componenti il proprio nucleo familiare. Nelle successive giornate le prenotazioni sono aperte anche ai non Soci. Ogni prenotazione deve comunque essere accompagnata da una caparra da versarsi all’atto dell’iscrizione. Nel caso di prenotazione telefonica, la caparra dovrà essere versata entro la successiva giornata di apertura della Segreteria. Il saldo deve avvenire sempre e comunque entro le ore 20.00 del giovedì precedente la gita, ultimo giorno valido per l’iscrizione.

4) Nel caso di rinuncia alla partecipazione dopo la chiusura delle iscrizioni (di norma il giovedì precedente la gita), la quota di partecipazione (e/o l’eventuale caparra) e le quote relative alle assicurazioni non vengono restituite. Se la rinuncia alla partecipazione avviene prima della chiusura delle iscrizioni (di norma il giovedì precedente la gita), la caparra viene restituita solo se il posto prenotato da colui che rinuncia viene occupato da un altro partecipante.

5) La caparra o le quote relative alle assicurazioni vengono interamente rimborsate nel caso di annullamento della gita prima dell’invio della comunicazione relativa alla copertura assicurativa alla Sede Centrale del CAI di Milano (di norma il giovedì precedente la gita).

6) Il capogita guida la comitiva nell’escursione e cura il rispetto degli orari. Ha la facoltà, per ragioni tecniche, logistiche o di sicurezza della comitiva, di modificare il percorso, gli orari e le soste: se necessario, può anche interrompere il proseguimento della gita. Ha pure la facoltà di escludere dall’escursione i partecipanti che, per cause diverse (inadeguato equipaggiamento, inesperienza, ecc.), non diano sufficienti garanzie al superamento, senza pregiudizio alcuno per loro stessi o per il gruppo, delle difficoltà insite nell’itinerario.

7) Durante le gite è obbligatorio l’uso di un equipaggiamento idoneo al percorso previsto dal programma preparato per ciascuna escursione.

8) E’ vietato a chiunque di praticare ogni attività alpinistica individuale o di allontanarsi dalla comitiva senza l’autorizzazione del capogita.

9) Durante le gite i partecipanti devono mantenere un contegno civile e rispettoso verso gli altri.

10) Con l’iscrizione alla gita i partecipanti accettano le norme del presente Regolamento, esonerando la Società Alpina delle Giulie, la Sottosezione di Muggia, i capigita ed i loro collaboratori, da ogni e qualsiasi responsabilità per qualunque genere di incidente possa verificarsi nel corso delle escursioni.

 


INDICAZIONI CONVENZIONALI DELLE DIFFICOLTA’

T – turistico Itinerari su strada, mulattiera o sentiero evidente e ben marcato; dislivello non superiore ai 1000 metri; elementare equipaggiamento da gita.
E – escursionistico Itinerari più lunghi e non sempre su sentieri evidenti: possono attraversare zone senza tracce o zone rocciose più ripide con brevi tratti esposti anche se attrezzati; equipaggiamento adeguato da montagna.
EE – per escursionisti esperti Itinerari che possono richiedere anche l’arrampicata facile su roccia, ma con problemi di esposizione, passaggi su nevai ed in generale l’attraversamento di zone impervie; equipaggiamento adeguato anche alla sicurezza individuale.
EEA – per escursionisti esperti “attrezzato” Itinerari su vie ferrate e su percorsi alpinistici attrezzati dove la frequenza delle attrezzature, l’impegno fisico richiesto e la notevole esposizione rendono necessario l’uso di attrezzature per l’autoassicurazione e l’eventuale assicurazione reciproca.

 


PULIZIA DEI SENTIERI

Confidando nel rinnovo della Convenzione con il Comune di Muggia in merito alla pulizia dei sentieri della Penisola, si comunica sin d’ora l’organizzazione delle mattinate verdi durante le quali saremo chiamati a mettere un po’ d’ordine lungo la Traversata Muggesana ed i sentieri che insistono su di essa. Si auspica una massiccia partecipazione da parte dei Soci.

 

 


 



DOMENICA 9 GENNAIO

“CAMMINABORA 2022”
DA SISTIANA A S. GIOVANNI IN TUBA E RITORNO

CARSO TRIESTINO


 

Dopo la sosta forzata del 2021 riprendiamo la tradizionale collaborazione con la manifestazione podistica LA CORSA DELLA BORA che nel 2022 ripropone come base logistica PORTOPICCOLO.

Effettueremo un’escursione carsica ad anello che comprende il Sentiero Rilke, il Villaggio del Pescatore, il Promontorio Bratina, le Risorgive del Timavo, la Grotta del Mitreo e le pendici del Hermada.


Difficoltà: E
Mezzi propri (eventuale bus navetta per trasferimento da e per Portopiccolo)
Capogita: Luciano Comelli



DOMENICA 23 GENNAIO

“A DUE PASSI DA CASA”
DA SANTA CROCE AL MONTE SAN LEONARDO

CARSO TRIESTINO


Da Santa Croce (m 200) per Samatorza al monte San Leonardo (m 399). Discesa a Ternova Piccola e rientro a Santa Croce per Prepotto.

Itinerario carsico lungo i sentieri segnalati CAI n. 10, n. 35 (tratto del sentiero Gemina) e, nuovamente, n. 10. Durante l’escursione attraverseremo i caratteristici paesetti di Samatorza, Ternova Piccola e Prepotto e raggiungeremo la vetta del San Leonardo, una delle più interessanti del Carso Triestino sia per lo splendido panorama a 360° che per gli aspetti storici e paesaggistici. Avremo anche l’occasione per visitare due importanti grotte di facile accesso: quella di Ternovizza (parzialmente) e la grotta Azzurra.

