GLI EVANGELICI

 

Ci chiamano "evangelici" perché crediamo in tutto ciò che ci insegna l'Evangelo. Infatti, quando dobbiamo scegliere tra l'insegnamento degli uomini e quello della Parola di Dio, se­guiamo ciò che insegna la Bibbia come guida della nostra vita. Molti oggi credono che la fede evangelica abbia avuto ori­gine con l'opera del grande riformatore Martin Lutero. È ovvio che questa idea sia errata perché i Valdesi, che ancora oggi formano uno dei gruppi evangelici più diffusi in Italia, furono scomunicati dalla Chiesa Cattolica tre secoli prima della nascita di Lutero. La maggior parte dei Valdesi fu ster­minata dalla crudele persecuzione che continuò per molti secoli.                               Lutero, prima di diventare il più famoso evangelico del suo tempo, era un monaco che voleva salvare la sua anima ub­bidendo ai comandamenti di Dio e praticando i riti e le funzioni religiose. Nonostante tutti i suoi sforzi, non riuscì mai ad essere sicuro della propria salvezza. Perciò, si mise a studiare la Parola di Dio, dove trovò che la salvezza dell'ani­ma non dipende dai propri meriti, ma da Gesù Cristo che si sacrificò morendo in croce per i peccatori senza meriti.                                                  Lutero visse al tempo dell'infame inquisizione. In quell'epoca gli evangelici subirono una spietata persecuzione e migliaia di fedeli morivano sia in Italia che all'estero. Lutero, però, trovò asilo presso potenti principi tedeschi e riuscì a sopravvivere. Un suo grande merito è quello di aver tradotto la Bibbia nella lingua corrente dell'epoca.                                                                                                              Anche se tra le nostre chiese ci sono delle piccole diffe­renze, in linea di massima, noi evangelici non siamo seguaci di Lutero, ma, come lui, cerchiamo di seguire il Vangelo, da cui deriva appunto il nostro nome.

 

LA BIBBIA

Le radici del credo evangelico risalgono a un'epoca mol­to più antica di Lutero o dei Valdesi; esse sono basate sulla persona di Gesù Cristo che conosciamo per mezzo del Vangelo.                                  A partire dai primi discepoli di Gesù, sono sempre esistite delle persone che hanno seguito la Sua Parola. Per questo, spesso nella storia gli evangelici sono chiamati "gli uomini del Libro".               Basta entrare in una chiesa evangelica per capire il motivo di questa definizione: non c'è un altare, ma al suo posto c'è un pulpito che è essenzialmente un piano d'appoggio per la Bibbia, perché la spiegazione di passi biblici costituisce la parte centrale del culto. Inoltre, non c'è più bisogno di un altare, perché Cristo ha compiuto l'unico sacrificio necessario 2000 anni fa.                                            Forse una delle descrizioni degli evangelici più significativa è quella di un prete, il quale disse un po' alterato: "Ma voi evangelici credete in tutto ciò che è scritto in quel Libro!"                                                 È vero; crediamo infatti che la ragione per cui la Bibbia è stata tradotta in un enorme numero di lingue e venduta in più copie di qualsiasi altro libro nella storia, sta proprio nel fatto che essa sia la Parola  di Dio. Infatti le sue molteplici profezie, adempiute fin nei minimi dettagli, attestano la sua origine divina. Ricordiamo inoltre che la Bibbia contiene 66 libri diversi, scritti nell'arco di 1500 anni da vari autori, che tuttavia hanno seguito uno stesso tema e si completano tra di loro tanto da farla sembrare un unico libro.  È interessante notare come molti archeologi, che fecero scavi nei territori menzionati dalle Scritture, erano persone scettiche che volevano dimostrare appunto che la Bibbia fos­se falsa o per lo meno sbagliata in qualche punto per mostrare che non era la Parola di Dio. Questa loro ricerca, però, volta per volta non fece altro che confermare la precisione della Sacra Scrittura.  

Infatti la Bibbia afferma di essere stata ispirata da Dio: «Tutto ciò che è scritto nella Bibbia è stato ispirato da Dio e serve ad insegnarci e farci capire che cosa c’è di sbagliato nel­la nostra vita, a correggerci e a guidarci a fare ciò che è giusto» (2 Timoteo 3:16). Quasi ogni cosa che sappiamo su Dio, l'abbiamo imparata dalla Bibbia, che contiene tutto il necessario per la crescita spirituale dell'uomo. Gesù stesso riprendeva severamente quelli che davano più importanza alle loro tradizioni che all'insegnamento della Bibbia, dicendo: «Ipocriti! Isaia profetizzò bene di voi quando disse:

 "Questa gente mi onora a parole, ma non ha un briciolo d'amore per me. Il modo in cui mi onorano è una farsa, perché le dottrine che insegnano sono fatte dagli uomini". Infatti voi abbandonate i comandamenti di Dio e li sostituite con le vostre tradizioni. Come siete bravi a mettere da parte le leggi di Dio, per seguire la vostra tradizione!»

(Marco 7:6, 9).

 

Per sapere in che cosa credono gli evangelici oggi, basta guardare nella storia e ciò che la chiesa credeva nei primi secoli, cioè all'insegnamento delle Sacre Scritture. La Parola di Dio dovrebbe sempre determinare ciò che la chiesa crede. Non deve essere la chiesa ad imporre altre interpretazioni sulla scrittura.

 

Tratto dall’opuscolo: Gli evangelici di: Tommaso Heinze

 

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