Capitolo 5

Il messaggero degli ultimi giorni, la Sposa di Cristo e la Chiesa

 

IL MESSAGGERO DEGLI ULTIMI GIORNI

La dottrina branhamita

Branham è il messaggero degli ultimi giorni mandato da Dio. Nel suo libro Esposto sulle sette epoche della Chiesa, Branham, prendendo lo spunto dalle sette Chiese dell’Apocalisse, divide la storia della chiesa in sette epoche. Ciascuna delle Chiese dell’Apocalisse rappresenta un epoca e ciascun angelo di ogni chiesa il messaggero suscitato da Dio in quell’epoca. La Chiesa di Efeso è l’epoca che va dal 53 al 170, e il messaggero di questa epoca fu Paolo da Tarso; la Chiesa di Smirne è l’epoca che va dal 170 al 312, e il suo messaggero è Ireneo, vescovo di Lione; la Chiesa di Pergamo è l’epoca che va dal 312 al 606, e il suo messaggero è Martino di Tours; la Chiesa di Tiatiri è l’epoca che va dal 606 al 1520, e il suo messaggero fu l’irlandese Columba; la Chiesa di Sardi è l’epoca che va dal 1520 al 1750 e il suo messaggero è Martin Lutero, il riformatore tedesco; la Chiesa di Filadelfia è l’epoca che va dal 1750 al 1906, e il suo messaggero fu il predicatore inglese John Wesley.

Veniamo adesso alla chiesa di Laodicea, che rappresenta l’ultima epoca, e al suo messaggero. Branham scrisse quanto segue: ‘L’epoca della chiesa di Laodicea ebbe inizio alla svolta del XX secolo, cioè press’a poco nel 1906. Quanto durerà? Quale servitore di Dio che ha avuto una moltitudine di visioni dal Signore e delle quali NESSUNA ha mai fallito, permettetemi di dire in anticipo (non ho detto profetizzare, bensì dire anticipatamente), che questa epoca terminerà intorno al 1977’ (Esposto…., pag. 432). Cosa volle dire Branham con questo? Che Cristo sarebbe tornato per quell’anno infatti più avanti dice: ‘Sebbene molti penseranno che non si dovrebbe osare pronunciare simile affermazione così piena di responsabilità, poiché Gesù ha detto che: ‘Nessuno sa né il giorno né l’ora’ mantengo la validità di tale predizione anche se sono passati già 30 anni dal giorno in cui ebbi tali visioni. Infatti Gesù NON ha detto che nessuno poteva conoscere l’anno, il mese o la settimana in cui avrebbe luogo il suo ritorno. Così ripeto, credo sinceramente e mantengo quale uomo che conosce la Parola di Dio con divina ispirazione, che entro il 1977 tutti i sistemi di questo mondo avranno fine e comincerà il passaggio per il Regno Milleniale’ (ibid., pag. 434). Per quanto riguarda il messaggero di Dio per questa epoca che doveva finire nel 1977 è evidente che è lui; ‘Il messaggero dell’epoca di Laodicea deve essere qui presente fin d’ora’ (ibid., pag. 435); ‘Il messaggero per la settima epoca della Chiesa è un profeta’ (ibid., pag. 437); ‘La Parola infallibile dice che egli, cioè il profeta, rivelerà i misteri al popolo del tempo della fine e ricondurrà il cuore (o la fede) dei figliuoli ai padri (...) IN BASE ALL’EVIDENZA INFALLIBILE DELLA PAROLA, NEGO CHE VI SIA PIÙ DI UN PROFETA E MESSAGGERO CHE RIVELERÀ I MISTERI TALI QUALI SONO CONTENUTI NELLA PAROLA E CHE HA IL MINISTERIO DI RICONDURRE I CUORI DEI FIGLIUOLI VERSO I PADRI’ (ibid., pag. 443); ‘Ben predicano pure la seconda venuta del Signore ma negano la venuta del messaggero-profeta, sebbene questi li sorpassa tutti quanti messi insieme in quanto a potenza, segni e vere rivelazioni’ (ibid., pag. 514). Branham nel suo libro spiega che questo Messaggero è dotato dello spirito d’Elia, di quello stesso spirito che riposava sopra Giovanni Battista, e lo chiama ‘QUESTO Elia’ (ibid., pag. 441). A differenza però di Giovanni Battista, che Gesù chiamò "l’Elia che dovea venire" (Matt. 11:14), e che Branham dice rivolse i cuori dei padri verso i figliuoli, questo messaggero rivolgerà i cuori dei figliuoli verso i padri cioè la fede dei figli ‘a ciò che i padri della Pentecoste hanno insegnato all’origine’ (ibid., pag. 438), per prepararli così alla seconda venuta di Cristo, insomma egli sarà il precursore della seconda venuta di Cristo. E’ evidente dunque che coloro che si rifiuteranno di dare ascolto a tutte le parole di questo profeta non potranno tornare a ciò che i padri della Pentecoste hanno insegnato per cui non potranno essere pronti ad incontrare Gesù al suo ritorno. E dato che il Profeta degli ultimi giorni annuncia che la Trinità è una dottrina satanica che ha ingannato moltitudini di persone, che il battesimo in acqua per essere valido deve essere fatto nel solo nome di Gesù, e che il segno del battesimo con lo Spirito Santo non è il parlare in lingue, e che far parte di una denominazione è il marchio della bestia per cui occorre subito uscire dalla propria organizzazione, è ovvio che coloro che professano la Trinità, battezzano nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnano che quando si viene battezzati con lo Spirito Santo ci si mette a parlare in altre lingue, e che fanno parte di una denominazione Pentecostale se rifiuteranno di accettare il suo messaggio non potranno essere trovati pronti al ritorno di Cristo! Dunque il messaggio di Branham è di importanza capitale, perché è il messaggio dell’ultimo messaggero, di quello che precederà di poco il ritorno di Cristo.

I suoi seguaci credono fermamente in quello che Branham disse infatti affermano: ‘Noi siamo tra coloro che hanno riconosciuto in William Marrion Branham quel profeta annunciato in Malachia 4:5,6, e Apocalisse 10:7. Tramite lui Dio ci ha rivelato il contenuto dei sette Sigilli dell’Apocalisse, e molte altre cose che erano annunciate dalle Scritture. Non che noi seguiamo un uomo; noi siamo contro al seguire uomini. Però quando siamo certi che un uomo è mandato da Dio e ci porta un Messaggio da parte di Dio, come potremmo noi rigettarlo? Gesù una volta pianse su Gerusalemme perché rigettava i profeti che Egli le mandava. (Mat.23:37) Anche Paolo esortava i credenti a divenire suoi imitatori (I Cor.4:16. Fil.3:17). Non c’è male se uno segue un uomo che a sua volta segue Cristo, la Parola. Il male è quando si segue un uomo che NON segue Cristo, la Parola. Ma noi abbiamo visto, in più di mille modi, che William Branham ha seguito Cristo in ogni aspetto. E abbiamo pure visto che Cristo confermava il suo ministero con segni, prodigi, miracoli, risurrezioni, visioni, Colonna di Fuoco, Voce dal Cielo, e altro ancora. Abbiamo visto come la sua predicazione porta i nostri cuori più vicino al Signore e alla Sua Parola. Abbiamo visto come il suo insegnamento dottrinale della Parola è PERFETTAMENTE identico all’insegnamento dei Santi Apostoli del Signore. Come potremmo noi dunque rigettarlo? Come potremmo noi dire di amare Dio, se poi rigettiamo il profeta che Egli ha mandato nella nostra epoca? Come potremmo noi dire di credere ai profeti che Dio ha mandato nel passato, se poi non siamo capaci di credere a quello che Egli ha mandato al presente? Gesù disse che Egli avrebbe mandato dei profeti (Mat.23:34), e che gli uomini li avrebbero uccisi e crocifissi. Ora, noi non vogliamo essere tra coloro che uccidono e crocifiggono i profeti che Dio manda. Noi esaminiamo ogni cosa, e riteniamo il bene, ciò che proviene da Dio. Abbiamo esaminato il Messaggio predicato da William Branham, e abbiamo visto che esso proviene da Dio, per cui lo abbiamo accettato’. Come potete vedere a conferma che Branham è il messaggero annunciato da Dio nella sacra Scrittura i suoi seguaci prendono i segni e i prodigi compiuti da Branham o quelli che avvennero nelle sue riunioni, e le visioni da lui avute (che sono tantissime). Branham è il Messaggero di Dio dotato dello spirito di Elia, come ebbe a dire lui stesso, venuto per ristabilire ogni cosa (cfr. ibid., pag. 437-438).

Che cosa ha ristabilito William Branham. Ora, come abbiamo visto Branham viene definito il Messaggero di Dio per gli ultimi giorni, mandato da Dio "per ristabilire ogni cosa" (Matt. 17:11); che cosa dunque ha ristabilito Branham? La Parola, perché nel corso della storia erano andate perdute molte delle dottrine bibliche. Sul sito italiano dei Branhamiti leggiamo quanto segue a proposito di questa restaurazione compiuta da Branham.

Egli ha restaurato il Battesimo in acqua; come lo facevano i Discepoli nella chiesa primitiva.

Egli ha restaurato il Battesimo dello Spirito Santo come era al principio.

Egli ha restaurato la Fede in Un Solo ed Unico Dio.

Egli ha restaurato la vera Nuova Nascita, di cui parlò Gesù a Nicodemo in Giov.3.

Egli ha restaurato la vera Cena del Signore, il modo giusto come essa va fatta.

Egli ha restaurato i ruoli in seno alla famiglia Cristiana.

Egli ha restaurato l’importanza del matrimonio.

Egli ha restaurato la Fede dei figli di Dio, riportandola a quella dei padri; proprio come profetizzò Malachia 4:6.

I sette suggelli ‘rivelati’ da Branham. Una delle cose del ministerio di Branham su cui insistono molto i suoi seguaci è la ‘rivelazione’ dei Sette Suggelli o Sigilli che Branham avrebbe avuto nel 1963. Vediamo dunque di spiegare cosa disse Branham a tale riguardo. Farò un sunto di questa sua ‘rivelazione’ citando le parole di alcuni suoi specifici sermoni.

Secondo quanto è detto nell’Apocalisse, Giovanni vide nella destra di Colui che sedeva sul trono un libro sigillato con sette suggelli, libro che è degno di aprire solo l’Agnello di Dio, cioè Gesù Cristo, perché lui ha vinto per aprire il libro e i suoi sette suggelli. Questi sette suggelli in futuro sarebbero stati rivelati tramite un angelo e precisamente il settimo angelo perchè nell’Apocalisse viene detto che "nei giorni della voce del settimo angelo, quand’egli sonerebbe, si compirebbe il mistero di Dio, secondo ch’Egli ha annunziato ai suoi servitori, i profeti" (Ap. 10:7); angelo che però non deve intendersi essere una creatura celeste, ma un essere umano, un profeta che è il messaggero di Malachia 4:5-6 che deve venire prima del ritorno di Cristo. Non quindi tramite una denominazione, o qualche ecclesiastico - Dio avrebbe in futuro rivelato questi sette sigilli -, ma tramite questo angelo che è l’angelo della Chiesa di Laodicea, il messaggero che deve avvertire la chiesa nel suo ultimo periodo ossia William Marrion Branham. E così è avvenuto, infatti questi misteri, cioè i Sette suggelli, sono stati rivelati a William Branham nel 1963. Questo è l’anno quindi in cui il Settimo Angelo ha suonato la tromba rivelando i Sette Suggelli.

