Il Caporal rappresenta probabilmente il simbolo dell'arrampicata anni '70 in Italia. E' qui che nacque e si consolidò proprio in quel periodo il Nuovo Mattino dei famosissimi Motti, Grassi, Galante, ecc. Questa parete rappresentò un microcosmo del Capitan, un luogo in cui si cercò di aprire un nuovo discorso nell'arrampicata. Niente più cime da raggiungere, niente più lotta con l'Alpe, ma una grande fusione tra uomo e roccia, il piacere della scalata fine a se stesse e della vita in parete, proprio come insegnavano i Californiani.
Il diedro Nanchez è una stupenda scalate di stile granitico, sempre verticale, esposta ed atletica, mai banale. Attenzione a non percorrere la via dopo periodi piovosi in quanto in particolare il secondo e il terzo tiro rimangono a lungo bagnati.
Una via davvero mitica, bellissimo il penultimo tiro in cui si risale un imbuto di granito! Sicuramente da fare!
Accesso: Risalire la Valle dell'Orco ed imboccare la galleria che precede Ceresole. Circa a metà uscirne a sinistra e parcheggiare. Risalire il sentiero che conduce alla parete. L'attacco è situato sall'estrema sinistra della parete sudovest in corrispondenza di un piccolo strapiombo leggermente a sinistra della verticale calata dal diedro (chiodo con cordino in partenza). Prima salita: G.P. Motti, D. Galante, P. Pessa, P. Lenzi, L. Trentaz Sviluppo: 180 m (6 tiri) Difficoltà: 6b max, 5c obbl. Attrezzatura: La via presenta tre fix e qualche chiodo su tutti i tiri. Soste a fix ottime. Portare una serie di nut ed una di friend Discesa: tre doppie sulla via Quota: 1500 circa Roccia: gneiss granitico Esposizione: sud Bibliografia: : M. Oviglia, Rock Paradise, Versante Sud