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Il problema del male, e del suo rapporto relativo col bene, è il problema fondamentale per Agostino cui egli dà soluzioni diverse, facendo di volta in volta riferimento a varie teorie filosofiche. Dopo la conversione, le sue posizioni sono spesso guidate da qualche obiettivo polemico.
Altra costante nel pensiero agostiniano è la scelta stilistico-contenutistica di tipo autobiografico (anche i testi più dottrinari hanno qualche capitolo o paragrafo dedicati alla sua esperienza) che concettualmente si concretizza nell’importanza data alla coscienza (l’anima immateriale è coscienza di sé) e al tempo interno come percorso di ricerca della verità divina.
fase | risposta al problema o affermazioni polemiche |
Manichea | il male esiste come entità opposta al bene, che finirà col prevalere. |
Scettica | non è possibile fare alcuna affermazione vera [distacco dal manicheismo]. |
Neoplatonica | antimaterialismo, influsso dell’idea di trascendenza e di Bene di Plotino. |
Cristiana (battesimo...) | - contro il manicheismo: il male non esiste, è solo assenza del bene;
la creazione è dal nulla (non da materia informe e idee, come per Platone, o per lontana emanazione dall’Uno); mentre la generazione è della stessa sostanza;
l’infinita potenza e perfezione di Dio è diversa dal creato, ma allo stesso tempo la materia creata è bene, per quanto minore, e l’uomo è a immagine di Dio (l’immagine rimanda all’origine, ma ne è diversa); |
- contro lo scetticismo: esistono almeno le verità matematiche;
se non esistono verità fattuali, bisogna però ammettere vere quelle disgiuntive (o... o...);
quand’anche mi inganni, da ciò non deriva l’impossibilità della verità e soprattutto ciò non toglie la certezza che ho di me stesso come essere pensante; |
- contro il pelagianesimo: il peccato di Adamo ricade su tutta l’umanità;
la Grazia coincide con la libertà (non asservimento al vizio; mentre il peccato è rinuncia a una natura migliore), ma rimane aperto il problema della salvezza (pessimismo agostiniano), cioè il problema della predestinazione essendo la Grazia che salva una gratuità che segue l’imperscrutabile giustizia divina. |
Dio |
trinità divina: essere - intelletto (Verbo) - amore (Spirito Santo) |
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creazione dal nulla |
itinerario della mente a Dio:
“intendi per credere, credi per intendere” |
uomo |
facoltà dell’anima: memoria - intelletto - volontà (amore) |
via verso il vero, il bene |
(coscienza, anima con le sue tre facoltà a immagine di Dio) |
| peccato, male, non essere, lontananza da Dio, strada chiusa |
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Connotazioni del bene.
1) Misura, è l’infinito che misura il finito in quanto capace di determinare una forma (mentre la matematica greca è sempre stata contraria ad un uso dell’infinito e la filosofia vi ha visto un indeterminato, un non-perfetto); essa è: a) giusta misura (concetto greco); b) unità nella molteplicità; c) ciò che dà ordine (sono entrambi concetti platonici).
2) Forma (essenza) che si basa sul numero (la misura): è sempre un concetto di derivazione platonica e forse oggi diremmo che è «un dare significato».
3) Ordine, è un’ovvia conseguenza del bene come misura e forma.
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