THE
SOUND OF SILENCE
(La voce del silenzio)
Fissando
gli occhi verso il cielo, nulla mi può
distrarre, se non un tenue e pallido sole, che
tra un
istante, scomparirà dalla vista umana e andrà
oltre le nubi a riposare dietro le
lontane e
bellissime
colline, dove i miei occhi (se Dio lo
vorrà), potranno scorgerle ancora.
Il meriggio ormai,
volge al declino, è già sera e tutt'attorno a me... tace.
Un grande silenzio avvolge
la natura, si odono solo gli ultimi cinguettii
degli uccelli
prima
di
andare
a far la nanna. A poco a poco odo
in lontananza e nel silenzio più profondo altre
vocine
di animali
notturni
che, ascolto con molto piacere tenendomi
compagnia.
All'improvviso,
tutt'attorno a me è musica, una musica
celestiale...
meravigliosa.
Seduto sull'erba ormai
bagnata dalla rugiada, ascolto questo soave
concerto
dedicatomi con tanto
amore da questi piccoli concertisti,
colmando così il mio cuore di tanta felicità.
Essi,
mi parlano dicendo: "ascolta amico fedele; in ogni momento della giornata,
della
sera
e della
notte la voce che dice... questa, è la voce del silenzio".
AUTUNNO
Ormai l'autunno volge al termine e fra non molto, lascerà spazio all'inverno.
Fa molto
freddo e la giornata già volge al declino.
Osservando i vetri di questa stanza
buia e vuota,
noto che sono appannati a causa della condensa
formatasi dal gran freddo fuori e dal
vapore acqueo
prodotto
all'interno, dall'acqua fatta bollire per la pasta, della quale mi
serve per
sbarcare il lunario,
giorno dopo giorno.
Percepisco che all'aperto deve fare molto freddo. Mi
piacerebbe uscire di casa per poter osservare la
natura che a poco a poco si trasforma.
Mi coprirò
molto bene poiché il mio stato di salute è precario.
Decido, m'incappuccio ed esco.
Appoggiandomi
ai muri qua e là,
riesco ad arrivare a quel luogo
di
preghiera.
Vedo il mio fiato uscir dalla bocca mi blocco e affascinato da tutto quello che mi
circonda,
sono invogliato a sedermi per
meditare.
Il silenzio è tombale, il cielo è magico e
plumbeo
come se
da un momento all'altro, dovessero cadere i primi fiocchi di neve.
Sul
terreno
ancora asciutto, sono rimaste delle ultime foglioline fragili e quasi secche di
questo
meraviglioso autunno.
Le loro tinte sono molteplici, mi sembra di ammirare un mosaico
incantato.
Ombre chiare
e scure
entrano
in me;
miei fragili arti, mi fanno capire che se devo
meditare ancora un
po' è
meglio che mi
sieda.
Alla mia destra, so che ci sono tre piccole rocce che io chiamo
pietre.
Ho deciso e mi siedo. Il cielo pian piano si oscura e un gran silenzio mi avvolge,
non vedendo quasi
più
le foglioline variopinte
che mi circondano un bellissimo pensiero
affiora dentro di me.
In questa
magnifica serata d'autunno, pur
essendo molto fredda e
buia, un
torpore e una
serenità immensa
dolcemente entrano nel mio
cuore; una soave
visione mi appare.
Una tenera fanciulla dall'aspetto sbarazzino e
dal viso d'angelo
prendendomi per mano
e fissandomi
col suo sguardo penetrante, senza
proferir parola mi trasmette il suo pensiero.
Tutte e due rimaniamo attoniti,
ci fissiamo
profondamente al punto che la misera mia corporatura,
pari a quella poco meno di un
nulla, riesce a captare il suo pensiero.
Un grande desiderio affiora in me e sento tanta voglia di pregare, soprattutto per lei.
Ma tu ora dove sei? Non sei al mio fianco a
dialogare. Tu mia bambolina, dove sei?
Sei
lontana ma per me sei vicina e rimarrai sempre
nel mio cuore.
CON
GLI OCCHI PIENI DI PIANTO
Una giornata da dimenticare.
È
iniziata benino; ed ero abbastanza entusiasta,
quindi ho
cominciato
a lavorare sul
dipinto. Devo dire la verità, non riuscivo a concentrarmi come
avrei desiderato.
Mi sentivo agitato e perciò decisi di sospendere per dedicarmi ad
altre
cose meno impegnative.
