Cardinal                 Roses        
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PENSIERI e POESIE

 

 di STEFANO VILLA

 

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 ATTIMI 

          In un secondo tutto è finito, tutto svanisce volgendo al termine.
          In quell'istante, i fotogrammi appartenenti alla pellicola del film della vita, scorrono velocemente
        
 innanzi a te, facendoti ricordare tutto, momenti di gloria e altri bui e dolorosi, i quali non giovano
        
 per nulla al cuore e all'anima tua, trafiggendoli in continuazione. Sai caro amico, quando pensi di
        
 essere felice e aver così raggiunto la pace dei sensi perché qualcuna o qualcuno, con tante belle
        
 moine t'ha ingannato fingendo di apprezzare la tua persona, è proprio allora che ti devi allarmare.
        
 Senza che te ne accorga, alle tue spalle è in agguato per colpirti (quando meno te l'aspetti), una
        
 forza occulta e bestiale, la quale con le sue fauci maledette, non molla facilmente la presa.

     IL MIO SGUARDO  (Poesia)

         Stupenda Ilaria, volgendo lo sguardo verso l'infinito firmamento, noto che vi sono miriadi di stelle.
     
   Ce ne una in particolar modo, che dista miliardi di anni luce dal punto nel quale mi trovo.
       
 Sai? Ora mi sei accanto e ti ringrazio ma, ma dimmi stellina cara, come hai fatto in un così breve
       
 lasso di tempo a giunger sino al cor mio?
         Vedi Etienne (rispose la bella stellina Ilaria), conoscendo il pensier tuo, in punta di piedi entrai nel
       
 mondo arcano del tuo coricin.
         Ora se vorrai, rimarrò per sempre al fianco della tua persona e ti conforterò pur nei momenti più
        
bui e tenebrosi che dominano l'ego tuo.

DONNA  

          Una donna; si, proprio una bella parola. Ma che cos'è la donna, o più chiaramente, quel tipo di
          donna... si proprio lei, la quale prima fingendo con molta maestria fa credere di esserti amico per
        
 la vita. Pian piano a fuoco lento ti cuoce, finché non sei ben cotto e quasi sicuramente si permette
        
 di scimmiottare alle tue spalle, e poi in un attimo ha anche la sfacciataggine (senza vergognarsi
         
minimamente) di gettarti all'interno di una latrina lurida, e poi subito dopo, tirare l'acqua. Ed ecco
          ch
e in pochi attimi sei diventato per lei nient'altro che una sudicia e spregevole pezza da piede; un
         
nulla. Un tipo di donna così, non può essere altro che una poco di buono, nonché un'avventuriera,
        
 in cerca di principi azzurri.  

DESIDERAVO UN'AMICA

 

          Ho desiderato tanto un amica e ti devo dire che fino ad ora in tutta sincerità, non ne ho trovata
         
neppure una. L'amica vera è colei che capisce quando hai bisogno e cerca a ogni costo di darti una
         
mano. Sai mia piccola sbinfera, io scruto profondamente la gente prima di prendere una decisione,
        
 dopo di che decido. A malincuore ti devo dire che mi hai deluso profondamente. Non mi sarei mai
        
 aspettato da te, d'essere trattato come un essere così ignobile. Avrei ancora molte cose da dirti ma
        
 ora non ho più voglia di parlare. Sappi solo questo, cercavo te come una vera amica.
        
 Ti chiedo umilmente perdono e cercherò con tutte le mie forze di uscire per sempre dalla tua vita,
        
 mi ero molto affezionato. Perdonami ancora per averti dato tanto fastidio e tutti quei bei nomignoli
        
 tipo: dolce fanciulla, bambolina, farfallina, fiorellino, sbinfera, ecc... ecc, ora ho capito che questi
        
 miei sentimenti, avrei potuto serbarli per un'altra donna più meritevole di te.

 

PORTAMI VIA CON TE 

 

          Dolce angelo mio, fammi salire sulle tue leggerissime ali di farfalla.
          Tu ed io voleremo verso spazi infiniti alla ricerca di nuovi mondi, quei mondi che sanno di favola,
         
dove tutti gli spiriti buoni, godono di pace immensa e indescrivibile.

