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Pendolagando alla nuova maturità








Da lago a lago, anzi dal Mare Nostrum ad un primo lago e poi al secondo.

Il mare Nostrum è ovviamente quello di Giovanni Gentile, dotto neoidealista e Ministro della pubblica istruzione in età fascista: l’unico a tutt’ora capace di una riforma complessiva e coerente (non carente) del sistema della secondaria, per questo facitore di eterno mare. Certo il punto di vista hegeliano lo induce in curvature filosofiche (la storia ne dipende) e pedagogiche: ci sono le scuole di avviamento professionale, le scuole tecniche (abbastanza vicine a quelle istituite già in Germania nell’età di Bismarck), infine i licei col compito di formare rispettivamente operai, impiegati di concetto e quadri intermedi, quadri dirigenti, magari dopo il percorso universitario cui i licei devono preparare. Atteggiamento conservatore e antidemocratico, fascista; di eterodirezione delle masse, si è poi detto giustamente.
Il mare non era più ‘nostro’ da tempo, lo si capì subito all’inizio della seconda guerra mondiale: è vero qualche risultato lo si era ottenuto già col Dodecaneso, ma Cipro... una portaerei inglese nel mezzo del Mediterraneo. Per non parlare di tanto altro: specie a livello degli standards nella preparazione strategico-militare, non certo paragonabile a quella degli alleati o dei nostri stessi alleati.
Invece, qualche risultato a livello di saperi e di standards qualitativi nella scuola li si era ottenuti: le scuole anche se non potevano navigare, ché sarebbero andate a fondo, riuscivano però a stare in competizione a livello di standards con quelle degli altri paesi. Comunque fu subito chiaro che al mare non era più possibile pensare.

Si opta per il lago: della formazione riservata a tutti senza precostituite distinzione di classe o livelli di indirizzo, quello che sarà anche dell’intedisciplinarietà. Così da non avere barriere, sarà pure un lago, ma senza sbarramenti, senza mine, senza sommergibili alleati: quindi perfettamente navigabile e nostro.
Così si arriva alla prima grande e provvisoria riforma della maturità: il 1969. Il provvisorio lago dura quasi quanto l’eterno mare, trenta anni. Invero nel lago viene ancora inserita un po’ d’acqua salata, tanto che anche la sottocommissione alleata che stila i programmi per l’istruzione liceale nel 1944 segue in fin dei conti ancora le linee di Gentile. Gli istituti tecnici si inseriscono, assieme ai professionali (le scuole di avviamento al lavoro trasformate), più direttamente nelle nuove acque anche grazie a varie sperimentazioni, attuate peraltro anche nei licei, contro Gentile e la sottocommissione alleata.
Vengono varate due navi: quella guidata dal Ministero della pubblica istruzione e quella dal Ministero del lavoro (e dalle Regioni) con l’istruzione professionale (il tipo di istruzione che in realtà forse più ricordava quello di avviamento al lavoro, forse per questo inconfessatamente si è cercato di ridurne il tonnellaggio). Da una parte il diploma, dall’altra un titolo valido solo per l’ufficio di collocamento. Le due navi sono di dimensioni molto diverse, una grande (anche forse un po’ troppo grande per un lago pur senza barriere) e l’altra forse un po’ troppo piccola. Una con difficoltà di manovra, pur con le sperimentazioni attuate, l’altra a volte lasciata a navigare con poco carburante e su rotte poco trafficate.
Tanto che oggi pare strano notare come in Italia sia così notevolmente diversa, notevolmente minore, rispetto agli altri paesi la percentuale di iscritti all’istruzione professionale: quando il Ministro dice che tutti devono arrivare a un titolo superiore (diploma o di istruzione professionale) sa benissimo di dire per il 95% Diploma e appena per il 5% istruzione professionale, quando invece la media europea (che l’Italia abbassa) è del 30% con punte del 50%.

Aumentare il numero totale di Diplomi forniti significa dover costruire una nave più grande, o come è più facile cambiare lago. Con una nuova riforma che riordini i cicli dopo averli mescolati, cioè dis-ordinati; un ‘lago-contenitore’: vuoto finché non ci si riesca a far navigare qualcosa. Si dirà, ma come può essere più facile cambiare lago?
E’ semplice: basta iniziare trasformando un po’ lo sfondo dell’orizzonte, in modo da far cambiare poi il resto: sostituire il rinvio a settembre col debito, in-novare la maturità, dopo aver ridotto il numero degli scompartimenti interni della nave col taglio delle classi e delle presidenze: così la nave sembra più piccola, più facilmente manovrabile e trasportabile perfino nel nuovo lago della multidisciplinarietà e della multimedialità: purché sia ‘multi-’ tutto va bene.
Il nuovo lago, quello quasi senza orizzonte della multimedialità, appare facilmente navigabile, specie da una nave con i compartimenti interni completamente rifatti.

Quale è il modello della nuova nave? Forse il Titanic: dovrà trasportare così tante persone, più che in qualunque altro paese, perché l’altra è solo al 5% e non può essere d’aiuto.
Proprio questo modello, invece, occorre evitare: il far passare un lifting agli scomparti interni come una nave appena uscita dai cantieri e inaffondabile, il credere di galleggiare e navigare quando ci si sta inabissando per le falle e per il carico eccessivo, che nessuno vuole seriamente traghettare sulla seconda nave pensando forse (con la stessa superficialità dei generali fascisti) di essere i titolari della futura vittoria solo per il fatto di avere addirittura il 95% di designati per il diploma.
Il modello Titanic non va confuso con quello titanico né con quello titinico. Quello titanico era lo sforzo inesauribile necessario nelle scuole fasciste; quello titinico (per fare pendant col titanico) era quello dei paesi dell’Est non controllati direttamente da Mosca, quelli non allineati.

