Capitolo 5

La Chiesa

 

La dottrina mormone

La chiesa mormone è la sola vera Chiesa perché possiede il sacerdozio restaurato. Il sesto articolo di fede dei Mormoni afferma: 'Noi crediamo nella stessa organizzazione che esisteva nella Chiesa Primitiva, apostoli, profeti, pastori, insegnanti, evangelisti, ecc.' (James Talmage, op. cit., pag. 2). Nella spiegazione che Talmage dà di questo articolo viene detto che la Chiesa di Gesù Cristo a partire dai primi secoli dopo Cristo apostatò. E questa apostasia durò fino al 1829, quando Dio nella sua misericordia ristabilì la sua Chiesa per l'ultima volta. E come avvenne questa restaurazione? Tramite Joseph Smith. Dice Talmage: 'Questa restaurazione fu compiuta dal Signore tramite il profeta Joseph Smith, che, assieme a Oliwer Cowdery, nel 1829 ricevette il sacerdozio di Aaronne per le mani di Giovanni il Battista; e più tardi il sacerdozio di Melchisedec per le mani degli antichi apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Tramite questa autorità così concessa la Chiesa è stata di nuovo organizzata con tutta la sua precedente completezza, e l'umanità una volta di più si rallegra nei privilegi senza prezzo dei consigli di Dio. I Santi degli Ultimi giorni dichiarano il loro alto diritto alla vera organizzazione di Chiesa (declare their high claim to the true Church organization), simile in tutti gli elementi essenziali alla organizzazione fatta da Cristo tra i Giudei. Questo popolo degli ultimi giorni professa di avere il Sacerdozio dell'Altissimo, il potere di agire nel nome di Dio, il cui potere esige rispetto sia sulla terra che in cielo' (ibid., pag. 204). In sintesi Talmage afferma che dopo molti secoli la Chiesa è stata ristabilita tramite Joseph Smith mediante il ristabilimento del sacerdozio di Aaronne e quello di Melchisedec. Quindi la sola vera Chiesa è quella mormone perché solo in essa si trovano il sacerdozio di Aaronne e quello di Melchisedec nei quali risiede l'autorità di esercitare i diversi uffici nella Chiesa. E tutte le altre chiese? Orson Pratt, uno dei primi dodici apostoli mormoni, affermò che è aperta sfrontatezza per le chiese non mormoni chiamare se stesse cristiane dato 'che esse non hanno nulla a che fare con Cristo, e né Cristo ha niente a che fare con esse (...) Tutti coloro che ora non si pentiranno, dato che l'autorità è una volta di più restaurata per la terra, e non escono fuori dalle corrotte apostate chiese e non sono adottate nella Chiesa di Cristo e non aspirano alle benedizioni e ai miracolosi doni del vangelo saranno cacciati giù nell'inferno, dice il Signore Iddio degli eserciti' (Series of Pamphlets [Serie di Opuscoli], No. III, pag. 8, and No. V, pag. 8; citato da Hoekema in op. cit., pag. 63).

La chiesa mormone è la sola vera Chiesa perché proclama le dottrine e le ordinanze che procurano la salvezza dei morti. I Mormoni ritengono di essere la vera Chiesa di Cristo perché possiedono le ordinanze che compiute per procura procurano la salvezza dei morti. A condizione però che i morti nell'aldilà accettino il Vangelo predicatogli dai loro missionari che si spostano dal paradiso alla prigione degli spiriti. Essi affermano che la missione di Cristo sarebbe incompleta se non fosse offerta la salvezza anche ai morti, perché così tante persone muoiono senza neppur sentire parlare di Gesù e senza la conoscenza del Vangelo. Le prove scritturali addotte sono 1 Corinzi 15:29 e 1 Pietro 3:18-20.

La chiesa mormone è la sola vera Chiesa perché possiede i doni spirituali che sono una delle caratteristiche essenziali della vera Chiesa. I Mormoni affermano di credere nei doni spirituali di cui parla la Bibbia. Il loro settimo articolo di fede afferma infatti: 'Noi crediamo nel dono delle lingue, della profezia, della rivelazione, delle visioni, dell'interpretazione delle lingue, ecc.' (James Talmage, op. cit., pag. 2). James Talmage commentando questo articolo afferma: 'Noi possiamo senza pericolo considerare l'esistenza di questi poteri spirituali come una delle caratteristiche essenziali della Chiesa; dove essi non ci sono, il Sacerdozio di Dio non opera' (ibid., pag. 217), e poi cita queste parole dal Libro di Mormon per affermare che i doni spirituali non sono cessati: 'E vi parlo, a voi pure che negate le rivelazioni di Dio, e dite che sono abolite e che non vi sono più rivelazioni, né profezie, né doni, né guarigioni, né lingue né interpretazioni di lingue; Ecco, io vi dico che colui che nega queste cose non conosce il Vangelo di Cristo; sì, non ha letto le Scritture, e, se le ha lette, non le comprende' (Libro di Mormon, Mormon, 9:7-8), e alla fine del capitolo dice che: 'I Santi degli Ultimi giorni pretendono di possedere all'interno della Chiesa tutti i doni-segno promessi come l'eredità del credente' (James Talmage, op. cit., pag. 233), e dice che essi indicano le testimonianze di migliaia che sono stati direttamente benedetti da queste manifestazioni di potenza celeste.