Difficoltà: E; sentieri e carrarecce (km 14 circa)
Dislivello in salita: 250 metri circa
Mezzi propri
Capogita: Roberto Balbi



VENERDI’ 28 GENNAIO

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

L’Assemblea avrà il seguente ORDINE DEL GIORNO:

  1. Lettura della relazione morale del Reggente per l’anno 2021;
  2. Presentazione ed approvazione del Bilancio Consuntivo per l’anno 2021 e di quello Preventivo per il 2022;
  3. Varie ed eventuali.



DOMENICA 6 FEBBRAIO

“CIASPADA”: ESCURSIONE INVERNALE

MONTE ACOMIZZA (m 1813)

ALPI CARNICHE

Dalla valle di Ugovizza (m 1044) alla cima dell’Acomizza e ritorno per lo stesso percorso.

A nord di Camporosso, lungo la cresta del confine italo- austriaco, si eleva la piramide triangolare del monte Acomizza. Da Ugovizza percorreremo verso nord la rotabile che risale la valle omonima fino all’incrocio con la Val Rauna. Parcheggiate le automobili, proseguiremo in direzione della val Filza verso nord lungo una comoda strada forestale che si innalza tra boschi di faggi e abete rosso. Durante il tragitto la presenza di alcune radure apre alla vista della sottostante val Filza e degli stavoli di Gacceman. Raggiunto il ripiano chiamato La Rotonda (m 1597) e dopo aver ammirato il panorama mozzafiato che si presenterà ai nostri occhi, proseguiremo per il sentiero proveniente dal rifugio Nordio e raggiungeremo, lungo il crinale, la malga Acomizza (m 1708). Da qui, se possibile, con circa cento metri di dislivello, raggiungeremo la panoramicissima vetta del Monte Acomizza. Il rientro avverrà percorrendo il medesimo percorso dell’andata.

Difficoltà: E; l’incedere su manto nevoso e la stagione invernale rendono necessario idoneo abbigliamento ed attrezzature da neve

Dislivello in salita: m 780 circa (sviluppo poco più di 17 chilometri)

Mezzi propri

Capogita: Stefano De Monte

 


DOMENICA 20 FEBBRAIO

TRA IL CARSO E L’ARENARIA

DALLA SALVIA AL MIELE PERCORRENDO IL SENTIERO STEFANIA

CARSO TRIESTINO

 

Da Borgo San Nazario (m 260) a Trieste passando per Terstenico e Sottomonte.

Scopriremo le tracce dell’antica vedetta giubilare in prossimità della “Napoleonica” per poi addentrarci sul sentiero che discende il costone carsico, tra l’ampio panorama del golfo e i boschi di querce e roveri. Raggiungeremo il borgo di Piscanci dove in un’azienda conosceremo i segreti del mondo dell’apicoltura e dei suoi prodotti.

Difficoltà: T

Dislivello in salita: non significativo

Mezzi propri

Capogita: Francesca Mereu

 



SABATO 5 e DOMENICA 6 MARZO

ESCURSIONE INVERNALE

CIASPOLANDO TRA CARNICHE E GIULIE

    TARVISIANO

Weekend con le ciaspole sulla neve del Tarvisiano. Due giorni, due escursioni con intermezzo notturno nell’accogliente Rifugio Kugy a Valbruna. Le escursioni, che si svolgeranno prettamente su strade forestali, verranno decise nei giorni antecedenti l’uscita in base all’innevamento presente in quel periodo ed in quelle zone.

 

Difficoltà: EAI (Escursione in Ambiente Innevato); necessario idoneo abbigliamento e attrezzatura da neve
Mezzi propri (eventuale navetta per trasferimenti)
Capogita: Luciano Comelli


DOMENICA 20 MARZO

NEL PARCO DELLE GROTTE DI SAN CANZIANO
E LUNGO LA VALLE DEI MULINI

CARSO SLOVENO

Itinerario ad anello con partenza ed arrivo al paese di Matavun (m 394) passando per il paese di San Canziano (Skocjan, m 424), il castello di Noviscoglio (Grad Ŝkolj, m 393), i paesi di Famlje (m 385), Brežec pri Divaci (m 440) e Gradišĉe pri Divaci (m 475).

L’escursione in programma ci porterà a conoscere numerose attrattive storico-naturalistiche che si trovano all’interno della riserva naturale delle Grotte di San Canziano, patrimonio dell’Unesco sin dal 1986. Dopo aver attraversato l’antico borgo di San Canziano, edificato in posizione dominante le vuote cavità nelle quali scompaiono le acque del Timavo, continueremo il percorso a fianco del fiume nell’ultimo suo tratto in cui scorre in superficie. Passeremo accanto ai ruderi di vecchi mulini e seguiremo il corso del Timavo in un ambiente di rara bellezza anche lungo delle gole rocciose in cui le acque scorrono davvero impetuose. Faremo visita alle rovine dell’antico castello di Noviscoglio (XI secolo), le cui fondamenta poggiano sulle rocce a strapiombo sul fiume. E, nell’ultima parte del percorso, potremo ammirare il complesso delle cavità, uno dei più affascinanti fenomeni carsici d’Europa, dal belvedere posto ai bordi della parete occidentale della Grande Voragine.