Il primo suggello, che ricordiamolo quando fu aperto Giovanni vide un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco (cfr. Ap. 6:1-2), è l’uomo del peccato di cui parla Paolo ai Tessalonicesi (2 Tess. 2:3-4), e che secondo Branham sarà rivelato dopo che la Sposa di Cristo, ossia la vera Chiesa, sarà stata rapita in cielo (per Sposa di Cristo si intende quel gruppo minoritario di credenti che hanno dato retta alla voce del settimo angelo). Nel parlare del cavaliere che cavalcava quel cavallo bianco con un arco Branham disse: ‘Uscì fuori un cavaliere su un cavallo bianco’. Vedete? Chi è egli? Egli è potente, nella sua potenza conquistatrice. Egli è un grande individuo, nella sua potenza conquistatrice. Volete voi che io vi dica chi egli è? Egli è l’ ‘anticristo’! Quello è esattamente ciò che egli è. Ora, dunque, vedete, esso è un anticristo; poiché Gesù disse che ‘i due sarebbero stati così vicini assieme tanto che esso avrebbe sedotto gli stessi Eletti (la Sposa), se ciò fosse stato possibile’. Anticristo; esso è lo ‘spirito’ anticristo’ (Dal sermone intitolato Il primo sigillo del 18 Marzo 1963; 294).

Il secondo suggello, che quando fu aperto Giovanni dice di avere visto un cavallo rosso e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri e a cui fu data una grande spada (cfr. Ap. 6:3-4), è sempre l’anticristo che monta sopra il cavallo rosso e sterminò coloro che non accettavano le dottrine della chiesa cattolica romana: ‘E perché essi non furono d’accordo a questa cosa, Satana posizionò, unì le potenze politiche che aveva, e le potenze spirituali che aveva, le mise assieme, e fece una Chiesa che avanza in ogni nazione. Ed egli ne mise a morte milioni di milioni, dopo che egli saltò dal suo cavallo bianco al suo cavallo rosso, e prese la sua spada e andò avanti (…) Ora, ascoltate! Io sto citando il martirologio: ‘Dal tempo di Sant’Agostino di Ippona, fino al 1586’, secondo il martirologio Romano, ‘la Chiesa Cattolica Romana mise a morte sessantotto milioni di Protestanti’. Fu la sua spada rossa? Stava egli cavalcando un cavallo rosso? Che cosa fu esso? la stessa potenza! Lo stesso cavaliere. Ecco lì il Sigillo!’ (Dal sermone intitolato Il secondo sigillo del 19 Marzo 1963; 327, 289).

Il terzo suggello, che quando fu aperto Giovanni vide un cavallo nero e colui che lo cavalcava che aveva una bilancia in mano (cfr. Ap. 6:5-6), è - secondo Branham - sempre lo stesso cavaliere, ‘ma in un altro stadio del suo ministero (…) Ora, qui c’è il mistero del cavallo nero, secondo quanto è stato rivelato a me. Egli iniziò a cavalcarlo nel tempo delle Epoche Oscure. Quello è ciò che rappresentava il cavallo scuro, le ‘Epoche Oscure’; poiché esso fu un tempo di `notte fonda’, per i veri credenti che rimasero. Osservate ora in quella Epoca della Chiesa, quella intermedia Epoca della Chiesa, l’Epoca Oscura della Chiesa (…) Ora, eccolo ora qui sul suo cavallo nero, che si fa avanti. ‘Epoca Oscura’, quello fu quel tempo. Proprio all’incirca dopo il tempo in cui la Chiesa era stata stabilita, ed era venuta al potere, essi soffocarono via ogni altra cosa. E ciò durò per centinaia e centinaia e centinaia di anni; è ciò è quello che ogni lettore conosce come "Epoche Oscure". ["Epoche Oscure" equivale a "Medio Evo"—n.d.t.] Quanti sanno questo? [La congregazione dice: ‘Amen!’.—n.d.t.] Certo, le Epoche Oscure. Ecco lì il vostro cavallo scuro, il quale rappresenta quella epoca scura’ (Dal sermone intitolato Il terzo sigillo del 20 Marzo 1963; 264, 294-295, 297). La spiegazione che Branham dà alle parole: "Una chènice di frumento per un denaro e tre chènici d’orzo per un denaro; e non danneggiare né l’olio né il vino" (Ap. 6:6) è la seguente: ‘Ora, noi troviamo che egli misurava e faceva pagare per essa, esattamente. Frumento: naturale, vita naturale. Quello è ciò col quale essi vivevano. Però simbolizzò lo Spirito in: Olio; e la gioia del vino. Quella è la Vita spirituale. Non danneggiare Quella. LasciaLa in pace! In altre parole: ‘roma, non toccare quella! Essa è Mia! Quella appartiene a Me!’ (ibid., 332, 333). ‘Dunque, cosa dice Egli, a questo cavaliere in nero? ‘Non danneggiare il Mio vino e il Mio Olio! Non toccare il Mio vino e il Mio Olio! Di Esso me n’è rimasto solo un pochino giù di là, però Esso è ancora là. Ora, tu puoi andare avanti e misurare tutto quel genere di vita che tu stai mettendo fuori; quello è affare tuo. Tu per quello pagherai giù di là! Ma quando tu t’imbatti in quel vino e in quell’Olio, tu devi lasciarLo in pace!’. Oh, mamma! ‘Se tu puoi, prova a...’. In altre parole, dice questo: ‘Se tu prendi qualcuno del Mio piccolo Gregge, che è pieno del Mio Olio e vino’, vedete: vino ed Olio della pura Parola, vedete, ‘e tu cercherai di ucciderli,... Poiché, tu quello lo stai facendo. Quello è ciò che tu stai facendo. Non forzare loro a dire qualche ‘Ave, Maria!’, o fare qualcosa di simile a quello, o alcuni dei tuoi credi. Tu tieni le tue mani lontano da loro! Essi sanno dove stanno andando, poiché essi sono unti col Mio Olio. E tramite l’essere unti col Mio Olio, essi hanno il vino della gioia, poiché essi conoscono la Mia Parola promessa che: `Io li risusciterò di nuovo’! [Il fratello Branham batte quattro volte il pugno sul pulpito—n.d.t.] Non danneggiare Quello! Non cercare di ingarbugliarli! Per cui, tieniti semplicemente lontano da Ciò’ (ibid., 328-329).

Il quarto suggello, che quando Giovanni lo vide aprirsi vide un cavallo giallastro e colui che lo cavalcava aveva nome la Morte a cui seguiva l’Ades (a cui fu dato la potestà sopra la quarta parte della terra di uccidere) [cfr. Ap. 6:7-8] è sempre l’anticristo, nel suo ultimo stadio infatti Branham dice: ‘A questo tempo il mistero dell’anticristo è rivelato. L’anticristo ha fatto la sua ultima cavalcata, e noi lo abbiamo trovato sul suo cavallo pallido, mescolato coi suoi molti colori, che cavalca dritto nella perdizione (…) I quattro `stadi’ del suo cavaliere sono stati rivelati. A questo tempo i quattro `stadi’ dell’anticristo che cavalca, sono stati rivelati; ecco perché essi non ne avevano più’ (Dal sermone intitolato Il quinto sigillo del 22 Marzo 1963; 84, 88). Durante questo ultimo stadio - secondo Branham - l’anticristo romperà il patto fatto con i Giudei e li perseguiterà a morte: ‘… abbiamo notato che, nella sua ultima cavalcata, egli rompe quel patto con quei Giudei che sono giù lì’ (ibid., 279). Dunque i primi quattro suggelli sarebbero l’anticristo nelle sue quattro fasi del suo diabolico operare.

A questo punto Giovanni all’aprirsi del quinto suggello vide sotto l’altare in cielo le anime di coloro che erano stati uccisi per la parola di Dio (cfr. Ap. 6:9-11). Branham fa notare a questo punto che queste anime non possono essere dei Cristiani e dice il motivo: ‘Ora, poiché essi... Se notate, nel tempo in cui questo Quinto Sigillo viene aperto, vedete, la Chiesa se n’è andata! Per cui le anime lì sotto non possono essere quelle della Chiesa primitiva (…) Ora, questi non possono essere quelle anime, poiché le anime dei giusti martirizzati, e delle persone giuste, cioè la Chiesa, la Sposa, sono già stati portati su; per cui essi non possono essere sotto l’altare. Essi sono in Gloria, con la Sposa! Ora, osservate: poiché essi se ne sono andati nel Rapimento nel 4º capitolo di Apocalisse’ (ibid., 218, 220). Di chi sono dunque quelle anime? ‘Questo è israele, il quale deve essere salvato come nazione, tutti quelli che sono predestinati! Quello è Israele. Quello è proprio Israele!’ (ibid., 221). Proseguendo nel parlare di queste anime Branham afferma: ‘Ora, notate questo. Ora queste anime sotto l’altare... Ebbene, noi ora comprendiamo che queste anime che sono sotto l’altare, furono martirizzate tramite uomini peccatori, come Eichmann. Vedete, essi continuarono a perseguitarli, milioni di loro; però essi rimasero Giudei. Ora, ricordatevi: perché avvenne ciò? Essi furono uccisi a motivo della ‘Parola di Dio’, non per la ‘testimonianza di Cristo’. Avete compreso quello? Ma, ricordatevi: la Chiesa venne dentro, ed anche i martiri della Chiesa, e fu a motivo della Parola di Dio e la ‘testimonianza di Gesù Cristo’. Quanti qui sanno questo? [La congregazione dice: ‘Amen!’.—n.d.t.] Benissimo. Ora, ma questi non avevano la ‘testimonianza di Gesù Cristo’. ...per la Parola di Dio e per la testimonianza che essi ‘sostennero’. essi sono ‘giudei’! E Hitler li odiò, così fece pure Eichmann, così fece Stalin, e tutto il resto del mondo. Vedete? Però essi rimasero fedeli a ciò che credevano. Ed essi li uccisero a motivo che loro erano Giudei (….) Ed ora, quelle anime che sono state martirizzate giù fino a qui, giù di là, sono i veri e genuini Giudei, che avevano il loro nome sul Libro, i quali vissero una vita corretta e fecero la cosa giusta, vivendo il Giudaismo alla virgola. Essi furono martirizzati tramite Eichmann e molti altri. Gente onesta, a milioni giù di là, da quei Tedeschi furono fucilati a morte, e assassinati, e uccisi, e impiccati agli steccati, e bruciati, e cremati, ed ogni altra cosa. Quel cuore sanguinario e avido di Hitler, e Stalin, e Mussolini, e di tutta quella gente, ha odiato quei Giudei!’ (ibid., 240-244, 286). A questo punto Branham dice che dopo che quei milioni di Ebrei sono stati uccisi a motivo della Parola e ricevuti in cielo e aver ricevuto la grazia da Gesù Cristo, appaiono - nella seconda metà della settantesima settimana di Daniele - i due profeti di Apocalisse 11, che sono Mosè ed Elia, tramite cui saranno chiamati i 144.000 che sono coloro che devono essere uccisi dall’anticristo alla stessa maniera in cui furono uccisi quei milioni di Ebrei dai Nazisti: ‘Ora, notate: dunque nel mezzo di queste tre settimane e mezza, in cui essi profetizzano giù qui, come dice qui l’Apocalisse; essi profetizzano per milleduecentosessanta giorni. Ora, il regolare calendario Giudeo, il regolare tempo del calendario di Dio, è esattamente di trenta giorni al mese. È il calendario Romano quello che ha ingarbugliato tutto. Il calendario regolare è di trenta giorni al mese. Ora, se volete, prendete trenta giorni e moltiplicateli per tre anni e mezzo, e vedrete che è di trenta giorni. Ebbene, cosa otterrete? Milleduecentosessanta giorni. Milleduecentosessanta giorni sono esattamente tre anni e mezzo. Ora, vedete, in questo non c’è errore. Eccolo lì, collima proprio assieme come una... combacia proprio bene assieme. Notate, quei due profeti predicano per tre anni e mezzo, ai Giudei. In quel tempo vengono chiamati fuori i centoquarantaquattromila. E poi, notate, questi due profeti sono esattamente Mosè ed Elia. Vedete?’ (ibid., 304-308). Di questi due profeti Branham dice: ‘Ora, nessuno di loro è morto; non credete a quello. Essi furono visti entrambi vivi, che parlavano con Gesù sul Monte della Trasfigurazione. Però, ricordatevi: essi devono morire. Ora, Mosè in pratica morì. Però egli risorse, poiché egli è una perfetta figura di Cristo. Vedete? Nessuno ha mai saputo dove egli fu seppellito. Gli Angeli vennero e se lo presero. Vedete, come becchini egli ebbe gli Angeli! [La congregazione ride - n.d.t.] Uh-huh. Perché? Perché nessun uomo mortale poteva portare lui dove egli stava andando! [La congregazione giubila—n.d.t.] Egli passò semplicemente attraverso una ‘scena’, tutto qui. Come becchini egli ebbe degli Angeli, vedete, poiché Essi lo portarono dove egli era destinato ad essere. Nessuno sa dov’è. Perfino Satana non lo sa, e per questo egli fece disputa con l’Arcangelo! Proprio così. Egli non riuscì a capire cosa accadde a Mosè! ‘Io lo vidi su di là che tremava. Lo vidi che guardava su verso il Paese, poi guardava indietro verso i figli, e via dicendo; lo vidi che tremava. Poi egli saltò su sopra la Roccia, e quella fu l’ultima volta che io lo vidi!’. [La congregazione giubila e ride assieme al fratello Branham—n.d.t.]’ (Il quinto sigillo, 330-332). Questi due profeti dunque predicheranno Cristo ai 144.000 Giudei che saranno martirizzati come furono martirizzati i milioni di Ebrei al tempo dei Nazisti. Le anime di quei Giudei in cielo devono aspettare che questi 144.000 altri Giudei siano uccisi dall’anticristo: ‘Notate: queste anime devono aspettare una piccola stagione, finché siano martirizzati i centoquarantaquattromila’ (ibid., 344).