La chiesa mormone è la vera Chiesa perché dispone di un canale tramite cui riceve continue rivelazioni da parte di Dio. I Mormoni ritengono di essere la vera Chiesa di Cristo perché il loro presidente, che è il successore di Joseph Smith, è profeta e riceve continue rivelazioni da parte di Dio per il bene della Chiesa. Essi dicono che i capi e i membri della Chiesa di Cristo hanno bisogno di questa rivelazione continua per conoscere la mente e la volontà del Signore e come procedere di giorno in giorno. Dunque la rivelazione continua è un'altra delle caratteristiche della vera Chiesa di Cristo.

La chiesa mormone è la vera Chiesa di Cristo a motivo delle persecuzioni che ha subito. I Mormoni fanno notare che loro sono stati perseguitati sin dai giorni di Joseph Smith. Lui stesso, il profeta suscitato da Dio per 'restaurare' la Chiesa, fu perseguitato e morì martire. Ed anche dopo la sua morte i Mormoni continuarono ad essere perseguitati, e molti persero pure la loro vita. Dunque essi sono la vera Chiesa perché Cristo disse che se hanno perseguitato lui, perseguiteranno anche i suoi discepoli (cfr. Giov. 15:19-20).

Confutazione

La Chiesa di Dio non si può identificare con una particolare denominazione essendo formata da tutti coloro che sono nati di nuovo sparsi per le varie denominazioni

Ci troviamo davanti ad affermazioni sulla Chiesa che sono abbastanza comuni nell'ambito delle sette; la sostanza del discorso è questa: con noi si è al sicuro, con gli altri no; perché la salvezza si può ottenere solo aderendo alla nostra Chiesa per questo e per quest'altro motivo. I Mormoni in particolare affermano che solo loro sono la vera Chiesa di Cristo perché possiedono il sacerdozio di Aaronne e quello di Melchisedec restaurati. Abbiamo già dimostrato che questa restaurazione di questi due sacerdozi è un impostura perché il sacerdozio di Aaronne fu sostituito da quello di Melchisedec e quello di Melchisedec non è trasmissibile avendolo Cristo che dimora in eterno. Vediamo ora di confutare questa dichiarazione mormone sulla Chiesa. Non possiamo accettare quanto essi dicono perché siamo convinti che membri della Chiesa di Dio si trovano in ogni organizzazione ecclesiastica che predica la parola della croce, e la salvezza mediante la fede nel nome di Cristo (quantunque in essa ci possano essere delle dottrine non conformi a verità a riguardo di alcune cose). In altre parole siamo pienamente persuasi che ci sono figliuoli di Dio tra i Pentecostali, tra i Presbiteriani, tra gli Episcopaliani, tra i Luterani, tra i Battisti, tra i Metodisti, tra i Valdesi, tra i Fratelli, tra i Quaccheri, e tra tanti altri (compresi - non possiamo escluderlo questo - i Cattolici, quantunque il messaggio che la chiesa cattolica romana predica mena in perdizione coloro che lo accettano). Paolo dice che "il Signore conosce quelli che son suoi" (2 Tim. 2:19); e naturalmente Egli solo sa in quale organizzazione ecclesiastica si trovano. In cielo, e questo lo si deve fare sempre presente, non andranno esclusivamente i membri di una certa denominazione, ma tutti i membri del corpo di Cristo a prescindere come essi sono etichettati o amano farsi chiamare sulla terra; cioè i riscattati dell'Eterno, coloro che Cristo ha strappato dal presente secolo malvagio facendoli rinascere. Ma quanto a tutti coloro che pur facendo parte ufficialmente di uno di questi gruppi sopra citati, non sono mai nati di nuovo, quando essi moriranno se ne andranno nell'Ades in attesa del giorno del giudizio. Ma che dire dei Mormoni? Di certo possiamo dire che essi non annunciano il Vangelo di Cristo perché annunciano il Vangelo di Joseph Smith che è un altro Vangelo. In sostanza essi non hanno Cristo come fondamento ma Joseph Smith. Infatti per loro per entrare a far parte della Chiesa di Dio occorre credere in Joseph Smith che agli occhi loro è colui che Dio avrebbe suscitato in questi ultimi tempi per 'restaurare' il Vangelo e la sua Chiesa. In sostanza la porta da cui occorre passare per essere salvati non è Cristo ma Joseph Smith. Questo spiega il perché essi sono ancora sulla via della perdizione, non riconciliati con Dio. Non si possono dunque definire Chiese di Dio le loro chiese perché al posto del solido ed unico fondamento eterno che è Cristo Gesù hanno un altro fondamento.