Difficoltà: sentieri e carrarecce (km 15 circa); un unico breve tratto scalinato molto ripido per la risalita al castello (E/EE);
Dislivello in salita: 400 metri circa
Mezzi propri
Capogita: Roberto Balbi



SABATO 26 MARZO

Presso la Sala Roma di Muggia, alle ore 20.30

SERATA DELLA MONTAGNA

Nel corso della serata:

“2019-2020-2021: QUALCHE FOTO RICORDO DELLE NOSTRE GITE”

immagini e commenti a cura dei soci della Sottosezione


DOMENICA 3 APRILE

“CICLOESCURSIONANDO”

PERCORSO AD ANELLO NELLA CONFLUENZA
TRA IL TAGLIAMENTO ED IL FELLA

PREALPI GIULIE

L’escursione percorre alcuni tratti delle ciclabili che attraversano il Friuli Venezia Giulia, strutture che ormai fanno parte integrante del turismo cosiddetto “lento”. Alla partenza da Venzone ci innesteremo sulla Ciclovia Alpe Adria (percorso che inizia a Salisburgo, scende verso sud e dopo 415 km raggiunge Grado), per poi passare sulla FVG8 (Ciclovia della Carnia che da Pioverno porta a Paluzza dopo 63 km) fino a Tolmezzo, passando per Amaro. Da qui ritorneremo lungo la FVG6 (Ciclovia del Tagliamento che dalla Conca di Bevazzana porta a Ampezzo dopo 81 km) passando per Cavazzo Carnico. Dopo aver attraversato Bordano, per completare l’anello, rientreremo a Venzone pedalando lungo la Ciclovia Alpe Adria. Il percorso, tranne qualche breve tratto, percorre delle piste ciclabili con sede dedicata.

Difficoltà: E
Mezzi propri
Capogita: AE Maurizio Bertocchi



DOMENICA 10 APRILE

ESCURSIONE D’INTERESSE STORICO

PARCO TEMATICO DELLA GRANDE GUERRA
“BOMBASCHGRABEN”

PONTEBBA - ALPI CARNICHE

Fino al 1918 il ponte sul torrente Pontebbana segnava il confine di stato tra l’Italia e l’Austria e, rispettivamente, tra i paesi di Pontebba e Pontafel. Il confine non esiste più, ma rimane comunque il ponte a testimoniare il punto d’incontro e non più di separazione tra le due culture. In questa zona è stato creato da poco tempo il Parco della Grande Guerra, un museo all’aperto dedicato ai soldati che hanno combattuto su queste montagne. Chi lo visita può scoprire la linea degli avamposti e la prima linea difensiva costruita dalle truppe Austro-ungariche per contrastare un’eventuale invasione italiana, inoltre, una serie di ricoveri, caverne e varie postazioni, ora ripristinate dai volontari dell’associazione “Quello che le montagne restituiscono”. Il percorso si compone di tre settori percorribili in un unico itinerario oppure separatamente a seconda del proprio interesse e preparazione fisica. Il tracciato risulta escursionistico per tutti i tre gli anelli e ben segnalato; i lavori di ripristino delle opere sono in continuo svolgimento e ampliamento. Annualmente vengono organizzate visite guidate ed eventi rievocativi.

Difficoltà: E
Dislivello in salita: m 250 circa
Mezzi propri

Capogita: Giorgio Geromella



DOMENICA 24 APRILE

IL CLIMA SULL’ALTIPIANO CARSICO
SUL CARSO CON IL TERMOMETRO

CARSO TRIESTINO

L'escursione ha l'obiettivo di illustrare il comportamento del clima sull'altopiano carsico di Trieste e di farci scoprire alcune caratteristiche di particolari microclimi. Con l'aiuto di uno psicrometro potremo misurare la temperatura e l'umidità istantanee in vari contesti carsici. Partendo da Percedol si scende in un'ampia dolina dove, raggiunto il fondo, ci si trova in un ambiente quasi montano; il fenomeno è evidenziato sia dai dati climatici che dalla composizione della vegetazione, specialmente dal sottobosco che è composto da molte specie tipiche della faggeta montana. Usciti dalla dolina, salendo sul lato meridionale, verrà raggiunto un carreggiato carsico noto come "il deserto di pietra", dove alcuni piccoli anfratti rocciosi potranno essere oggetto di approfondimento climatico. L'itinerario continua poi verso il monte Orsario toccando l'ingresso di alcune grotte come la Grotta delle Perle, la Grotta dei Ciclami e la Grotta Sottomonte, dove potremo scoprire il clima del mondo ipogeo. Naturalmente a tutto ciò conseguono adattamenti particolari degli organismi viventi che riescono a colonizzare questi ambienti e a sopravvivere talvolta in condizioni climatiche decisamente estreme.

Difficoltà: E
Dislivello in salita: non significativo
Abbigliamento normale da trekking; si consiglia una torcia elettrica o un’illuminazione frontale Mezzi propri
Capogita: Sergio Dolce


DOMENICA 8 MAGGIO

GITA D’APERTURA DELL’ATTIVITA’ ESTIVA

SENTIERO DELLE CASCATE
E MONTI FAEIT (m 734) E CAMPEON (m 759)

PREALPI GIULIE


Traversata da Salt di Artegna (m 240) a Montenars (m 460).

Se le condizioni meteo primaverili lo consentiranno, risaliremo la parte finale del Torrente Orvenco, lungo il Troi des Cascades (Sentiero delle Cascate), un sentiero fatto di saliscendi anche ripidi sia in un senso che nell’altro. Via via che si sale incontreremo i ruderi del Castello di Rabenstein-Ravistagno, i ruderi di due mulini e, per non venir meno al nome del sentiero, diverse suggestive cascate che, vista la stagione, potrebbero essere ricche d’acqua. Ma quella più alta, la cascata del Tulìn, la vedremo soltanto una volta raggiunto l’omonimo Agriturismo che ci ospiterà per il convivio finale. In precedenza, una volta che ci saremo collegati alla strada militare, che collega Artegna ai Roccoli e al gruppo che opterà per l’itinerario meno impegnativo, ci soffermeremo presso gli Appostamenti del Primo Anteguerra sulla dorsale Faeit /Campeon da dove non potremo fare a meno di ammirare il panorama sottostante aperto verso la Pianura Friulana. Discesa per carraia a Tulin di Montenars.