Arriviamo ora all’apertura del sesto suggello: quando esso fu aperto Giovanni vide che si fece un gran terremoto, il sole divenne come un cilicio di crine, le stelle caddero dal cielo e il cielo si ritrasse come una pergamena (cfr. Ap. 6:12-17). Per Branham questo suggello è ‘il sigillo del giudizio. Esso è il Sigillo del giudizio (…) Questo Sesto Sigillo è il periodo della Tribolazione’ (Dal sermone intitolato Il Sesto Sigillo del 23 Marzo 1963; 143, 190). In questo periodo Mosè ed Elia sconvolgeranno la natura con i loro poteri: ‘Ed ora qui ci sono questi due profeti, che stanno qui con la Parola di Dio, per fare con la natura ogni cosa che essi vogliono! Ed essi scuoteranno la terra! E ciò mostra esattamente chi è che fa questo. Essi sono Mosè ed Elia, poiché lì c’è il loro ministero reimpersonificato di nuovo!’ (ibid., 296). E coloro che non daranno ascolto ai due profeti saranno coperti di vergogna e si nasconderanno: ‘Notate cos’è l’ultimo verso aperto del Sesto Sigillo: coloro che hanno riso alla predicazione della Parola, la Parola dell’Iddio vivente confermata, quando quei profeti sono stati là, e hanno fatto miracoli, oscurato il sole, ed ogni altra cosa, giù lungo attraverso tutta l’epoca. Vedete? ‘Essi gridarono affinché le rocce e le montagne li nascondessero’. Vedete, affinché li nascondessero dalla Parola che essi avevano deriso, poiché essi videro Lui venire?’ (ibid., 360).

Veniamo ora all’apertura del settimo suggello, quando fu aperto il quale in cielo si fece silenzio per circa lo spazio di mezz’ora e apparvero sette angeli con sette trombe (cfr. Ap. 8:1-2). Per Branham esso è ‘la fine del tempo di tutte le cose (…) Esso è la fine di una natura in travaglio; Esso è la fine di ogni cosa. Lì dentro c’è la fine delle Trombe; Esso è la fine delle Coppe; Esso è la fine della terra. Esso è perfino la fine del tempo! (…) Esso è la fine delle Coppe; e perfino termina l’introduzione del Millennio!’ (Dal sermone intitolato Il Settimo Sigillo del 24 Marzo 1963: 231, 233). In questo periodo, alla voce del settimo angelo, che ricordiamo non è un vero angelo ma solo un profeta, tutti i misteri di Dio saranno rivelati: ‘Nei giorni del suonare del Messaggio del settimo angelo, tutti i misteri di Dio devono essere terminati’ (ibid., 386). A proposito del settimo sigillo Branham nel parlare dei sette tuoni che Giovanni udì ma gli fu vietato di scrivere le cose che essi proferirono (cfr. Ap. 10:3-4) dice che c’è un mistero che non deve essere conosciuto dal pubblico: ‘Ora, lo avete notato ora? Nell’apertura di questo Settimo Sigillo, ciò è pure in un triplice mistero. Questo qui di cui parlo ed ho parlato, è il mistero dei Sette Tuoni. I Sette Tuoni dispiegheranno questo mistero in Cielo. Ciò sarà dritto alla Venuta di Cristo, poiché Cristo disse che nessuno sapeva quando Egli sarebbe ritornato. Lo avete notato quando i Giudei chiesero a Lui quello? Voi sapete che quando abbiamo comparato le Scritture qui di Matteo 24, con i sei Sigilli, il Settimo Sigillo venne lasciato fuori. Poiché, vedete, Cristo disse: ‘Solo Dio lo sa’. Nemmeno gli Angeli! Non c’è da stupirsi, Esso non fu nemmeno scritto! Vedete, essi stettero zitti; allora non ebbe luogo niente. Gli Angeli non Lo conoscono. Nessuno sa quando Egli viene. Però ci saranno Sette Voci di questi Tuoni, che a quel tempo riveleranno la grande rivelazione. Così, io credo che per noi... Se noi non Lo conosciamo... Esso non sarà conosciuto fino a quel tempo. Però Esso sarà rivelato in quel giorno, nell’ora in cui è stabilito che Esso sia rivelato. Così, la cosa per noi da fare è di essere riverenti davanti a Dio, e servire Lui, e fare tutto come meglio sappiamo farlo, e vivere una corretta vita Cristiana. Qui ora noi troviamo che il Sesto Sigillo è stato a noi aperto; noi Lo vediamo. E noi sappiamo che questo Settimo Sigillo non può essere spezzato al pubblico fino a che arriva quell’ora. Ora, ci deve essere una qualche ragione per cui Dio lasciò che queste Sette Voci fossero tuonate. Poiché, Egli deve venire. Vedete? Poiché noi troviamo che Cristo, l’Agnello, prese il Libro nella Sua mano, ed Egli aprì quel Settimo Sigillo. Però, vedete, ciò è un mistero nascosto. Nessuno lo sa. Ma ciò è in accordo a quello che Egli disse: Nessuno sa quando Egli verrà. Essi non sanno pure niente circa questo mistero dei Sette Tuoni. Così, vedete, ciò è collegato assieme. Quello è quanto noi comprendiamo oggi di Esso, poiché il resto di Esso è tutto dischiuso; però questo non è dischiuso. Ma sedendo nella mia camera, io udii questo, anzi, non udii, ma vidi che Esso si dischiudeva a questi Sette Tuoni. Ora, proprio lì, quello è fin dove noi possiamo arrivare. Ed ora io spero che ciascuno ed ognuno di voi serva Dio e faccia ciò che è giusto. E, ama Lui per tutta la tua vita e serviLo; e Dio si prenderà cura del resto. Ora, per completare, per la grazia di Dio noi abbiamo qui tutti i misteri dei Sei Sigilli che erano stati sigillati, e noi qui comprendiamo e sappiamo che il Settimo Sigillo non deve essere conosciuto al pubblico’ (ibid., 391-397). Questo mistero deve rimanere nascosto fino a circa il tempo in cui Gesù tornerà dal cielo: ‘Egli omise la rivelazione di questo Settimo Sigillo. E qui, quando Egli aprì il Settimo Sigillo, Egli lo omise di nuovo. Vedete? Così noi vediamo che Esso è un completo mistero; per cui l’ora non è ancora giunta perché questo mistero sia conosciuto. Perciò noi siamo arrivati fin qui, e il resto di Esso sarà conosciuto proprio attorno al tempo in cui Gesù apparirà di nuovo sulla terra, per la Sua Sposa, o per quello che avrà luogo a quel tempo. Ora, fino a quel tempo, stiamo tutti in preghiera, vivendo una vita Cristiana giusta e corretta, guardando avanti per la Sua Venuta’ (ibid., 398-399). A riguardo di queste ultime affermazioni vorremmo però fare notare che in base a quanto Branham disse nel suo libro Esposto sulle epoche della chiesa anche il mistero della data del ritorno di Cristo fu rivelato a Branham, infatti egli disse senza mezzi termini che per il 1977 sarebbero terminati tutti i sistemi di questo mondo e sarebbe iniziato il regno milleniale.

Confutazione

Branham peccò di presunzione quando affermò di essere il messaggero di Dio per la Chiesa degli ultimi tempi

Come abbiamo visto per i membri delle chiese attaccate agli insegnamenti e alle rivelazioni di Branham quest’ultimo è il messaggero di Dio per la Chiesa degli ultimi tempi; e questo essi lo dicono in base a quello che lo stesso Branham affermò in una maniera o nell’altra. E devo dire che costoro sostengono e proclamano la ‘missione divina’ di William Branham con un zelo e con uno sforzo che non hanno neppure tanti pastori e credenti verso la proclamazione della missione divina del nostro Signore Gesù Cristo. Ancora una volta ho dovuto riscontrare che sono più zelanti i seguaci di qualche ‘profeta’ moderno che i seguaci di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Ovviamente cosa è accaduto? Che dato che i Branhamiti sostengono che Branham è il messaggero mandato da Dio a ristabilire ogni cosa prima della venuta di Cristo, li si sente parlare molto più di Branham che di Gesù Cristo; più delle parole di Branham che delle parole di Cristo. Un po’ insomma come nel caso dei Mormoni che parlano molto più di Joseph Smith che di Gesù Cristo. Niente di cui meravigliarsi; questa è la tragica conseguenza a cui porta l’accettazione di qualcuno come l’ultimo ‘restauratore del vangelo’. Ma veniamo ora alla confutazione di questa cosiddetta missione divina di Branham da lui presentata nel suo libro Esposto sulle sette epoche della chiesa.

