FELUCA E LIBRO

Agli albori della tradizione universitaria italiana, la feluca era il copricapo distintivo dei "clerici vaganti", gli studenti erranti che si spostavano di città in città per la Penisola, con lo scopo di completare il proprio corso di studi. Con la nascita delle prime organizzazioni goliardiche, la feluca diventa un emblema ancor più significativo. Non indica più la semplice condizione di studente ma rappresenta uno stile di vita. I goliardi sono consapevoli dell'importanza della missione cui la vita universitaria li consacra: essere i custodi ed i dispensatori del sapere nel domani. L'ostentata irresponsabilità, lo stile di vita a dir poco disinvolto, il proverbiale gusto per l'umorismo pesante, l'insofferenza per le limitazioni di comportamento di qualsiasi tipo sono considerate una sorta di ironico contrappasso nel presente, per una così grande responsabilità nell'avvenire Gli studenti universitari sono sempre stati avanguardia di ogni grande processo storico, ed è così che, durante la I Guerra d'indipendenza, presso Curtatone e Montanara, proprio un battaglione universitario contribuisce in maniera determinante a scrivere una pagina di storia d'Italia: il 29 maggio 1848, un reggimento di "felucati" (con la punta del copricapo provvidamente tagliata, per poter meglio prendere la mira con il fucile), attestati in una postazione di scarsa rilevanza strategica e soverchiati nel numero, riescono a fermare gli Austriaci per una giornata, dando tempo all'esercito sabaudo di organizzare la controffen
siva di Goito. Proprio in virtù della grande forza ideale che esprime, la feluca viene inserita nell'emblema dei Gruppi Universitari Fascisti. Durante il Ventennio, i GUF saranno l'organizzazione "d'avanguardia" per eccellenza, animata da un forte spirito goliardico e da una grande vivacità culturale. Il fiore all'occhiello del Fascismo, insomma. Dopo la guerra, saranno puntualmente ricordati come palestra dell'omologazione di massa nel segno del totalitarismo (di sfuggita, può essere opportuno ricordare come, dall'esperienza dei GUF, poi, per ovvi motivi, rinnegata, o meglio, rimossa, sia transitata gran parte della classe politica e dell'intellighenzia culturale della Prima Repubblica, con discreta prevalenza di futuri "padri nobili" della sinistra e di cantori dell'antifascismo militante).

Nel segno della continuità con la tradizione dell'Università italiana, nel 1950, la feluca diverrà simbolo del Fronte Universitario d'Azione Nazionale (FUAN), organizzazione universitaria del MSI e, dal 1994, sarà l'emblema di Azione Universitaria.