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Da lago a lago, anzi dal Mare Nostrum ad un primo lago e poi al secondo. Il mare Nostrum è ovviamente quello di Giovanni Gentile, dotto neoidealista e Ministro della pubblica istruzione in età fascista: l’unico a tutt’ora capace di una riforma complessiva e coerente (non carente) del sistema della secondaria, per questo facitore di eterno mare. Certo il punto di vista hegeliano lo induce in curvature filosofiche (la storia ne dipende) e pedagogiche: ci sono le scuole di avviamento professionale, le scuole tecniche (abbastanza vicine a quelle istituite già in Germania nell’età di Bismarck), infine i licei col compito di formare rispettivamente operai, impiegati di concetto e quadri intermedi, quadri dirigenti, magari dopo il percorso universitario cui i licei devono preparare. Atteggiamento conservatore e antidemocratico, fascista; di eterodirezione delle masse, si è poi detto giustamente. Si opta per il lago: della formazione riservata a tutti senza precostituite distinzione di classe o livelli di indirizzo, quello che sarà anche dell’intedisciplinarietà. Così da non avere barriere, sarà pure un lago, ma senza sbarramenti, senza mine, senza sommergibili alleati: quindi perfettamente navigabile e nostro. Aumentare il numero totale di Diplomi forniti significa dover costruire una nave più grande, o come è più facile cambiare lago. Con una nuova riforma che riordini i cicli dopo averli mescolati, cioè dis-ordinati; un ‘lago-contenitore’: vuoto finché non ci si riesca a far navigare qualcosa. Si dirà, ma come può essere più facile cambiare lago? Quale è il modello della nuova nave? Forse il Titanic: dovrà trasportare così tante persone, più che in qualunque altro paese, perché l’altra è solo al 5% e non può essere d’aiuto. Magari il Titanic potrebbe, in modo interdisciplinare e interculturale, prendere qualcosa da questi. Ultimo aggiornamento: Giovedì, 24 agosto 2000 |
P.S. I - Domenica, 31 dicembre 2000 - La «Riforma dei cicli» sta realizzando, almeno in parte, la metafora di queste pagine. Infatti in questa riforma rimane un nodo non risolto, anzi un’onda anomala (così non l’ho chiamata io, ma un fattore più alto di me): necessariamente negli anni 2000 ci sarà un anno col doppio delle classi e l’anno dopo come vuoto (è l’anno in cui si incontreranno nella stessa classe gli alunni col vecchio ciclo e un anno in più e quelli coi «cicli nuovi» e un anno in meno). Il Ministro ha comunque assicurato che sa come risolvere l’onda, forse facendola frangere prima che travolga la nave, peraltro a tutt’oggi nessuno sa come lui sa... Quindi, per il momento, ai più previdenti non rimane che cercare di chiudere i boccaporti: ma servirà a qualcosa o l’onda sarà invece troppo grande? Filmografia suggerita P.S. II - Mercoledì, 20 giugno 2001 - Ora che l’onda sembra si stia allontanando... mi si è ulteriormente profilata la potenza immaginativa delle metafore acquatiche (e la profeticità del semiserio). Così ho scoperto come si chiama il programma che tutte le Commissioni di maturità sono invitate a usare (e che quest’anno sembra pure funzioni) per dare semplicità alle operazioni e anche maggiore omogeneità: «Conchiglia» - 2001 è ovvio -. E’ questo un portato informatico delle innovazioni, un simbolo che le riassume in sé. P.S. III - Lunedì, 17 giugno 2002 Ora che riforma e onda anomala sono completamente scongiurate (la riforma neanche è stata varata, l’onda si è persa nel mare) la nuova Ministra della Pubblica istruzione ha pensato di mandare un nuovo libretto che illustrasse le novità ai vecchi docenti: «una raccolta di norme, informazioni, dati commenti, sul cambiamento complessivo del nostro sistema scolastico...» Dalla svolta ‘federale’ degli articoli 114 e 117 della Costituzione, che peraltro non modificano la competenza regionale sulla formazione professionale e quella statale in ambito generale e sugli altri tipi e ordini di istruzione; al disegno di legge delega (intuitivamente un altro contenitore vuoto, che si spera, proprio in quanto vuoto, di far galleggiare). Art. 2, comma d): «il sistema educativo... un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell’istruzione e della formazione professionale»; dunque ci sono sempre le due navi... Viene salvaguardata l’autonomia delle istituzioni scolastiche, ma anche il compito di indirizzo generale spettante alla legislazione statale: ecco che si prevedono per l’Esame di Stato conclusivo (vecchia maturità) «prove organizzate dalle commissioni d’esame e prove predisposte e gestite dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione sulla base di obiettivi specifici...». Per un verso nulla di nuovo, per l’altro qualcosa da racconto fantastico: gli standard qualitativi generali e specifici per i diversi indirizzi sono come quel galeone spagnolo carico di tesori che tutti cercano, ma che nessuno sa dove sia. L’unico mio rammarico sta nel fatto che la Ministra non usi metafore acquatiche (come si vede, si possono, invece, ben usare!): a questo forse è servita l’esperienza dei ministri precedenti? P.S. IV - domenica, 24 giugno 2007 Una rapida osservazione: nel 2007, cambiati Ministri e Ministre, riformulata la maturità, con le commissioni tornate ad essere composte metà da interni e metà da esterni... Eppure... Conchiglia si installa (aggiorna, n.d.r.) nella directory "Conchiglia 2001". Nuovo aggiornamento: Conchiglia 2001 |