Cominciamo col dire che suddividere la storia della Chiesa in sette epoche appoggiandosi sulle sette chiese dell’Apocalisse non è giusto, come non è giusto definire l’angelo di ogni chiesa come il messaggero di Dio mandato per ogni epoca; e questo perché le sette chiese dell’Apocalisse erano delle chiese esistenti in quel tempo e precisamente nell’Asia, e i sette angeli erano i pastori di esse a cui Dio tramite Giovanni gli fece pervenire delle specifiche parole. Va da sé quindi che definire la chiesa di Laodicea l’epoca attuale non è giusto; anche perché se si considerano le cose da vicino - e non superficialmente - si vedrà che anche in quest’epoca ci sono chiese che hanno le caratteristiche di ogni chiesa dell’Apocalisse. Vogliamo dire con questo che ancora oggi ci sono nel mondo chiese la cui situazione assomiglia e talvolta è uguale a quella di ogni Chiesa dell’Apocalisse; perciò c’è la chiesa che assomiglia a quella di Efeso, quella che assomiglia a quella di Smirne, quella che assomiglia a quella di Pergamo e così via.

Per quanto riguarda poi la dottrina del messaggero così come è esposta da Branham essa è falsa quantunque egli prenda dei passi della Scrittura per sostenerla. La Scrittura insegna che prima del giorno del Signore deve venire Elia; lo disse questo Malachia: "Ecco, io vi mando Elia, il profeta, prima che venga il giorno dell’Eterno, giorno grande e spaventevole. Egli ricondurrà il cuore dei padri verso i figliuoli, e il cuore dei figliuoli verso i padri, ond’io, venendo, non abbia a colpire il paese di sterminio" (Mal. 4:5-6), ed anche Gesù Cristo: "Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa" (Matt. 17:11); ma qui si parla chiaramente di Elia (ricordiamo che Elia fu trasportato perché non vedesse la morte) e non di qualcuno dotato dello spirito di Elia come era Giovanni Battista. Perciò Branham non poteva essere l’Elia che doveva venire. Il suo discorso poi da lui fatto per spiegare che cosa farà quest’ultimo messaggero di Dio, cioè che ricondurrà il cuore (o la fede) dei figliuoli verso i padri della Pentecoste cioè al loro sano insegnamento, si confuta da solo perché se si esaminano attentamente gli insegnamenti di Branham alla luce di quanto insegnavano gli apostoli si vedrà che lui su diversi punti non si prefigge di ricondurre il cuore dei credenti alla fede dei ‘padri della Pentecoste’, piuttosto si prefigge di volgere il cuore dei credenti a delle eresie e quindi di farli sviare. Che cosa sono infatti le sue affermazioni che fanno di Gesù sia il Padre che il Figliuolo che lo Spirito Santo, che annullano il battesimo nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo, che fanno del cielo e delle piramidi due Bibbie scritte da Dio, che fanno del battesimo con lo Spirito Santo la nuova nascita, che permettono al marito di risposarsi mentre sua moglie è ancora in vita, dico, che cosa sono queste affermazioni se non delle eresie? Attenzione dunque al messaggio di questo cosiddetto messaggero dotato dello spirito d’Elia, perché a differenza del messaggio di Giovanni Battista si prefigge di volgere il cuore dei santi a delle false dottrine generate dal diavolo, che è il padre della menzogna e che riesce a fare passare le sue menzogne per verità!

Per quanto riguarda poi la predizione fatta da Branham sulla fine dei tempi per il 1977 essa è caduta a terra perché impostura; è superfluo dire che il suo ragionamento secondo il quale Gesù non ha detto che nessuno sa l’anno, il mese o la settimana in cui tornerà, ma solo che nessuno sa il giorno e l’ora, è un ragionamento vano da lui fatto per ingannare le persone e trascinarle dietro a lui. Che pensate poi? Che sia la prima volta che qualcuno invece che predire il mese e il giorno del ritorno di Cristo, si limita a predire solo l’anno? No, altri prima di lui lo hanno fatto. William Miller per esempio non aveva stabilito neppure lui il giorno e il mese del ritorno di Cristo, ma solo un periodo di dodici mesi entro cui Cristo sarebbe tornato. Egli aveva predicato infatti che Gesù sarebbe tornato tra la primavera del 1843 e quella del 1844; ma anche nel suo caso la predizione non si adempì.

Dunque quest’ultima epoca della Chiesa ha avuto un prolungamento di 23 anni! Come mai? vorremmo domandare noi ai seguaci di Branham. Come mai questa rivelazione di Branham non si è adempiuta? Eppure Branham era così preciso nelle sue predizioni, e voi dite che nessuna di esse fallì mai, il che è una prova che lui era un vero profeta di Dio. Ve lo dico io perché questa rivelazione non si è adempiuta; perché, come ho prima detto, essa è un impostura di Branham. Egli la disse per presunzione quella data, non perché gliela rivelò Dio. Eppure voi continuate ancora a credere che la storia della Chiesa è suddivisa in sette periodi, di cui Branham stabilì sia l’inizio che la fine, e sia il loro rispettivo messaggero!! Ma domandatevi: non è possibile che Branham si sia sbagliato anche nel suddividere la storia della Chiesa in sette epoche e nell’assegnare a ciascun epoca un messaggero? Io credo che voi fareste bene a riflettere su questo. Io sono pienamente persuaso che Branham non si sbagliò solo nel dichiarare la fine della settima epoca per l’anno 1977, ma anche nel definirsi l’angelo di questa epoca. Che poi vorrei farvi notare una evidente contraddizione in cui è caduto Branham definendosi l’angelo della chiesa di Laodicea, ossia il Messaggero di questa ultima epoca. Ora, le parole che Gesù rivolse a questo preciso angelo sono parole di biasimo infatti gli dice: "Io conosco le tue opere; tu non sei né freddo né fervente. Oh fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca" (Ap. 3:15-16). Come poteva quindi Branham definirsi questo angelo e nello stesso tempo affermare sia pur indirettamente di essere il messaggero di questa ultima epoca della storia della Chiesa? Come è possibile, dico io, che Cristo per avvertire i Cristiani dell’ultima epoca della Chiesa si usi di un messaggero che lui stesso ha definito né freddo e né fervente, bensì tiepido, e che per questa sua tiepidezza sarà vomitato dalla sua bocca?!! A noi pare che Branham in questa maniera si sia involontariamente screditato; a dimostrazione questo che se la Parola di Dio non la si taglia rettamente perché presuntuosi, si finisce col rimanere confusi. Quella stessa Scrittura che viene presa per ingannare si ritorce contro coloro che ne fanno cattivo uso. Ma Branham, prevedendo che qualcuno avrebbe potuto fargli notare questa sua palese contraddizione, è corso ai ripari dicendo a proposito di Apocalisse 3:15-16: ‘Questo verso non è detto ad un individuo, bensì alla chiesa’ (Esposto…, pag. 455). Parole vane, solo parole vane, perché Gesù disse a Giovanni: "E all’angelo della chiesa di Laodicea scrivi…", e non ‘e alla chiesa di Laodicea scrivi’.

Stando dunque così le cose alla luce della Parola di Dio, noi rigettiamo l’affermazione dei Branhamiti secondo cui l’8 Gennaio del 1961 alla conclusione del suo messaggio dal titolo ‘Rivelazione capitolo 4, parte 3’, nel Tabernacolo di Jeffersonville, sarebbe apparsa la Colonna di Fuoco che avrebbe disegnato sul muro lo schizzo delle Sette Epoche della Chiesa esattamente come lo aveva disegnato poco prima Branham sulla lavagna. Come avrebbe potuto Dio confermare che Cristo sarebbe tornato nel 1977?!!

La restaurazione compiuta da Branham alla luce della Parola di Dio

Ora, Branham è considerato il profeta tramite cui Dio ha restaurato tante cose nella sua Chiesa prima del ritorno di Cristo. Tra le cose che egli avrebbe restaurato c’è la fede in un solo Dio (per cui c’è solo Gesù), il battesimo nel solo nome di Gesù e la nuova nascita. Alla luce della Parola di Dio però le cose non stanno affatto così perché quella che viene chiamata ‘restaurazione’ è piuttosto uno scombussolamento infatti Branham non ha fatto altro che portare confusione nella mente di tanti sia sulla natura di Dio (negando la sua natura trina), sia sul battesimo e sia sulla nuova nascita. La dottrina ‘solo Gesù’ non è altro che un’antica eresia, per cui se c’è qualcosa che lui ha restaurato questo qualcosa è una eresia che conduce a dire chi l’abbraccia un mucchio di assurdità su Dio. Ho già menzionato queste assurdità altrove per cui qui non tornerò a citarle. No, Branham non ha restaurato il Vangelo di Dio ma lo ha contaminato con delle false dottrine; ed un giorno renderà conto a Dio per avere fatto ciò.

Quando Branham cominciò a predicare, il Vangelo era già predicato nella sua pienezza, la fede in Dio degli eletti era sana, anche il battesimo amministrato nelle tre persone della Divinità amministrato dai Cristiani era sano, come anche era sana la dottrina sulla nuova nascita, e potrei proseguire, ma mi fermo qui. Dico questo per far capire che la Parola di Dio non aveva bisogno di essere restaurata da nessuno.

I sette sigilli come li ‘rivelò’ Branham alla luce della Parola di Dio

Che dire della ‘rivelazione’ dei sette suggelli proferita da Branham? Essa è falsa. Le ragioni sono svariate. Spiegherò le principali ragioni per cui essa non può essere vera.

Innanzi tutto va detto che in base all’insegnamento biblico la venuta di Cristo e il nostro adunamento con lui avrà luogo dopo che sarà manifestato l’anticristo, ossia l’uomo del peccato. L’apostolo Paolo questo lo spiega chiaramente ai Tessalonicesi quando dice: "Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio. Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo. Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo" (2 Tess. 2:1-7). Non c’è dubbio; Paolo dice che l’empio sarà manifestato mentre i santi saranno ancora sulla terra. Questo lo si deduce dal fatto che lui dice che "quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario…". Dunque prima deve venire sia l’apostasia che l’uomo del peccato, e poi verrà il giorno del Signore che includerà la risurrezione dei morti in Cristo e la traslazione dei santi viventi.

Inoltre dire che il cavaliere visto sul cavallo bianco, quello visto sul cavallo rosso, quello visto sul cavallo nero ed infine quello visto sul cavallo giallastro sia lo stesso cavaliere è arbitrario perché non si evince nella maniera più assoluta da una lettura sia pur superficiale delle parole di Giovanni.

