Dio ti ha tanto amato, che ha dato 
il suo unigenito figli
affinchè se credi in lui 
non perisci ma hai vita eterna

          Tutto è compiuto

 

In un paese della Francia, c’era una nonnina che aveva con se un nipote di circa tredici anni, purtroppo questo nipote cominciò a frequentare cattive amicizie, e ben presto si ritrovò a seguirli nelle ruberie di quartiere. I  vicini di casa della nonna saputo della cosa informarono la povera nonnina di ciò che suo nipote faceva. Così appena il nipote tornò a casa, la nonna gli parlo dicendogli che era molto triste per come si era comportato, e lo prego di non frequentare più quella compagnia, altrimenti lo avrebbe punito, gli disse: vedi questo ferro che uso per fare la calza? Ebbene se accadrà ancora te lo conficcherò nella mano. Il ragazzo per un po’ si tenne lontano dai suoi amici , ma poi ignorando ciò che la nonna gli disse, si fece trascinare di nuovo alle solite scorrerie di quartiere, finche la nonna lo venne di nuovo a sapere. Aspettò che il ragazzo rientrasse, e con voce molto severa, ma con le lacrime agli occhi gli disse: mi fai spezzato il cuore, ma ti avevo avvisato che saresti stato punito. Gli prese la mano tenendolo fermo sul tavolo, alzo l’altra impugnando il ferro e prima di sferrare il colpo lascio la mano del nipote………… E si conficco il ferro nella sua mano. Il ragazzo vedendo ciò, si butto ai piedi della nonna implorando piangendo di perdonarlo per averla fatta soffrire tanto, e da quel giorno la sua vita cambiò.

 

Questo è ciò che Dio in Cristo Gesù ha compiuto per noi,

 

Leggiamo in matteo al capitolo 27:15- 31.

 

Ogni festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva. Avevano allora un noto carcerato, di nome Barabba. Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù detto Cristo?» Perché egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: «Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno per causa sua». Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. E il governatore si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Quale dei due volete che vi liberi?» E quelli dissero: «Barabba». E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù detto Cristo?» Tutti risposero: «Sia crocifisso». Ma egli riprese: «Che male ha fatto?» Ma quelli sempre più gridavano: «Sia crocifisso!» Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora egli liberò loro Barabba; e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore portarono Gesù nel pretorio e radunarono attorno a lui tutta la coorte. E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, dicendo: «Salve, re dei Giudei!» E gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percotevano il capo. E, dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto e lo rivestirono dei suoi abiti; poi lo condussero via per crocifiggerlo. Gesù viene flagellato,  il corpo del Signore Gesù flagellato, martoriato per noi.

 Ma cos’è di preciso la flagellazione?

 Il flagello era uno strumento di castigo o di supplizio usato dai Romani, era fatto da più cordicelle di cuoio sottili in modo da squarciare la carne, queste cordicelle erano legate ad un manico, e all’altra estremità di queste corde venivano legate dei pezzetti  di ferro appuntiti, dei piccoli ganci, oppure dei pezzi di ossa scheggiate, in modo che quando si dava il colpo queste cose che erano attaccate alle cordicelle andavano a strappare i muscoli, i tendini, ad aprire le vene, e ad scoprire le viscere. Quindi la flagellazione ridusse il corpo del Signore Gesù ad una massa informe sanguinante.

 

Questo passo è un’avverarsi della profezia fatta nel salmo

 

Salmi 129:3 Degli aratori hanno arato sul mio dorso, v'hanno tracciato i loro lunghi solchi.

 

Ci sono molte profezie che parlano di questi momenti che il Signore Gesù sta vivendo, ma ne vedremo solo alcuni come riferimento.

 

Quindi come abbiamo letto il corpo del Signore Gesù , come è descritto: hanno tracciato dei lunghi solchi nella mia carne, dunque era tutto sanguinante a causa di questi pezzetti di ferro e di ossa , attaccate alle estremità delle cordicelle, cioè del flagello che portavano via pezzetti di carne, di muscoli, e addirittura andavano a scoprire le viscere.

  Al versetto 29 leggiamo:

  e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo beffavano, dicendo: Salve, re dei Giudei!

 

Abbiamo letto che intrecciarono una corona di spine, ebbene, c’è una cosa che dovete sapere, le spine, i rovi di Israele non sono come i nostri rovi. Le spine di Israele hanno una misura che va dai 5 ai 8 centimetri,a differenza delle nostre che arrivano a circa 1 centimetro, e questa corona con spine così grandi glie lo posarono sul capo, ma certamente non con delicatezza, ma lo conficcarono nel capo del Signore Gesù queste spine di tale dimensioni, erano come dei punteruoli lacerando la carne in profondità Non dei graffi come farebbero le nostre spine, ma provocando delle vere e proprie ferite.

   ma non soddisfatti, al versetto 30 leggiamo:

 

E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo.

