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La salute dei denti è garantita dalla salute generale e dall'igiene, meno dall'igiene orale perché non basta parlare delle norme igieniche. E' assai importante fare uso, ove possibili, delle porcellane in quanto servono a garantire l'omogeneità fra le protesi e i piatti di portata dei cibi. Le resine trovano impiego nella pratica odontotecnica perché assieme all'incenso servono a mettere a proprio agio il paziente. Dovendo scegliere fra una protesi fissa e una mobile è preferibile quella fissa perché non si corre il rischio di perderla. Per quanto riguarda, invece, le protesi semi-fisse occorre ricordare che è impossibile perderle, ma a volte dondolano fastidiosamente. L'ultima possibilità consiste nell'utilizzo di una protesi parziale: è una protesi fatta a metà il cui vantaggio consiste nell'economicità, pur con una ridotta funzionalità. Uso dei metalli Il rame è particolarmente adatto alla ricostruzione del supporto paradontale inferiore, visto il suo colore rosato; meno adatto, invece, per quello superiore ove sarebbe maggiormente sottoposto all'azione dell'aria inspirata dal naso e quindi tenderebbe ad ossidarsi. Il ferro, per la sua resistenza può trovare adeguato impiego, ma tende ad arrugginire; tuttavia la ruggine può essere contenuta «legando» il metallo stesso. Piccolo dizionario I ganci: assieme ai chiodi, servono per fissare le protesi. Perno moncone: sistema economico di stabilizzazione delle protesi mediante perni rotti riutilizzati. Protesi di fissazione: è una protesi con problemi edipici. Protesi mobili: sono poco affidabili, persino volubili; per il Verdi «qual piuma al vento», hanno infatti il pregio di essere molto leggere. Protesi a ponte: è una protesi studiata per la prima volta dagli inglesi sul fiume Kway. Protesi scheletrata: protesi con struttura anatomica ossea. Scalzatura di un dente: il dente senza scarpe soffre il freddo; a volte il caldo. «The tooth»: cibo tostato, particolarmente consigliabile per la scarsa presenza di zuccheri dannosi allo smalto dei denti. |
10/12/1999