Altra cosa da dire è che dire che quelle anime uccise a motivo della Parola e che Giovanni vide in cielo sotto l’altare siano i milioni di Ebrei uccisi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale è qualcosa che non può corrispondere al vero. Non si capisce infatti come degli Ebrei che rifiutavano di chiamare Gesù Cristo ‘nostro Signore’ sulla terra, lo possano chiamare in questa maniera in cielo. Branham non conosceva le Scritture per affermare simili cose. No, quelle anime viste da Giovanni sotto l’altare erano anime di credenti in Gesù Cristo che sulla terra lo avevano accettato come loro personale Salvatore e Signore. E poi, come si fa a dire che essi morirono a motivo della Parola e della testimonianza che resero? Ma essi intoppavano nella Parola, come fecero dunque a morire per essa? E quale testimonianza essi resero di Gesù che Branham li colloca in cielo, li mette tra i martiri? A me non pare che essi resero testimonianza di Gesù Cristo; semmai resero testimonianza contro Cristo ma non a suo favore. Qualcuno forse dirà: ‘Ma quelle anime non furono forse sentite chiedere a Dio vendetta?’ Certo, ma non si può dire in base a ciò che essi fossero Ebrei non credenti. Ma ditemi: ‘Dei credenti di fra i Gentili, come anche di fra gli Ebrei, non potevano in cielo chiedere vendetta a Dio?’

Come si fa poi ad affermare che Mosè morì e risuscitò? Non si può. Mosè fu seppellito da Dio nella valle, nel paese di Moab, dirimpetto a Beth-Peor e nessuno ha mai saputo dove fosse la sua tomba. E quando egli apparve sul monte santo assieme ad Elia apparve con la sua anima, senza il suo corpo che aspetta ancora la resurrezione. Questo insegna la Scrittura. Per questo non crediamo che sia lui l’altro profeta che deve venire con Elia. E’ più logico supporre che a fianco di Elia (che realmente non vide la morte) ci sarà Enoc che non vide la morte come Elia. Ma sull’identità di quest’altro testimone la certezza non l’abbiamo.

Passiamo adesso al settimo suggello che Branham disse - in quel giorno in cui predicò sul settimo suggello - che ancora Dio non l’aveva rivelato ma che l’avrebbe rivelato a suo tempo, naturalmente tramite lui che era il settimo angelo, perché se alla voce del settimo angelo, che è Branham, tutti i misteri sarebbero terminati, per forza di cose anche il mistero circa la data del suo ritorno doveva per forza essere rivelato. Branham lo disse chiaramente: ‘Nei giorni del suonare del Messaggio del settimo angelo, tutti i misteri di Dio devono essere terminati’. E così infatti è successo; anche questo mistero fu ‘rivelato’ a Branham, perché lui disse che per il 1977 Cristo sarebbe tornato. E da quale fonte provenga questa ‘rivelazione’ lo dice il fatto che essa non si è adempiuta. Ma il mancato adempimento di questa importante rivelazione viene naturalmente tenuto nascosto dai suoi seguaci (ammesso che tutti la conoscano questa ‘rivelazione’) e il motivo è evidente, esso scredita nella maniera più chiara possibile il ministerio profetico di Branham. Ora, io con questo non voglio dire che tutte le rivelazioni di Branham fossero false, perché riconosco che alcune si adempirono e risultarono veraci, ma solo che in questo caso come anche in molti altri casi, Branham ha parlato per presunzione. Si badi che anche sotto l’Antico Patto, ci furono uomini che erano stati stabiliti da Dio profeti che ad un certo punto si misero a fare false predizioni o per un motivo o per un altro; per cui non c’è nulla da meravigliarsi se Branham dopo avere avuto all’inizio delle vere rivelazioni concernenti il futuro si è poi sviato dietro la menzogna dicendo cose che Dio non gli comandava di dire.

E qui vorrei dire qualche cosa che quando si sente parlare di Branham non viene mai fatto notare e cioè che Branham morì poco tempo dopo avere detto che Dio gli aveva ‘rivelato’ i sette suggelli tra cui come abbiamo visto lui ci riuscì a mettere pure la data del ritorno di Cristo. Che dice la legge a riguardo del profeta che ha la presunzione di dire in nome di Dio cose che Dio non gli ha comandato di dire? Ecco cosa dice: "Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome qualcosa ch’io non gli abbia comandato di dire o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta sarà punito di morte" (Deut. 18:20). Notate che chi parla usando il nome di Dio per dire cose sue merita la stessa punizione di colui che parla in nome di altri dèi. Ecco perché ogni volta che penso alla morte improvvisa di Branham (nessuno si aspettava che morisse a quell’età) mi vengono alla mente le parole del Deuteronomio sulla fine che aspetta i profeti che parlano per presunzione.

Dio non ha riguardi personali; non ne ha mai mostrato e non ne mostrerà giammai verso nessuno dei suoi servi, non importa che ministerio abbiano essi ricevuto da lui. Siamo chiamati quindi a temerlo tutti i giorni del nostro pellegrinaggio come dice l’apostolo Pietro (cfr. 1 Piet. 1:17). Qualcuno quindi dirà: ‘Tu credi allora che Dio tolse di mezzo Branham perché si era sviato da lui cominciando a dire cose che Dio non gli diceva e a traviare il popolo?’ Sì, lo credo e a questo pensiero temo e tremo.

Un’ultima parola fratelli; siccome so che in seno alla fratellanza possono sempre sorgere persone che dicono che Dio gli ha rivelato le cose proferite dai sette tuoni, vi metto in guardia, perché non è affatto scritto che quelle cose un giorno saranno rivelate a qualcuno; è scritto solo che una voce dal cielo disse a Giovanni di non scriverle ma di suggellarle. Qualcuno potrebbe prendere queste parole per persuadervi che in futuro sorgerà un profeta a cui Dio rivelerà la data del ritorno di Cristo (che sarebbe tra le cose proferite dai sette tuoni), o che magari lui è quel profeta. Non dategli retta nella maniera più assoluta perché la data del ritorno di Cristo rimarrà nascosta fino a quando non sarà manifestata l’apparizione di Cristo, cioè sarà solo quando Cristo sarà tornato che sapremo quella data. Vegliate e pregate, per non cadere nelle reti di qualche seduttore.

 

LA SPOSA DI CRISTO E LA CHIESA

La dottrina branhamita

Per essere la Sposa di Cristo bisogna uscire dalle denominazioni. William Branham era contro il denominazionalismo (cioè contro il sistema organizzativo mondano a cui si sono date molte Chiese), parlava spesso contro di esso, nel suo libro sulle sette epoche della Chiesa ha parlato contro di esso tantissime volte; per lui questo sistema costituiva il Nicolaitismo sorto nella prima epoca della chiesa (quella di Efeso) e che nel corso del tempo si sarebbe rafforzato ed esteso. Un sistema in abominio a Dio che ha fomentato e fomenta ingiustizie di ogni genere e persecuzioni contro gli eletti che rifiutano di organizzarsi. Branham era molto duro contro questo tipo di organizzazione ecclesiastica che non trova fondamento nella Scrittura ed esortava ad uscire dalle varie denominazioni. Ecco a tale proposito alcune sue dichiarazioni tratte dal libro Esposto sulle sette epoche della chiesa. ‘Questa ultima epoca in cui viviamo è cominciata con il fuoco di un risveglio pentecostale ma purtroppo gli uomini si sono di nuovo organizzati. Invece di basarsi unicamente sulla Parola, hanno preferito le loro proprie idee e sostituendo la Bibbia con dei manuali, professioni di fede o altri statuti, hanno fatto esattamente quanto si fece nelle epoche precedenti. Uscite dall’influsso di statuti e manuali e vedrete cosa vi capiterà. Una volta uscito fratello, ti si perseguiterà e biasimerà, credendo di far cosa grata a Dio. Oh, come e quanto amano la loro organizzazione! (…) Essi però veramente non hanno la verità. Sono caduti nell’ibridismo, cioè si sono incrociati, mescolati proprio come quei gruppi da cui erano usciti. Così che se vogliono appartenere alla Sposa devono di nuovo uscire ora, proprio come fecero i loro padri. Essi sono adesso esattamente come tutti gli altri. Il risveglio è passato. Stanno cercando di vivere soltanto secondo il nome ma in generale sono morti. Pur continuando a parlare intorno allo Spirito di Dio, essi hanno formato l’organizzazione’ (Esposto…, pag. 167,168); ‘Così è anche dei Pentecostali, i quali uscirono per poi organizzarsi di nuovo. Ma v’è un altro gruppo che uscirà e grazie a Dio tale gruppo non diventerà mai un’organizzazione perché esso conosce la verità. Questo gruppo sarà la Sposa degli ultimi tempi’ (ibid., pag. 313). Tutti coloro quindi che sono caduti nell’organizzazione sono perduti e per essere salvati dall’ira a venire devono dare ascolto alla voce del settimo angelo che li scongiura ad uscire da essa: ‘Tale messaggero parlerà e coloro che lo accetteranno quale profeta, riceveranno il benefico effetto del suo ministerio profetico. Quelli che gli daranno ascolto vengono benedetti e fanno parte della Sposa degli ultimi tempi (…) Date ascolto al profeta di Dio confermato, il quale è entrato in azione in questo ultimo tempo. Ciò ch’egli dice da parte di Dio lo dirà pure la Sposa. Lo Sposo, il profeta e la Sposa diranno la stessa cosa. E ciò che dicono è già stato detto nella Parola. Ora, ancora dicono: ‘Uscite da essa, popolo mio…’ (ibid., pag. 492). Si noti che Branham identificava la Sposa di Cristo con quel gruppo che darà ascolto al messaggio del settimo angelo. Naturalmente, se Branham esortava a uscire dalle denominazioni protestanti, egli esortava anche di conseguenza a non entrarci pena la perdizione: ‘Perciò non vi unite ad una chiesa o assemblea organizzata; non entrate in una organizzazione e non abbiate nessuna parte alle loro tradizioni, ai loro credi o a qualunque cosa che prenda il posto della Parola e dello Spirito, altrimenti dovete morire, cioè sarete morti, eternamente separati da Dio (…) Se vi associate ad una organizzazione o la servite, allora avete venduto anche voi il vostro diritto di primogenitura. Sì fratello che tu lo voglia credere o meno, è così. Ogni gruppo protestante che una volta era uscito per poi ritornare donde era scampato, ha venduto il suo diritto di primogenitura. E se vendi il tuo diritto di primogenitura sei esattamente come Esaù. Potete piangere, gridare e far penitenza quanto volete, ma non vi servirà a nulla. V’è una sola cosa che può essere fatta ed è: ‘Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo’ (ibid., pag. 276, 307).

