Per. Ind. Ing. EurEta franco feriozzi  via M. Buonarroti 10, 63036 Spinetoli (AP) Tel./Fax. 0736 89 85 87.

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PERIZIA GIURATA

 

RELATIVA ALL’ATTUALE STATO DI FATTO DEL MOTORE DELL’AUTOVETTURA TARGATA XX WWW XX CON ESECUZIONE DEL CONTROLLO DIMENSIONALE

 

 

          A.              GENERALITA’

              

                              A seguito dell’incarico conferitomi dal Sig.:

 

                      .         XX WWW XX

                                 .        residente a XX WWW XX (XX) in via XX WWW XX, al  n° XX,

 

           in qualità di proprietario dell’autovettura,

 

                               .         targata XX WWW XX

                                  .      di marca LANCIA SPA

                                .         del tipo DELTA TURBO INTEGRALE EVOLUZIONE

                                  .      telaio serie n°- ZLA831AB0*00550941,

 

           io, sottoscritto Professionista,

 

                              .          Per. Ind. Ing. EurEta FRANCO FERIOZZI 

                              .          nato a Colli del Tronto il 27/12/1962

                              .          residente a Spinetoli in via M. Buonarroti 10

                              .           codice fiscale: FRZ FNC 62T27 C877T

                                .           iscritto al Collegio dei Periti Industriali Laureati di Ascoli Piceno al n°- 591;

 

           in data 13/11/2004,  ho fatto eseguire ed ho assistito  allo smontaggio,  per periziare lo stato di fatto del motore. La presente Perizia viene svolta  presso l’officina di mia fiducia RS AUTOSPORT di Recchioni Stefano in via Parignano Alto n°- 37 a Nereto (TE), per effettuare un più approfondito controllo sull’attuale stato di fatto  del motore, ed è di completamento e consecutiva a quanto è stato da me  precedentemente redatto ed affermato in una  prima perizia. Presenti alla perizia sono i Signori: De Gregoriis Rossano, Recchioni Stefano e dal Sig. Doria Denni  residente in via Parignano n°- 32, 64015 Nereto (TE).

         

B.                                      PROCEDURA DI ESECUZIONE CONTROLLI

 

                       La procedura di esecuzione dei controlli visivi e dimensionali del motore in oggetto, viene stabilita dalla seguente numerazione delle operazioni svolte in successione:

1°) Apertura della testata  del motore,

2°) Controllo visivo della camere di combustione e dei cilindri,

3°) Smontaggio stantuffi,

4°) Misurazione stantuffi,

5°) Misurazione canne dei cilindri.

                       1°) L’apertura mette in evidenza, come dal precedente controllo  con l’endoscopio eseguito il 14-10-2004 da me medesimo, notevoli residui carboniosi. La guarnizione della testata mette in evidenza fenomeni di detonazione, rilevati dalle ammaccature-schiacciature circonferenziali posizionate all’estremità superiore delle canne e presenti sulla guarnizione stessa. Tutto questo prova che ci sono delle anomalie della combustione dovute alla preaccensione della miscela innescata da punti caldi della camera (valvola di scarico, elettrodi, residui carboniosi) prima che dalla candela; tutto questo viene ampiamente spiegato nel Manuale di Meccanica edito da Zanichelli/Esac Terza Edizione nella sezione motori endotermici al capitolo Anomalie della combustione n° 3.10. alle pagine 1038 e 1039 di cui si allega un sunto del capitolo in questione. Di questa prima operazione le fotografie di riferimento sono le numero 00, 03, 04, 05, 19.

 

Iscritto nell’elenco degli Ingegneri Europei EurEta n° I040013; iscritto all’Albo n° 591 del Collegio Periti Industriali Laureati di AP; iscritto nell’elenco del Ministero dell’Interno legge 818/84 in materia di prevenzione  incendi n° AP 00591P00046; Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi sui luoghi di lavoro legge 626/94; esperto di saldatura e costruzioni saldate; conduttore di generatori di vapore di 1° grado; conduttore di impianti termici di 1° grado; iscritto al Ruolo Periti ed Esperti  n° 342  della C.C.I.A.A. di AP.

 

 

Per. Ind. Ing. EurEta franco feriozzi  via M. Buonarroti 10, 63036 Spinetoli (AP) Tel./Fax. 0736 89 85 87.

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                       2°) Risulta anomalo, con soli 21000 Km percorsi, la presenza di elevate incrostazioni e residui solidi carboniosi disposti sopra gli stantuffi, sopra le valvole, sugli steli delle valvole e sulla parte superiore della camera di combustione; le fotografie di riferimento di questa operazione sono le numero 01, 02, 18, 26 e 27.                                   

                       3°) a. Procedendo con lo smontaggio degli stantuffi, si notano che gli stessi presentano le prime fasce elastiche scheggiate e spezzate, ed in alcuni lunghi tratti, sono mancanti della superfice di tenuta che và a contatto  con il cilindro, mentre in altri tratti la prima fascia elastica risulta mancante; le fotografie di riferimento di questa operazione sono le numero 10, 11, 12, 13, 14, 20. 