Una parola adesso sull'organizzazione della Chiesa che i Mormoni pretendono di avere tale e quale a quella primitiva. Anticamente la Chiesa non era organizzata in maniera piramidale come lo è la chiesa mormone. In altre parole non esisteva a capo di tutte le chiese presenti nelle diverse nazioni e città, un presidente assistito da due consiglieri, il consiglio dei dodici apostoli, la presidenza e i membri del primo quorum dei settanta e del secondo quorum dei settanta, ecc. Ogni Chiesa locale aveva un pastore (l'angelo della Chiesa), un collegio degli anziani e dei diaconi, ed era indipendente dalle altre Chiese. Leggendo tutto il libro degli Atti degli apostoli, tutte le epistole ed infine il libro dell'Apocalisse non si evince affatto che la Chiesa di Dio universale fosse strutturata a mò di papato, come lo è la chiesa mormone. C'erano sì nella Chiesa gli apostoli, i profeti, gli evangelisti, i pastori e i dottori, ma essi erano dei veri ministri di Cristo che confermavano i credenti nella fede e nel Vangelo della grazia. Quanto invece agli apostoli, ai profeti, agli evangelisti, ai pastori ed ai dottori presenti tra i Mormoni essi sono invece dei falsi ministri di Cristo perché invece di confermare i credenti nella fede essi si studiano di sedurli e di menarli a professare molte strane dottrine.

La Chiesa di Cristo si studia di salvare i vivi e non i morti

Non è affatto vero che la Chiesa di Cristo predica le dottrine e possiede delle ordinanze che procurano la salvezza a coloro che sono morti senza avere creduto nel Vangelo. Gesù ha ordinato di predicare il Vangelo ai vivi e di battezzare coloro che tra di essi lo accettano. Egli non ha affatto stabilito che i suoi ministri vadano dopo morti ad annunciare l'Evangelo anche ai morti che sono nell'Ades i quali se lo accettano e accettano il battesimo compiuto sulla terra a loro favore vengono salvati. Leggendo il libro degli Atti che ci descrive molti aspetti della vita della Chiesa primitiva, si può ben vedere che gli apostoli ed altri ministri del Vangelo predicavano l'Evangelo ai vivi e che coloro che lo accettavano venivano battezzati. Gli apostoli non insegnavano affatto che i credenti si dovevano far battezzare per i morti i quali nell'Ades avrebbero avuto l'opportunità di ascoltare l'Evangelo e di credere in esso. I riferimenti scritturali che adducono i Mormoni a favore di questa salvezza per i morti non hanno dunque il significato che gli danno loro. Che poi questo fatto del battesimo dei vivi per i morti farebbe nascere parecchie ed insormontabili difficoltà e non poche eresie? Per esempio, se ammettessimo che noi dobbiamo farci battezzare per i peccatori morti nei loro falli, il battesimo a cui ci dovremmo sottoporre dovrebbe seguire pur sempre il loro ravvedimento e la loro fede, e quindi noi dovremmo prima sapere se la persona per cui ci facciamo battezzare si è ravveduta ed ha creduto o meno. Ma chi ci direbbe che nell'aldilà Tizio o Caio dopo aver udito il Vangelo si è ravveduto ed ha creduto? Occorrerebbe che ogniqualvolta un credente si vuol far battezzare per un morto si consulti Dio per sapere se il morto nell'aldilà si è ravveduto ed ha creduto. E quindi occorrerebbe una rivelazione a riguardo di ogni morto. E perciò la Chiesa si dovrebbe aspettare continue rivelazioni sui morti da parte di Dio. Cosa questa che è inammissibile. E poi ci sarebbe il bisogno di scoprire più morti possibili per cui ci dovremmo mettere a fare interminabili ricerche genealogiche che richiederebbero un grande dispendio di denaro e di tempo; ricerche che come dice Paolo fanno parte di quelle cose che "producono questioni, anziché promuovere la dispensazione di Dio, che è in fede" (1 Tim. 1:4). Ma poi se ammettessimo che è obbligatorio che i vivi si facciano battezzare per i morti dovremmo ammettere che senza il battesimo in acqua non si può ereditare la vita eterna e non si può ricevere il perdono dei propri peccati; cosa questa che è smentita categoricamente dall'esempio del ladrone che credette in Gesù in fin di vita e in quel giorno stesso andò in paradiso con Gesù [4]. E poi, dato che dopo il battesimo è necessario fare opere buone per essere salvati, dovremmo credere non solo che la salvezza è per opere ma anche che le anime dei morti che si trovano nell'Ades abbiano l'opportunità di fare opere buone dove si trovano. E che opere buone si possono compiere nell'Ades dove c'è il pianto e lo stridor dei denti per poter essere salvati ed uscire da esso? Ed oltre a tutto ciò dovremmo ammettere che gli uomini morti nei loro falli hanno una seconda opportunità nell'Ades di ravvedersi e di credere nel Vangelo; cosa anche questa che come abbiamo già visto è smentita categoricamente dalla Scrittura. Fratelli, nessuno di costoro vi seduca; i morti nei loro peccati sono nell'Ades a piangere e a stridere i denti in mezzo alle fiamme del fuoco, e là rimarranno fino alla risurrezione quando ne usciranno per comparire davanti al trono di Dio ed essere giudicati e condannati e gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Nessuna speranza di salvezza esiste dunque più per loro; perduti sono morti e perduti rimarranno per sempre. Chi pensa che qualcuno dei credenti morti vada ad annunciare l'Evangelo anche ai peccatori che sono nell'Ades e che quindi è giusto farsi battezzare per coloro che sono morti nei loro falli, non fa che illudere se stesso.

