Nanni Moretti


No veramente non mi va, ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, io sto buttato in un angolo, no... ah no: se si balla non vengo. No, no... allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto cosí, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi mi fate: "Michele vieni di là con noi dai..." e io: "andate, andate, vi raggiungo dopo...". Vengo! Ci vediamo là. No, non mi va, non vengo, no. Ciao, arrivederci Nicola.

(Ecce Bombo)


Bevo un caffè e faccio finta... Fumo e faccio finta...

(Ecce Bombo)


- Pensavo che si potrebbe fare l'amore... ma pensavo che fosse impossibile. È possibile?
- Dipende.
- Dipende da cosa?
- Dipende se c'è un motivo.
- In che senso?
- Se c'è un motivo, allora non vedo perché, se non c'è, allora non vedo perché no.
- Non capisco...

(Ecce Bombo)


- Lei cucina!!... ah ah ah!... E cosa sta preparando?
- Abbacchio brodettato.
- E fa anche la spesa?
- Sì, faccio anche la spesa.
- Io lo so che tipo è lei: ha il suo macellaio di fiducia, che le tiene i pezzi migliori...
- Perché, c'è qualcosa di male?
- E certo che c'è, se ci vado io, poi mi prendo i pezzi peggiori!... Ma cosa fa lei nella vita? Di che vive?... Aspetti, glielo dico subito, l'ho già inquadrata, a lei...

(Bianca)


[Michele dà consigli al suo allievo Matteo su come comportarsi con Martina, la sua ragazza]

- Si è fatta i ricci, e già questo io l'ho notato. Ci sono dei guai, e allora si crede di risolvere tutto con i ricci... E invece no! Una svolta già c'è stata, e in peggio. I problemi si sono accumulati e non possono essere risolti con i ricci... Molto profondo, questo concetto, molto profondo...

(Bianca)


- Ma tu, cos'hai fatto a quel braccio?
- Ho dato un bel cazzotto a uno stronzo a scuola e mi sono rotto il braccio!
- Autonomo! Veramente autonomo! Molto bravo, sì...

(Bianca)


-Lei non faccia il tunnel!
-Cosa?
-Lei mi sta scavando sotto, mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont-Blanc non è come un cannolo alla siciliana che c'è tutto dentro, è come uno zaino: lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont-Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte...
-Cosa?
-La Sacher Torte...
-Cos'è?
-Cioè lei non ha mai assaggiato la Sacher Torte?!...
-No.
-Va be' continuiamo così, facciamoci del male!!!

(Bianca)


[Michele parla con una delle sue piante che sta seccando.]

- Hai troppo sole, poco sole, cos'è che vuoi??... Più acqua, meno acqua??... Perché non parli?!... Rispondi!...     (rovescia il vaso)

(Bianca)


- E quando ho visto le sue scarpe io ho capito tutto di lei: è un uomo che ha sofferto, che ha solo un paio di scarpe alla volta, che piano piano si consumano, diventano lise, perdono il colore. Quando io ho guardato le sue scarpe ho pensato: ora glielo dico subito
- Che cosa?
- Che sono io quello che cerca, che sono stato io
- Ma perché, erano suoi amici, che cosa le avevano fatto?
- Mi avevano deluso. Gli amici ti deludono, la gente normale no. A me piacciono le coppie felici, io li aiuto, li indirizzo sulla strada giusta, gli dò consigli, però non li seguo più quando fanno quegli errori cosí stupidi. Cominciano a dirti le bugie, poi si separano, poi ritornano a stare insieme però è troppo tardi, perché ormai sono feriti e cattivi e allora non li voglio più vedere. Una volta era più facile giudicare, come con le scarpe: c'erano solo alcuni modelli, molto caratterizzati, erano quel tipo di scarpe e basta. Ora invece tutto è più confuso, uno stile si è intrecciato a un altro, le cose non sono più nette
- No, scusi, stavamo parlando dei suoi amici...
- Sí, gli amici non possono comportarsi cosí, perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo; e quando scelgo è per sempre.

(Bianca)


- Ha figli lei?
- Sì, due
- Due?... E' triste morire senza figli.

