LA SCELTA DEL VITIGNO
La scelta della varietà d'uva è il primo atto dell'impianto del vigneto. Il vitigno è l'anima del vino e richiede una scelta ben precisa, basata su criteri specifici. Solo scelte corrette permettono di gettare le basi per una produzione viticola di buona qualità e di costi contenuti.
Tra i fattori che devono essere persi in considerazione nella scelta del vitigno vi sono:
Le caratteristiche ambientali della zona di coltura (terreno e clima). Spesso la qualità del vino non dipende dal fatto che si adotti un vitigno buono o uno meno buono. Invece è più probabile che il risultato sia legato alla scelta del vitigno adatto all'ambiente di coltivazione. Così accade che vitigni solitamente considerati mediocri diano risultati eccellenti e allo stesso modo si abbiano risultati deludenti da vitigni più famosi coltivati in ambienti non adatti.
Tradizione vitivinicola della zona. I vitigni già presenti in zona sono di solito il frutto di decenni se non di secoli di esperienza e prove d'adattamento. è quindi corretto dare precedenza ha queste varietà.
Disposizioni legislative. Le province autorizzano e raccomandano in un apposito elenco le varietà da impiantare. Tale elenco è reperibile presso i servizi regionali per l'agricoltura, le Camere di Commercio, i Consorzi di tutela. Chi intendesse produrre vini DOC e DOCG dovrà attenersi a tale elenco delle varietà e alle percentuali consentite.
Caratteristiche del vitigno. Altro aspetto importante da considerare sono le caratteristiche del vitigno. Epoca di maturazione, vigoria, produttività e composizione del mosto sono gli aspetti principali da tenere presente, visto che poi si ripercuoteranno sulle varie fasi delle produzione del vino.
Modalità di impianto (barbatelle innestate o selvatiche). L'impianto può avvenire con barbatelle selvatiche o innestate. Quest'ultima è la via più raccomandabile e di fatti, ad eccezione di alcune zone, viene utilizzata nella quasi totalità dei casi. è anche consigliabile utilizzare più cloni della varietà scelta in quanto questi garantiscono maggiori possibilità di adattamento all'ambiente ed evitano un eccessivo livellamento qualitativo. La barbatella deve avere un tralcio sano, robusto prodotto da una gemma proveniente da piante madri ben selezionate; l'innesto deve essere ben saldato ed omogeneo; il portainnesto deve avere una lunghezza di circa 30-40 cm; le radici devono essere folte e ben distribuite.
Disponibilità vivaistica. Nonostante i vivai più organizzati dispongano di una vasta gamma di vitigni con i relativi cloni è sempre raccomandabile prenotare le barbatelle con un certo anticipo per avere la certezza di disporre delle qualità desiderate e più adatte al terreno. è quindi consigliabile prenotare le barbatelle almeno 15-18 mesi prima dell'impianto.
Data
dell'ultimo aggiornamento: 11/05/2000
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