Ma andiamo avanti con la nostra confutazione di questo soggetto. Abbiamo visto che per i Mormoni tra le ordinanze da compiere per procura per i morti che la vera Chiesa possiede non c'è solo il battesimo in acqua per procura ma anche l'imposizione delle mani per ricevere lo Spirito Santo e il matrimonio celestiale e questo perché - come già detto - per loro per conseguire il massimo di gloria nel regno celeste occorre l'imposizione delle mani per ricevere lo Spirito Santo, la dotazione e il matrimonio celestiale. Una domanda dunque si impone a questo punto. E' vero che nelle Scritture del Nuovo Patto c'è almeno un accenno ad un battesimo di vivi per i morti – ribadiamo però che esso non legittima né la dottrina 'salvatrice' del battesimo in acqua e né il battesimo dei vivi per i morti dei Mormoni -, ma dove mai si legge che i credenti si facevano imporre le mani per ricevere lo Spirito Santo al posto dei morti e che si facevano sposare per l'eternità per essi? Da nessuna parte. Ma non perché dal Nuovo Testamento sono scomparse quelle parti che parlavano di queste ordinanze dei vivi per i morti cosicché non ci sono pervenute quelle Scritture che attestano che la Chiesa primitiva praticava quelle cose, ma perché simili ordinanze erano sconosciute alla Chiesa primitiva. Esse non esistevano perché non esisteva la dottrina dei diversi gradi di gloria nel regno celeste secondo cui per ottenere il massimo grado di gloria oltre che farsi battezzare per i morti occorreva compiere quelle ordinanze. E poi abbiamo visto che Gesù disse che alla risurrezione i risorti non prendono moglie per cui la Chiesa primitiva non poteva credere che esistesse un matrimonio per l'eternità che alla risurrezione avrebbe messo in grado i contraenti di procreare dei figli spirito. E meno che meno che i giusti dopo essere risorti avrebbero progredito fino a diventare come Dio.

