Capitolo 3

Dio, Gesù Cristo, lo Spirito Santo

 

DIO

La dottrina mormone

Il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono tre Dèi occupanti ciascuno un luogo. Il primo articolo di fede mormone afferma: ‘Noi crediamo in Dio, il Padre Eterno, e nel suo Figliuolo, Gesù Cristo, e nello Spirito Santo’ (James Talmage, op. cit., pag. 1). Sembrerebbe quindi che i Mormoni credono nella Trinità, ma le cose non stanno affatto così perché essi negano la Trinità così come la presenta la sacra Scrittura. Per confermare questo che stiamo dicendo citiamo le parole di tre Mormoni altamente considerati dalla ‘Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni’, vale a dire Joseph Smith, James Talmage e Bruce McConkie. Questi ultimi due erano ‘apostoli’. Joseph Smith ebbe a dichiarare: ‘Molti uomini dicono che c’è un solo Dio; il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio. Io dico che comunque questo è davvero uno strano Dio - tre in uno, e uno in tre! E’ una curiosa organizzazione (...) Predicherò sulla pluralità degli Dèi (...) ho sempre parlato della pluralità degli Dèi (...) Ho sempre affermato che Dio è un personaggio distinto, che Gesù Cristo è un personaggio separato e distinto da Dio Padre, e che lo Spirito Santo è un altro personaggio distinto e uno Spirito: ed essi costituiscono tre personaggi distinti o tre Dèi. Se questo è conforme al Nuovo Testamento, abbiamo tre Dèi, ed essi sono plurimi; e chi può contraddirlo? (...) Quindi la dottrina della pluralità degli Dèi è importante come qualsiasi altra dottrina della Bibbia. Essa si trova in tutta la Bibbia’ (Joseph Fielding Smith, Insegnamenti del profeta Joseph Smith, pag. 295, 293,294). Talmage in The Articles of Faith dopo avere parlato della Trinità afferma: ‘Sarebbe difficile concepire un più grande numero di inconsistenze e contraddizioni espresse in così poche parole’ (James E. Talmage, op. cit., pag. 48). Nel manuale Mormon Doctrine di Bruce R. McConkie alla voce Godhead (Divinità) si legge: ‘Tre persone glorificate, esaltate e perfezionate compongono la Divinità (...) Esse sono: Dio il Padre; Dio il Figlio; e Dio lo Spirito Santo (...) Benché ogni Dio della Divinità sia un personaggio separato e distinto da ciascuno degli altri due, tuttavia essi sono ‘un solo Dio’ (...), nel senso che sono uniti negli attributi di perfezione (....) Ciascuno di essi occupa uno spazio e si trova e può trovarsi solo in un luogo alla volta, ma ha un potere ed un influenza che è presente dovunque. L’unità degli Dèi è la stessa che dovrebbe esistere tra i Santi...’ (Bruce McConkie, op. cit., 1993, pag. 319).

Dio è fatto di carne ed ossa. Secondo i Mormoni Dio è una persona fatta di carne ed ossa. Nel loro libro Dottrina e Alleanze è detto infatti: ‘Il Padre ha un corpo di carne ed ossa, altrettanto tangibile quanto quello dell’uomo’ (Dottrina e Alleanze 130: 22). Questo è confermato da Talmage in The Articles of Faith in questi termini: ‘Noi affermiamo che negare la materialità della persona di Dio significa negare Dio; perché (..) un corpo immateriale non può esistere’ (James Talmage, op. cit., pag. 48).

Dio un tempo fu un uomo. Joseph Smith affermò nel sermone di King Follett quanto segue: ‘Un tempo Dio stesso era come noi siamo oggi; ed è un uomo esaltato e siede sul trono nell’alto dei cieli! Questo è il grande segreto (..) Io vi dirò come Dio giunse ad essere Dio. Noi abbiamo immaginato e supposto che Dio fosse Dio da tutta l’eternità. Io confuterò questa idea, e toglierò via il velo affinché voi possiate vedere. (....) Il primo principio del Vangelo è conoscere con certezza il Carattere di Dio e sapere che possiamo conversare con Lui come un uomo conversa con un altro, e che un tempo Egli era un uomo come noi; sì, che Dio stesso, il Padre di tutti noi, dimorò su una terra, proprio come fece Gesù Cristo stesso, e io ve lo dimostrerò con la Bibbia. (...) e voi dovete imparare come essere Dèi voi stessi (...) come hanno fatto tutti gli Dèi prima di voi, cioè andando da un piccolo grado all’altro, e da una piccola capacità ad una grande, da grazia a grazia, da esaltazione ad esaltazione’ (Robert L. Millett, op. cit., pag. 131-132).

Oltre al Padre, al Figliuolo e allo Spirito Santo ci sono altri Dèi. I Mormoni non solo affermano che il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono tre Dèi, ma anche che ce ne sono altri oltre a loro. Ecco alcune affermazioni a tale riguardo. Joseph Smith ebbe a dire: ‘Diceva Abrahamo: se Gesù Cristo è il Figliuolo di Dio e Giovanni scoprì che Dio, Padre di Gesù Cristo, aveva un Padre, si può pensare che anch’Egli avesse un Padre. Dove mai è esistito un figlio senza padre? E dove è mai esistito un padre senza essere stato un figlio?... quindi se Gesù aveva un Padre, perché non si deve credere che anch’Egli avesse un Padre? Io rifiuto fermamente di lasciarmi spaventare a morte da tale dottrina, perché la Bibbia ne è piena’ (Joseph Fielding Smith, op. cit., pag. 296). Orson Pratt affermò: ‘Noi fummo generati dal nostro Padre in Cielo; la persona di nostro Padre in Cielo fu generata in un precedente mondo celeste da Suo Padre; e ancora, Egli fu generato da un più vecchio Padre; e così via, da generazione in generazione...’ (The Seer [Il Veggente], pag. 132; citato da Jerald e Sandra Tanner in op. cit., pag. 175). Ma allora quanti Dèi ci sono? Brigham Young rispose così: ‘Quanti Dèi ci sono, io non lo so. Ma non ci fu mai un tempo quando non c’erano Dèi...’ (Journal of Discourses, vol. VII, pag. 333: citato da Jerald e Sandra Tanner in op. cit., pag. 175).

Dio non creò le cose dal nulla. Oltre a questa terra Dio ne creò delle altre. Alla creazione di tutti questi mondi presero parte oltre a Gesù molti degli spiriti preesistenti. I Mormoni affermano che Dio non ha creato le cose dal nulla perché affermano che quella che la Bibbia chiama creazione non è altro che una riorganizzazione della materia che è sempre esistita. Bruce McConkie afferma: ‘Creare significa organizzare. E’ una idea completamente falsa e non inspirata credere che il mondo o qualsiasi altra cosa fu creata dal nulla’ (Bruce McConkie, op. cit., 1993, pag. 169). John A. Widtsoe si esprime in questa maniera: ‘Dio, la suprema Potenza, non può in modo concepibile originare la materia; egli può solo organizzare la materia..’ (A Rational Theology [Una Teologia Razionale], 6th ed. Salt Lake City 1952, pag. 12: citato da Hoekema in op. cit., pag. 43). Oltre ad insegnare la suddetta dottrina i Mormoni insegnano che Dio ha creato altri mondi: ‘Questa terra non fu la prima delle creazioni del Signore. Un infinito numero di mondi sono venuti all’esistenza al suo comando. Ognuno è una terra; molti sono abitati dai suoi figli di spirito (spirit children); (...) e ognuno avrà la sua parte nella redenzione, nella salvezza e nell’esaltazione di quell’infinito esercito dei figli di un Onnipotente Dio’ (Bruce McConkie, op. cit., 1993, pag. 169); ‘Ci sono attualmente pianeti senza numero i cui abitanti - figliuoli di Dio – stanno progredendo, come lo stanno gli esseri umani su questa terra, in accordo ai principi eterni verso una vita divina (according to eternal principles towards a Godlike life)’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. IV, pag. 1596); ‘Gli abitanti di questi altri pianeti sono intesi essere, dai Santi degli Ultimi giorni, dei figli di Dio e creati alla sua immagine quantunque essi possano differire dagli abitanti della terra in non specificati aspetti’ (ibid., pag. 1595). In alcuni di questi mondi vi andranno ad abitare una parte dei figliuoli di Dio alla fine del millennio (questo lo vedremo meglio più avanti)! Un’altra dottrina inerente alla creazione insegnata dai Mormoni è quella che dice che Cristo sotto la direzione del Padre (dopo che gli Dèi ebbero tenuto un consiglio sulla stella Kolob per pianificare l’organizzazione della terra) creò tutte le cose con l’aiuto di altri spiriti. Ecco le parole di Bruce McConkie: ‘Egli fu aiutato nella creazione di questa terra da ‘molti dei nobili e grandi’ figli spirito (spirit children) del Padre (...) Michele o Adamo fu uno di questi. Enoch, Noè, Abrahamo, Mosè, Pietro, Giacomo e Giovanni, Joseph Smith, e molti altri ‘nobili e grandi’ ebbero una parte nella grande impresa creativa’ (Bruce McConkie, op. cit., pag. 169).