Abbiamo detto prima che Branham diceva che il denominazionalismo era il Nicolaitismo presente nella chiesa di Efeso, quindi qualcosa che Dio odiava perché è scritto che il Signore odia le opere dei Nicolaiti (cfr. Ap. 2:6). Ma Branham arrivò a identificare il denominazionalismo con il marchio della bestia. Lui infatti identificava l’immagine della bestia con le denominazioni protestanti e il marchio della bestia con l’appartenenza ad una denominazione; per cui era indispensabile per essere salvati uscire dalle denominazioni protestanti. Ascoltate quello che egli diceva a riguardo dell’immagine della bestia: ‘Come Israele (il popolo scelto di Dio) nella loro maggioranza, rigettando Gesù perdettero il diritto al Libro della vita, così anche la maggior parte della chiesa dei Gentili cadrà sotto la condanna col risultato che i loro nomi saranno tolti dal Libro della vita per aver rigettato la Parola ed essere entrati nel Movimento del Concilio Ecumenico delle Chiese, che è l’immagine eretta della bestia’ (ibid., pag. 370). In un suo sermone tenuto nel 1956 disse: ‘E le fu concesso di dare uno spirito all’immagine…. (cioè, alle chiese Protestanti, alle chiese Protestanti)’…. L’immagine della bestia, la denominazione Protestante, non quella Cattolica’ (Dal sermone The Mark Of The Beast [Il Marchio della Bestia] tenuto il 15 luglio 1956 in Jeffersonville. Indiana. U.S.A). E a riguardo del marchio della bestia: ‘Gesù è morto; tu non devi più servire il peccato. Tu non devi prostrarti davanti a credi e denominazioni… Se tu vuoi andare libero ed essere libero nel Figliuolo, rompi con tutte queste cose e servi Lui. Dai. Amen….. Ma se tu non vuoi farlo, allora la tua organizzazione, il tuo padrone, chiunque tu servi, ti metterà addosso un marchio sul tuo orecchio e non sarai più in grado di sentire …. Se Dio dice al tuo cuore di ‘Venire, questo è il tempo’, e tu rifiuti, allora tu ricevi il marchio, indurato dalla verità. C’è il sigillo del Diavolo, il marchio della bestia. Lo vedete? Che cosa fa il marchio della bestia? Ti mette diritto dietro (puts you right back to) al Romanismo, al denominazionalismo e tu non verrai mai e non sarai mai libero; servilo per sempre. C’è il marchio della bestia’ (ibid.,), ed ancora: ‘Il marchio alla fronte significa che si dovrà accettare la dottrina del sistema mondiale delle chiese che è per esempio la trinità ecc., mentre il marchio nella mano vuol dire dover fare la volontà delle chiese mondiali sopracitate’ (Esposto…, pag. 509).

Che cosa accadrà dunque a quei Cristiani che sono nelle denominazioni e non nella Sposa di Cristo? A questa domanda Branham risponde così: ‘… essi vanno nella tribolazione. Essi vengono martirizzati nella Tribolazione. Essi vengono su alla fine, dopo il Millennio, per il loro giudizio. Vedete?’ (Domande e Risposte sui sette sigilli del 24 Marzo 1963; 16. Audiocassetta 63-0324M). In altre parole, costoro risorgeranno alla fine del millennio per essere giudicati da Cristo e la sua Sposa (il Re e la Regina, come dice Branham); e sì, perché per Branham c’è differenza tra la Chiesa e la Sposa di Cristo. Branham spiega come la sorte che aspetta la Chiesa sia diversa da quella della Sposa di Cristo usando la parabola delle dieci vergini; ecco le sue parole: ‘Ma mentre esse andarono fuori per cercare di comprarLo, ecco che venne un ‘suono’. Cosa accadde? Tutte quelle vergini che dormivano, risuscitarono, acconciarono le loro lampade e andarono alla Cena. È ciò esatto? E il resto fu lasciato per il periodo della Tribolazione, esatto, nel pianto, lamento, e stridor di denti. Quelli sono la Chiesa, non la Sposa; la Chiesa. La Sposa andò dentro. C’è molta differenza tra la Chiesa e la Sposa. Sissignore! Andarono dentro alla Cena delle Nozze’ (Dal sermone intitolato La breccia tra le sette epoche della chiesa e i sette sigilli del 17 Marzo 1963; 263-265). Dunque, coloro che hanno fatto parte delle Chiese appartenenti alle denominazioni sono paragonate da Branham alle vergini stolte che aspettavano sì anch’esse lo sposo, ma non avevano preso con loro l’olio (lo Spirito Santo, di cui l’evidenza di averlo ricevuto è l’accettazione delle parole di Branham) per cui quando arriverà lo Sposo saranno impreparate e non entreranno con lui nella sala delle nozze ma saranno mandate nelle tenebre di fuori dove c’è il pianto e lo stridore dei denti (la grande tribolazione, per Branham). La Sposa di Cristo invece è paragonata alle vergini savie che avevano preso con esse anche l’olio che rappresenta lo Spirito Santo. La Sposa quindi è rapita in cielo con Cristo alla sua apparizione; Gesù Cristo ritornerà poi in gloria sulla terra con i suoi eserciti dopo tre anni e mezzo (cioè dopo la grande tribolazione) , e distruggerà le truppe che Roma invierà con tutti i suoi alleati per distruggere i Giudei timorati di Dio.

E questa stessa Sposa, alla fine del millennio giudicherà assieme a Cristo tutti coloro che risorgeranno. Tra coloro che risorgeranno ci saranno sia i pagani che non avevano mai udito il messaggio del Vangelo i quali però non saranno condannati da Dio perché Dio non è ingiusto; a meno che essi non abbiano avuto un’opportunità di ascoltare il Vangelo. In questo caso allora essi non scamperanno alla condanna; per loro non ci sarà nessuna speranza. Questi condannati saranno le capre.

Ci saranno poi gli appartenenti alle denominazioni (le vergini stolte) che saranno giudicati da Cristo e dalla sua Sposa. Coloro che ebbero la possibilità di ascoltare il messaggio del settimo angelo (William Branham) e non l’accettarono saranno condannati; ‘Se ella [la vergine stolta] udì la verità, essa è condannata’ (Dal sermone The Mark of the Beast; il testo in inglese dice: And if she's ever heard the truth, she's condemned’), ‘… il PROFETA DEGLI ULTIMI TEMPI, quando entrerà in azione, se è realmente quel profeta allora dirà: ‘Venite, ritornate alla Parola altrimenti sarete perduti’ (Esposto…, pag. 107). Essi infatti hanno commesso il peccato imperdonabile, secondo Branham.

Coloro che invece non ebbero questa possibilità non saranno condannati, quantunque dovranno passare per la grande tribolazione (non si sa però se quando muoiono vanno in paradiso o all’inferno). Voglio citare delle particolari parole di Branham sul giudizio che subiranno i Cristiani presenti nelle denominazioni: ‘No, essi sono... Quelli sono loro, la Chiesa, le persone che sono nelle denominazioni, i quali sono genuini Cristiani, e che hanno ricevuto il Messaggio, però essi non Lo vedranno mai, poiché Esso a loro non viene mai predicato! E quelli che sono in una folla mista, e a cui Esso viene predicato, Esso passerà dritto sopra la cima delle loro teste, ammenoché il loro nome non sia sul Libro della Vita dell’Agnello. Sì. Però essi sono brava gente!’ (Dal sermone intitolato Domande e Risposte sui sette sigilli del 24 Marzo 1963; 202).

Dunque, coloro che fanno parte della Chiesa e non della Sposa di Cristo perché non accettano il messaggio di Branham andranno in perdizione e non parteciperanno alle nozze dell’Agnello? Pare proprio di sì. Vorrei fare notare però che lo stesso Branham un giorno disse anche: ‘I miei pensieri sono che se un Cattolico Romano, o qualsiasi altra cosa egli sia, Metodista, Presbiteriano, Chiesa di Cristo, Luterano, dovunque egli sia, se egli crede nel Signore Gesù Cristo e crede solennemente in Lui per la salvezza, io credo che lui sia salvato’ (Conduct, Order, and Doctrine [Condotta, Ordine e Dottrina], vol. 1, pag. 672). Il che mi pare sia in contrasto con le sue precedenti dichiarazioni. E’ probabile però che egli in questo caso si riferisse alle vergini stolte che non hanno la possibilità di ascoltare il messaggio del settimo angelo; che quantunque dovranno passare per la tribolazione nel giorno del giudizio scamperanno alla condanna eterna.

I seguaci di Branham esortano i membri delle varie denominazioni ad uscire da esse e difatti il loro grido di battaglia è: "Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe" (Ap. 18:4). Tutto ciò perché dietro i pulpiti di tutte le denominazioni non ci sono altro che falsi profeti che sviano le persone e le menano in perdizione; solo un profeta è degno di essere ascoltato, e questo è William Branham che Dio ha mandato in questi ultimi giorni per restaurare il Vangelo e la Chiesa. Ma, Branham non è stato accettato dalla maggior parte delle Chiese. Nulla di cui meravigliarsi però, anche Gesù e i profeti prima di lui furono ascoltati solo da un residuo e rigettati dalla maggioranza. Solo quindi un piccolo residuo di credenti ha accettato l’unico vero profeta suscitato da Dio in questa era; i quali sono predestinati a ciò: ‘Però i predestinati ascolteranno per essere poi pronti al momento del rapimento’ (Esposto…, pag. 234). Questi non rimangono sedotti come tutti gli altri che invece preferiscono seguire i falsi profeti della Cristianità che danno alle persone solo un ‘Cristianesimo tradizionale’ privo di fede. Ma perché Branham è considerato l’unico profeta di Dio di questi ultimi tempi? Perché lui ebbe migliaia di visioni e nessuna di esse è caduta a terra, e il suo insegnamento era perfettamente scritturale. Come spiegare dunque il fatto che alcune cose dette da Branham sono strane? I suoi seguaci rispondono che è del tutto normale, perché ogni profeta mandato da Dio ha detto cose che si sono scontrate con gli insegnamenti tradizionali del suo tempo. Gesù, è preso come esempio infatti viene detto che anche quello che disse Gesù non fu accettato dai religiosi del suo tempo. Un altro esempio preso è quello di Giovanni Battista, anche lui rigettato dai religiosi del suo tempo.

