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PENSIERI E POESIE

DI STEFANO VILLA

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                                           T
HE SOUND OF SILENCE  (La voce del silenzio)
  

         F
issando gli occhi verso il cielo, nulla mi può distrarre, se non un tenue e pallido sole, che tra un
    
    istante, scomparirà dalla vista umana e andrà oltre le nubi a riposare dietro le lontane e bellissime
    
    colline, dove i miei occhi (se Dio lo vorrà), potranno scorgerle ancora.
         Il meriggio ormai, volge al declino, è già sera e tutt'attorno a me... tace.

         Un grande silenzio avvolge la natura, si odono solo gli ultimi cinguettii degli uccelli prima di andare
       
 a far la nanna.
 A poco a poco odo in lontananza e nel silenzio più profondo altre vocine di animali
       
 notturni che, ascolto con molto piacere tenendomi compagnia.
         All'improvviso, tutt'attorno a me è musica, una musica celestiale... meravigliosa.

         Seduto sull'erba ormai bagnata dalla rugiada, ascolto questo soave concerto dedicatomi con tanto
    
    amore da questi piccoli concertisti, colmando così il mio cuore di tanta felicità.

         E
ssi, mi parlano dicendo: "ascolta amico fedele; in ogni momento della giornata, della sera e della
      
   notte la voce che dice... questa, è la voce del silenzio". 

AUTUNNO

         Ormai l'autunno volge al termine e fra non molto, lascerà spazio all'inverno.
         Fa molto freddo e la giornata già volge al declino. Osservando i vetri di questa stanza
buia e vuota,

         noto che sono appannati a causa della condensa formatasi dal gran freddo fuori e dal vapore acqueo
       
 prodotto all'interno, dall'acqua fatta bollire per la pasta, della quale mi serve per sbarcare il lunario,
    
    giorno dopo giorno.
         Percepisco che all'aperto deve fare molto freddo. Mi piacerebbe uscire di casa per poter osservare la
       
 natura che a poco a poco si trasforma. Mi coprirò molto bene poiché il mio stato di salute è precario.
    
    Decido, m'incappuccio ed esco. Appoggiandomi ai muri qua e là, riesco ad arrivare a quel luogo di
       
 preghiera. Vedo il mio fiato uscir dalla bocca mi blocco e affascinato da tutto quello che mi circonda,
         sono invogliato a sedermi per meditare. Il silenzio è tombale, il cielo è magico e plumbeo come se
       
 da un momento all'altro, dovessero cadere i primi fiocchi di neve.
         Sul terreno ancora asciutto, sono rimaste delle ultime foglioline fragili e quasi secche di questo

       
 meraviglioso autunno.
         Le loro tinte sono molteplici, mi sembra di ammirare un mosaico incantato. Ombre chiare e scure
    
    entrano in me; miei fragili arti, mi fanno capire che se devo meditare ancora un po' è meglio che mi
       
 sieda. Alla mia destra, so che ci sono tre piccole rocce che io chiamo pietre.
    
    Ho deciso e mi siedo. Il cielo pian piano si oscura e un gran silenzio mi avvolge, non vedendo quasi
    
    più le foglioline variopinte che mi circondano un bellissimo pensiero affiora dentro di me. In questa
    
    magnifica serata d'autunno, pur essendo molto fredda e buia, un torpore e una serenità immensa
   
     dolcemente entrano nel mio cuore; una soave visione mi appare.
         Una tenera fanciulla dall'aspetto sbarazzino e dal viso d'angelo prendendomi per mano e fissandomi

    
    col suo sguardo penetrante, senza proferir parola mi trasmette il suo pensiero.
         Tutte e due rimaniamo attoniti, ci fissiamo profondamente al punto che la misera mia corporatura,

  
      pari a quella poco meno di un nulla, riesce a captare il suo pensiero.
         Un grande desiderio affiora in me e sento tanta voglia di pregare, soprattutto per lei.
         Ma tu ora dove sei? Non sei al mio fianco a dialogare. Tu mia bambolina, dove sei?
         Sei lontana ma per me sei vicina e rimarrai sempre nel mio cuore.

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CON GLI OCCHI PIENI DI PIANTO

         Una giornata da dimenticare. È iniziata benino; ed ero abbastanza entusiasta, quindi ho cominciato
       
 a lavorare sul dipinto. Devo dire la verità, non riuscivo a concentrarmi come avrei desiderato.
     
   Mi sentivo agitato e perciò decisi di sospendere per dedicarmi ad altre cose meno impegnative.
     