Magari il Titanic potrebbe, in modo interdisciplinare e interculturale, prendere qualcosa da questi.


Ultimo aggiornamento: Giovedì, 24 agosto 2000














P.S. I - Domenica, 31 dicembre 2000 -
La «Riforma dei cicli» sta realizzando, almeno in parte, la metafora di queste pagine.
Infatti in questa riforma rimane un nodo non risolto, anzi un’onda anomala (così non l’ho chiamata io, ma un fattore più alto di me): necessariamente negli anni 2000 ci sarà un anno col doppio delle classi e l’anno dopo come vuoto (è l’anno in cui si incontreranno nella stessa classe gli alunni col vecchio ciclo e un anno in più e quelli coi «cicli nuovi» e un anno in meno).
Il Ministro ha comunque assicurato che sa come risolvere l’onda, forse facendola frangere prima che travolga la nave, peraltro a tutt’oggi nessuno sa come lui sa...
Quindi, per il momento, ai più previdenti non rimane che cercare di chiudere i boccaporti: ma servirà a qualcosa o l’onda sarà invece troppo grande?

Filmografia suggerita
Oltre al "Titanic", si potrebbe visionare anche "L'avventura del Poseidonia" ("The Poseidon Adventure", 1972, regia di R. Neame; nel 2006 è uscito un remake: "Poseidon" regia di W. Petersen)...



P.S. II - Mercoledì, 20 giugno 2001 -
Ora che l’onda sembra si stia allontanando... mi si è ulteriormente profilata la potenza immaginativa delle metafore acquatiche (e la profeticità del semiserio).
Così ho scoperto come si chiama il programma che tutte le Commissioni di maturità sono invitate a usare (e che quest’anno sembra pure funzioni) per dare semplicità alle operazioni e anche maggiore omogeneità: «Conchiglia» - 2001 è ovvio -.

E’ questo un portato informatico delle innovazioni, un simbolo che le riassume in sé.
Allora è importante chiedersi perché conchiglia? Che significa questa fondamentale e fondante metafora ministeriale? Ho trovato alcune risposte possibili.
- Conchiglia: è risaputo che non navigano né nuotano, sì ogni tanto ci provano goffamente da millenni, ma con scarsi risultati. Dunque il nome non vuole alludere a questo.
O forse sì?
- Conchiglia: forse per il guscio che deve difendere il molle (di qui mollusco?) e sipido corpo. Sì il corpo cresce assieme al guscio: come l’esame nuovo.
Eppure le conchiglie prima sviluppano il corpo e poi il guscio-esame: non s’è mai vista una conchiglia che prima costruisca il guscio e poi il resto (e il paguro non è una conchiglia).
- Conchiglia: è anche quella che, una volta toccato il fondo, continua a scavare. Ma questo che c’entra con le innovazioni? C’entra, c’entra.
Vi siete mai chiesti in quale direzione va la punta avanzata di una nave che sta affondando: verso il fondo, è ovvio. E sul fondo ci stanno le conchiglie che scavano, cioè che preparano tutto per l’arrivo della nave...



P.S. III - Lunedì, 17 giugno 2002
Ora che riforma e onda anomala sono completamente scongiurate (la riforma neanche è stata varata, l’onda si è persa nel mare) la nuova Ministra della Pubblica istruzione ha pensato di mandare un nuovo libretto che illustrasse le novità ai vecchi docenti: «una raccolta di norme, informazioni, dati commenti, sul cambiamento complessivo del nostro sistema scolastico...»
Dalla svolta ‘federale’ degli articoli 114 e 117 della Costituzione, che peraltro non modificano la competenza regionale sulla formazione professionale e quella statale in ambito generale e sugli altri tipi e ordini di istruzione; al disegno di legge delega (intuitivamente un altro contenitore vuoto, che si spera, proprio in quanto vuoto, di far galleggiare).
Art. 2, comma d): «il sistema educativo... un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell’istruzione e della formazione professionale»; dunque ci sono sempre le due navi...
Viene salvaguardata l’autonomia delle istituzioni scolastiche, ma anche il compito di indirizzo generale spettante alla legislazione statale: ecco che si prevedono per l’Esame di Stato conclusivo (vecchia maturità) «prove organizzate dalle commissioni d’esame e prove predisposte e gestite dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione sulla base di obiettivi specifici...». Per un verso nulla di nuovo, per l’altro qualcosa da racconto fantastico: gli standard qualitativi generali e specifici per i diversi indirizzi sono come quel galeone spagnolo carico di tesori che tutti cercano, ma che nessuno sa dove sia.
L’unico mio rammarico sta nel fatto che la Ministra non usi metafore acquatiche (come si vede, si possono, invece, ben usare!): a questo forse è servita l’esperienza dei ministri precedenti?


P.S. IV - domenica, 24 giugno 2007
Una rapida osservazione: nel 2007, cambiati Ministri e Ministre, riformulata la maturità, con le commissioni tornate ad essere composte metà da interni e metà da esterni...
Eppure... Conchiglia si installa (aggiorna, n.d.r.) nella directory "Conchiglia 2001".

Nuovo aggiornamento: Conchiglia 2001
- Mah, l'unica cosa che mi viene in mente è «2001 - Odissea nello spazio».
- Sì, lo sai... Navi, navicelle, conchiglie, ammassi stellari, rigurgiti delle maree...
- Chissà se nel 2026 Conchiglia si aggiornerà ancora come "Conchiglia 2001"...


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