Confutazione

Il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono un solo Dio

Prima di iniziare la confutazione della dottrina mormone dei tre Dèi vorrei dire che questo loro insegnamento si scontra non solo con la Scrittura ma anche con la testimonianza dei tre testimoni (posta all’inizio del Libro di Mormon) che dissero: ‘E ne sia resa gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, che sono un solo Iddio. Amen’, e con le seguenti parole scritte nel Libro di Mormon: ‘Ed ora ecco, questa è la dottrina di Cristo e la sola e vera dottrina del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che sono un solo Dio, in eterno. Amen’ (Libro di Mormon, 2 Nefi 31:21). Eccoci dunque davanti all’ennesima contraddizione presente in questa setta. Si noti che il Libro di Mormon afferma che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio, mentre Joseph Smith afferma che un Dio inteso in questa maniera è uno strano Dio, una curiosa organizzazione! Eppure il Libro di Mormon è considerato dai Mormoni Parola di Dio!! Confutiamo ora l’eresia secondo la quale il Padre il Figlio e lo Spirito Santo sono tre Dèi e non un solo Dio. Per noi che abbiamo creduto esiste un solo Dio e le seguenti Scritture lo attestano.

Ÿ "Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore" (Mar. 12:29);

Ÿ "Io sono l’Eterno, e non ve n’é alcun altro; fuori di me non v’é altro Dio" (Is. 45:5);

Ÿ "Io son Dio, e non ve n’è alcun altro" (Is. 46:9).

Ma questo Dio è composto di tre persone che sono il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo: le seguenti Scritture lo confermano.

Ÿ "Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato. Ma questi vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno d’esser battezzato da te, e tu vieni a me? Ma Gesù gli rispose: Lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia. Allora Giovanni lo lasciò fare. E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco i cieli s’apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo é il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto" (Matt. 3:13-17). In questo evento che si verificò al Giordano vediamo il Padre che parlò dal cielo, il Figliuolo che era sulla terra che fu battezzato da Giovanni, e lo Spirito Santo che discese su lui.

Ÿ Gesù disse ai suoi discepoli: "Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità..." (Giov. 14:15-16). Gesù, mentre era ancora sulla terra con i suoi discepoli, era il Consolatore che Dio aveva mandato per consolare quelli che facevano cordoglio, ma siccome Egli doveva tornare al Padre che lo aveva mandato, pregò il Padre di dare ai suoi discepoli un altro Consolatore, appunto lo Spirito Santo, il quale sarebbe rimasto con loro per sempre. Il Padre quindi, supplicato dal suo Figliuolo, ha mandato lo Spirito della verità per supplire alle necessità che si vennero a creare con la dipartenza del suo Figliuolo.

Ÿ Gesù, prima di essere assunto in cielo, disse ai suoi discepoli: "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo...." (Matt. 28:19). Il battesimo in acqua, quantunque non rimetta i peccati perché è la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio, deve essere ministrato nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Il Signore non avrebbe mai comandato una simile cosa se lui, il Padre e lo Spirito Santo non fossero stati uno.

Ÿ Paolo dice ai Romani: "E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi" (Rom. 8:11). In queste parole troviamo Dio Padre che ha risuscitato Gesù; il Figliuolo che é stato da lui risuscitato; e lo Spirito Santo che Egli ha mandato nei nostri cuori. Anche qui il concetto della Trinità é espresso in maniera chiara.

Ÿ Paolo, al termine di una delle sue epistole ai Corinzi, scrisse: "La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2 Cor. 13:13); anche qui le tre persone sono nominate distintamente, ma benché ciò sono una stessa cosa.

Ÿ Paolo agli Efesini dice: "V’è... un unico Spirito... V’è un solo Signore... un Dio unico e Padre di tutti, che é sopra tutti, fra tutti ed in tutti" (Ef. 4:4-6). Anche da queste parole comprendiamo come le tre persone divine di cui é composta la Divinità, sono distinte tra loro ma unite tra loro in perfetta unità.

Ÿ Paolo disse ai Corinzi: "Or vi é diversità di doni, ma v’è un medesimo Spirito. E vi é diversità di ministerî, ma non v’è che un medesimo Signore. E vi é varietà di operazioni, ma non v’è che un medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti" (1 Cor. 12:4-6). Notate come Paolo menziona prima lo Spirito, poi il Signore Gesù Cristo e poi Dio. Anche queste sue parole fanno capire come queste tre persone divine, benché distinte l’una dall’altra, sono uno stesso Dio.

Ÿ La Scrittura condanna le tre bestemmie indirizzate a tutte e tre le persone della Divinità. Chi bestemmia il nome di Dio si rende colpevole di un peccato perché é scritto: "Non bestemmierai contro Dio" (Es. 22:28); anche chi bestemmia contro il Figliuol dell’uomo e contro lo Spirito Santo si rende colpevole di un peccato. Ma il fatto é che mentre coloro che bestemmiano contro Dio e contro il Figliuol dell’uomo possono essere perdonati, chi bestemmia contro lo Spirito Santo non può ottenere la remissione del suo peccato perché Gesù disse: "Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma é reo d’un peccato eterno" (Mar. 3:28-29).

La perfetta unità esistente tra il Figlio ed il Padre

Gesù nei giorni della sua carne fece menzione della perfetta unità che vi era tra lui e il Padre in diverse maniere. Egli disse: "Io ed il Padre siamo uno" (Giov. 10:30); "Nella vostra legge é scritto che la testimonianza di due uomini é verace. Or son io a testimoniar di me stesso, e il Padre che mi ha mandato testimonia pur di me" (Giov. 8:17-18); "Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre é in me" (Giov. 14:11); "Le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa similmente. Poiché il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutto quello che Egli fa; e gli mostrerà delle opere maggiori di queste, affinché ne restiate maravigliati. Difatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figliuolo vivifica chi vuole. Oltre a ciò, il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo, affinché tutti onorino il Figliuolo come onorano il Padre" (Giov. 5:19-23); "Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figliuolo d’aver vita in se stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figliuol dell’uomo" (Giov. 5:26-27); "Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato; e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato" (Giov. 12:44-45); "Se m’aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre" (Giov. 14:7); "Niuno conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre; e niuno conosce appieno il Padre, se non il Figliuolo" (Matt. 11:27); "Tutte le cose che ha il Padre, son mie" (Giov. 16:15); "E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro, e tu in me" (Giov. 17:22-23). Per spiegare questa perfetta unione e collaborazione che esisteva ed esiste tuttora fra il Figliuolo ed il Padre metteremo ora a confronto fra loro alcuni passi della Scrittura.

Ÿ Gesù parlò ai Giudei della sua risurrezione in questa maniera: "Disfate questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere" (Giov. 2:19), facendo capire che lui stesso avrebbe risuscitato il suo corpo dopo che esso sarebbe stato ucciso; mentre Pietro disse ai Giudei: "Uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti" (Atti 3:15), facendo chiaramente capire che fu Dio a fare risorgere il corpo di Cristo Gesù.

Ÿ Gesù, quando promise ai suoi discepoli lo Spirito Santo, disse: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa" (Giov. 14:26), ed anche: "Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me" (Giov. 15:26), facendo capire chiaramente che lo Spirito Santo sarebbe stato mandato sia dal Padre che dal Figliuolo (rimane il fatto però che lo Spirito Santo procede dal Padre come disse lo stesso Gesù).

Ÿ Gesù disse, parlando delle sue pecore: "Io do loro la vita eterna" (Giov. 10:28), e nella preghiera che rivolse al Padre disse: "Padre, l’ora é venuta; glorifica il tuo Figliuolo, affinché il Figliuolo glorifichi te, poiché gli hai data potestà sopra ogni carne, onde egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato" (Giov. 17:1-2), facendo chiaramente capire che chi dona la vita eterna é lui. Paolo invece dice ai Romani: "Il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Rom. 6:23), e Giovanni dice: "Iddio ci ha data la vita eterna" (1 Giov. 5:11), facendo ambedue capire chiaramente che è Dio a dare la vita eterna. Possiamo dunque dire che la vita eterna la dà sia il Padre che il Figliuolo.

Ÿ Gesù disse: "Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno" (Giov. 6:40). Notate che Gesù qui ha detto che sarà lui a risuscitare noi che abbiamo creduto in lui. Ma è altresì scritto che sarà Dio a risuscitarci infatti Paolo ai Corinzi disse: "E Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi mediante la sua potenza" (1 Cor. 6:14).

Ÿ Paolo dice ai Romani: "... fra i quali Gentili siete voi pure, chiamati da Gesù Cristo.." (Rom. 1:6). Quindi colui che ci ha chiamati è Cristo. Ma sempre Paolo dice più avanti in questa epistola che quelli che Dio ha preconosciuti "li ha pure predestinati ad esser conformi all’immagine del suo Figliuolo, ond’egli sia il primogenito fra molti fratelli; e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati..." (Rom. 8:29-30). Quindi noi siamo stati chiamati da Dio e da Cristo Gesù.

Ÿ Paolo dice a Timoteo: "Io rendo grazie a colui che mi ha reso forte, a Cristo Gesù, nostro Signore, dell’avermi egli reputato degno della sua fiducia, ponendo al ministerio me..." (1 Tim. 1:12). Questo significa che Paolo fu approvato da Cristo che lo stimò degno della sua fiducia affidandogli il ministerio della Parola. Lo stesso apostolo dice ai Tessalonicesi: "... siccome siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare l’Evangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori" (1 Tess. 2:4). Quindi lui era stato approvato da Dio e da Cristo Gesù.