Confutazione

Il denominazionalismo è dannoso; ma ciononostante Dio fino alla fine avrà in seno alla varie denominazioni degli eletti destinati ad ottenere salvezza

Branham voleva che i credenti dessero ascolto a lui e uscissero dalle loro denominazioni per scampare all’ira di Dio; questo era il suo messaggio perché secondo lui le denominazioni protestanti saranno distrutte da Dio essendo le figlie della grande meretrice che è la chiesa cattolica romana . Che dire di ciò? Da un lato diciamo che siamo d’accordo che uscire dalla denominazione (precisiamo che per denominazione intendiamo ogni raggruppamento di chiese evangeliche che ha cercato ed ottenuto il riconoscimento dello Stato - per ottenere il quale bisogna organizzarsi come dice lo Stato - per potere adempiere ‘legalmente’ e con tutti i vantaggi offerti dallo Stato i loro doveri, tra cui quello di predicare il Vangelo e di compiere opere buone a favore di terzi) per fondare una Chiesa libera dallo statuto della denominazione che contrasta in molti punti la verità e che ha finito inevitabilmente col paralizzare l’opera di Dio (cosa che era facilmente prevedibile) è cosa giusta, dall’altro però diciamo che non è giusto che qualcuno cominci a dire - come faceva Branham - di esser il messaggero di Dio e che chi vuole salvarsi deve dare retta a lui e uscire dalle denominazioni. Se alcuno vuole uscire dalla denominazione perché è giunto alla conclusione per la grazia di Dio che in seno ad essa come ministro di Dio non si può servire Dio con una pura coscienza perché il sistema che c’è alla base di essa è perverso e lo trascina ad agire disonestamente, esca, ma col proposito di volersi consacrarsi maggiormente al Signore e di piacere a lui anziché agli uomini; se poi non è un ministro del Vangelo e vuole uscirsene per unirsi ad una chiesa che non fa parte di una denominazione (ma che si attiene alla sana dottrina in parole e in opere, e non una che si definisce ‘libera’ perché non è sotto lo statuto di una denominazione ma nello stesso tempo è piena di disordine perché schiava assieme ai suoi conduttori di ogni sorta di concupiscenza mondana) perché insoddisfatto di come vanno le cose (cioè vede che le cose vanno di male in peggio e non migliorano perché i capi distruggono il sentiero per il quale deve camminare il popolo di Dio per crescere spiritualmente) ed è scandalizzato dalla condotta dei suoi conduttori faccia lo stesso. Ma lungi da lui mettersi al seguito di quei cianciatori che spacciandosi o per il messaggero di Dio per la Chiesa di questi giorni o per qualche cosa altro di grande cercano di portare dietro a loro i discepoli del Signore. Perché questo significherebbe rimanere sedotti dalle loro ciance e cadere in una trappola del nemico. Prendiamo per esempio Branham: insegnava cose perverse, per lui c’era solo Gesù, la persona del Padre e dello Spirito Santo non c’erano, la divinità era solo un’unica persona: insegnava che per nascere di nuovo occorreva ricevere il battesimo con lo Spirito Santo e che quando lo si riceve non ci si mette a parlare in altre lingue, che il battesimo nel nome delle Tre Persone era invalido, che l’uomo può risposarsi mentre sua moglie è ancora viva; certamente chi esce dalla sua denominazione per dare retta ai suoi insegnamenti (che vengono tuttora trasmessi dai suoi seguaci) rimane ingannato e si svia dalla verità. Perciò guardatevi da coloro che vengono a portarvi il messaggio di Branham.

Se qualcun’altro invece ritiene di volere rimanere in seno alla denominazione in cui si trova e di volere servire il Signore in seno ad essa dando l’esempio ai fratelli e esortandoli a condursi in maniera degna del Signore con timore e tremore e riprovando con forza la corruzione e la falsità che ci sono anche in seno all’organizzazione di cui fa parte, allora egli egualmente fa qualcosa di giusto; ma sappia costui che portandosi in questa maniera si attirerà le ire di coloro che vogliono conformarsi all’andazzo che c’è in seno ad essa ed hanno tutto l’interesse che le cose rimangano così e che rischia da un momento all’altro di essere espulso da essa; anzi è meglio dire che prima o poi sarà espulso (con un pretesto qualsiasi).

Per quanto riguarda l’identificazione del denominazionalismo con il marchio della bestia questo non è dimostrabile in nessuna maniera con la Scrittura e quindi la rigettiamo. Il marchio della bestia, che è il 666, è il numero d’uomo che verrà impresso sulla fronte o sulla mano destra degli uomini quando sarà manifestato l’anticristo; dargli il significato che gli ha dato Branham è un errore come è anche un errore dargli il significato datogli da Ellen G. White, la profetessa degli Avventisti, secondo la quale il marchio della bestia è niente di meno che l’osservanza della domenica (notate che in ambedue questi casi due persone che hanno detto di parlare da parte di Dio hanno dato due significati diversi alla stessa cosa!).

Certamente il denominazionalismo, cioè il fatto che l’uno si dice, vantandosi, di appartenere a quella denominazione e un altro ad una altra denominazione non è affatto una cosa buona perché costituisce certamente una forma di divisione che si è venuta a creare in seno alla fratellanza sparsa per il mondo intero. E le conseguenze di questo denominazionalismo sono sotto gli occhi di tutti coloro che ci vedono. Non è però qui che vogliamo parlare in maniera dettagliata delle nefaste conseguenze che ha avuto il denominazionalismo nella vita delle Chiese, perché lo vogliamo fare, Dio volendo, in altra occasione.

Ma qui vogliamo dire qualcosa d’altro per evitare di essere fraintesi, e cioè che difendere strenuamente tutto il consiglio di Dio è una cosa buona che i credenti devono fare in ogni tempo e luogo a costo di essere etichettati fanatici e settari ed essere isolati da coloro che non accettano determinate dottrine bibliche. E perciò coloro che dicono a dei credenti che non sono per l’unità dei cristiani semplicemente perché quest’ultimi insegnano il battesimo con lo Spirito Santo con il segno esteriore delle lingue, i doni dello Spirito Santo, che la donna non deve insegnare e che quando prega o profetizza deve velarsi il capo con un velo, che i credenti si devono astenere dall’avere o dal guardare la televisione, dall’andare al mare e da altre concupiscenze mondane che oggi sono tollerate (per citare solo alcuni degli insegnamenti oggetto di forte controversia anche qui in Italia), e non devono formare nessuna organizzazione religiosa od entrare a far parte di una già esistente per portare avanti il messaggio dell’Evangelo, dico, costoro non fanno altro che lanciare contro di essi una falsa accusa. La verità è che molti credenti (quelli che dicono di essere per l’unità) vogliono stare assieme (per dare l’apparenza di essere per l’unità) a tutti i costi, anche a costo di mettere da parte una parte del consiglio di Dio; per loro di certe cose non bisogna parlare se si vuole stare uniti, e questo non è in armonia con la Parola di Dio. Con questo vogliamo dire che coloro che insegnano queste cose non creano affatto divisioni in mezzo alle Chiese e coloro che soprannominano coloro che insegnano tutte queste cose sopra citate una setta sbagliano grandemente perché se ci sono persone che sono per l’unità spirituale tra i credenti sono proprio quelli che insegnano le cose sopra citate e si santificano veramente e che non hanno nessun intenzione di creare una organizzazione religiosa. In realtà quelli che provocano le divisioni nelle Chiese sono la gente sensuale (vedi Giuda 19) che seguono le concupiscenze mondane e coloro che non vogliono accettare tutto il consiglio di Dio perché orgogliosi; e come sempre succede, questi sono considerati cari fratelli perché ‘unificazionisti’!

Ma tutt’altra cosa è fondare una denominazione, ossia una organizzazione religiosa strutturata come le organizzazioni umane in maniera verticistica e con tutte le caratteristiche che lo Stato di una nazione esige per riconoscerla come ente morale; in questo caso ciò non è buono perché finisce col soffocare la guida, l’opera e la libertà dello Spirito Santo e stimola in una maniera subdola ed inevitabile nei credenti che fanno parte della denominazione orgoglio, invidia, vanagloria e tante altre cose storte. In altre parole l’organizzazione religiosa riconosciuta dallo Stato e che da esso riceve dei privilegi non stimola i credenti né ad umiliarsi né a santificarsi e neppure a cercare la faccia del Signore per ottenere i doni dello Spirito Santo (e questo si vede chiaramente). In altre parole il tutto costituisce una alleanza che la Chiesa stipula con lo Stato; uno scendere in Egitto - e non a mani vuote - in cerca di soccorso. Alleanza che non ha e non può avere il favore di Dio perché il nostro Dio detesta che la sua Chiesa vada a cercare il favore di questo mondo malvagio anziché il suo. Si leggano i libri dei profeti e si capirà come Dio è contro il ricorrere agli stranieri per aiuto da parte del suo popolo.

Ma nonostante ciò che abbiamo appena detto, nelle denominazioni evangeliche vi sono molti credenti che Dio conosce uno per uno e il Signore continua a salvare delle persone mediante il suo Vangelo che in esse viene predicato (anche quando viene predicato per invidia e contenzione, il che conferma che la salvezza appartiene a Dio); il che ci consola.

Affermare dunque che il denominazionalismo ha portato e porta del male nella vita di tanti credenti è qualcosa di innegabile; ma d’altro canto riteniamo che anche se vivessimo in un paese dove le Chiese non potrebbero organizzarsi in denominazioni, le divisioni ci sarebbero lo stesso perché continuerebbero ad esistere dei gruppi di credenti che non accettano determinate parti del consiglio di Dio e che si direbbero di Tizio o di Caio; in altre parole continuerebbero ad esserci i Valdesi, i Battisti, i Metodisti, i Pentecostali, e così via, solo che sarebbero tutti agli occhi dello Stato delle minoranze religiose illegali, ma le differenze dottrinali continuerebbero a sussistere egualmente come anche l’orgoglio di fare parte di quello o di quell’altro gruppo (ma tutto ciò deve esserci affinché quelli che sono approvati da Dio siano manifesti). Ma affermare che il denominazionalismo è il marchio della bestia è falso e diabolico perché in questa maniera si condannano allo stagno ardente di fuoco e di zolfo tanti credenti nati veramente di nuovo in seno alle denominazioni e questo perché questa è la fine che aspetta coloro che prendono su loro stessi il marchio della bestia (cfr. Ap. 14:9-11). Che poi i Branhamiti hanno dimenticato che la moglie di Branham, Hope Brumback, quando morì andò in cielo (stando alle parole di Branham), e quindi fu salva, quantunque ella facesse parte a quel tempo di una Chiesa battista (e quindi di una denominazione protestante). Come possono quindi dire che coloro che sono all’interno delle denominazioni andranno in perdizione?

Certo, il sistema presente nelle denominazioni genera perversione perché non è scritturale; ma all’interno di questo perverso sistema vi sono molti credenti sulla via della salvezza che combattono continuamente contro di esso per non lasciarsi corrompere. Ed alcuni riescono ad uscirne dopo molte lotte, trovando finalmente quella vera libertà spirituale di cui erano in cerca. Altri invece vi rimangono (le ragioni sono svariate) fino alla fine portando le conseguenze della loro decisione.

Qualcuno dirà: ‘Ma non è forse vero che la vita spirituale si è rarefatta in seno alle denominazioni, e che molti che hanno nome di vivere sono invece morti?’ Sì, questo è vero; oggi in seno alle denominazioni evangeliche tanti dormono e tanti sono morti spiritualmente, ma non tutti, grazie a Dio; ci sono ancora coloro che sono sobri e vigilanti e cercano la faccia del Signore e il Signore si manifesta a loro. Questi sono coloro che pregano affinché Dio mandi un potente risveglio in seno alle Chiese e che soffrono come soffriva Lot nel vedere e nel sentire le cose inique compiute in Sodoma; essi guerreggiano la buona guerra e sono contrastati e contristati all’interno della denominazione. Usciranno fisicamente dalla denominazione? Alcuni sì, altri no. I motivi della loro uscita o della loro permanenza Dio li sa; certamente alcuni di loro sono mantenuti da Dio nelle denominazioni per essere un freno a coloro che vogliono seguire le loro proprie vie anziché quelle di Dio, mentre altri sono da lui fatti uscire per fondare delle chiese libere dal giogo della denominazione. Una cosa è certa: Dio li conosce, sono nel numero dei suoi eletti e in quel giorno saranno la sua proprietà particolare. Quando Cristo tornerà, essi tutti andranno ad incontrare il Signore nell’aria; su nessuno di loro Dio riverserà la sua collera perché destinati non a ira ma ad ottenere salvezza per mezzo di Gesù Cristo.