   Avevo voglia di telefonarti per augurarti una buona festa e così è stato, però il telefono suonava a
     
   vuoto, dei strani pensieri mi venivano in mente; uno di questi era che ti fosse capitato qualcosa di
 
       brutto, come se ti fosse venuto male, o un incidente in auto.

      
  Non avevo per nulla appetito e mi sentivo molto triste. Non riuscendo a stare in casa, ho deciso
     
   quindi di scendere in cortile per respirare una boccata d'aria. Faceva abbastanza freddo e dopo un
     
   po' risalii in casa. Ormai era già buio e ho riprovato a telefonarti per parlarti di alcune cose.
  
      Sentivo il cuore come se fosse stato schiacciato da una morsa. Finalmente ho sentito la tua bella
     
   voce e solo allora, sono riuscito a rilassarmi. Ero felice che non ti fosse accaduto nulla di spiacevole.
     
   Mentre stavamo parlando ho avuto l'impressione che tu avessi pianto e in quell'istante mi sono
     
   commosso, secondo me, anche i miei occhi dovevano essere pieni di pianto. A stento sono riuscito a
      
  trattenere le lacrime, pure io non sono fatto di pietra. Sono felicissimo che il mio fiorellino stia bene
      
  e che fra non molti giorni ci rivedremo. Ti auguro una buona notte mio simpatico fiorellino.

   SOFFRIRE IN SILENZIO

 

         Non è da tutti riuscire a soffrire in silenzio. Quando pensi d'essere in pace con te stesso, perché uno
     
   dei tanti problemi della vita è stato risolto, ecco la tragedia.
  
      All'improvviso non hai più fiducia ne in te stesso e neppure negli altri. Senti che il tuo cuore (se pur

       
 malato) come se all'improvviso cessasse di battere. Fare finta di essere sani, come pure far finta di
     
   essere felici, non è per nulla facile.
 
 
      Anche i clown dei circhi equestri, sembrano essere felici, però in quei momenti (per loro bui), hanno
     
   sempre belle battute scherzose per tutti. In realtà e voglio sottolineare realtà il più delle volte, dopo
     
   lo spettacolo, rientrando nel
 loro carrozzone, si sentono tristi e soli. A volte scoppiano in lacrime
     
   silenziose, in modo che non possano essere uditi e visti da nessuno.
      
  Loro sì che sono dei veri artisti, non come altri impostori che non sanno comunicare un bel niente a
     
   nessuno. Ritornando ai veri artisti; loro, sanno soffrire in silenzio, senza suonare tanto le trombe,
 
       per far sentire a tutti che stanno soffrendo. Far ridere non è facile per nulla come pure far piangere.

 
       Tutti hanno un cuore che batte, ma non è da tutti percepire i segreti più reconditi che in esso si
         r
acchiude. Ecco perché questa sera ho voluto intavolare questo discorso. Bambolina
, esagerando....
 
       sento che grazie a te il mio cuore ha subìto un grosso trauma. Si è formata una cicatrice  che non si
   
     rimarginerà molto in fretta. 
   
     Cerco solo un'amica vera con la quale poter confidare tutti i miei segreti, anche quelli più profondi
      
  senza essere deriso. Molto probabilmente non te ne sarai accorta ma ho piena fiducia in te e mi fido
      
  solo e ciecamente di te.
 
       Ora che ti ho trovata, se vuoi, non ti mollerò più. Non m'aspetto e non esigo che tu mi scriva, lascia
      
  almeno che lo faccia io. Se mi vuoi rendere felice (sempre che tu lo gradisca), continua a leggere i
      
  miei semplici e umili racconti. Ne sarò infinitamente grato e onorato.

NON PIANGERE

        Non piangere fatina mia, lo sai che nel mondo non esiste solo ingiustizia ma anche amore, sì mia
    
   dolcezza, quell'amore spirituale, eterno e invisibile che mai nessuno
potrà rubare.
Osservando non
      
 solo il tuo bel corpo ma, qualcosa di molto più bello e interiore, deduco
che in passato lo spirito che è
       
in te deve aver tanto sofferto;
ora però tutto è finito e il
cielo che è nel tuo cuoricino; d'ora in poi,
       
sempre più
azzurro sarà.

                          CARA AMANDA   (Poesia nostalgica)

        La tua lunga chioma d'or, mai e poi mai, la potrò scordar, perché tu; tu, sei ancora e sempre nel mio
       
cuor. Ti supplico amor mio … torna, torna presto dal tuo Etienne, il quale non ricorda quasi più i bei
     
  lineamenti del tuo angelico visin.