Ÿ Paolo disse agli anziani di Efeso: "Ma io non fo alcun conto della vita, quasi mi fosse cara, pur di compiere il mio corso e il ministerio che ho ricevuto dal Signor Gesù..." (Atti 20:24). Quindi fu Cristo a stabilirlo ministro del Vangelo, e questo lo confermò anche a Timoteo quando gli disse che lui rendeva grazie a Cristo che lo aveva reputato degno della sua fiducia ponendo al ministerio lui che prima era stato un bestemmiatore, un persecutore e un oltraggiatore (cfr. 1 Tim. 1:12-13). Ma ai Colossesi Paolo dice che fu Dio a dargli il ministerio: ‘... io sono stato fatto ministro, secondo l’ufficio datomi da Dio per voi di annunziare nella sua pienezza la parola di Dio" (Col. 1:25).

I Tre operano di comune accordo

I seguenti esempi mostrano come il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo operano tutte le cose assieme e di comune accordo.

Ÿ L’uomo fu creato dal Padre, dal Figliuolo e dallo Spirito Santo. Nel libro della Genesi, a riguardo della creazione dell’uomo, troviamo scritto: "Poi Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza..." (Gen. 1:26). Queste parole mostrano come Dio, quando parlò, usò il verbo al plurale e non al singolare infatti egli non disse: ‘Farò’, ma bensì: "Facciamo". Con chi parlò? Con gli angeli forse? Affatto, perché essi sono delle creature. Egli parlò con la Parola che era con Lui, e con lo Spirito eterno che era altresì con Lui.

Ÿ Dio, la Parola e lo Spirito Santo ci hanno formato nel seno di nostra madre. Davide dice a Dio: "Poiché sei tu che hai formato le mie reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre...." (Sal. 139:13). Elihu disse a Giobbe: "Lo Spirito di Dio mi ha creato..." (Giob. 33:4). Giovanni dice che "ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei" (Giov. 1:3) riferendosi alla Parola di Dio; e quindi noi siamo stati formati dalla Parola di Dio nel seno di nostra madre.

Ÿ L’apostolo Paolo fu mandato a predicare da Dio Padre, dal Figliuolo e dallo Spirito Santo. A Tito, l’apostolo Paolo dice: "Paolo, servitor di Dio e apostolo di Gesù Cristo per la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che é secondo pietà, nella speranza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, promise avanti i secoli, manifestando poi nei suoi proprî tempi la sua parola mediante la predicazione che é stata a me affidata per mandato di Dio, nostro Salvatore..." (Tito 1:1-3), facendo intendere che egli fu mandato a predicare da Dio Padre. Ai Corinzi lo stesso apostolo dice: "Cristo non mi ha mandato a battezzare ma ad evangelizzare..." (1 Cor. 1:17), facendo capire che lui fu mandato a predicare ai Gentili dal Figliuolo di Dio. Se poi a questi passi si aggiunge quello che dice: "Essi (Barnaba e Saulo) dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro" (Atti 13:4) allora noteremo come furono tutti e tre, cioè il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo, che di comune accordo mandarono Paolo a predicare l’Evangelo ai Gentili.

Ÿ Per ciò che concerne la nostra salvezza dobbiamo dire che i tre, cioè il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo, hanno operato assieme in perfetta collaborazione. Il Padre ha mandato lo Spirito Santo secondo che è scritto: ".. lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome..." (Giov. 14:26), il quale ci ha convinti quanto al peccato, alla giustizia ed al giudizio secondo che é scritto: "E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio" (Giov. 16:8); poi Egli ci ha attratti al Figliuolo secondo che disse Gesù: "Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri" (Giov. 6:44), ed anche: "Tutto quel che il Padre mi dà, verrà a me" (Giov. 6:37); ed il Figliuolo ci ha salvati dai nostri peccati secondo che é scritto: "Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi" (Gal. 5:1).

Ÿ Il processo di trasformazione all’immagine del Figliuolo di Dio che é cominciato in noi e che sta tuttora proseguendo è compiuto da tutte e tre le persone della Deità, nessuna esclusa. Ecco i passi che lo confermano. Paolo ai Filippesi dice: "Dio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per la sua benevolenza" (Fil. 2:13). Ai Corinzi egli dice: "Cristo che verso voi non é debole, ma é potente in voi" (2 Cor. 13:3), e sempre ai Corinzi dice: "E noi tutti, contemplando a faccia scoperta, come in uno specchio, la gloria del Signore, siam trasformati nella stessa immagine, di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore" (2 Cor. 3:18 Diod.).

Ÿ L’opera di santificazione è compiuta da Dio Padre, dal Figliuolo e dallo Spirito Santo. Le seguenti Scritture lo confermano: Paolo dice ai Tessalonicesi: "Or l’Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente..." (1 Tess. 5:23). Lo scrittore agli Ebrei afferma: "Poiché e colui che santifica (Cristo) e quelli che son santificati, provengon tutti da uno..." (Ebr. 2:11). Pietro dice nella sua epistola che noi siamo stati "eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito..." (1 Piet. 1:2).

Ÿ Per ciò che concerne la guida dobbiamo dire che siamo guidati da Dio, dal suo Cristo e dallo Spirito Santo. Le seguenti Scritture lo confermano. Nei Salmi è scritto di Dio : "Poiché questo Dio è il nostro Dio in sempiterno; egli sarà la nostra guida fino alla morte" (Sal. 48:14). In Matteo, Gesù dice: "E non vi fate chiamar guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo" (Matt. 23:10). In Giovanni é scritto: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13).

I Tre sono uno e dimorano in noi

Ora vediamo delle Scritture dalle quali si comprende che in noi figliuoli di Dio dimorano sia il Padre che il Figliuolo che lo Spirito Santo.

Ÿ La Parola attesta che Dio il Padre dimora in noi con queste parole. Gesù disse: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui" (Giov. 14:23). Giovanni dice: "Chi confessa che Gesù é il Figliuol di Dio, Iddio dimora in lui, ed egli in Dio" (1 Giov. 4:15). Paolo dice: "Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro..." (2 Cor. 6:16).

Ÿ La Parola attesta che Gesù Cristo il Figlio di Dio dimora in noi in queste maniere. Gesù disse: "Dimorate in me, e io dimorerò in voi... Colui che dimora in me e nel quale io dimoro porta molto frutto..." (Giov. 15:4,5). Paolo dice agli Efesini: "Io piego le ginocchia dinanzi al Padre,... perch’Egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d’esser potentemente fortificati mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori..." (Ef. 3:14-17). Ai Colossesi, lo stesso apostolo dice: "Ai quali (ai santi) Iddio ha voluto far conoscere qual sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra i Gentili, che é Cristo in voi, speranza della gloria" (Col. 1:27). Ai Galati: "Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma é Cristo che vive in me.." (Gal. 2:20). Ai Romani: "E se Cristo é in voi, ben é il corpo morto a cagion del peccato..." (Rom. 8:10). Ai Corinzi: "Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesù Cristo é in voi?" (2 Cor. 13:5).

Ÿ La Parola attesta nelle seguenti maniere che lo Spirito Santo dimora in noi (tenete presente che Esso é chiamato sia Spirito di Dio che Spirito del suo Figliuolo). Gesù disse: "Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi" (Giov. 14:17). Paolo dice ai Romani: "Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non é di lui" (Rom. 8:9). Ai Corinzi egli dice: "Non sapete voi che il vostro corpo é il tempio dello Spirito Santo che é in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?" (1 Cor. 6:19). Ai Galati: "E perché siete figliuoli, Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori, che grida: Abba, Padre" (Gal. 4:6). A Timoteo: "Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi" (2 Tim. 1:14). Giacomo dice: "Ovvero pensate voi che la Scrittura dichiari invano che lo Spirito ch’Egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia?" (Giac. 4:5).

Il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono tutti e tre onnipresenti

La dottrina secondo la quale ciascuna persona della Divinità non può trovarsi contemporaneamente in ogni luogo è falsa.

Dio è onnipresente, perché si trova in cielo, in terra e in ogni altro luogo dell’universo. Sì, Dio riempie il cielo, la terra e l’universo infatti Salomone disse: "Ecco, i cieli e i cieli de’ cieli non ti posson contenere..." (2 Cron. 6:18).

Anche Gesù Cristo è onnipresente perché lui stesso disse un giorno: "Dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro" (Matt. 18:20), e perché la Scrittura dice di lui: "Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al disopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa" (Ef. 4:10). (Notate il "dovunque" nel primo versetto e il "riempisse ogni cosa" nel secondo perché essi attestano l’onnipresenza di Cristo).

Infine, anche lo Spirito Santo è onnipresente perché Davide dice nei Salmi: "Dove me ne andrò lungi dal tuo Spirito?" (Sal. 139:7).

In ragione di tutte queste Scritture fin qui citate noi affermiamo con ogni franchezza che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono tre Dèi, ma un solo Dio. Noi non abbiamo tre Dèi, perché noi non siamo politeisti come lo sono tante popolazioni sulla terra; ma noi abbiamo un solo Dio, in Lui crediamo, Lui conosciamo, Lui amiamo, Lui serviamo, Egli è l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo; abbiamo pure un solo Signore, il Figlio di Dio; ed abbiamo pure un unico Spirito nei nostri cuori, quello eterno del nostro Dio per il quale gridiamo: Abba! Padre! Queste tre persone sono Dio ab eterno in eterno. Amen. Certo noi non possiamo comprendere appieno tutto questo perché si tratta di cose più alte del cielo e più profonde del soggiorno dei morti, la cui misura è più lunga della terra e più larga del mare, ma lo crediamo.