Difficoltà: EE (lungo il sentiero delle cascate ed il sentiero del monte Faeit); T/E (lungo la carrareccia del monte Faeit e Sentiero Plazzaris/Agriturismo Tulin);
Dislivello in salita: 600 metri circa;
Gita con pullman.
Cena conviviale all’Agriturismo Tulin
Capogita: Cristina Antonaz e Luciano Comelli




DOMENICA 22 MAGGIO

SUI MONTI DI TOLMINO
KOBILJA GLAVA (m 1475)

ALPI GIULIE ORIENTALI - SLOVENIA

Dal rifugio Stador (m 1050) o dal paese di Sela nad Podmelcem (m 830).

E’ merito della sua posizione geografica se questo monte è diventato così frequentato a livello escursionistico e fondamentale per le sorti della prima guerra mondiale. Infatti, il Kobilja Glava è stato l’osservatorio ideale da cui il Comando Supremo germanico, venuto a parare il cedimento dell’esercito A.U., organizzò la controffensiva dopo l’undicesima battaglia dell’Isonzo con la quale il Regio Esercito italiano era alla fine riuscito a oltrepassare il fiume e a salire sull’altipiano della Bainsizza. La salita può essere molto breve e semplice, su praterie termofile rivolte ad occidente, partendo dal rifugio Stador. Appare più interessante partendo dal villaggio di Sela nad Podmelcem e passando per il monte Jalovnik (m 1462), su un crinale inizialmente all’interno di una faggeta. Molto pregevole e stimolante il periplo del monte passando per i suoi selvaggi ed integri versanti orientali, a ritrovare parte delle opere belliche austro-ungariche. La proposta è quella di percorrere il periplo del monte, ma la scelta finale del percorso sarà legata alle condizioni climatiche del periodo precedente l’escursione.

Difficoltà: EE (E)
Dislivello in salita: 650 metri; percorso lungo
Mezzi propri
Capogita: g.n. Renzo Ferluga




DOMENICA 5 GIUGNO

TRA LA DRAVA ED IL GAIL

TRAVERSATA FRA IL CORSO SUPERIORE DEL FIUME DRAVA ED IL VERSANTE SETTENTRIONALE DEL MONTE REIβKOFEL

GAILTALER ALPEN – CARINZIA - AUSTRIA

 

Da Amlach (m 660), presso Berg im Drautal, a Bruggen (m 640), presso Greifenburg, passando per la fattoria Egg (m 980) e la malga gestita Waisacheralm (m 1245).

La traversata proposta è bella, panoramica e quasi sconosciuta. Questa escursione sarà perfetta per tutti coloro che cercano la pace e la solitudine delle montagne. Il Gruppo del Reißkofel fa parte della catena calcarea delle Alpi della Gail, in Carinzia ed è quindi compreso nella parte orientale delle Alpi calcaree meridionali; confina a nord con l'alto percorso del fiume Drava e a sud con quello del fiume Gail. Seppur l'apice della nostra gita, una radura prativa posta su un passo dove è presente una rassicurante malga con specialità gastronomiche, sia di altezza modesta, è pur sempre uno stupendo balcone panoramico sulle pareti settentrionali del Reißkofel, verso la valle del fiume Gitsch, che affluisce a sua volta nel fiume Gail presso Hermagor, e, in lontananza, sulle Alpi Carniche, Giulie e Caravanche, nonchè sulle catene montuose del Kreuzeck, delle Dolomiti di Lienz e degli Altri Tauri.

Difficoltà: E (lunghezza percorso km 13,5 circa)
Dislivello in salita/discesa: 600 metri circa per scorciatoie dei boscaioli e strade forestali
Mezzi propri
Capogita: Emilio Abbiati




DA DOMENICA 12 A SABATO 18 GIUGNO

SETTIMANA ESCURSIONISTICA

LUNGO LA VIA DEGLI DEI

APPENNINO TOSCO-EMILIANO

Da Bologna a Firenze lungo l’antica via romana chiamata Flaminia Militare.

Bologna, con i suoi 40 km di portici, è il punto di partenza dell'itinerario, Firenze, patrimonio dell’Unesco, il luogo d'arrivo. In mezzo c’è l'Appennino Tosco Emiliano, con il suo fascino di luogo ancora da scoprire: la Riserva Naturalistica del Contrafforte Pliocenico, la “Flaminia militare”, strada costruita nel 187 a.C. per volontà del console romano C. Flaminio, il Castello del Trebbio, voluto da Cosimo I de' Medici, il Santuario di Monte Senario dove i frati offrono ai camminatori il liquore “Gemma di abeto”, segretamente preparato in loco, la città di Fiesole, borgo gioiello delle colline fiorentine di fondazione etrusca... Tutto questo è la Via degli Dei, un itinerario non religioso, ma che nasce dallo spirito di un gruppo di camminatori bolognesi del CAI (i “Dû pâs e ‘na gran magnè”, due passi e una gran mangiata in dialetto) che volevano raggiungere Firenze per… mangiarsi un’ottima fiorentina con lo spirito goliardico di chi cammina per godersi il viaggio e le piccole cose della vita. Il primo giorno si raggiunge Bologna in treno, nei successi 5 giorni si percorrono i 130 km dell’itinerario ed infine il sabato si rientra da Firenze in treno.