Le manifestazioni soprannaturali presenti tra i Mormoni sono false

Non abbiamo nulla da dire sul fatto che i doni dello Spirito Santo di cui parla la Scrittura, vale a dire i doni di parola (dono di profezia, delle lingue e dell'interpretazione delle lingue), i doni di rivelazione (dono di parola di sapienza, di parola di conoscenza e discernimento degli spiriti), e i doni di potenza di operare miracoli, doni di guarigioni e il dono della fede, non siano cessati di esistere. Difatti, noi crediamo che lo Spirito Santo che distribuiva questi doni sia prima della venuta di Gesù (in questo caso tranne quello delle lingue e dell'interpretazione delle lingue) che dopo la sua ascensione (in questo caso le lingue e l'interpretazione sono inclusi perché hanno cominciato ad essere manifesti solo dalla Pentecoste in poi) non abbia affatto cessato di distribuirli ai credenti per l'edificazione della Chiesa. E' scritto chiaramente ai Corinzi che "tutte queste cose le opera quell'uno e medesimo Spirito, distribuendo i suoi doni a ciascuno in particolare come Egli vuole" (1 Cor. 12:11). Ma si può dire che nel caso dei Mormoni quelle manifestazioni soprannaturali di cui loro dicono essere in possesso procedono dallo Spirito di Dio? La risposta è no: assolutamente no. Questo perché esse confermano un altro Vangelo e non il Vangelo della grazia di Dio annunciatoci da Cristo. Abbiamo infatti visto che per essi la salvezza è per opere e che oltre a ciò per essere salvati occorre credere in un altro Gesù e in Joseph Smith il loro profeta. Dato quindi che il loro messaggio si propone di sedurre gli eletti e non di edificarli si deve dire che qualsiasi manifestazione soprannaturale di cui essi parlano e che avallerebbe il fatto che essi sono la sola vera Chiesa sulla terra procede dal diavolo, dal seduttore di tutto il mondo. Gesù lo disse chiaramente: "Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti" (Matt. 24:24); quindi badate a voi stessi fratelli. Facciamo notare che tra i poteri celesti che i Mormoni dicono di possedere c'è la rivelazione, e non solo i miracoli e le guarigioni ecc., e che di questo potere è investito in maniera particolare e unica il presidente dei Mormoni che quando dice: 'Così parla l'Eterno' è un canale attraverso cui Dio parla al popolo come faceva anticamente tramite i suoi antichi profeti. Ma le rivelazioni avute dal primo presidente Joseph Smith prima e poi anche quelle avute dagli altri presidenti dei Mormoni contrastano la verità perché menzogne. Quindi se i loro presidenti fanno parlare la loro lingua per fare dire a Dio quello che essi vogliono, e tutto ciò viene attribuito al dono di rivelazione che si manifesta in essi, cosa si può pensare degli altri loro doni se non che sono delle contraffazioni di quelli veri? Ricordatevi che il nostro avversario è astuto ed è potente da contraffare ogni dono dello Spirito Santo e felice di farlo al pensiero che ciò può indurre i figliuoli di Dio a sviarsi dalla verità che hanno conosciuto per dare retta alle parole di Joseph Smith che menano in perdizione chi le accetta. Lo ripeto fratelli; badate a voi stessi e che nessuno di costoro vi seduca.

La Chiesa di Cristo non possiede nessun canale tramite cui Dio aggiunge nuove dottrine o modifica quelle scritte nella sua Parola, o predice eventi che poi non si verificano

Leggendo Dottrina e Alleanze mi sono reso conto di come parlava Joseph Smith il profeta dei Mormoni tramite cui Dio avrebbe dato delle 'rivelazioni' utili alla sua Chiesa. Egli parlava con audacia e con stoltezza, dicendo: 'Così parla il Signore' o frasi simili. E' veramente una cosa molto triste leggere le 'rivelazioni' pronunciate da Joseph Smith perché si tratta di imposture, di parole che non possono recare alcun giovamento a coloro che le accettano. Quest'uomo è riuscito a far passare per Parola di Dio tante strane dottrine. La stessa cosa si può dire dei suoi successori; anche loro facendo parlare la loro lingua e dicendo: 'Così parla il Signore', hanno fatto passare per Parola di Dio tante vanità ed imposture. Eppure tutti questi uomini vengono reputati da milioni di persone dei profeti di Dio tramite cui Dio ha parlato alla sua Chiesa! Perché è potuto avvenire questo? Perché è stato detto ai Mormoni che gli insegnamenti ispirati non sono tutti contenuti nella Bibbia perché Dio rivelerà ancora molte cose grandi ed importanti alla sua Chiesa. Come abbiamo visto si tratta del principio della rivelazione continua. Ma come abbiamo visto, basandosi sempre su questo principio della rivelazione continua Joseph Smith fece pure delle predizioni. Egli predisse la costruzione della Nuova Gerusalemme sul continente Americano, il raduno delle dieci tribù sempre sul continente Americano, ecc. E siccome che i suoi successori hanno lo stesso 'dono' di Joseph Smith pure loro possono fare delle predizioni.