Dio è spirito

Strana dottrina davvero anche quella che asserisce che Dio Padre è fatto di carne ed ossa, eppure i Mormoni ci credono in questa eresia tirata fuori da Joseph Smith dal suo cuore malvagio. La Scrittura afferma che Dio è una persona ma che non ha carne ed ossa come abbiamo noi infatti Gesù disse: "Iddio è spirito" (Giov. 4:24); e "uno spirito non ha carne e ossa" (Luca 24:39). Bastano questi versi della Scrittura per turare la bocca ai Mormoni.

Dio è sempre stato e sarà sempre lo stesso

Joseph Smith negò la immutabilità di Dio perché secondo lui Dio non fu sempre Dio ma ci fu un tempo in cui Egli fu un uomo come noi e poi fu esaltato. Ma Dio, l’Onnipotente, non è mai stato un uomo mortale come noi perché la Scrittura afferma in svariate maniere che Egli è sempre stato lo stesso da sempre e sarà lo stesso per sempre. Dio dice infatti tramite Malachia: "Io, l’Eterno, non muto.." (Mal. 3:6). E se ciò non bastasse per turare la bocca a questi psèudocristiani ci sono quest’altri versi della Scrittura: "Avanti che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi, ab eterno in eterno, tu sei Dio" (Sal. 90:2), e: "Ma tu sei sempre lo stesso.." (Sal. 102:27). E siccome Gesù disse che "Iddio è spirito" (Giov. 4:24) si deve dire che Dio è sempre stato spirito. E siccome che uno spirito non ha carne ed ossa come abbiamo noi, Dio non fu mai un uomo. E potremmo proseguire col dire che quindi Dio non è un uomo esaltato (cioè un essere risorto) come disse Joseph Smith. Ma non hanno mai letto i Mormoni che il re dei secoli è "immortale" (1 Tim. 1:17), e che egli solo "possiede l’immortalità" (1 Tim. 6:16)? Se dunque egli è sempre lo stesso da ogni eternità come è possibile che un giorno abbia sperimentato la mortalità e poi sia stato esaltato?

Dato che qui abbiamo confutato la dottrina mormone secondo cui un giorno Dio fu un uomo come noi vogliamo spendere ora qualche parola a riguardo della dottrina ‘Adamo-Dio’ a suo tempo insegnata tra i Mormoni. Brigham Young (considerato il più grande presidente mormone dopo Joseph Smith) spiegò un giorno il concepimento miracoloso di Gesù in questi termini: ‘Quando la Vergine Maria concepì il suo figliuolo Gesù, il Padre lo aveva generato a sua somiglianza. Egli non venne generato dallo Spirito Santo. E chi era il Padre? Egli è il primo della famiglia umana... Gesù, il nostro fratello maggiore, venne generato nella carne dalla stessa persona che era nel giardino dell’Eden, e che è il nostro Padre nei cieli’ (Journal of Discourses, vol. I, pag. 50-51: citato da Walter R. Martin in op. cit., pag. 186). E sempre Young affermò pure: ‘Quando il nostro padre Adamo venne nel giardino di Eden, vi venne con un corpo celeste e portò con sé Eva, una delle sue mogli. Egli aiutò a creare ed a organizzare questo mondo. Egli è Michele, l’Arcangelo, l’Anziano di Giorni, intorno al quale uomini santi hanno scritto e parlato - Egli è il nostro Padre e il nostro Dio, e l’unico Dio con cui noi abbiamo a che fare’ (Journal of Discourses vol. I, pag. 50; citato da Hoekema in op. cit., pag. 40). Così parlando egli identificò Adamo con Dio, cioè disse che Adamo era Dio e perciò anche il Padre di Cristo Gesù, e così introdusse la dottrina denominata Adamo-Dio. Molti ci credettero e diversi alti esponenti della setta la insegnarono, ma nello stesso tempo essa incontrò una forte opposizione all’interno dei Mormoni. Oggigiorno i leaders di questa setta non insegnano più questa dottrina, perché considerata un’eresia. Nella conferenza dell’ottobre 1976, il presidente della chiesa mormone Spencer W. Kimball dichiarò: ‘Vi mettiamo in guardia contro la disseminazione di dottrine che sono contrarie alle scritture e che sono asseritamente state insegnate da alcune autorità generali delle generazioni passate. Tale è, per esempio, la teoria di Adamo-Dio. Noi denunciamo questa teoria e speriamo che tutti siano messi in guardia contro questo e altri tipi di falsa dottrina’ (Mark E. Petersen, Adam, Who is He? [Adamo, Chi è Egli?], Salt Lake City 1976, pag. 45: citato da Massimo Introvigne in Le Nuove Rivelazioni, Tipografia Poliglotta Vaticana 1991, pag. 71). Rimane il fatto però che per i Mormoni Dio un giorno se non fu Adamo fu sempre un altro uomo e con questo uomo glorificato (perché egli morì e risuscitò) Maria ebbe una relazione carnale dalla quale nacque Gesù; per cui alla fin fine le cose non sono cambiate di molto.

Dio Padre non ha un Padre

Come avete potuto vedere secondo la stravagante e perversa teologia mormone Gesù avrebbe non solo un Padre, ma anche un nonno e così via! Quindi secondo loro l’Iddio che è nei cieli sarebbe stato a sua volta generato da suo Padre! No, non è affatto così, perché in cielo vi è un solo Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo secondo che è scritto ai Corinzi: "Per noi c’è un Dio solo, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per la gloria sua" (1 Cor. 8:6). Prima di lui non ci fu mai altro Dio perché Egli dice in Isaia: "Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non ve ne sarà alcuno... Così parla l’Eterno, re d’Israele e suo redentore, l’Eterno degli eserciti; Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di me non v’è Dio..." (Is. 43:10; 44:6). Ma noi diciamo: Come avrebbe potuto dire Dio, se fosse stato generato da un altro Dio, di essere il primo? Non avrebbe potuto farlo; anzi avrebbe dovuto affermare di essere il secondo o il terzo e così via, se le cose stessero come dicono i Mormoni. Ma le cose stanno come dice la Scrittura e non come ha detto quell’impostore di Joseph Smith.

Dio creò i cieli e la terra dal nulla; non creò oltre alla terra altri pianeti abitabili; ed alla creazione non presero parte spiriti umani preesistenti

Quello che i Mormoni insegnano sulla creazione è falso perché la Scrittura afferma che Dio creò tutte le cose dal nulla mediante la sua Parola secondo che è scritto agli Ebrei: "Per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" (Ebr. 11:3). E poi diciamo: come si potrebbe affermare che Dio è Onnipotente e poi nello stesso affermare che Egli non può originare la materia dal nulla? Non sarebbe contraddittorio? Dio non è un uomo; Egli può fare ogni cosa. Gesù disse che "le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio" (Luca 18:27). All’uomo è impossibile fare qualcosa dal nulla? Non a Dio; cioè non al nostro Dio. Diciamo il nostro Dio perché come abbiamo visto il Dio dei Mormoni non può creare la materia dal nulla per cui il loro Dio non è il nostro Dio.

Per quanto riguarda la creazione da parte di Dio di altri pianeti abitabili occorre dire che è una delle favole artificiose insegnate dai Mormoni. La Scrittura non insegna affatto simili cose. Il solo pianeta abitato da esseri umani che Dio ha creato è la terra e non ce ne sono altri. E su questo Dio ha posto l’uomo e su questo Dio ha mandato il suo Figliuolo per essere la propiziazione dei nostri peccati ed è su questo pianeta che Cristo tornerà con gloria e potenza. Ma questo nostro pianeta non durerà in eterno ma un giorno sarà annichilito assieme al presente cielo; ma Dio creerà nuovi cieli e nuova terra nei quali abiterà la giustizia e in essi noi credenti glorificati, cioè con un corpo glorioso e immortale, vivremo per l’eternità.

Per quanto riguarda la preesistenza degli spiriti e la collaborazione di alcuni di essi con Cristo nella creazione, diciamo che siccome la Scrittura nega categoricamente la preesistenza dello spirito umano di conseguenza non può essere vero che alcuni di questi spiriti collaborarono con Cristo. Ma non hanno mai letto i Mormoni che "tutte le cose sono state create per mezzo di lui…" (Col. 1:16), e che Dio per mezzo del suo Figliuolo "ha creato i mondi" (Ebr. 1:2)? Ed ancora che "ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giov. 1:3), dove per "lei" Giovanni intende la Parola che poi è stata fatta carne, cioè il Figliuolo di Dio? Non sono abbastanza chiare tutte queste Scritture nell’affermare che Dio Padre ha creato tutte le cose tramite il suo Figliuolo assieme al quale è uno da ogni eternità? Ecco perché Dio dice in Isaia: "Io sono l’Eterno, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho distesa la terra, senza che vi fosse alcuno meco" (Is. 44:24), perché il Figliuolo tramite cui Egli fece tutte le cose era ed è Dio assieme a Lui. La collaborazione di preesistenti spiriti con il Figlio di Dio nella creazione è perciò esclusa categoricamente.

Fratelli, come avete potuto vedere da voi stessi il Dio di cui parlano i Mormoni non è l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo che noi abbiamo conosciuto. Guardatevi dunque da essi.

 

GESÙ CRISTO

La dottrina mormone

Cristo prima della sua incarnazione era Yahweh che bisogna distinguere però da Elohim. I Mormoni fanno una distinzione fra Elohim e Yahweh; infatti per loro Elohim è il nome dato a Dio l’eterno Padre, mentre Yahweh è un’altro nome per Cristo prima della sua incarnazione. ‘Ci si deve ricordare che il Personaggio generalmente designato nell’Antico Testamento come Dio o il Signore è Colui che nel suo stato mortale fu conosciuto come Gesù Cristo, e nel suo stato antemortale come Jehovah (…) Gesù Cristo è il Figlio di Elohim…’ (James Talmage, op. cit., pag. 465-466).