 

Andando così a conficcare ancora di più le spine nel capo del Signore Gesù Cristo, allargando ancora le ferite gia profonde e sanguinanti. In alcuni quadri è rappresentato con alcune cocce di sangue, ma il Signore Gesù era coperto di sangue, gli sgorgava dalle ferite andandosi ad impiastricciarsi con i capelli, e colando sul volto di Gesù, andava a farne una maschera insanguinata, i lineamenti della faccia disfatti dal dolore atroce che il Signore stava sopportando, probabilmente il suo volto era irriconoscibile,

c’è una profezia di Isaia

 

Isaia 52:14 Come molti, vedendolo, son rimasti sbigottiti (tanto era disfatto il suo sembiante sì da non parer più un uomo, e il suo aspetto sì da non parer più un figliuol d'uomo),

 

si!! Questa corona di spine aveva reso il cosi sfigurato tanto che a vederlo si restava sbigottiti il suo aspetto non pareva più umano, “un figliuol d’uomo” il flagello aveva insanguinato il suo corpo con lunghi solchi tracciati nella sua carne, poi al versetto 31 lo portarono via per crocifiggerlo.

 

Leggiamo anche dal versetto 33 a 35:

 

E venuti ad un luogo detto Golgota, che vuol dire: Luogo del teschio, gli dettero a bere del vino mescolato con fiele; ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne. Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando a sorte;

 

Gesù fu crocifisso. A questo punto vorrei parlarvi dei chiodi usati per crocifiggere il Signore Gesù. Parlando dei chiodi noi immaginiamo i chiodi comuni che tutti noi conosciamo, del tipo cilindrico e con la punta da una parte e la testa dall’altra, che quando inchiodiamo qualcosa, provoca un foro Ma i chiodi usati allora, sono diversi dai chiodi dei nostri giorni. Essi erano fatti a forma di piramide, iniziava con la punta, e man mano aumentava sempre di più. E questo vuol dire che non si lomitava a forare le mani, ma con il peso del corpo del Signore  continuava ad allargare e lacerare i fori da essi prodotti, e provocando sempre più un maggior dolore, e continuo.

Anche questo trova riscontro nel libro dei Salmi al capitolo 22: 16-18

 

Poiché cani mi hanno circondato;una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi.Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano:spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica.

A tutto questo si aggiungeva le ingiurie, le beffe le provocazioni che rivolgevano al Signore Gesù , infatti ai versetti 39-44 leggiamo.

 

E quelli che passavano di là, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo:«Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi giù dalla croce! »Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! Se lui è il re d'Israele, scenda ora giù dalla croce, e noi crederemo in lui. Si è confidato in Dio: lo liberi ora, se lo gradisce, poiché ha detto: "Sono Figlio di Dio"». E nello stesso modo lo insultavano anche i ladroni crocifissi con lui.

No!!  Il Signore Gesù  non poteva scendere dalla croce, lo avrebbe potuto fare; certo! Ma c’era qualcosa che glie lo impediva, l’amore per noi peccatori  giovanni 3:16. poteva scendere ma l’amore che prova verso di noi è infinito, ed è per questo, e per ubbidienza al Padre che Gesù andò fino in fondo

Ai versetti 45,46 dice:

Dall'ora sesta si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora nona.E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»

 

Il Signore era li, appeso alla croce quando si fece buio su tutto il paese, Iddio lo stava caricando dei peccati di tutti quelli che hanno creduto in Lui e che ancora crederanno. Si!! Nelle tre ore di tenebre Dio identifico il Signore Gesù con tutti noi peccatori, e scarico su di Lui il giudizio che spettava a noi.

In queste tre ore Dio abbandono completamente il messia e perciò Gesù a quel punto gridò. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? , ed infine disse: Tutto è compiuto .

Aveva così portato a termine l’opera redentrice  per noi tutti. Ed è così che ora Dio ci offre il perdono dei peccati, la legge è stata soddisfatta, il prezzo per il nostro riscatto è stato pagato, a noi non resta altro da fare che accettare come un dono di Dio ciò che Egli ha compiuto per noi sulla croce , Lui ha fatto ogni cosa necessaria per la nostra salvezza ed infine disse: Tutto è compiuto .

 

Adempiendosi così le parole del profeta Isaia al capitolo 53 : 3-6

 

Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato!

Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

 

Vuoi tu credere ed accettare ciò che il Signore ha fatto per te come un dono di Dio? Così come e scritto nella lettera agli efesini:

 

Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti;

 

No! Non è in virtù delle nostre opere ma per l’opera che egli ha compiuto per noi. Egli ha dato la sua vita per noi, ma carissimi amici sappiamo anche che il Signore Gesù  ha vinto la morte ed è resuscitato per vivificarci se non fosse risorto come dice Paolo vana sarebbe la nostra fede, difatti egli scrive in 1 corinzi 15:16-20:

 

Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo è risuscitato; e se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque periti. Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.

 

Lode e gloria a Dio

 

 Caro amico, se non ancora gli hai chiesto perdono per tutto ciò che egli ha dovuto subire a causa dei tuoi peccati se non ancora gli hai chiesto perdono e che il suo sangue ti cancelli ogni peccato, fallo ora ed accettalo come tuo salvatore e Signore.

 

Si!! fallo ora, decidi di appartenere a Dio, di essere suo figlio

 

ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio:

a quelli, cioè, che credono nel suo nome;

i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

Giovanni 1:12,13

 

Dino

 

 

Dio ti benedica

 

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