        Per ora, le condizioni della sua salute, son stazionarie ma, non si sa fino a quando, perché
da un
     
  momento all'altro, potrebbero precipitar.
        Questo, è il motivo per il quale il tuo Etienne, desidera ardentemente ricevere l'ultimo
bacio d'amor

     
  dalla sua, tanto, amata, Amanda … torna, torna presto, amor, mio.

QUEL FIORE DI OLIVERTA

        Dolcissima Oliverta, da quel dì che ti conobbi, mai cessai d'amarti, ancor più oggi che son lontano da
     
  te. Oh!!! Come sarebbe stupendo se l'undici giugno, potessi correre da te.
        Se il buon Dio lo vorrà, trascorreremo quel giorno che per te sarà d'immensa letizia, festeggiando la

      
 tua giovane età e i tuoi venticinque anni. Dolcissima Oliverta, non ti scordar di me.

 CANTICO PER HANA 

         Una musica soave e al tempo stesso celestiale, risuona su gran parte della terra, nella notte stellata
     
  di un tempo che fu. Un incantesimo, è appena avvenuto ad una distanza pari a quella di quanto può
     
  fare un gabbiano senza stancarsi.

      
 È una stella, a guidare il solitario volatile, in cerca di qualcosa o qualcuno che lo potrà render felice
     
  assai. Ecco che come per incanto dopo attimi sospirati da tempo, ormai ingannati e privi di sincerità,

        un barlume di speranza c'è. 
      
 La soave musica pian piano tace e tutto riposa... stanco, allorché all'alba del dì che vien, un'angelica
     
  Tortorella è lì. 
      
 Il bianco Gabbiano, stremato dalla gran fatica, sul terreno
 si posa e la giovin Tortorella vedendo ciò,
     
  battendo l'ali lo consola.

CARO PAPA' (Pensiero)

        Noi tutti, siamo felicissimi di riaverti fra noi e di riabbracciarti. Sai papà l'attesa è stata lunga ma...
     
  non vana; dopo la tempesta, come per incanto, ecco che torna il sereno. Tu papà sei il sereno e noi,
     
  Faya, Hanene ed io che sono la tua Hana, siamo tre piccole nuvolette innocue.
    
   Noi non ci dissolviamo, perché sei tu a darci la carica giusta nel momento giusto. Noi grazie a questa
     
  carica, riusciamo ad affrontare codesto lungo e tortuoso cammino della nostra vita.
       
Ora, non sono più triste e sola, perché a starmi vicina e ad amarmi c'è Stefano il mio grande amore.

PENSIERO PER HANA

        Sai amore? La mia memoria, è piena di ricordi e pur volendo, non riesco a cancellarli.
       
Il mio cuore piange tanto e dagli occhi miei grondano lacrime, sì dolcissima Hana, grondano calde
     
  lacrime d'amore per te.
      
 Tu bambolina, sei tutto per me e senza te, sarei un nulla quando odo la tua dolcissima vocina, da
     
  vecchio che sono divento un fanciullo come te. Sì amore, proprio come tu sei.
      
 Dimmi amor mio; perché la distanza che separa i nostri cuori nonché, due anime buone e dolci come

     
  siamo, dev'essere così lunga.

DOLCISSIMO AMORE

        Lo sai che ti amo e mai smetterò di amarti. L'ultimo pensiero è per te, sì amore è solo per te.
        Durante le mie notti insonni, di scatto mi alzo perché vedo te.
       
Com'è bello pensare a colei che si ama quando tutto tace e riposa.
       
Un uomo c'è che a quell'ora pensa ad Hana, la sua piccola bimba.
     
  
Ecco amore, questo piccolo uomo ora chiude gli occhi e dorme tranquillo sognando il suo dolcissimo
     
  amore. Al suo risveglio nella sua mente, ci sarà lei.
       
Egli sa che fra non molto, udrà la sua dolcissima vocina. Buon giorno mio dolcissimo amore.

ALLA MIA DOLCE PATRIZIA

 

         Fatina; dolcissima mia Patti, in codesto loco santo … soffro, sì; sì e tu lo sai mio dolcissimo tesoro.
 
      
Eterna fanciulla di me, al tuo apparir già scorgo la mia Mammina Celeste, vigile e sempre pronta a
      
 tender la mano al figliol suo.
       
Al sol veder, la lunga tua chioma bruna, fa impazzir Etienne e, mai sfoltir ciò che al tuo figliol, piace
      
 tanto.

        Fatina; bella mia fatina … Sai? Notte e dì ti sognerò perché la dolcissima tua vision, mi consola e …
       
giammai, la scorderò.   

 

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