          In quei luoghi così belli, non esiste odio, né delinquenza, non regna altro che pace e amore gli uni
         
verso gli altri. Questo luogo così magico, per ora lo custodisco nel mio
cuoricino, aspettando da un
         
momento all'altro che il mio piccolo, fragile fiorellino, mi
prenda con se e mi tenga stretto, stretto,
          f
ra i suoi profumatissimi petali, che sanno di rosa, per volare verso spazi celestiali, dove nessuno
      
   potrà mai più farci soffrire. Portami via con te.

                          PIANGERE                          

          Inutile piangere quando tutt'intorno ti sorride. A che scopo piangere?
          Fiori, piante sempre verdi, l'azzurro del cielo e il mare blu, tutto ti sorride e aleggia attorno a
te.
     
    Mai essere tristi, anche nei momenti più bui e tenebrosi.
      
   Se ti siedi e riesci a stare accanto ad un piccolo fiore, oppure appoggiata a un albero di alto fusto
         
e secolare, ti accorgerai di quanta energia e potenza, riuscirà a trasmetterti. 
         
Non piangere più mia piccola amica.
                                    

 LA PRESENZA DI LEI   

          Il profumo di lei invade la camera e tutto quello che è in essa. Le sue mani hanno ormai toccato
      
   tutto e tutto sembra vibrare. La sua presenza, se pur non fisica è assieme a me.
     
    Ogni oggetto che osservo, mi ricorda lei e so con certezza che le sue dita, l'anno accarezzato.
     
    Mi sembra un sogno o ancor più di essere entrato in una favola.
          Vorrei che questi momenti continuassero in eterno, ma con la forza del pensiero e un pizzico di
         
fantasia e tanta semplicità, riuscirò per qualche istante a diventare e a pensare come un bambino,
          e la presenza di lei mi accompagnerà per lungo tempo.

NOSTALGIA    (Poesia) 

          Son trascorse poche ore dal nostro "Ciao; arrivederci" che già, sento tanta, tanta nostalgia di te
    
     amore mio.
 
        Rimembro le dolci frasi, provenienti dal tuo immenso intimo, pronunciate poi dalle tue carnose
    
     labbra con ardore.
          Sai dolcezza mia? Anelo ardentemente che giunga il domani, perché so, che sarai lì per ascoltar la
          la mia voce.
 
        Desidererei esserti accanto, ed accarezzar la lunga tua chioma nera e sussurrarti "Quanto ti amo
        
 mon amour".

         Roses        Roses         Roses           

          GENTAGLIA  (Poesia infernale)

 

          E purtroppo questa gentaglia maledetta, continua a vivere attorno a me.
          In questo momento piove a dirotto, fa molto freddo e l'aria è umida.
          La pioggia, sta scrosciando insistente contro l'unica finestra del mio tugurio e devo dire che non mi
         
spiace per nulla, anzi, mi tiene compagnia.
     
    Ci sono persone invece, che non sono sensibili a questi eventi.
          Odo il ventaccio insistente; il fragore dell'acqua e la grandine, sempre più combattiva la quale
    
     sembra essersi impossessata di tutto, anche di qualche gentaglia.
     
    Dopo il grande casino, più niente, non si sente più nulla, tutto s'è placato. L'enorme uragano,
     
    sembra essersi inghiottito pure una megera di passaggio.
    
     Sono ormai fuori dal mio squallido tugurio e voltatomi verso destra, vedo in lontananza, che si
        
 avvicina molto lentamente una carrozza nera, anch'essa lugubre, che sa di morte, trainata da sei
         
alti cavalli neri, con a bordo sei beccamorti vestiti di tutto punto e il colore dei loro schifosissimi
         
indumenti, non può essere che: nero inferno.
    
