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In questi schemi la sensibilità (il fenomeno come appare) è rappresentata dalla zona esterna. Mentre l'intelletto (il pensiero che giudica) è rappresentato da quella interna. All'esterno, non conosciute né conoscibili, stanno le cose in sé (il puro intelleggibile oggetto dell'intuizione intellettuale divina, cioé il noumeno). La Ragione è la parte migliore e più alta dell'intelletto. Nell'intelletto, le categorie vengono applicate ai fenomeni (pensati) per arrivare alla formulazione dei giudizi; l'Io penso (appercezione trascendentale, cioè autoconsapevolezza di percepire) è la funzione unificatrice delle stesse categorie, che sono le forme a priori dell'intelletto. |
Sabato, 19 maggio 2001