Via davvero molto bella, che andrebbe considerata nella cerchia delle vie sportive. Tuttavia l'attrezzatura un po' vetusta mista a spit-rock, chiodi e golfari, che necessita in un paio di punti di essere integrata, mi ha indotto a porla insieme alle classiche. Negli schizzi dei libri dopo la cengia mediana compare una sosta prima della lunga fessura di 6a+. Tale sosta non c'è più quindi i due tiri vanno concatenati in uno. Tiri tutti davvero piacevoli, si va dai diedri iniziali, alla lunga fessura in un tratto ad incastro, alla placca finale che porta in cima.
Accesso: Risalire la val Grande fino all'abitato di Pialpetta. Qui svoltare a destra e raggiungere la frazione Alboni ove si lascia l'auto. Sulla sinistra parte un sentiero (evidentissimi bolli giallo-rossi) che raggiungono un alpegio. Di qui abbandonare i bolli e salire verso la destra dell'alpeggio in direzione nord-est. Si entra nel bosco dove tracce di sentiero portano alla base della parete. Risalire verso sinistra una larga cengia che porta al diedro d'attacco (spit-rock verde visibile). Prima salita: G.C. Grassi, E. Bonfanti, A. Morittu Sviluppo: 150 m (6 tiri) Difficoltà: 6a+ max, 6a/A0 obbl. Attrezzatura: La via è chiodata con spit-rock da 8 mm, un paio di golfari e un paio di chiodi. Utili un friend 2 (Wild Country) per il primo tiro e uno 0 per la placca di 5c non protetta all'inizio del quarto tiro. Discesa: in doppia lungo la via (corde da 50) Quota: 1900 circa Roccia: gneiss granitico Esposizione: sud Bibliografia: M. Blatto, A. Bosticco, M. Rosa, Tra il classico e il moderno, Escursionista