     Per il momento in carrozza non c'è più posto per altra gentaglia come lei, perché lei con la sua
        
 cattiveria e il suo grande egoismo, vuole l'abitacolo, tutto per se.
          Uno di questi sei becchini e precisamente quello che ha le redini in mano, ha assicurato che ben
        
 presto torneranno per prelevare altra immondizia umana, togliendomi d'attorno questa gentaglia
        
 maledetta.
  

PARTIRO'

          Partirò, sì mon amour, un dì non molto distante, partirò per un mondo nuovo dove scorrono
        
 torrenti di fresca acqua viva con latte e miele.
         
Solo allor saprò che le mie calde lacrime, non saranno state vane su codesto terrestre suol il qual
        
 non m'appartien.
  
       Tu mio dolcissimo amor, dal capanno dove mi dicesti un dì: "T'amo tanto tesoro", le campanelle
        
 udrai. Via etere, codeste campanelle riceverai e a trasmettertele, sarà il tuo buon Etienne.
         
Non scordarlo mai, mon éternel amour… Hana.

PIANSI TANTO (Preghiera)

         Già …  tesoro, piansi tanto per te quando telefonasti dicendomi: "Amore sto male; ti prego prega
        
per me". Feci come mi dicesti e, prostrandomi a terra, pregai così: "Oh!!! Mio buon Gesù, fa sì che
        
questa bimbetta guarisca.
        
E ancora: "Non pensar al dolor mio ma, al suo e a chi soffre più di me, però fa sì che io raggiunga il
       
 più presto possibile casa tua, così vedrò pure la mia mammina celeste … grazie tante o buon Gesù".

                                               PENSIERO NOTTURNO (Poesia malinconica)

         Cerco di non pensare a nulla e, rimanere solo con me stesso nella profondità più recondita del mio
       
 essere, pensando solo ai Verdi Pascoli di Dio.
         Chiudo gli occhi e piango ma all'orizzonte … nulla non riesco a visualizzarli non scorgo neppure un
         Pascolo del mio Dio; nulla, tutt'attorno a me … tace.
         All'improvviso, ecco che qualcosa di molto terrificante e diabolico mi assale, cerco con tutte le forze
        
di respingerlo ma nulla, questa bestiaccia schifosa e infernale è già dentro me. Lui mi domina con il
       
 suo schifosissimo sogghigno e il poveruomo, accasciandosi a terra privo di vita; tace … tace … tace
        
per sempre. Che tu sia stramaledetto.

PREGHIERA DELLA SOFFERENZA

         Tu lo sai quanto soffro mio Buon Gesù e questo dolore lo offro a te, in espiazione dei peccati e le
         marachelle compiute quando ancora ero piccino. E ancora: "Ti prometto mio amatissimo creatore,
       
 che se con la Tua potenza Divina mi darai una mano a guarire, appena uscirò da questa stupenda
      
  struttura, porterò con me, solo i ricordi più belli cioè, di chi è venuto in mio soccorso e di chi mi ha
       
 curato con tanto amore e dedizione. Ringrazio inoltre e, infinitamente la qui presente Ilarietta, la
       
 quale sinché potrà, si prenderà cura di me; dopodiché, prenderò i miei quattro stracci e andrò
       
 ramingo su codesto suolo che non m'appartiene. Dove mi porterà il destino... non lo so". Terminato
  
      di pregare, tutto tacque ma, ecco che un singhiozzio ininterrotto interruppe quel mistico silenzio.

AL MIO GATTO

         Ciao Pipèto come stai? Ti penso tanto sai?
         Ti domando umilmente perdono per quando ti trattavo male. 
        
Sai Pipèto? Molto presto lascerò (con l'aiuto del Buon Dio) questo mondo per raggiungere i Verdi
        
Pascoli, una volta lì, ti aspetterò e preparerò un bel posticino accanto a me.
         Per tutta l'eternità, mai più nessuno potrà separarci! Né ricchi, né poveri.
         Abbi fede Pipètino, su questo suolo che non ci appartiene, siamo solo di passaggio e tutto ciò che
        
 abbiamo rimarrà qui, solo la nostra anima salirà sulla bilancia dell'Altissimo per essere giudicata da
       
 Lui! Solo da Lui e, non dall'uomo.

          

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