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PRINCESA
Sono la pecora sono la vacca che gli animali si vuol giocare sono la femmina camicia aperta piccole tette da succhiare. Sotto leciglie di questi alberi nel chiaroscuro dove son nato che l'orizzonte prima del cielo ero lo sguardo di mia madre "che Fernandino è come una figlia mi porta a letto caffè e tapioca e a ricordargli che è nato maschio sarà l'istinto sarà la vita" e io davanti allo specchio grande mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi tra le gambe una minuscola fica nel dormiveglia della corriera lascio l'infanzia contadina corro all'incanto dei desideri vado a correggere la fortuna nella cucina della pensione mescolo i sogni con gli ormoni ad albeggiare sarà magia saranno seni miracolosi perchè Fernanda è proprio una figlia come una figlia vuol far l'amore ma Fernandino resiste e vomita e si contorce dal dolore e allora il bisturi per seni e fianchi una vertigine di anestesia finché il mio corpo mi rassomigli sui lungomare di Bahia sorriso tenero di verdefoglia dai suoi capelli sfilo le dita quando le macchine puntano i fari sul palcoscenico della mia vita dove tra ingorghi di desideri alle mie natiche un maschio s'appende nella mia carne tra le mie labbra un uomo scivola l'altro s'arrende che Fernandino mi è morto in grembo Fernanda è una bambola di seta sono le braci di un'unica stella che squilla di luce e di nome Princesa a un avvocato di Milano ora Princesa regala il cuore e un passeggiare recidivo nella penombra di un balcone |
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