(Bianca)


A mia madre piacevano molto le feste; le feste come questa: oggi sarebbe venuta qui. Valentina, ti ricordi quando ci comprava le "Nugatine": metà cioccolatino metà caramella. Le "Nugatine", oggi non le fanno più. A Ottobre un giorno arrivava a casa e diceva: "indovinate cosa vi ho portato...". Ma noi lo sapevamo già, erano i primi mandarini della stagione. Ora, invece, ci sono le ciliegie tutto l'anno, le fragole tutto l'anno, ma che ricordi avranno un giorno questi bambini, eh?!

(La messa è finita)


- Oggi già ho tollerato abbastanza... Già tu ti presenti con la maglietta e i calzoncini come fossimo al mare. Tu, elegante, ma con le pantofole! non ha senso!
- Ero stanca... mi facevano un po' male i piedi...
- Ti facevano male i piedi???... Non mi puoi accogliere con le pantofole! Se mi invitate a pranzo, dovete cucinare bene! Non importa quello che mangio... ma oggi i tortellini, dico i tortellini!, facevano pena... questo pappone insipido di carote, zucchine, patate... ma da dove viene??
- Veramente abbiamo cucinato tutta la mattina, no, Antonio?
- Sì, ci avete messo dell'impegno, ma questo è peggio, è patetico... lo capite questo?

(La messa è finita)


[Don Giulio continua ad essere tempestato da richieste di consigli dai clienti di una libreria]

- Buonasera, Padre. Io dovrei fare un regalo a una bambina di otto anni...
- Ah, sì?... e chi se ne frega?

(La messa è finita)


- No... io non lo so, però senz'altro lei ha un matrimonio alle spalle a pezzi...
- Ma che dice?!
- Scusi forse ho toccato un argomento...
- Non è l'argomento, è l'espressione!... "Matrimonio a pezzi"...
- Preferisce "rapporto in crisi"? Però è così kitsch!...
- [si tocca il petto] Dove l'è andata a prendere quest'espressione, dove l'è andata a prendere?!...
- Io non sono alle prime armi...
- "Alle prime armi"?! Ma come parla?!
- Anche se il mio ambiente è molto cheap...
- Il suo ambiente è molto ... ?
- Cheap!
- [sberla] Ma come parla?!
- Senta ma lei è fuori di testa!!
- [sberla] E due! Come parla?! Come parla?! Le parole sono importanti! Come parla?!

(Palombella Rossa)


Lei la deve cambiare questa espressione! "Trend negativo"... Io non l'ho mai detto! Io non l'ho mai pensato! Io non parlo così!

(Palombella Rossa)


Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!

(Palombella Rossa)


La vita di un uomo viene sporcata per sempre se qualcuno ne parla su un settimanale!

(Palombella Rossa)


 [Michele rivolto a Mario l'allenatore]

- "Pane per i loro denti"?! Ma come parli?!
 [Un avversario lo "tira" sott'acqua]

- Non è uno sport per signorine!
 [Michele gli tira un cazzotto]

- Gli ho dato un pugno. Gli ho dato un pugno... Saranno trent'anni che sento quest'espressione... "Non è uno sport per signorine"... Non è il contenuto, è l'espressione...
[viene espulso]

(Palombella Rossa)


- Michele, ti porto in acqua alta!
- No! L'acqua alta no!

(Palombella Rossa)


- Ciao Michele, sono Simone, sono cattolico, siamo tutti cattolici e ti vogliamo conoscere tutti. Tu la pensi come noi, siamo molto simili! Tu come ti definiresti?
- Mi ricordo... ateo e materialista

- Michele, io sono contento che tu esisti. Tu sei contento che io esista?
- No! No!

(Palombella Rossa)


[Michele si lamenta con l'allenatore durante la partita di pallanuoto]

- Tu non mi parli mai di te, delle cose importanti della tua vita...

(Palombella Rossa)


Le merendine di quand'ero bambino non torneranno più! I pomeriggi di Maggio! Mamma! Mia madre non tornerà più! Il brodo di pollo quand'ero malato, gli ultimi giorni prima delle vacanze...

(Palombella Rossa)


Noi siamo uguali agli altri, ma siamo diversi, ma siamo uguali agli altri, ma siamo diversi!!! Mamma! Mamma, vienimi a prendere!!

(Palombella Rossa)


Voi gridavate cose orrende e violentissime e Voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne.