Cristo prima della sua incarnazione esisteva quale primogenito di miriadi di preesistenti spiriti nati da Dio. La dottrina sulla preesistenza di Cristo, così come è insegnata dai Mormoni, è collegata all’altra dottrina sulla preesistenza degli spiriti umani. Yahweh esisteva antecedentemente alla sua incarnazione quale ‘primogenito’ di miriadi di preesistenti spiriti. Nell’Appendice numero 2 di The Articles of Faith è scritto: ‘Fra gli spiriti figli di Elohim il primonato fu ed è Jehovah o Gesù Cristo per il quale tutti gli altri sono più giovani (...) Gesù Cristo non è il Padre degli spiriti che hanno preso o che prenderanno dei corpi su questa terra, perché Egli è uno di loro. Egli è il Figlio come loro sono figli e figlie di Elohim’ (ibid., pag. 472,473). In altre parole per i Mormoni la sola differenza fra Cristo e noi è che mentre Cristo fu generato da Elohim per prima, noi nella nostra preesistenza nascemmo dopo, quindi Cristo è il fratello maggiore degli uomini mortali. Nei Principi Evangelici si legge infatti: ‘Ogni persona nata su questa terra era o nostro fratello o nostra sorella in cielo. Il primo spirito nato dai nostri genitori celesti fu Gesù Cristo. Egli è così il nostro fratello maggiore’ (Principi Evangelici, Pubblicato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, pag. 5). Alla fin fine quindi tra Cristo e noi, per i Mormoni, ci sarebbe solo una differenza di grado perché anche noi in cielo prima che venissimo a vivere sulla terra eravamo figliuoli di Dio.

Gesù Cristo era divino come ciascuno di noi. I Mormoni ammettono la divinità di Cristo ma per loro Cristo era Divino come ciascuno di noi; quindi la sua divinità non è sostanzialmente diversa da quella dell’uomo perché anche l’uomo prima di venire in questo mondo era un figlio di Dio. Inoltre come abbiamo precedentemente visto essi negano la Trinità perché per loro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono un solo Dio ma tre Dii. Ed è da notare che Cristo non è considerato uguale al Padre, infatti essi dicono: ‘Gesù è più grande dello Spirito Santo, che gli è sottoposto, ma il suo Padre è più grande di lui’ (Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. I, pag. 18: citato da Hoekema in op. cit., pag. 54). E’ vero che i Mormoni insegnano che Cristo ‘creò’ questa terra sotto la direzione del Padre, ma è anche vero che, come abbiamo già visto, essi insegnano che Cristo in questa opera fu aiutato da molti dei preesistenti spiriti, tra cui Adamo e Joseph Smith.

Gesù fu concepito miracolosamente ma non fu generato dallo Spirito Santo. I Mormoni, per quanto riguarda la nascita di Gesù Cristo dicono di credere nel suo ‘concepimento miracoloso’, ma quando spiegano che cosa intendono per ‘concepimento miracoloso’ allora dimostrano di non credere affatto che Gesù Cristo sia stato generato dallo Spirito Santo nel seno di Maria vergine quando questa era fidanzata con Giuseppe. Ecco alcune dichiarazioni di importanti esponenti della chiesa mormone che fanno capire bene cosa intendono i Mormoni per ‘concepimento miracoloso’. Joseph Fielding Smith affermò: ‘Io credo fermamente che Gesù Cristo è l’Unigenito Figliuolo di Dio nella carne. (...) Cristo fu generato da Dio. Egli non nacque senza l’aiuto dell’Uomo, e quell’Uomo era Dio’ (Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. I, pag.18). Brigham Young una volta dichiarò: ‘Ora ricordatevi da questo tempo in poi, e per sempre, che Gesù Cristo non fu generato dallo Spirito Santo’ (Journal of Discourses, vol. I, pag. 51). Orson Pratt (un apostolo mormone) fu ancora più esplicito di loro infatti disse: ‘Il corpo mortale di Gesù necessitò di una Madre nonché di un Padre. Perciò il Padre e la Madre di Gesù secondo la carne dovevano essersi uniti come Marito e Moglie; perciò la Vergine Maria doveva essere stata, per un periodo, la moglie legittima di Dio il Padre; adoperiamo il termine Moglie legittima perché sarebbe blasfemo al massimo grado dire che Egli la ricoperse della sua ombra o che generò il Salvatore in modo illegittimo. Sarebbe stato illegittimo per qualunque uomo di interferire con Maria, che era già sposata con Giuseppe: (....) Se Dio il Padre diede Maria a Giuseppe per il tempo soltanto, o per il tempo e per l’eternità, non siamo informati’ (Orson Pratt, The Seer, pag. 158). Ma perché i Mormoni ragionano in questa maniera per spiegare il concepimento di Gesù? Per questa ragione; perché per loro Dio è un uomo esaltato con carne e ossa come noi, e non spirito come dice invece la Scrittura, e siccome che Gesù è il Figlio di Dio, di conseguenza Gesù è nato da una relazione carnale tra Dio e Maria.

Gesù Cristo si sposò a Cana di Galilea ed ebbe più mogli. Secondo la dottrina mormone sulla salvezza ‘non ci può essere nessuna esaltazione alla pienezza delle benedizioni del regno celestiale fuori dalla relazione matrimoniale’ (Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. II, pag. 65; citato da Hoekema in op. cit., pag. 56). Per i Mormoni le coppie i cui matrimoni non sono stati suggellati per l’eternità diventano angeli e non Dèi nella vita a venire; mentre quelli suggellati l’uno all’altro per l’eternità diventano Dèi (cfr. Dottrina e Alleanze 132: 15-20). Quindi, è implicito questo, anche Cristo se non si fosse sposato per l’eternità durante la sua vita terrena, nella vita futura non avrebbe potuto essere innalzato al di sopra degli angeli. Un celibe non poteva ottenere la sua gloria. E così, per la teologia mormone anche Cristo si sposò. Lo ha affermato l’apostolo mormone Orson Hyde, uno dei membri del primo consiglio dei Dodici apostoli, in questi termini: ‘Una volta ci fu un matrimonio a Cana di Galilea; (…) la persona che si sposò in quell’occasione era niente meno che Gesù Cristo...’ (Journal of Discourses, vol. IV, pag. 259), ed ancora: ‘Scopro che alcuni giornali orientali mi descrivono come un blasfemo perché dissi, nella mia relazione sul matrimonio (...) che Gesù Cristo si sposò a Cana di Galilea, che Maria, Marta ed altre furono sue mogli, e che egli generò dei figli ...’ (ibid., vol. II, pag. 210).

Confutazione

La distinzione tra Yahweh ed Elohim non è scritturale

La distinzione tra Yahweh ed Elohim fatta dai Mormoni non ha un fondamento scritturale perché i due termini sotto l’Antico Testamento spesso appaiono assieme per indicare la stessa persona come per esempio nel libro della Genesi quando è detto: "E l’Eterno Iddio (Ebraico: Yahweh Elohim) formò l’uomo dalla polvere della terra.." (Gen. 2:7), e: ‘E l’Eterno Iddio (Yahweh Elohim) diede all’uomo questo comandamento:…" (Gen. 2:16), ed anche: "Poi l’Eterno Iddio (Yahweh Elohim) disse: Non è bene che l’uomo sia solo…." (Gen. 2:18), ed ancora: "Allora l’Eterno Iddio (Yahweh Elohim) fece cadere un profondo sonno sull’uomo…." (Gen. 2:21).

Ma allora il Figlio di Dio prima di venire in questo mondo era chiamato Yahweh o no? Certo che lo era infatti in Gioele è detto che "chiunque invocherà il nome dell’Eterno (Yahweh) sarà salvato" (Gioele 2:32), parole queste che come sapete vengono citate da Paolo e Pietro in relazione a Gesù Cristo: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato" (Rom. 10:13; Atti 2:21). Ma si tenga presente che anche il Padre sotto l’Antico Patto era chiamato Yahweh infatti Davide parlando per lo Spirito disse: "L’Eterno (Yahweh) ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io abbia fatto de’ tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi" (Sal. 110:1). E tutto questo perché il Padre ed il Figlio erano uno ancora prima che il Figlio venisse nel mondo a redimerci.