Ora, abbiamo già detto che noi crediamo che il nostro Dio parla ancora, per cui crediamo che il nostro Dio dà ancora delle rivelazioni. Vogliamo però lo stesso spendere altre parole a riguardo di ciò dato che viviamo in giorni in cui molti asseriscono di ricevere rivelazioni da Dio e occorre perciò stabilire se esse sono vere o false. Cominciamo con il parlare di quei messaggi che contengono degli insegnamenti e che vengono attribuiti a Dio. Farò prima degli esempi citando i Mormoni. Ora, Dio tramite una rivelazione avrebbe stabilito la poligamia nel 1843; tramite un'altra rivelazione avrebbe vietato di bere il vino ed ordinato di mangiare la carne solo in inverno o in stagione fredda o in tempo di carestia; tramite un'altra rivelazione avrebbe detto che Adamo visse sul continente Americano e precisamente nel Missouri; e tramite un'altra rivelazione avrebbe detto che anche i maghi, gli adulteri, i ladri un giorno saranno salvati. Come si fa a stabilire se queste parole procedono da Dio o meno? In questa maniera; esaminando le Scritture sacre per vedere se esse confermano o annullano ciò che esse insegnano. Se confermano la Scrittura sono da Dio, se l'annullano non sono da Dio. In relazione dunque alle rivelazioni sopra citate occorre dire che esse non sono da Dio perché annullano la Scrittura e vanno dunque rigettate. Mettiamo ora il caso che un fratello in mezzo a voi dica di avere avuto una rivelazione divina in cui Dio gli ha detto che la donna non si deve velare il capo quando prega o profetizza perché quell'ordine era solo per la Chiesa di Corinto; o che la donna si può mettere addosso gioielli, vesti sontuose, si può intrecciare i capelli, perché Dio guarda al cuore; o magari che i santi possono andare in spiaggia al mare a mettersi mezzi nudi sempre perché Dio guarda al cuore; e magari un'altra rivelazione che permette ai divorziati di risposarsi. Come si fa a capire se queste rivelazioni sono da Dio o meno? Nella stessa maniera; esaminando le sacre Scritture per vedere se queste rivelazioni confermano la Scrittura o l'annullano. Nei casi sopra citati quelle rivelazioni vanno contro la Scrittura e perciò vanno rigettate. Ma perché esaminare tutte le rivelazioni alla luce delle sacre Scritture? Perché le Scritture sono la Parola di Dio e Dio non può rinnegare se stesso, dicendo prima una cosa e poi una totalmente diversa. Chi agirà in questa maniera ne avrà del bene e camminerà sicuro; ma chi si appoggerà sul suo discernimento e metterà la Scrittura da parte ne avrà il danno perché rimarrà sedotto da vanità. Passiamo ora a parlare di quei messaggi attribuiti sempre a Dio che parlano di eventi futuri che devono avvenire. Anche qui cominciamo col fare degli esempi tratti dai Mormoni. Dio avrebbe rivelato a Joseph Smith che sarebbe scoppiata una guerra di grande portata in cui gli Stati Uniti d'America avrebbero chiamato in aiuto la Gran Bretagna contro altre nazioni; poi gli avrebbe rivelato che durante la sua generazione sarebbe stato costruito un tempio nella città di Independence che lui stesso avrebbe dedicato. Come si fa a stabilire se quelle rivelazioni furono date da Dio? In questa maniera; occorre vedere se le cose si sono adempiute tali e quali vennero predette nelle rivelazioni. Nel caso contrario esse non vennero da Dio. Dio ha infatti detto nella legge: "E se tu dici in cuor tuo: 'Come riconosceremo la parola che l'Eterno non ha detta?' Quando il profeta parlerà in nome dell'Eterno, e la cosa non succede e non si avvera, quella sarà una parola che l'Eterno non ha detta; il profeta l'ha detta per presunzione; tu non lo temere" (Deut. 18:21-22). Nel caso di quelle 'rivelazioni' di Joseph Smith occorre dire che non si adempirono; per cui esse non poterono venire da Dio. Mettiamo il caso adesso che un credente fra voi affermi che Dio gli ha detto che Tizio sarà guarito dal cancro, o che Caia che non può avere figli avrà nello spazio di un anno un figlio maschio, o che nello spazio di un anno Tizio incontrerà colei che dovrà sposarsi. Cosa bisogna fare per capire se è Dio che ha parlato? Bisogna aspettare l'adempimento della parola proferita nel nome di Dio. Se si adempie tale e quale, Dio ha parlato; nel caso invece la cosa predetta non succede, Dio non ha parlato. Ma perché abbiamo l'assoluta certezza che ogni parola che concerne un evento futuro pronunciata nel nome di Dio se è da parte di Dio si avvererà? Perché Dio ha detto di vigilare sulla sua parola per mandarla ad effetto (Ger. 1:12), che manda ad effetto le predizioni dei suoi messaggeri (Is. 44:26), e che "come la pioggia e la neve scendon dal cielo e non vi ritornano senz'aver annaffiata la terra, senz'averla fecondata e fatta germogliare sì da dar seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz'aver compiuto quello ch'io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l'ho mandata" (Is. 55:10-11), ed ancora: "Sì, io l'ho detto, e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l'eseguirò" (Is. 46:11).

Per riassumere quindi questa parte; Dio parla ancora in svariate maniere in mezzo ai suoi eletti, ma ogni qual volta Egli parla, se il messaggio riguarda qualche comportamento da tenere egli confermerà pienamente quello che dice la Scrittura; se predice invece un evento futuro questo si adempirà di certo.