Le iscrizioni inizieranno a febbraio 2022, previo versamento di una caparra di € 150
e saldo entro la fine di maggio.
Per costi ed altri dettagli, informazioni presso la Sede.

Programma di massima

1° giorno – domenica 12 giugno ritrovo presso la Stazione Centrale alle ore 07:30, arrivo a Bologna indicativamente alle ore 13:00; il pomeriggio si sale lungo il portico più lungo del mondo verso il Santuario della beata Vergine di San Luca. Si prosegue per arrivare a Casalecchio sul Reno. Lunghezza: km 6

2° giorno – lunedì 13 giugno partenza da Casalecchio, si passa per l’Oasi Naturalistica di San Gherardo (breve visita presso Centro di documentazione). Si attraversa la Riserva del Contrafforte Pliocenico per arrivare in cima al Monte Alto (491 m) e discesa a Badolo. Dopo la sistemazione visita alla Madonna della Rocca di Badolo. Lunghezza: km 15

3° giorno – martedì 14 giugno partenza da Badolo, si costeggia Centro Tutela del Monte Adone. Salita al Monte Adone e arrivo a Brento. Proseguimento per Monzuno, da qui si prosegue per Madonna dei Fornelli passando per il Monte del Galletto. (possibilità di accorciare il percorso con mezzi pubblici). Lunghezza: km 28

4° giorno – mercoledì 15 giugno dopo la partenza da Madonna dei Fornelli si possono ammirare dei tratti della Flaminia Militare, antico percorso romano, ed il località Piana degli Orsi delle antiche fornaci del II secolo a.c. Si prosegue incrociando ancora la Flaminia Militare fino ad arrivare al Passo della Futa, dove si trova il Cimitero Militare Germanico. Ancora un breve tratto per raggiungere Monte di Fò. Lunghezza: km 18

5° giorno – giovedì 16 giugno lasciato monte di Fò, si sale il monte Gazzaro, croce e libro di vetta, e proseguendo di passa per il Passo dell’Osteria Bruciata. Lungo il percorso in quota verso San Piero a Sieve si incrociano alcune vestigia che meritano una deviazione, come il paese di Sant’Agata del Mugello e il Convento di Bosco ai Frati. Lunghezza: km 20

6° giorno – venerdì 17 giugno ripartendo da San Piero a Sieve, si passa a lato della Fortezza Medicea e si prosegue per Trebbio ed il suo Castello. Il sentiero prosegue tra ulivi, borghi e tabernacoli ed arriva al Convento di Monte Senario, consigliata sosta al punto di ristoro dei frati. Il sentiero prosegue verso Vetta le Croci e si inizia ad ammirare da lontano sia Fiesole che Firenze. Si prosegue verso Fiesole con il panorama verso la conca di Firenze e si arriva in piazza Mino. Lunghezza: km 28

7° giorno – sabato 18 giugno dopo un ultimo sguardo a Fiesole, inizia la discesa verso il centro lungo la Via Vecchia Fiesolana (panoramica ma asfaltata, verrà valutata l’opzione mezzi pubblici). Partenza dalla Stazione Centrale attorno le ore 16:00 e arrivo presunto a Trieste per le 21:00. Lunghezza: km 6

Difficoltà: E
Viaggio in treno
Capogita: AE Maurizio Bertocchi



DOMENICA 3 LUGLIO

GRUPPO DEL MONTE CAVALLO
MONTE MALVUERIC (m 1899)

ALPI CARNICHE

Dalla strada per il Passo Pramollo, a quota m 1.300 circa, si imbocca su una carrareccia l’Alta Via CAI Pontebba e si sale lungo il versante nord fino a 1600 metri dove il sentiero svolta verso ovest fino alla forcella tra i due Malvueric. La discesa ripercorre lo stessa itinerario fino alla predetta forcella, da cui si può salire (facoltativo) al Malvueric Basso (m 1.814). Si continua a scendere lungo il versate sud fino ad incrociare il sentiero 433 che ci porta costeggiando le pareti meridionali del gruppo fino alla strada per il Passo Pramollo a quota mille metri circa.

Il monte Malvueric rappresenta l’ultima propaggine orientale del gruppo Creta d’Aip – monte Cavallo di Pontebba e divide la Val Pontebbana, a sud, dalla vallata del rio Bombaso che porta al Passo Pramollo, ad est ed a nord. L’ambiente è poco frequentato e sufficientemente selvaggio, tanto che sulle pendici meridionali è facile imbattersi, nei periodi estivi, nella vipera cornuta! Dalla vetta, che si raggiunge senza grosse difficoltà, il panorama spazia oltre che verso le vicine cime delle Carniche anche sulle principali vette delle Giulie Occidentali. La discesa è altrettanto semplice e l’escursione può essere completata con la facile salita al monte Malvueric Basso, posto a sud-est della vetta principale.

Difficoltà: E
Dislivello in salita: m 700
Mezzi propri
Capogita: Alessandro Groppazzi



DOMENICA 17 LUGLIO

NEL COMELICO

MONTE RINALDO (m 2473)

ALPI CARNICHE

Salita al monte Rinaldo partendo dalla Val Visdende (m 1250).

Il monte Rinaldo è una cima rocciosa isolata e complessa, che si eleva all’estremo ovest della dorsale principale del gruppo al quale dà il nome, situato fra la Val Visdende e la conca di Sappada. La via normale si svolge in ambiente piuttosto selvatico, dapprima su sentiero e traccia segnalati all’interno del bosco fino a raggiungere l’alta ed isolata Forcella Grande (m 2222) dopo aver attraversato i prati sommitali della Valle delle Forcellette. Dalla forcella si proseguirà tenendosi a destra della cresta del Rinaldo con facile e divertente arrampicata su roccette un po´ ghiaiose (passi di I), fino allo spiazzo della vetta da cui si potrà godere di un ampio panorama. La discesa seguirà il percorso della salita.