Che dire dunque? Diremo che in quel giorno siamo sicuri che l’opera di ciascuno sarà manifestata e ciascuno mieterà quello che ha seminato; certamente in quel giorno le conseguenze negative del denominazionalismo saranno manifeste a tutti; e tutti, dal primo all’ultimo, dovranno riconoscere che ogni qual volta ci si conforma al presente secolo (in questo caso nell’organizzarsi come una qualsiasi organizzazione umana) ci si svia dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Siamo persuasi quindi che l’orgoglio dell’uomo, la sua vanagloria e la sua astuzia (che nella denominazione sono stimolati fortemente dal suo sistema) in quel giorno ridonderanno a lode del Signore, perché le vie storte dell’uomo (e nella denominazione queste vie storte si è facilmente indotti a battere) metteranno in risalto le vie diritte del Signore, vie che sulla terra vengono seguite solo da un piccolo numero di credenti, sprezzati perché non numerosi, considerati all’antica, esagerati, mistici, troppo spirituali ecc., (ed una parte di questi si trova nelle denominazioni).

Un’ultima cosa infine sulla distinzione tra Chiesa e Sposa di Cristo fatta da Branham; essa è inesistente, perché la Chiesa è la Sposa di Cristo e viceversa (cfr. 1 Cor. 1:2; 2 Cor. 11:2), e quando Cristo apparirà sarà portata in cielo nella gloria. Non importa in quale denominazione si trovano i membri della Sposa di Cristo, essi quando Cristo tornerà andranno con lui. La distinzione fatta da Branham però, quantunque sia sbagliata nei termini da lui formulata perché per lui per essere la Sposa di Cristo occorreva uscire dalle denominazioni, ci induce a dire qualche cosa sull’appartenenza alla Chiesa di Dio; vogliamo insomma trarre spunto dai suoi discorsi sulla ‘vera vite’ e la ‘falsa vite’ (così lui chiama la vera Chiesa e la falsa Chiesa) per riaffermare un concetto molto importante che spesso viene ignorato. E’ chiaro che non tutti coloro che frequentano i locali di culto delle varie Chiese Evangeliche sono dei discepoli di Cristo, perché non tutti sono nati di nuovo (naturalmente possono esserci anche locali di culto frequentati solo da nati di nuovo, per cui il nostro discorso non va applicato a questi casi). Va quindi detto che tutti coloro che non sono nati di nuovo, pur definendosi Protestanti o Evangelici, sono ancora morti nei loro falli e nelle loro trasgressioni, sono sulla via della perdizione, figli dell’ira, e perciò non parte della Chiesa o Sposa di Cristo e al ritorno di Cristo non andranno con lui. Come non andranno con Cristo tutti quei credenti che saranno trovati a voltolarsi nelle immonde concupiscenze di questo mondo; essi saranno rigettati dalla presenza del Signore; non importa in quale denominazione si troveranno. Dunque all’interno delle denominazioni ci sono ‘membri nominali’ della Chiesa, che apparentemente sembrano membri della Chiesa ma nella realtà sono figli del diavolo, come anche veri membri della Chiesa di Dio. I primi si può dire che si sono ‘uniti’ alla Chiesa con finti sembianti, sono fisicamente con la Chiesa ma non spiritualmente perché sono ancora morti nei loro peccati; assomigliano ai veri membri della Chiesa ma non sono uguali (quantunque ci sono coloro che li reputano dei discepoli di Cristo). I secondi invece si sono uniti alla Chiesa in tutti i sensi (per cui sono veramente dei membri della Chiesa di Dio) perché nascendo di nuovo si sono uniti al Signore e sono un solo spirito con lui; essi sono dei figli di Dio che portano buoni frutti alla gloria di Dio. Nel giorno di Cristo però solo i veri membri andranno con lui e saranno la sua proprietà particolare, i falsi membri invece saranno rigettati dalla presenza di Dio e puniti; e tutti vedranno ancora una volta la differenza che c’è tra il giusto e l’empio. Questo è un qualche cosa che è bene sempre ricordare. Oggi tanti, troppi, dicono di essere Cristiani, ma lo sono solo di nome, ma non nei fatti. La loro vita lo sta a dimostrare quantunque si rechino regolarmente presso il locale di culto di qualche Chiesa evangelica. Costoro hanno bisogno di sperimentare la nuova nascita al pari di qualsiasi altro peccatore, altrimenti quando moriranno andranno nel fuoco dell’inferno e in quel giorno saranno giudicati e condannati. Ci sono poi coloro che dicono di essere dei ministri dell’Evangelo ma non sono altro che dei falsi apostoli o falsi profeti o falsi dottori o falsi evangelisti o falsi pastori. Costoro sono degli operai fraudolenti che cercano il loro interesse e sfruttano i credenti con parole finte lusingando gli empi e contristando i giusti. Costoro sono riprovati quanto alla fede, in abominio a Dio. A costoro è riservata la caligine delle tenebre, di certo non sfuggiranno al giudizio di Dio. Il discorso di William Branham dunque se da un lato era sbagliato per i motivi già esposti, da un altro lato era biblico e inconfutabile. Ho letto molto di quello che lui ha detto contro il sistema organizzativo delle denominazioni e devo dire che parte dei suoi ragionamenti erano in armonia con la Parola di Dio.

 

 

NOTE

 

[1] I Branhamiti insistono molto sulle visioni di Branham (a riguardo delle visioni Branham affermò nel libro sopra citato di averne avute migliaia).

 

[2] In effetti bisogna dire che questo modo di parlare di Branham ha una certa somiglianza con quello di Moon (falso profeta coreano che ha fondato una setta chiamata Chiesa dell’Unificazione) che nel suo libro Principi Divini non dice esplicitamente di essere il Signore del Secondo avvento ma lo fa capire. Ma su Moon, piacendo a Dio, parleremo diffusamente a suo tempo.

 

[3] Come potete vedere Branham era fortemente anticattolico e denunciava apertamente i crimini perpetrati della chiesa cattolica romana (cosa che oggi si sente raramente in ambito protestante); ma ecco alcune sue altre parole: ‘Ella è ubriaca delle sue sozzure e fornicazioni. E’ ubriaca del sangue dei martiri. Proprio come Jezabel uccise i profeti ed i sacerdoti e distrusse il popolo di Dio perché non vollero inginocchiarsi ed adorare Baal. Fu esattamente quel che fece la chiesa cattolica. Uccise quelli che non vollero piegarsi sotto il potere papale. Quelli che volevano la Parola di Dio invece della parola degli uomini furono messi a morte generalmente attraverso crudeli sofferenze. Ma questa chiesa che uccise tanti martiri era ella stessa morta e non lo sapeva. In essa non v’era nessuna vita e nessun segno che lo seguiva’ (Esposto…, pag. 311-312). Non solo, ma egli metteva in guardia i credenti dal pensare che la chiesa cattolica romana si fosse pentita dei suoi crimini: ‘Ora non vi lasciate prendere dalle apparenze ingannatrici per pensare che la chiesa di Roma si sia ravveduta dell’uccisione di tanti martiri e santi per il fatto che proprio adesso si dà da fare con premura onde unirsi ai Pentecostali e perché tenta di unificare la sua dottrina con quella dei così chiamati ‘Fratelli separati’. Nemmeno una sola minima volta ella si è scusata od ha riconosciuto di avere agito erratamente nei suoi massacri assassini massivi. Anche questo ella non lo ammetterà mai per quanto ella in questo tempo possa far mostra di dolciastra gentilezza e di melata rettitudine’ (ibid., pag. 312). Branham denunciava con la stessa franchezza anche le eresie della chiesa cattolica romana (tra cui purtroppo però lui ci metteva anche la dottrina della Trinità), fino al punto da definire Roma il luogo dove Satana ha il suo trono perché è qui che c’è il Vaticano.

 

[4] Branham fa a riguardo un osservazione che mi pare necessario trascrivere per fare capire come lui alla Scrittura talvolta faceva dire tutto quello che voleva: ‘Lo sapevate che anche Martin Lutero ebbe pressappoco quella stessa idea? Ciò è vero. Egli disse: ‘Tutti i Giudei dovrebbero essere messi fuori. Essi sono anticristo’. Vedete? Però egli era sotto un’altra dispensazione, e questo non lo vedeva, non vedeva la Parola’ (Il quinto sigillo, 245). Dunque Hitler, Stalin, e Mussolini condannati, Martin Lutero invece assolto e questo perché è il messaggero dell’epoca di Sardi!! Dice tutto lui!

 

[5] La venuta di questi due profeti per Branham era imminente, ecco infatti quanto ebbe a dire: ‘Oh se potessi raccontarvi qualcosa che sta per arrivare proprio in questi nostri giorni! Questo travolgente avvenimento che avrà luogo nella nostra epoca, cioè quando secondo Apoc. 11 i due profeti Mosè ed Elia porteranno il Vangelo al popolo d’Israele, lo attendiamo poiché tutto è ormai prestabilito’ (Esposto…., pag. 44).

 

[6] A proposito, non si capisce cosa voleva dire Branham affermando che era una predizione (un dire anticipatamente) e non una profezia! Ora, è vero che c’è differenza tra la predizione di un evento futuro (parola di sapienza) e una profezia perché chi profetizza parla agli uomini un linguaggio di edificazione, consolazione ed esortazione e non predice un particolare evento futuro, ma a quanto pare non è questo che intendeva dire Branham; rimane un mistero il significato delle sue parole. Una cosa è chiara; la predizione la fece, anche se non la chiamò profezia.

 

[7] ‘E le vergini disavvedute sono coloro che iniziarono per l’addietro, nello stesso tempo in cui iniziarono le vergini avvedute, ma sono anticristo; ed esse sono coloro che cercano di comprare l’Olio’ (Domande e Risposte sui sette sigilli; 73)

 

[8] Anche se uno ignora il messaggio del settimo angelo: ‘Vedete bene che sono ignoranti. Ma se il rapimento dovesse aver luogo proprio in questo momento tale ignoranza non sarebbe ragione sufficiente per assolverli dal giudizio divino di essere rimasti nei ranghi dell’errore’ (Esposto…, pag. 502).

 

[9] Nel suo libro Esposto sulle sette epoche della Chiesa, Branham dice: ‘Così la Sposa sarà tolta da questa terra e rapita prima della grande tribolazione per incontrare il suo Signore nell’aria. Mentre per tre anni e mezzo sarà effusa la meritata collera di Dio, la Sposa si troverà alle grandi Nozze dell’Agnello. Poi egli ritornerà e lasciando la Sposa nella casa di suo padre si darà così a conoscere ai Suoi fratelli’ (pag. 50) che sono i 144.000 Giudei che durante la tribolazione per Branham saranno salvati.

 

[10] Se da un lato bisogna dire che nella sostanza il fine di Branham era questo, dall’altro occorre anche dire che diverse cose che Branham ha scritto, nel suo libro Esposto sulle sette epoche della chiesa, contro il sistema d’organizzazione della denominazione sono cose inconfutabili perché vere. Dico questo affinché non si creda che tutte le cose che predicava quest’uomo a proposito delle denominazioni fossero storte.

 

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