I veri motivi per cui i Mormoni furono e sono perseguitati

Gesù lo disse: "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (Giov. 15:20); e Paolo lo confermò: "Tutti quelli che voglion vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati" (2 Tim. 3:12). Quindi noi sappiamo che i discepoli di Cristo saranno odiati e perseguitati da questo mondo. Come la mettiamo dunque con i Mormoni che dicono che sono stati e sono perseguitati per cui sono i veri discepoli di Cristo. Li dobbiamo reputare dei Cristiani, ossia dei nostri? Affatto, perché il fatto che alcuni dicano di avere subito delle persecuzioni non significa affatto che sono o sono stati dei discepoli di Cristo. Se fosse così tra i discepoli di Cristo ci dovremmo mettere pure tanti preti cattolici che sono stati messi a morte in certe parti della terra, i Testimoni di Geova perché durante la seconda guerra mondiale molti di loro furono uccisi nei campi di concentramento ed adesso vengono odiati e malvisti da tanti ecc. Ma veniamo ai Mormoni di cui stiamo parlando; perché furono perseguitati, perché furono cacciati dallo Stato dell’Illinois? Il motivo è a cagione della poligamia che essi praticavano. E non solo, ma anche per le loro ambizioni politiche perché oramai politicamente miravano sempre più in alto. A Nauvoo avevano persino formato il loro esercito con a capo il ‘generale’ Smith. E ci sono anche le prove che Joseph Smith si era fatto incoronare re sulla casa d’Israele e che pensava a candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Ed anche quando si insediarono nello Stato dello Utah furono perseguitati a motivo della poligamia e delle loro ambizioni politiche. Mentre si trovavano in questo Stato a rinfocolare l’odio dei non Mormoni verso i Mormoni contribuì notevolmente quello che è chiamato il Massacro di Mountain Meadows, il massacro di circa centotrenta immigranti non-Mormoni (tra cui anche dei bambini). Questo massacro, la cui direzione fu affidata da Brigham Young, nel 1857, a John D. Lee un vescovo mormone, fu perpetrato da trecento Indiani assieme ad una cinquantina di Mormoni. Lee vent’anni dopo fu incarcerato, processato e giudicato colpevole e messo a morte dal governo degli Stati Uniti. E’ dunque falso che i Mormoni furono perseguitati a motivo di giustizia. E che dire allora dei Mormoni che oggi sono mal visti ed odiati da tanti a motivo della loro appartenenza a questo gruppo ma che si studiano di vivere una vita onesta? In questo caso va detto che il fatto che i Mormoni presentino le loro ‘persecuzioni’ come segno comprovante che sono nella verità non significa affatto che essi sono nella verità. Perché se dall’altro lato andiamo ad esaminare da vicino quello che essi insegnano e credono si giunge alla inevitabile conclusione che essi non sono nella verità perché credono e insegnano strane dottrine che non hanno nulla a che fare con la verità. Quindi, non le persecuzioni che uno subisce mostrano che egli è nella verità ma ciò in cui crede. Le persecuzioni che i Mormoni subiscono in questa nazione le subiscono perché sono considerati dei ‘diversi’ che come i Testimoni di Geova e tante altre sette cercano di fare proseliti tra i Cattolici romani, cosa questa che dà non poco fastidio alle gerarchie ecclesiastiche cattoliche. E quindi se sono malvisti dai Cattolici romani e ricevono da essi qualche ingiuria è per questo motivo; perché costituiscono una minaccia per la chiesa cattolica romana. E dato che conosciamo le dottrine sia dei Mormoni che dei Cattolici si deve dire che in questo caso la persecuzione è subita da dei perduti, i Mormoni, per mano di altri perduti, i Cattolici romani.

 

CONCLUSIONE

I Mormoni sono un po’ come i cattolici romani nel parlare a riguardo della Chiesa. Infatti mentre la chiesa cattolica romana afferma che Cristo diede le chiavi del regno dei cieli a Pietro e queste chiavi per successione apostolica sono in mano al loro capo che è il successore di Pietro, i Mormoni affermano che le chiavi del regno dei cieli (il sacerdozio Aaronico e quello di Melchisedec) furono conferite da Pietro, Giacomo e Giovanni a Joseph Smith e Oliver Cowdery. Ma le chiavi che hanno i Mormoni sono più potenti di quelle dei Cattolici perché ‘riescono’ niente di meno che a salvare le persone che sono nell’inferno, cosa che le chiavi dei Cattolici non riescono a fare perché riescono tutto al più a far uscire le anime dal purgatorio. Tutti e due comunque ritengono che con le loro chiavi possono salvare delle anime che sono in tormenti nell’aldilà. I cattolici con le loro messe, offerte e preghiere per le anime del purgatorio, i Mormoni con le ordinanze a pro dei morti che sono all’inferno (che saranno efficaci solo però se i morti si ravvedranno crederanno e accetteranno le ordinanze dei vivi compiute per loro)! Ma sia nel caso dei Mormoni che in quello dei Cattolici queste chiavi non servono loro proprio a nulla semplicemente perché non le possiedono. Non esistono infatti delle chiavi in possesso dei vivi che riescono a salvare dall’inferno delle anime che vi si trovano; come non esistono delle chiavi che salvano le anime dal purgatorio che è un luogo inesistente.