                             b. Tutte le canne dei cilindri presentano rigature provocate dagli stantuffi, ed il terzo e quarto cilindro presentano anche grippature e raschiamenti che interessano alcune aree del cilindro; dove sono presenti i raschiamenti e grippature, le rigature sulle canne dei cilindri sono ancora più profonde (0,15-0,20 mm); le fotografie di riferimento di questa operazione sono le numero 03, 04, 05, 06.

                      4°) Le misurazioni esterne degli stantuffi, sono state effettuate alla temperatura di  20 gradi centigradi in ambiente tranquillo in mancanza di vento, con cielo coperto. Le misurazioni sono state effettuate con strumenti certificati e ricontrollati con blocchetti di taratura prima di effettuare ogni tipologia di misurazione. Le misurazioni sono state eseguite sulle superfici che non presentano raschiature ed abrasioni e con le aree di contatto accuratamente pulite prima della misurazione. Degli strumenti di misurazione vengono fornite in allegato le certificazioni di taratura.

 Gli strumenti di misurazione esterna degli stantuffi sono:

                     a) Micrometro da esterni, marca MITUTOYO, MADE IN JAPAN, tipo 75-100 millimetri, strumento di serie n°-103-140.

                     b) Blocco di riscontro, marca MITUTOYO, MADE IN JAPAN, da millimetri 75 + 0 micron, strumento di serie n°- 167-103.

MISURAZIONE STANTUFFI

 

Le misurazioni sono iniziate dallo stantuffo vicino alla cinghia dentata, visibile dalla fotografia numero 01, e chiamato 1°- stantuffo, seguono poi da sinistra a destra, il 2°-, il 3°-, ed il 4°- stantuffo. La tipologia della misurazione sullo stantuffo risulta eseguita come sulla fotografia numero 16.

Le misurazioni eseguite hanno una tolleranza di 0,01mm.

Diametro nominale sul 1°-stantuffo  84,30 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

Diametro nominale sul 2°-stantuffo  84,30 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

Diametro nominale sul 3°-stantuffo  84,31 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

Diametro nominale sul 4°-stantuffo  84,31 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

                    5°) Le misurazioni interne delle canne dei cilindri, sono state effettuate alla temperatura di  20 gradi centigradi in ambiente tranquillo in mancanza di vento, con cielo coperto. Le misurazioni sono state effettuate con strumenti certificati e ricontrollati con blocchetti di taratura, prima di effettuare ogni tipologia di misurazione. Le misurazioni sono state eseguite sulle superfici che non presentano raschiature ed abrasioni e con le aree di contatto accuratamente pulite prima della misurazione. Degli strumenti di misurazione vengono fornite in allegato le certificazioni di taratura. Gli strumenti di misurazione interna dei cilindri sono:

                     c) Micrometro per interni a tre punti di contatto, marca BOWERS METROLOGY, MADE IN ENGLAND, tipo XTA, nella gamma di misurazioni da DN 80 a DN 100 millimetri, strumento n°.C 20134, con certificato n°.X 11634 del 25 Maggio 2001.

                     d) Anello di riscontro micrometrico, marca BOWERS METROLOGY, MADE IN ENGLAND,  tipo MICROMETER METRIC SETTING RING DN 80 millimetri, strumento n°124940, con certificato n°-110996 del 24 Maggio 2001.

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                    

 

 

 

Iscritto nell’elenco degli Ingegneri Europei EurEta n° I040013; iscritto all’Albo n° 591 del Collegio Periti Industriali Laureati di AP; iscritto nell’elenco del Ministero dell’Interno legge 818/84 in materia di prevenzione  incendi n° AP 00591P00046; Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi sui luoghi di lavoro legge 626/94; esperto di saldatura e costruzioni saldate; conduttore di generatori di vapore di 1° grado; conduttore di impianti termici di 1° grado; iscritto al Ruolo Periti ed Esperti  n° 342  della C.C.I.A.A. di AP.

 

 

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MISURAZIONE CANNE CILINDRI

 

Le misurazioni sono iniziate dalla canna del cilindro vicino alla cinghia dentata, visibile dalla fotografia numero 23 e 25, chiamata 1°- canna del cilindro, seguono poi da sinistra a destra, i restanti cilindri.

Le misurazioni eseguite hanno una tolleranza di 0,005mm.

Diametro nominale sul 1°- canna del cilindro 84,420 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

Diametro nominale sul 2°- canna del cilindro 84,420 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

Diametro nominale sul 3°- canna del cilindro 84,430 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

Diametro nominale sul 4°- canna del cilindro 84,420 millimetri rilevato con tre misurazioni strumentali consecutive.