Il Figliuolo di Dio prima di farsi uomo era Dio coeterno con il Padre; noi prima di venire in questo mondo invece non esistevamo

La Scrittura ci insegna che Cristo, il Figlio di Dio, esisteva prima di divenire simile agli uomini infatti è detto che "nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio..." (Giov. 1:1) e Giovanni Battista disse del Figliuolo: "Egli era prima di me" (Giov. 1:30); ma sia ben chiaro che questa preesistenza del Figliuolo non ha mai avuto un principio perché Egli era Dio prima di assumere la nostra natura umana, infatti è scritto: "E la Parola era Dio..." (Giov. 1:1), e quindi il Figliuolo era da ogni eternità con Dio suo Padre in cielo. Lui stesso lo confermò questo quando disse ai Giudei: "Prima che Abramo fosse nato, io sono" (Giov. 8:58). Ma per ciò che concerne noi uomini mortali la Scrittura non insegna che noi esistevamo in spirito nei cieli prima di venire in questo mondo (su questo argomento ci torneremo più avanti). La differenza quindi che passa tra Cristo Gesù e noi è una differenza di natura perché Lui nei giorni della sua carne possedeva una natura divina oltre che una natura umana essendo nello stesso tempo vero Dio e vero uomo. Vero Dio perché Cristo era la Parola che nel principio era Dio, e vero uomo perché Lui la Parola fu fatta carne. Noi invece siamo solo esseri umani essendo delle creature di Dio che hanno avuto un inizio su questa terra. Nessuno di noi può dire: "Prima che Abramo fosse nato io sono"; ma deve piuttosto dire: ‘Prima che mia madre mi concepisse nel suo seno io non esistevo’. Inoltre noi credenti siamo figliuoli di Dio per adozione, Gesù lo è per natura da ogni eternità. In altre parole noi siamo diventati figliuoli di Dio quando siamo stati rigenerati da Dio mediante la sua Parola piantata in noi ed in questa maniera siamo entrati a far parte della famiglia di Dio, Gesù invece non è mai diventato Figliuolo di Dio essendolo da ogni eternità. C’è dunque una grandissima differenza fra Cristo e noi. Ma diciamo di più; Cristo Gesù, essendo la Parola di Dio, è pure il nostro Creatore perché Giovanni dice che senza la Parola "neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giov. 1:3-4); quindi noi siamo stati fatti per mezzo di Cristo e non solo per Cristo. Siamo delle creature fatte da Dio per mezzo di Cristo. E si tenga presente che anche quando noi saremo risuscitati continueremo ad essere delle creature; sì saremo glorificati ma rimarremo sempre delle creature che assieme agli angeli (che però sono venuti all’esistenza prima di noi) dovremo continuare ad adorare Colui che siede sul trono e l’Agnello che siede alla sua destra. Noi non saremo Dio, noi non diventeremo Dio. Il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo continueranno ad essere Dio, ma noi continueremo ad essere delle creature.

Il Figliuolo prima di venire in questo mondo era Dio con il Padre e nella creazione non fu aiutato da nessun preesistente spirito

La dottrina dei Mormoni sulla divinità di Cristo conferma che per loro Cristo non è l’Iddio potente di cui parla la Scrittura perché l’Iddio potente che noi abbiamo conosciuto e di cui parlano la legge ed i profeti e gli apostoli non aveva bisogno di essere aiutato proprio da nessuno nella creazione. Nei Salmi è detto che i cieli "furon fatti dalla parola dell’Eterno" (Sal. 33:6) che noi sappiamo è Cristo Gesù: non è detto dalla Parola di Dio con l’aiuto di qualche spirito preesistente ma dalla Parola di Dio. Anche Giovanni attesta la medesima cosa quando dice che "ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giov. 1:3). Questo conferma che il Figliuolo nella creazione non fu aiutato da qualche spirito preesistente come dicono i Mormoni.

Gesù Cristo è Dio, coeterno con il Padre; senza inizio di giorni né fin di vita; egli è il primo e l’ultimo, il principio e la fine; Egli è Onnipotente, Onnipresente, e Onnisciente; Egli è il nostro grande Dio benedetto in eterno; questo è quello che insegna la Scrittura. I Mormoni non lo conoscono; per questo fanno questi strani ragionamenti attorno alla sua persona.

Il Figliuolo di Dio fu generato, quanto alla carne, dallo Spirito Santo

Vogliamo ora confutare l’eresia mormone sul concepimento di Gesù. La Scrittura afferma chiaramente che Gesù Cristo fu generato secondo la carne dallo Spirito Santo; questo lo dice Luca in questi termini: "Al sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea detta Nazaret ad una vergine fidanzata ad un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. E l’angelo, entrato da lei, disse: Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è teco. Ed ella fu turbata a questa parola, e si domandava che cosa volesse dire un tal saluto. E l’angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un figliuolo e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell’Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine. E Maria disse all’angelo: Come avverrà questo, poiché non conosco uomo? E l’angelo, rispondendo, le disse: Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò ancora il santo che nascerà, sarà chiamato Figliuolo di Dio...." (Luca 1:26-35); e Matteo lo conferma dicendo: "Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe; e prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per virtù dello Spirito Santo. E Giuseppe, suo marito, essendo uomo giusto e non volendo esporla ad infamia, si propose di lasciarla occultamente. Ma mentre avea queste cose nell’animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide, non temere di prender teco Maria tua moglie: perché ciò che in lei è generato, è dallo Spirito Santo. Ed ella partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati" (Matt. 1:18-21).

Cristo a Cana di Galilea non si sposò; il suo matrimonio deve ancora avere luogo

Confutiamo ora l’eresia sul matrimonio di Gesù trascrivendo alcune parole scritte da Giovanni sulle nozze di Cana: "Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e c’era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato co’ suoi discepoli alle nozze" (Giov. 2:1-2). Non è abbastanza chiaro che non erano le nozze del Signore quelle tenutesi in quella località della Galilea? Ma non leggono i Mormoni che Gesù fu invitato alle nozze coi suoi discepoli? Ma non capiscono che se fossero state le sue nozze ci sarebbe stato scritto che egli invitò i suoi discepoli alle sue nozze e non che lui fu invitato con essi? Da che mondo e mondo si sa che chi si sposa invita e non è invitato alle sue nozze. E’ falso dunque che Gesù si sposò. E’ invece vero che Gesù si deve ancora sposare: questo matrimonio avverrà in cielo dove tutto è preparato per quel glorioso evento. La sposa è la Chiesa per la quale egli ha dato la sua vita mentre visse sulla terra. Giovanni in visione sentì la voce di una grande moltitudine che diceva: "Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiché son giunte le nozze dell’Agnello, e la sua sposa s’è preparata; e le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino son le opere giuste dei santi" (Ap. 19:7-8). Amen. Vieni Signor Gesù, ti aspettiamo per andare in cielo a festeggiare queste nozze. Fratelli, come potete vedere da voi stessi il Cristo che annunziano i Mormoni non è il Cristo di Dio; guardatevi dunque da codesta gente che spaccia queste menzogne sul conto del nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù.

 

LO SPIRITO SANTO

La dottrina mormone

Lo Spirito Santo è un personaggio di spirito presente in un solo posto alla volta. La dottrina mormone sullo Spirito Santo è questa. Lo Spirito Santo è ‘il terzo membro della Divinità. Egli è un Personaggio di Spirito, uno Spirito Persona, uno Spirito Uomo, uno Spirito Entità. Egli può essere in un solo posto alla volta, e non si trasforma e non può trasformarsi in nessun altra forma o immagine oltre quella dell’Uomo che egli è, benché la sua potenza e influenza si possono manifestare in uno stesso tempo attraverso tutta l’immensità’ (Bruce McConkie, op. cit., 1993, pag. 359). Nell’Encyclopedia of Mormonism si legge che ‘lo Spirito Santo è uno spirito uomo, uno spirito figlio di Dio il Padre’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. II, pag. 649). Ma un’altra cosa nella teologia mormone che riguarda lo Spirito Santo è che ci sarebbe un primo ed anche un secondo Spirito. Ecco infatti quanto ha affermato Joseph Fielding Smith: ‘L’onnipresenza dello Spirito Santo. Non si dovrebbe confondere lo Spirito Santo con lo Spirito che riempie l’immensità dello spazio e che è presente dappertutto. Quest’altro Spirito è impersonale, non ha né dimensioni né forma; esso si irradia dalla presenza del Padre e del Figlio ed è in tutte le cose. Noi dovremmo parlare dello Spirito Santo come di un personaggio il cui pronome è ‘Egli’, e di quest’altro Spirito, come ‘Esso’...’ (Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. I, pag. 53). Per una conferma citiamo altre parole di Joseph F. Smith: ‘Lo Spirito Santo come personaggio di Spirito non può essere onnipresente in persona come non può esserlo il Padre o il Figlio, ma tramite la sua intelligenza, la sua conoscenza, la sua potenza ed influenza, sopra e attraverso le leggi della natura, egli è e può essere onnipresente attraverso tutte le opere di Dio. Non è lo Spirito Santo che in persona illumina ogni uomo che nasce nel mondo, ma è la luce di Cristo, lo Spirito della verità, che procede dalla sorgente dell’intelligenza, che permea tutta la natura, che illumina ogni uomo e riempie l’immensità dello spazio. Voi lo potete chiamare lo Spirito di Dio, lo potete chiamare l’influenza dell’intelligenza di Dio…’ (Citato da Bruce McConkie in op. cit., pag. 752). Come potete vedere lo Spirito della verità, chiamato luce di Cristo, non è lo Spirito Santo per i Mormoni]. Ecco perché dunque i Mormoni non credono che lo Spirito Santo abiti realmente in tutti i credenti: ‘In un senso figurato, lo Spirito Santo dimora nei cuori dei Santi giusti di tutte le dispensazioni’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. II, pag. 649).

Confutazione

V’è un unico Spirito; quello di Dio, il quale è onnipotente, onnipresente ed onnisciente

Come potete vedere da voi stessi la definizione dello Spirito Santo data dai Mormoni non solo è errata, confusa ed ambigua ma inconciliabile con la stessa dottrina mormone che dice che per diventare Dio è necessario ricevere un corpo mortale per dopo progredire verso la Divinità (come vedremo dopo, l’incarnazione degli spiriti preesistenti si rende necessaria per permettere all’uomo di diventare anch’egli Dio). Se infatti lo Spirito Santo è Dio, ma è detto che non ha carne e ossa (perché egli non fu mai un uomo mortale che poi fu esaltato), come il Padre ed il Figlio, come ha potuto diventare Dio? Nessuno dei Mormoni lo sa. E non solo con questa dottrina è inconciliabile la definizione dello Spirito Santo vista prima ma anche con quell’altra che dice che ‘un corpo immateriale non può esistere’ (James Talmage, op. cit., pag. 48). Difatti se lo Spirito Santo per i Mormoni non è fatto di carne e d’ossa e quindi non è materiale come può esistere? Ancora una volta dunque ci troviamo davanti a delle grosse incongruenze dottrinali. Ora, metteremo a confronto dei passi della Scrittura che si riferiscono allo Spirito Santo di Dio con altri che si riferiscono a Dio al fine di dimostrare che lo Spirito Santo é Dio.