Anche per ciò che concerne le guide dei due gruppi, vale a dire il presidente mormone e il papa, ci sono delle somiglianze fra di esse. Infatti come il papa è infallibile ex-cattedra, cioè quando parla in materia di fede e di morale come dottore di tutti i Cristiani, per una speciale ed unica assistenza dello Spirito Santo, per cui chi si ribella a lui si ribella a Dio, anche il presidente dei Mormoni è infallibile quando comunica qualche ‘rivelazione’ avuta dall’alto. Lui infatti costituisce il canale tramite cui Dio parla alla sua Chiesa in materia di dottrina e di fede. Non importa se la ‘rivelazione’ di un presidente contraddice le parole di Gesù Cristo o dei santi apostoli; quella ‘rivelazione’ è parola di Dio!! Stessa cosa per gli insegnamenti ex-cattedra del capo dei Cattolici romani; non importa se contrastano quelli di Cristo e dei santi apostoli, perché essi sono parola di Dio!! Cosicché in ambedue i casi ci si trova davanti a uomini che con le loro dichiarazioni fanno passare per Parola di Dio tante e tante menzogne. E milioni di persone ci credono alle cose storte dette da costoro! Come è astuto il diavolo! Senza poi parlare delle nette contraddizioni in cui sono caduti i diversi presidenti dei Mormoni e i papi dei Cattolici romani; tutti a loro dire ispirati e infallibili perché canali tramite cui Dio ha parlato! Che confusione regna in mezzo a coloro che danno retta agli uomini anziché a Dio.

Diletti, avvertiamo solennemente i Mormoni della fine a cui vanno incontro se persevereranno a credere a tutte quelle menzogne che vengono loro insegnate.

 

 

NOTE

 

[1] Per capire come mai i Mormoni dicono che la restaurazione della Chiesa operata per mezzo di Joseph Smith sia l’ultima occorre sapere che per loro la Chiesa è stata restaurata diverse volte durante la storia dell’umanità. Ricordatevi del discorso che essi fanno sulle varie restaurazioni del Vangelo occorse durante la storia dell’umanità perché per loro ogni volta che avvenne una restaurazione del Vangelo, avvenne pure una restaurazione della Chiesa.

  

[2] Questo è quello che anche la chiesa cattolica romana afferma; quantunque in una maniera un pò diversa da come faceva secoli fa.

 

[3] Una cosa simile afferma pure la chiesa cattolica romana perché essa ritiene di avere tutti i mezzi di salvezza perché possiede il vero sacerdozio che Cristo ha conferito alla sua Chiesa. Bisogna dire però che ambedue i gruppi, cioè sia i Mormoni che i Cattolici romani, alla fin fine dicono che saranno salvati molti di coloro che non fanno parte della loro chiesa. I Mormoni come vedremo meglio più avanti ritengono che saranno salvati pure gli adulteri, i ladri, gli stregoni, e quelli che non hanno ricevuto l’Evangelo; e i Cattolici, come abbiamo visto a suo tempo, dicono che ‘...chi è fuori della Chiesa senza propria colpa (perché è nato da genitori non cattolici, e non conosce che la vera Chiesa è la cattolica) e vive bene, cioè ama e serve il Signore nel migliore modo che conosce, egli può salvarsi...’ (Giuseppe Perardi, Nuovo Manuale del Catechista per l’insegnamento del catechismo della dottrina cristiana, Pubblicato per ordine di Pio X, XVII edizione rinnovata e in gran parte rifatta, Torino 1939, pag. 224). In comune, Mormoni e Cattolici, hanno che mandano all’inferno per l’eternità (i Mormoni però l’eternità delle pene la presentano ambiguamente) gli apostati, cioè coloro che abbandonano e rinnegano la loro chiesa.

 

[4] I Mormoni come i Testimoni di Geova hanno dovuto ricorrere anche loro ad un sofisma per fare credere che quel ladrone non fu salvato in fin di vita. Talmage dice per esempio: ‘Il malfattore crocifisso manifestò sia fede che pentimento; la promessa fattagli fu che quello stesso giorno egli avrebbe udito predicare il Vangelo in paradiso dove sarebbe stato libero di accettare o rifiutare la parola di vita. La necessità di obbedire alle leggi e alle ordinanze del Vangelo, come elementi essenziali alla salvezza, non fu né sospesa, né annullata, né tralasciata, neppure nel suo caso’ (James Talmage, Gesù il Cristo, Milano 1982, pag. 503). In questa maniera i Mormoni arrivano a far dire alla Scrittura tutto quello che vogliono! D’altronde i Mormoni sono arrivati a dire con le Scritture alla mano che Gesù a Cana di Galilea si sposò; che c’è da meravigliarsi dunque se nella loro ignoranza dicono che quell’uomo dopo morto andò a sentirsi la predicazione del Vangelo in paradiso?!

 

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