(Palombella Rossa)


In realtà il mio sogno è sempre stato quello di saper ballare bene. Flashdance si chiamava quel film che mi ha cambiato definitivamente la vita. Era un film solo sul ballo. Saper ballare...e invece alla fine mi riduco sempre a guardare, che è anche bello, però...è tutta un'altra cosa.

(Caro diario)


Cos'é questo film...? E' la storia di un pasticciere troskista nell'Italia degli anni '50. E' un film musicale. Un musical.

(Caro diario)


- Passando accanto a queste case, sento un odore di tute indossate al posto dei vestiti, un odore di videocassette, cani in giardino a far la guardia e pizze già pronte dentro scatole di cartone. Ma perché sono venuti quaggiù trent'anni fa? [rivolto ad un signore che scende dalla macchina] Scusi, ma perché siete venuti ad abitare qui a Casal Palocco?

-  Ma guardi che verde, la tranquillità...

-  Si, il verde ma...voi...sono sicuro una trentina di anni fa...no?...siete venuti qua. Sessantuno...

-  Sessantadue

-  Ecco...trent'anni fa Roma era una città meravigliosa

-  Ma qui è diverso

- Qui è diverso...anche ora. Ma Roma allora era BELLISSIMA, capisce? Questo, mi spaventa. Cani dietro i cancelli, videocassette, pantofole...

(Caro diario)


- Jennifer Beals...? Jennifer Beals...?

- Si?

- ...di Flasdance?

...

-  ...e però quelle scarpe sono molto comode, così semplici, eppure... Be', devono stare molto a loro agio i piedi...

-  Si, sono molto comode [rivolta al ragazzo cerca di spiegare, in inglese, cosa sta succedendo] Penso che questo ragazzo (Nanni) sia un maniaco...devi stare calmo...è un pò off...

- Cosa ha detto?...tipo pazzo?

-  No...no...no

-  Non era "crazy"?

-  No..."off"

-  Cosa vuol dire?

-  Vuol dire "speciale", "particolare", verso pazzo ma non ancora. Quasi scemo...

(Caro diario)


Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io anche in una società più decente di questa mi ritroverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone.

(Caro diario)


[Berlusconi in televisione]

... mio figlio all'asilo, quando gli avevano chiesto che mestiere faceva suo padre, aveva detto: "mio papà aggiusta le televisioni". Adesso dovrò spiegare a mio figlio che il papà ... dovrà aggiustare l'Italia! (!!!)

(Aprile)


Un capitolo del mio documentario sull'Italia è dedicato al giornalismo. Comincio subito a tagliare e ritagliare, incollare e cucire e mi accorgo che i giornali sono uguali. E soprattutto usano e si scambiano sempre gli stessi giornalisti. C'è quello che scrive di politica su un quotidiano, di cinema su un settimanale di sinistra e di letteratura su un mensile di destra... c'è quell'altro che scrive contemporaneamente sul "Corriere della Sera", su un settimanale femminile e su un mensile delle Ferrovie dello Stato. E naturalmente vignette e satira politica ovunque. Perché la satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone. Insomma, un unico grande giornale.

(Aprile)


Devo filmare quello che mi piace, non le cose brutte. Gli stilisti espongono le loro collezioni in un museo di Firenze... E perché devo andare a filmare? C'è una pazza che si mette in mostra con le sue operazioni di chirurgia plastica dentro un museo... E chi se ne importa! I ritagli che ho accumulato in più di vent'anni solo perché mi facevano arrabbiare: via! Tutto via!

(Aprile)


D'Alema reagisci, rispondi, dì qualcosa! Reagisci!... E dài!... Reagisci, rispondi! D'Alema dì qualcosa, reagisci!...dài!... Non ti far mettere in mezzo sulla giustizia proprio da Berlusconi! D'Alema, dì una cosa di sinistra, dì una cosa anche non di sinistra, di civiltà, D'Alema dì una cosa, dì qualcosa, reagisci!...

(Aprile)


Muscoli!!!... Così non ti vengono quelle spallucce vittimiste dei tennisti italiani, che perdono sempre per colpa dell'arbitro, del vento, della sfortuna, del net,... sempre per colpa di qualcuno, mai per colpa loro.

(Aprile)


 


Data dell'ultimo aggiornamento: 27/03/2000
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