Ÿ Lo scrittore agli Ebrei dice: "..Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente?" (Ebr. 9:14), e Mosè afferma di Dio: "Ab eterno in eterno, tu sei Dio" (Sal. 90:2). Lo Spirito è quindi eterno come lo è Dio.

Ÿ Davide disse a Dio: "Dove me ne andrò lungi dal tuo Spirito?" (Sal. 139:7), mentre Dio disse a Geremia: "Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto sì ch’io non lo vegga? dice l’Eterno" (Ger. 23:24). Lo Spirito è dunque onnipresente come lo è Dio.

Ÿ Paolo dice che "lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10), mentre Anna disse di Dio: "L’Eterno è un Dio che sa tutto" (1 Sam. 2:3). Lo Spirito è quindi onnisciente come lo è Dio.

Ÿ Elihu disse: "Lo Spirito di Dio mi ha creato" (Giob. 33:4), mentre Davide disse a Dio: "Poiché sei tu che hai formato le mie reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre" (Sal. 139:13). Lo Spirito quindi crea come fa Dio.

Ÿ Gesù disse: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6), mentre Giovanni dice che coloro che credono nel nome del Figlio di Dio "son nati da Dio" (Giov. 1:13). Lo Spirito fa dunque nascere di nuovo come fa Dio.

Ÿ Pietro, prima disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3), e poi gli disse: "Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4). Mentire allo Spirito Santo quindi equivale a mentire a Dio.

Ÿ Nel libro degli Atti degli apostoli é scritto che Paolo disse a dei Giudei che rifiutarono di credere nel Vangelo: "Ben parlò lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Và a questo popolo e dì: Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete; guarderete coi vostri occhi, e non vedrete..." (Atti 28:25-26), mentre nel libro del profeta Isaia queste parole sono attribuite al Signore degli eserciti che Isaia vide in visione secondo che é scritto: "Nell’anno della morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto... Poi udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò? E chi andrà per noi? Allora io risposi: ‘Eccomi, manda me!’ Ed egli disse: ‘Và, e dì a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!..." (Is. 6:1,8-9). Quindi lo Spirito Santo mandò Isaia a predicare come fece anche il Signore degli eserciti.

Ÿ Nel libro degli Atti degli apostoli dopo che lo Spirito Santo parlò ad Antiochia dicendo: "Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2), è scritto che essi "mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro" (Atti 13:4). Gesù disse: "Ben è la mèsse grande, ma pochi son gli operai. Pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse" (Matt. 9:37-38), facendo chiaramente capire che é Dio che manda i suoi operai nella sua messe; quindi lo Spirito Santo è Dio perché mandò Paolo e Barnaba nella messe del Signore.

Ÿ Gesù chiamò lo Spirito Santo "il Consolatore" (Giov. 15:26) quindi Egli consola quelli che sono abbattuti. Paolo ai Corinzi dice: "Ma Iddio che consola gli abbattuti, ci consolò con la venuta di Tito.." (2 Cor. 7:6), ed anche: "Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione" (2 Cor. 1:3-4). Quindi lo Spirito Santo consola come fa Dio.

Ÿ In Isaia é scritto che gli Israeliti nel deserto "contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10), mentre nei Salmi é scritto: "Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, e lo contristarono nella solitudine!" (Sal. 78:40). Gli Israeliti quindi, contristando lo Spirito Santo contristarono Dio.

Ÿ Paolo disse ai Corinzi "Non sapete voi che il vostro corpo é il tempio dello Spirito Santo che é in voi..?" (1 Cor. 6:19) ed anche: "Non sapete voi che siete il tempio di Dio..?" (1 Cor. 3:16). Lo Spirito Santo quindi abita nel credente assieme a Dio.

Ÿ Gesù disse: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ma disse anche: "Saranno tutti ammaestrati da Dio" (Giov. 6:45), e Davide dice che Dio "insegnerà ai mansueti la sua via" (Sal. 25:9). Lo Spirito Santo quindi insegna come fa Dio.

Ÿ Gesù ha detto dello Spirito: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13); e Davide nei Salmi dice a Dio: "Guidami nella tua verità" (Sal. 25:5). Quindi se lo Spirito della verità guida nella verità come fa Dio ciò significa che Egli è Dio.

Come potete da voi stessi vedere le Scritture affermano che lo Spirito Santo è eterno, onnipotente, onnipresente e onnisciente come Dio, e molte cose che fa Dio le fa Lui medesimo. Egli quindi è una persona divina; non è una forza impersonale. Ma Egli non è neppure un personaggio con le sembianze di un uomo come dicono i Mormoni; di questa sua somiglianza umana la Scrittura non ne parla. La Scrittura non parla neppure dello Spirito come di un figlio del Padre, una cosa del genere è estranea all’insegnamento biblico. Per quanto riguarda la distinzione tra lo Spirito Santo e lo Spirito che riempie l’immensità dello spazio (chiamato da loro Spirito della verità o Luce di Cristo) essa non traspare affatto dalla sacra Scrittura, perché la Scrittura attesta che c’è "un unico Spirito" (Ef. 4:4), quello di Dio (chiamato anche Spirito Santo, Spirito di Cristo, Spirito della verità) ed Egli è in ogni luogo perché Davide dice nei Salmi: "Dove me ne andrò lungi dal tuo Spirito?" (Sal. 139:7). Che sia così lo attestò pure Gesù quando disse del Consolatore: "E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio (Giov. 16:8)". Come potrebbe infatti il Consolatore convincere il mondo di queste cose se non fosse onnipresente? Ma forse i Mormoni diranno che qui Gesù parlava dello Spirito della verità e non dello Spirito Santo? Non è così, Egli parlava dello stesso Spirito chiamato Spirito della verità e Spirito Santo perché poco dopo disse: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13), e poco prima aveva detto: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa" (Giov. 14:26). Come potete vedere Gesù non fece nessuna differenza tra lo Spirito della verità e lo Spirito Santo.

 

CONCLUSIONE

Come avete potuto vedere la lista delle eresie mormoni concernenti la Divinità è piuttosto lunga. Di Dio Padre i Mormoni dicono che prima che prendesse su una terra un corpo di carne ed ossa fu generato a sua volta da suo Padre; quando poi diventò un uomo mortale sperimentò la mortalità ma poi fu esaltato e perciò si assise nell’alto dei cieli. Dunque Egli non è il solo unico Dio poiché oltre a Lui ci furono e ci sono molti altri Dèi in cielo (che sarebbero suo padre, suo nonno, il suo bisnonno e così via). E dato che Egli ha un corpo di carne ed ossa non può essere onnipresente. Oltre a ciò essi negano che Egli abbia creato tutte le cose dal nulla perché per loro Dio può organizzare la materia ma non crearla dal nulla, quindi negano anche la sua onnipotenza. Di Gesù affermano che nel suo stato premortale fu anch’egli ‘generato’ dalla coppia celeste (i genitori celesti) come lo furono anche gli altri spiriti preesistenti e perciò egli era divino come quest’ultimi; l’unica differenza che c’era tra Gesù e gli altri spiriti era che lui fu il primo figlio spirito nato dalla coppia celeste. ‘Creò’ le cose ma con l’aiuto di Adamo, Abramo, Mosè, Joseph Smith e molti altri che a quel tempo erano anch’essi in cielo come spiriti. Quindi egli non era onnipotente. Quando venne in questo mondo fu generato da una relazione carnale tra l’immortale Dio Padre, fatto di carne ed ossa, e Maria per cui egli non fu generato dallo Spirito Santo come dice la Scrittura. E siccome che per diventare Dio anche lui doveva sposarsi più mogli (allora la poligamia era in vigore ed era necessaria per conseguire la Divinità) si sposò diverse donne; cosa per altro che egli fece perché la vide fare prima al Padre suo. Visse sì una vita santa e giusta, priva di peccato, fu crocifisso per i nostri peccati e risuscitò il terzo giorno. Ma, come vedremo dopo, l’uomo per essere salvato, giustificato e nascere di nuovo non deve solo credere nel suo nome. E poi, come vedremo sempre dopo, permangono dei peccati che il sangue di Gesù non può espiare per cui viene negato anche la potenza purificatrice del sangue di Gesù dai Mormoni. E lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo è un personaggio di Spirito, è Dio, ma anche Lui non è onnipresente. Lo spirito che è onnipresente si chiama Spirito della verità o luce di Cristo che sarebbe una sorta di rappresentanza dello Spirito Santo.