 

C.                                    CONCLUSIONI

 

Il dato più significativo dello stato del motore emerge dai controlli dimensionali degli stantuffi e dei cilindri. Dal manuale dei dati caratteristici del motore della vettura Lancia HF integrale 16v edito dalla Fiat Auto, alla voce   - Gioco tra stantuffi/canne cilindri, contempla il valore tabellare da

0,05 a 0,07 millimetri- di cui si allega un sunto del capitolo in questione. Il gioco risultante tra stantuffi/canne cilindri emergente dai controlli dimensionali del motore dell’autovettura targata AP  424377 con telaio n°- ZLA831AB0*00550941 risultano:

gioco tra 1°- stantuffo/canna cilindro = 0,120 millimetri;

gioco tra 2°- stantuffo/canna cilindro = 0,120 millimetri;

gioco tra 3°- stantuffo/canna cilindro = 0,120 millimetri;

gioco tra 4°- stantuffo/canna cilindro = 0,110 millimetri.

Appare chiaro che il gioco riscontrato risulta quasi doppio di quello raccomandato dalla casa costruttrice ed  anche tenendo conto dell’assestamento di rodaggio effettuato con una percorrenza di soli  21000 Km. e quindi di una piccola usura tra stantuffo/canna cilindro, questa non risulta nella norma  maggiore di 0,01- 0,015.

 

                       Più specificatamente, il grossolano errore di accoppiamento degli stantuffi/canne dei cilindri, ha portato delle logiche conseguenze sul malfunzionamento del motore, che possiamo così riepilogare:

 

          1°) l’eccessivo gioco tra stantuffi e canne, porta come conseguenza a sollecitare gli anelli di tenuta,

                  con un irregolare carico di punta;

 

            2°) l’irregolare carico di punta agente sugli anelli di tenuta,  porta come conseguenza alla rottura ed

                  alla scheggiatura del 1°- anello di tenuta, essendo il più sollecitato da carichi meccanici e termici,

                  essendo pure il meno dimensionato strutturalmente;

 

           3°) la scheggiatura e la rottura degli anelli di tenuta creano la formazione di taglienti e spigoli vivi sul

                 1°- anello, ed ancora, le schegge che vengono a trovarsi tra il primo ed il secondo anello di tenuta

                 diventano corpuscoli dannosi con spigoli vivi  abrasivi che portano, come conseguenza, grippature,

                  raschiamenti e rigature sulle canne dei cilindri;

 

4°) la rottura degli anelli, la mancata tenuta tra la canna del cilindro e l’anello elastico per lunghi tratti,

      e la mancanza di porzioni di anello elastico in altri tratti, portano come conseguenza il trafilamento

      dell’olio   motore nella camera di combustione;

 

 

 

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          5°) la combustione dell’olio motore, porta come conseguenze:

 

a) nella camera di combustione, la formazione di incrostazioni e residui carboniosi che interessano tutti gli organi come candele, valvole, cielo della camera, testa dello stantuffo;

 

b) il malfunzionamento del motore, ed  un consumo eccessivo di olio, rilevabile dai prodotti

    della combustione che fuoriescono dalla marmitta;

 

          6°) la presenza di incrostazioni e residui carboniosi, portano come conseguenza, con il motore in marcia,

                 la preaccensione della miscela innescata dai punti caldi della camera come, valvole di scarico,

                 elettrodi e depositi carboniosi, provocando il funzionamento irregolare.

         

 

 

 

 

 

 

D.                         DOCUMENTAZIONE  ALLEGATA

 

                                  Qui viene elencata la documentazione allegata alla presente perizia:

 

           a) Dati caratteristici autovetture Lancia – Autobianchi 1991, tratti dal Manuale di Assistenza Officine

                Lancia – Autobianchi edito nel 1991;

 

           b) Capitolo 3.10.  sulle “Anomalie della combustione” tratto dal Manuale di Meccanica edito da

                Zanichelli/A. Cremonese terza edizione pagg. 1038 – 1039;

 

           c) Certificazione di taratura micrometro;

 

           d) Certificazione di taratura blocchetto pianparallelo;

 

           e) Ventisette (27) fotografie più significative.

 

            Si resta a disposizione per tutti gli eventuali chiarimenti del Giudice presso il Tribunale.

           Distinti saluti

 

          Spinetoli il 30-12-2004                                                   PROFESSIONISTA INCARICATO

                                                                                                                                  (Per. Ind. Ing. EurEta Franco Feriozzi)

                                                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Iscritto nell’elenco degli Ingegneri Europei EurEta n° I040013; iscritto all’Albo n° 591 del Collegio Periti Industriali Laureati di AP; iscritto nell’elenco del Ministero dell’Interno legge 818/84 in materia di prevenzione  incendi n° AP 00591P00046; Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi sui luoghi di lavoro legge 626/94; esperto di saldatura e costruzioni saldate; conduttore di generatori di vapore di 1° grado; conduttore di impianti termici di 1° grado; iscritto al Ruolo Periti ed Esperti  n° 342  della C.C.I.A.A. di AP.