Difficoltà: EE (passaggi di I grado su roccette nella parte finale)
Dislivello in salita: m 1200 circa
Mezzi propri
Capogita: Fabio Costanzo



DOMENICA 28 AGOSTO

NEL GRUPPO DELLE TERZE-CLAP

MONTE TUGLIA (m 1931)

ALPI CARNICHE

 

RINVIATA AL 18 SETTEMBRE

Dai Piani di Luzza (m 1040) a casera Tuglia (m 1599) ed alla cima del monte Tuglia. Discesa a Piani di Luzza.

In vetta al “Cervino della Carnia”, così viene spesso chiamato il monte Tuglia per la sua posizione isolata e l’aspetto aguzzo, visibile sul suo versante orientale, nonostante l’altitudine modesta. Dai Piani di Luzza saliremo per sentiero a casera Tuglia da cui partirà la salita facoltativa alla vetta lungo il percorso attrezzato “Carlo Ceconi” di recente realizzazione. Dalla casera, rientro a Piani di Luzza lungo una comoda carrareccia per chiudere l’itinerario con percorso ad anello.

Difficoltà: E la salita a casera Tuglia; EEA la salita alla vetta (necessita attrezzatura da ferrata omologata)
Dislivello in salita: 550 m a casera Tuglia; 900 m al monte Tuglia
Mezzi propri
Capogita: Stefano Andorno



GIOVEDI’ 15 SETTEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

“NELLE PROFONDITA’ DEL COSMO”
a cura del Centro Studi Astronomici Antares Trieste ODV - Delegazione dell'Unione Astrofili Italiani per la Provincia di Trieste

L'Astronomia è una delle scienze più antiche ed affascinanti, in continua evoluzione ed oggi più che mai alla portata di curiosi ed appassionati. Grazie alla proiezione di stupende immagini, riprese tramite l'utilizzo di telescopi amatoriali e professionali, verrà fatta una descrizione degli oggetti del cielo, introduttiva alla successiva serata di osservazione pratica.



VENERDI’ 16 SETTEMBRE

presso l'area parcheggio lungo la strada che dalla Casa Cantoniera sulla SS14 (direzione Pese) porta all'Osservatorio Astronomico di Trieste (ore 21.00)

“UNO SGUARDO AL CIELO STELLATO”
a cura del Centro Studi Astronomici Antares Trieste ODV - Delegazione dell'Unione Astrofili Italiani per la Provincia di Trieste

A seguito della trattazione teorica sugli oggetti celesti, verrà effettuata una serata interamente dedicata all'osservazione attraverso i telescopi dei principali oggetti della volta celeste: luna e pianeti, costellazioni, stelle ed ammassi stellari, nebulose e galassie. In aggiunta, verranno effettuate delle riprese fotografiche "in diretta" al fine di evidenziare le capacità della fotografia astronomica.



DOMENICA 18 SETTEMBRE

NEL GRUPPO DELLE TERZE-CLAP

MONTE TUGLIA (m 1931)

ALPI CARNICHE

Dai Piani di Luzza (m 1040) a casera Tuglia (m 1599) ed alla cima del monte Tuglia. Discesa a Piani di Luzza.

In vetta al “Cervino della Carnia”, così viene spesso chiamato il monte Tuglia per la sua posizione isolata e l’aspetto aguzzo, visibile sul suo versante orientale, nonostante l’altitudine modesta. Dai Piani di Luzza saliremo per sentiero a casera Tuglia da cui partirà la salita facoltativa alla vetta lungo il percorso attrezzato “Carlo Ceconi” di recente realizzazione. Dalla casera, rientro a Piani di Luzza lungo una comoda carrareccia per chiudere l’itinerario con percorso ad anello.

Difficoltà: E la salita a casera Tuglia; EEA la salita alla vetta (necessita attrezzatura da ferrata omologata)
Dislivello in salita: 550 m a casera Tuglia; 900 m al monte Tuglia
Mezzi propri
Capogita: Stefano Andorno



SABATO 24 e DOMENICA 25 SETTEMBRE

IN VAL BADIA

OSPIZIO DI SANTA CROCE (m 2045) E SAS SONGHER (m 2665)

DOLOMITI

Sabato: da Pedraces (m 1330) salita con seggiovia all’Ospizio di S. Croce. Discesa lungo i sentieri n. 7 e n. 13. Domenica: itinerario A (alpinistico) – da Colfosco in seggiovia al Col Pradat (m 2038), alla forcella Sas Songher (m 2435) ed in vetta al Sas Songher. Rientro per il medesimo percorso o alternativo. Itinerario B (escursionistico) – sarà prevista la salita al rifugio Col Pradat e rientro a valle attraverso un percorso escursionistico da definire.

Escursione di due giorni nella val Badia, adagiata nell’affascinante paesaggio montuoso delle Dolomiti. Sabato è previsto un percorso agevolato dalla salita con la seggiovia sino all’ameno Ospizio di Santa Croce, posto in splendida posizione panoramica. Si tratterà, quindi, di percorrere solamente in discesa i circa 700 metri di dislivello per raggiungere il fondovalle. Alla domenica, invece, è in programma un itinerario più impegnativo che ci permetterà di raggiungere una nota cima nel gruppo del Puez: il Sas Songher che domina con la sua imponente ed inconfondibile mole i paesi di Corvara e Colfosco. Alloggio in hotel/pensione a 3 stelle con trattamento di mezza pensione in zona Pedraces – San Leonardo.

