Ricognizione delle ossa di San Paolino


Il Cardinale Pietro Brocco


L'antropologo Francesco Mallegni


Firma degli atti del Cardinale


I partecipanti alla ricognizione


La Funzione


IL Cardinale Franc Rodè di Lubiana


Visita dei fedeli


Il cardinale Pietro Brocco di Udine


La cappella


La scoperta della croce longobarda sul sarcofago in pietra Lorenzo Favia


L'antropologa Licia Usai












Verso la fine dell'VIII secolo dopo Cristo, il re dei Franchi Carlo Magno pone fine al regno longobardo in Italia e si accinge a realizzare il sogno di riunire l'Europa continentale sotto un unico scettro. I Longobardi sconfitti vengono assorbiti nel regno franco, con grande rispetto per la loro cultura che, nel corso di due secoli, aveva saputo unire sotto il segno della Croce la tradizione latina e quella alto-germanica. Un'esperienza profondamente vissuta tanto a Pavia e Milano, quanto a Cividale - primo Ducato longobardo in Italia - ove si posero le basi per l'ingresso nella cristianità dei popoli slavi. Paolo Diacono e San Paolino, due alti ingegni cividalesi, furono scelti da Carlo Magno, assieme ad altri cinque sapienti del tempo, per dare vita all'Accademia ed alla Schola Palatina di Aquisgrana, straordinarie istituzioni destinate a elaborare le linee politiche, culturali e religiose del nuovo ordine continentale. Un sistema statale in cui ciascun popolo avrebbe conservato le proprie identità e tradizioni. Accademia e Schola rilanciano l'istruzione, gli studi religiosi e quelli classici, l'attenzione per la matematica, la musica, la medicina, la farmacopea erboristica. Nell'azione sviluppata si possono individuare le premesse culturali da cui trarrà linfa vitale la nascita delle Università. Paolo Diacono (un laico) e Paolino (Patriarca d' Aquileia, teologo, uomo d'arte e di musica) contribuiscono così a definire il primo concetto di Europa unita fondato sulla matrice cristiana e ad esaltare l'esclusiva funzione delle terre dell'estremo Est d' Italia, quale storico crogiolo di fusione e saldatura fra i tre principali ceppi linguistici e culturali europei: il latino, il germanico e lo slavo. Una valenza geografica e storica che idealmente erige nella nostra terra una colonna portante dell'antica e moderna Europa. Vita e opere di San Paolino - di cui ricorrono i 1200 anni dalla morte - e di Paolo Diacono, indicano oggi la strada per la legittima assunzione di ruolo della nostra Regione nella costruzione della nuova Europa unita. Perchè in nessun luogo del Vecchio Continente le diversità dei popoli confinanti hanno saputo produrre tant ivalori e tante ricchezze. Paolino d'Aquileia (muore nell' 802 d.C.) è il grande mediatore della politica del tempo, il Santo che musica l' Ubi caritas, uno dei canti conosciuti tuttora dall'intera comunità dei cristiani (inserito nella liturgia del Giovedì Santo), ma anche poeta, scrittore e teologo dei concili della Chiesa d' Occidente, oltre che patriarca della Diocesi di Aquileia che fu seminatrice di cultura cristiana nell' Europa centro-orientale e nell' Italia del Nord e che rimarrà per secoli uno dei cuori pulsanti dello stesso Sacro Romano Impero, capace di dare risposte immediate e certe anche all' Est dell' Europa, da poco inserito nello stesso contesto statuale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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