Non c’è il minimo dubbio, ci troviamo veramente davanti ad una teologia blasfema generata dal diavolo, che viene purtroppo professata da milioni di anime in tutto il mondo che si proclamano membri della ‘Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni’. Sì, costoro parlano di Dio, di Gesù Cristo, dello Spirito Santo ma non conoscono né il Padre, né il Figlio e neppure lo Spirito Santo. Parlano dunque di ciò che ancora non conoscono; e naturalmente anche quando pregano e cantano essi pregano e cantano a qualcuno che ancora non conoscono. I Mormoni sono dunque anch’essi un esempio eloquente di come si può essere membri di una chiesa che si dice di Cristo, religiosi, zelanti, predicatori di certe parti della Bibbia, ma nello stesso tempo essere sulla via della perdizione, senza Cristo nel mondo. E’ vero, essi si studiano di esser onesti e molti di loro sono elogiati per la loro onestà; si studiano di aiutare molti e molti lo fanno; ma tutto ciò non è fatto da loro perché sono stati salvati ma perché pensano di essere salvati e perdonati tramite le opere buone che fanno, in altre parole perché pensano in questa maniera di comprarsi il perdono dei peccati. Sforzi inutili perché la salvezza è gratuita, l’uomo per riceverla deve solo ravvedersi e credere nel Signore Gesù Cristo.

 

  

NOTE

 

[1] Vi ricordo che Joseph Smith, per negare la spiritualità di Dio, nella ‘Versione ispirata’, dalle parole di Gesù: "Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità" (Giov. 4:23-24), fece scomparire la frase "Iddio è spirito" ed al suo posto ci mise: ‘Perché a costoro Dio ha promesso il suo Spirito’ (JST, Giov. 4:26).

 

[2] Queste parole fanno parte del sermone ‘Come Dio divenne Dio’ che Joseph Smith pronunciò nel Marzo del 1844 al funerale di un Mormone di nome King Follett. Considerate che in questo sermone Joseph Smith dopo avere detto tante altre eresie disse ai presenti: ‘.. e quando io vi parlo di queste cose che mi sono state date per ispirazione dello Spirito Santo, voi siete legati a riceverle come dolci, e rallegrarvi di più e di più’ (ibid., pag. 137). "Guai a quelli… che mutan l’amaro in dolce" (Is. 5:20).

 

[3] Questo insegnamento è collegato all’altro insegnamento che un tempo Dio fu un uomo come noi; se infatti Dio un tempo fu un uomo come noi per forza di cose dovette anche lui essere ‘generato’ da qualcuno! E non solo; se egli un tempo fu un uomo ed adesso è un uomo esaltato per forza di cose qualcuno lo ha esaltato. Ma l’esaltazione è preceduta dall’abbassamento, dunque questo uomo che poi diventò Dio dovette morire anche lui prima di risorgere. E difatti Joseph Smith questo insegnava; ascoltate quello che disse nel sermone di King Follett: ‘Che disse Gesù? (Segnalo, Anziano Rigdon!) Le Scritture ci informano che Gesù disse: ‘Come il Padre ha potere in Se stesso similmente il Figlio ha potere – di fare cosa? Perché, quello che il Padre fece. La risposta è ovvia – in una maniera deporre il suo corpo e riprenderlo. Gesù, che cosa stai per fare? Deporre la mia vita come fece il Padre, e riprenderla. Lo credete questo? Se voi non lo credete, voi non credete nella Bibbia’ (Robert Millett, op. cit., pag. 132). Che anche Dio Padre, per i Mormoni, dovette morire e risuscitare per diventare Dio (o essere esaltato) lo attesta chiaramente anche l’Encyclopedia of Mormonism quando dice: ‘…così il Padre divenne il Padre qualche tempo prima del ‘principio’ come gli umani lo conoscono, sperimentando una mortalità simile a quella sperimentata sulla terra’ (vol. II, pag. 549) ed ancora: ‘Dio il Padre e Dio il Figliuolo sono spiriti con dei corpi fisici, risuscitati’ (vol. II, pag. 548).

 

[4] Ecco come si espresse Joseph Smith a riguardo: ‘Ora, io chiedo a tutti voi che mi ascoltate: perché gli uomini istruiti, che stanno predicando la salvezza, dicono che Dio creò i cieli e la terra dal nulla? La ragione è perché essi non sono istruiti nelle cose di Dio e non hanno il dono dello Spirito Santo (…) Ma io sono istruito e ne so più di tutto il mondo messo assieme’ (Robert L. Millett, op. cit., pag. 135).

 

[5] Lo stesso Joseph Smith affermò che ‘la luna come la terra è abitata da uomini e donne, che vivono più a lungo di noi: vivono normalmente fino all’età di 1000 anni. Egli descrisse gli uomini come in media di circa 6 piedi di altezza, e vestiti in modo pressoché uniforme in uno stile vicino a quello dei Quaccheri’. Anche Hyrum Smith e Brigham Young dichiararono la luna abitata. Per i vari riferimenti confronta Van Hale, Mormons and Moonmen [I Mormoni e gli uomini della luna], in Sunstone, vol. VII, n. 5 (settembre-ottobre 1982), pag. 12-17.

 

[6] Secondo una ‘rivelazione’ avuta da Joseph Smith, Dio avrebbe detto ad Abrahamo che ‘kolob è posta vicina al trono di Dio’ (Perla di gran prezzo, Abrahamo 3:9).

 

[7] Anche il Libro di Mormon afferma che Dio è immutabile: ‘Io so che Dio non è parziale, né mutevole; bensì immutabile, d’eternità in eternità’ (Libro di Mormon, Moroni 8:18), il che è in contrasto con l’insegnamento di Joseph Smith! Ennesima contraddizione mormone dunque.

 

[8] Nell’Encyclopedia of Mormonism si legge: ‘Egli fu il letterale, biologico figlio di un immortale Padre tangibile e Maria, una donna mortale…’ (vol. II, pag. 729).

 

[9] Per quanto riguarda il tempo della nascita di Cristo i Mormoni non accettano la data del 25 dicembre, perché la collocano in primavera (cfr. Dottrina e Alleanze 20:1). Il loro presidente Spencer W. Kimball affermò che il vero anniversario della nascita di Gesù è il 6 aprile. Ma, cosa strana, essi celebrano il natale: ‘Il Natale è la Festa quando i Santi degli Ultimi giorni ed altri Cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. (…) Nonostante i Santi degli Ultimi giorni credono che la nascita di Gesù avvenne in realtà nella primavera dell’anno (…) essi osservano la celebrazione di Dicembre’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. I, pag. 271-272). Verrebbe dunque da domandare ai Mormoni come mai hanno ritenuto di celebrare il natale il 25 dicembre che è una data che la chiesa da loro chiamata apostata prese a prestito dai pagani che celebravano in quel giorno il dio sole!

 

[10] Tutto ciò ci insegna che un eresia ne genera sempre un’altra; ricordiamoci sempre le parole di Paolo: "Un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta" (1 Cor. 5:6). Come si può ben vedere per l’ennesima volta i Mormoni non sono sulla diritta strada.

 

[11] E’ vero che i Mormoni non negano l’eternità del Figlio di Dio, ma si tenga presente che per loro anche lo ‘spirito figlio’ Yahweh fu organizzato dall’intelligenza eterna come lo furono anche tutti gli altri spiriti figlio che furono organizzati dopo di lui. Per cui sia il Figlio di Dio che gli altri figli di Dio erano eterni (sotto forma di intelligenza) prima di essere organizzati in corpi spirito. Per loro Yahweh è solo il primo degli spiriti generati dai genitori celesti; come loro dicono, il fratello maggiore di tutti gli uomini. Attenzione dunque quando sentite dire ai Mormoni che Gesù è il Figlio di Dio, coeterno con il Padre, perché le loro parole hanno tutto un altro significato.

 

[12] I Mormoni credono che l’angelo Gabriele apparve a Maria, ma per loro Gabriele era Noè: ‘Egli diventò un secondo padre – con Adamo – di tutta l’umanità dopo il Diluvio e più tardi ritornò sulla terra come l’angelo Gabriele per annunciare le nascite di Giovanni Battista e di Gesù Cristo…’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. III, pag. 1016). Superfluo che vi dica che ci troviamo davanti all’ennesima menzogna mormone.

 

[13] Joseph Smith a proposito dello Spirito dopo avere affermato che lo Spirito Santo non ha un corpo di carne ed ossa, ma è un personaggio di Spirito dice: ‘Se così non fosse, lo Spirito Santo non potrebbe dimorare in noi’ (Dottrina e Alleanze 130:22). Questo spiega perché Joseph Smith affermò che ‘l’idea che il Padre e il Figliuolo dimorano nel cuore dell’uomo è una vecchia nozione settaria ed è falsa’ (Dottrina e Alleanze 130:3). Quando invece Gesù disse chiaramente: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui" (Giov. 14:23).

 

[14] Bruce McConkie afferma che ‘la luce di Cristo è la rappresentanza (agency) o il potere usato dallo Spirito Santo nell’amministrare i suoi affari e nel mandare fuori i suoi doni’ (ibid., pag. 753).

 

[15] Cioè simbolicamente, in senso metaforico; ma non realmente.

 

[16] A proposito della risurrezione di Gesù i Mormoni dicono però la seguente cosa: ‘Nel suo stato risuscitato Gesù ritenne i segni dei chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi come una speciale manifestazione al mondo. Tali segni comunque, sono solo temporanei. Dopo che tutti avranno confessato che egli è il Cristo, il suo corpo risorto sarà ristorato nella sua ‘propria e perfetta forma’ (Alma 40:23) come quello di tutta l’umanità’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. II, pag. 734). Ciò naturalmente è falso; da nessuna parte della Scrittura viene detto che i segni dei chiodi un giorno spariranno dal corpo di Gesù. Il fatto che il suo corpo risorto possedeva quei segni nelle mani e nei piedi (come anche il segno lasciato dalla lancia nel costato) significa che essi sono destinati a rimanere sul suo corpo per l’eternità.

 

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