Con l’adesione all’escursione verrà richiesto il versamento di una caparra che rimarrà vincolata alle condizioni richieste dall’hotel/pensione. Verranno comunicate le tempistiche di prenotazione. Previa disponibilità dell’hotel/pensione (od organizzativa) potrebbe essere proposta, a chi interessato, un’anticipazione dell’escursione comprendendo anche venerdì 23 settembre.

Difficoltà: sabato E; domenica EE e breve tratto EEA per la salita al Sas Songher (obbligatorio caschetto, imbrago e set da ferrata); E per l’alternativa
Dislivelli: sabato 700 metri in discesa; domenica 650 metri in salita
Mezzi propri
Capogita: Stefano De Monte



DOMENICA 16 OTTOBRE

GITA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ ESTIVA

IL SENTIERO DEI CASTELLI ED IL PAESINO DI PORZUS

VALLI DEL TORRE - PREALPI GIULIE

Da Attimis (m 195) a Porzus (m 697) e discesa a Racchiuso (m 190) per il castello di Partistagno (m 275).

Da Attimis, lungo il sentiero "dei castelli", raggiungeremo in breve tempo il Castello Inferiore, un fortilizio di cui sopravvivono parti del torrione centrale, visibili anche dalla pianura e, subito dopo, il Castello Superiore che è attualmente in fase di ristrutturazione. I due castelli costruiti dalla famiglia degli Attimis nel XIII secolo servivano ai componenti della famiglia stessa per combattersi tra di loro. Proseguendo lungo il sentiero CAI n. 765, molto ben segnalato e immerso nei boschi, seppur talvolta con tratti brevi di ripida salita, raggiungeremo il paese di Porzus, "affollato" da circa 26 abitanti. Case e giardini son ben curati come la bellissima chiesetta. Alla domenica si può trovare aperto anche un locale per sedersi e ristorarsi. Il paese sorge in posizione isolata e panoramica ed è immerso nel verde dei boschi e dei prati. Coloratissime figure sono dipinte sulle facciate delle case e nei giardini diversi animali sono riprodotti con belle sculture in legno. Per la discesa ripercorreremo per un tratto il sentiero di salita sino ad un bivio per il castello di Partistagno. Arrivati al castello potremo ammirare l'imponente torrione con la cisterna, la bellissima chiesa di S. Osvaldo, la Domus e soprattutto il Palatium, vero gioiello dell'architettura castellana in Friuli. Scenderemo, infine, al paese di Racchiuso per gustare i piatti offerti da un ristoro agrituristico del posto.

Difficoltà: E
Dislivello in salita: m 650 circa; sviluppo 12 km circa
Viaggio in pullman (con cena finale)
Capigita: Luciano Ceschin e Maurizio Sabadin



DOMENICA 30 OTTOBRE

UN “BALCONE” SULLA PIANURA FRIULANA

ANELLO DEL MONTE JOUF DA MANIAGO

PREALPI CARNICHE

Giro ad anello con partenza ed arrivo nei pressi di Maniago (m 314) toccando la chiesetta di Sant’Antonio, la forcella La Croce (m 756), la forcella di Pala Balzana (m 840), il monte Jouf (m 1212) e la malga Jouf (m 1115).

L’itinerario molto bello e mai eccessivamente faticoso anche se abbastanza lungo parte dalla quota di 314 metri e raggiunge l’altitudine massima di 1212 metri. Il sentiero inizia oltre Maniago lungo la strada che si dirige a Montereale e che conduce anche al ponte di Ravedis, dove le acque del Cellina sono sbarrate da una diga. Si sale lentamente e ci si porta sopra la diga del Ravedis, poi nella valle di Sant’Antonio sino a quando si raggiunge l’omonima chiesetta. Si prosegue, quindi, attraverso una galleria naturale fatta di arbusti e si arriva alla forcella La Croce dove si prende il sentiero 983 che si segue per quasi tutto il resto dell’anello. Da questo punto la salita si fa più ripida fino alla quota più alta del monte Jouf per poi scendere per pochi metri lungo il versante opposto sulla cima tradizionale (m 1212) dove si trovano vari tralicci di antenne. Da qui, ampio panorama su tutta la pianura friulana sino al mare. Dalla vetta si scende ora per il versante opposto verso malga Jouf e si continua a lungo in discesa fino nei pressi di Maniago.

Difficoltà: E
Dislivello in salita: circa 900 metri; sviluppo circa km 13
Mezzi propri
Capogita: Giovanni Zeslina



GIOVEDI’ 3 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E DIAPOSITIVE A CURA DEI SOCI

 

 




DOMENICA 6 NOVEMBRE

NELLA CARNIA CENTRALE

SENTIERO NATURALISTICO DEI LANDER

ALPI CARNICHE

Da Piano d’Arta (m 680) al bivacco Lander (m 1175) ed al belvedere sui Lander (m 1300).

Da Piano d’Arta, seguendo il Sentiero del Lander (CAI 408) saliremo lungo una mulattiera che s’inoltra nel bosco fino all’omonimo bivacco non custodito ed al belvedere per ammirare sul versante meridionale del monte di Rivo le strane forme create da un’erosione millenaria. Un fenomeno di erosione e ruscellamento che ha generato le particolari morfologie rappresentate da torrioni e pinnacoli in roccia e sviluppatisi grazie all’alternanza di livelli calcareo-dolomitici e calcareo-marnosi a differente erodibilità. Forme che si mantengono stabili (relativamente) grazie all’assetto pressoché orizzontale della stratificazione. I pinnacoli, alti fino a una decina di metri, sono conosciuti col termine Cjampanii dal Lander (campanili dell’antro) e complessivamente formano un insieme di balze frastagliate, dette Lis Vinadiis, che le leggende del luogo descrivono infestate da anime dannate.

Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 620 metri circa; lunghezza complessiva 8 km circa
Mezzi propri
Capogita: Cristina Antonaz




GIOVEDI’ 10 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E DIAPOSITIVE A CURA DEI SOCI

 



GIOVEDI’ 17 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E DIAPOSITIVE A CURA DEI SOCI

 




GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E DIAPOSITIVE A CURA DEI SOCI

 




DOMENICA 27 NOVEMBRE

TRAVERSATA STORICO-ESCURSIONISTICA

IL SENTIERO ABRAMO SCHMID (I TRATTO)

CARSO GORIZIANO

Da Medeazza (m 150) a Comarie (m 37) ed al monte Kamenjak (m 235). Proseguimento lungo il sentiero del “Cordolo” e discesa a Bonetti sul Vallone di Gorizia.

Bella camminata sul Carso Goriziano lungo la zona interessata da intense battaglie durante la I Guerra Mondiale ed attuale linea di confine Italia-Slovenia. Da Medeazza attraverseremo un’ondulata e boscosa zona carsica sino al monte Flondar (m 147). La discesa al valico confinario di Comarie e la successiva risalita del ripido versante opposto ci permetterà di raggiungere la panoramica sommità del monte Kamenjak. Continueremo a lungo sul piatto e vasto territorio carsico sempre seguendo il “Cordolo” e, con un’ultima deviazione, visiteremo le fortificazioni austriache del monte Kucelj (m 207). Abbandonato il sentiero del cordolo, scenderemo sul Vallone ed all’abitato di Bonetti. Alla fine della Seconda Guerra mondiale, il territorio della Venezia Giulia venne diviso da quella che si chiamò «Linea Morgan», una linea di demarcazione provvisoria che, con il trattato di Parigi del 1947, divenne confine di Stato con la Jugoslavia. Gli anglo-americani istituirono un servizio di sorveglianza lungo questa linea e fecero costruire a tale scopo un sentiero delimitato da un doppio cordolo di pietre carsiche, che consentiva alle pattuglie di muoversi anche in condizioni di scarsa visibilità. Il percorso, da Medeazza alla sponda del fiume Vipacco presso Gabria e Rupa, venne realizzato da prigionieri tedeschi e da gente del posto. In seguito il tracciato venne utilizzato dalla nostra Guardia di Finanza. Abbandonato attorno alla fine degli anni '50 del secolo scorso, il sentiero venne invaso dalla vegetazione e se ne perse anche il ricordo fino alla riscoperta, resa possibile dalla caduta dei confini. Venne deciso di ripristinare l’agibilità di questo percorso definibile, a buon diritto, «storico». È stato dedicato al colonnello Abramo Schmid, trentino di nascita e triestino d'adozione, scomparso nel 2003. Socio dell’Alpina e ricercatore storico, dedicò cinquant'anni della sua esistenza a indagare il territorio esteso tra l'Ermada e il Vallone del Carso, sulle tracce delle battaglie della Grande guerra.

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 400 metri circa (sviluppo km 11 circa)
Mezzi propri
Capogita: AE Maurizio Bertocchi



DOMENICA 11 DICEMBRE

SUL LITORALE SLOVENO

STRUGNANO E LE SALINE DI SICCIOLE

ISTRIA VERDE - SLOVENIA

Escursione ad anello per visitare il promontorio di Punta Strugnano (Rtič Strunjan) e Punta Ronco (Rtič Ronek) e successiva visita al Parco Naturale ed al Museo delle Saline di Sicciole.

L’escursione inizierà contornando le saline di Strugnano fino ad arrivare alla borgata di Borgola dove incomincia la salita verso la Chiesa di S. Maria della Visione. Successivamente seguiremo una traccia che porta verso la Punta Strugnano, dove si ha una splendida visuale sul Golfo di Trieste e sulle falesie di arenaria e marna caratteristiche di questo tratto di costa. Nelle giornate limpide lo sguardo arriva fino alle Dolomiti ed al Monte Tricorno. Passeremo nei pressi della Croce di Strugnano, posta in cima alla scogliera dal 1600. Di colore bianco, oltre a segnalare la presenza del santuario, avvertiva i navigatori della presenza della terraferma. L’escursione proseguirà fino ad arrivare in prossimità del campeggio del Belvedere. Scendendo verso il mare e attraversando le borgate di Ronco (Ronek) e Viaro (Marzane) arriveremo al parcheggio dove ha avuto inizio la gita e ci sposteremo con le automobili per visitare il Parco Naturale delle Saline di Sicciole e l’annesso Museo. La Riserva Naturale, con 650 ettari, è il più esteso ambiente umido del litorale e le saline rappresentano un’importante realtà produttiva fin dal XIII secolo. Nella parte settentrionale il sale viene estratto con il metodo tradizionale, che ha più di 700 anni. La parte meridionale, non più utilizzata, ospita numerose specie di volatili, vasti campi di alofite e oltre 100 case di salinai ormai abbandonate. Il Museo a cielo aperto comprende la Casa dei salinai, con una ricostruzione degli ambienti del passato attraverso l’esposizione di mobilie, abiti ed attrezzature dell’epoca.

Difficoltà: T
Dislivello in salita: circa m 100
Mezzi propri
Capigita: Caterina Depretis e AE Maurizio Bertocchi




SABATO 17 DICEMBRE

Presso la Sede Sociale (ore 20.30)

RINFRESCO DI NATALE

Tradizionale appuntamento natalizio per ritrovarci tutti assieme a scambiarci gli auguri