Avevo voglia di telefonarti per augurarti una buona festa
e così
è
stato, però il telefono suonava
a
vuoto, dei strani pensieri mi venivano in mente; uno di questi
era che ti fosse capitato qualcosa di
brutto, come se ti fosse venuto male, o un
incidente in
auto.
Non avevo per
nulla appetito e mi sentivo molto triste. Non riuscendo a stare in casa,
ho deciso
quindi di
scendere in
cortile per respirare una boccata d'aria. Faceva abbastanza freddo e dopo un
po' risalii in casa. Ormai era già buio e ho riprovato a telefonarti per parlarti di
alcune
cose.
Sentivo il
cuore come se fosse stato schiacciato da una morsa.
Finalmente ho sentito la tua bella
voce e solo allora, sono
riuscito a rilassarmi. Ero felice che non ti fosse accaduto nulla di spiacevole.
Mentre stavamo
parlando ho avuto l'impressione che
tu avessi pianto e in quell'istante mi sono
commosso, secondo
me,
anche i miei occhi dovevano
essere pieni di pianto. A stento sono riuscito a
trattenere le
lacrime, pure io non sono fatto di pietra. Sono felicissimo che il mio
fiorellino stia bene
e
che fra non molti giorni ci rivedremo. Ti auguro una buona notte mio simpatico
fiorellino.
SOFFRIRE
IN SILENZIO
Non è da tutti riuscire a soffrire in silenzio.
Quando pensi d'essere in pace con te stesso, perché uno
dei tanti problemi della vita è stato risolto, ecco
la tragedia.
All'improvviso non hai più fiducia ne in te stesso e neppure
negli altri. Senti che il tuo cuore
(se pur
malato) come se all'improvviso cessasse di
battere.
Fare finta di essere sani, come
pure far finta di
essere felici, non è per nulla facile.
Anche i clown dei circhi equestri, sembrano essere felici, però
in quei momenti (per loro
bui), hanno
sempre belle battute scherzose per tutti.
In realtà e voglio sottolineare realtà il
più delle volte, dopo
lo spettacolo, rientrando nel loro
carrozzone, si sentono tristi
e
soli. A volte scoppiano in
lacrime
silenziose, in
modo che non possano essere uditi e visti da
nessuno.
Loro sì che sono
dei veri artisti, non come altri impostori che non sanno comunicare
un bel niente a
nessuno. Ritornando ai veri artisti; loro, sanno soffrire in silenzio,
senza suonare tanto le trombe,
per
far sentire a tutti che stanno soffrendo.
Far ridere non è facile per nulla come pure
far
piangere.
Tutti hanno un
cuore che batte, ma non è da tutti percepire i segreti più
reconditi che in esso si
racchiude.
Ecco perché questa
sera ho voluto intavolare questo discorso.
Bambolina,
esagerando....
sento che grazie a te il
mio cuore ha subìto un
grosso trauma. Si è formata una cicatrice
che non si
rimarginerà
molto in fretta.
Cerco solo un'amica vera con la
quale poter confidare tutti i miei segreti, anche quelli più profondi
senza essere
deriso. Molto
probabilmente non te ne sarai accorta ma ho piena fiducia in te
e mi fido
solo e ciecamente di te.
Ora che ti ho trovata, se
vuoi, non ti mollerò più.
Non m'aspetto e non esigo che tu mi scriva, lascia
almeno che
lo faccia io. Se mi vuoi rendere felice
(sempre che tu lo gradisca), continua a leggere i
miei semplici
e umili racconti. Ne
sarò infinitamente grato e onorato.
NON PIANGERE
Non piangere fatina mia, lo sai
che nel mondo non esiste solo
ingiustizia ma anche
amore,
sì mia
dolcezza, quell'amore spirituale, eterno e invisibile che
mai nessuno
potrà rubare.
Osservando non
solo il tuo bel corpo ma, qualcosa di molto più
bello
e interiore, deduco
che
in passato lo spirito che è
in te deve aver
tanto sofferto;
ora però tutto è finito e il
cielo che
è nel tuo cuoricino; d'ora in poi,
sempre più
azzurro sarà.
CARA
AMANDA
(Poesia
nostalgica)
La tua lunga chioma d'or, mai e
poi mai, la potrò scordar,
perché tu; tu, sei ancora e
sempre nel mio
cuor.
Ti supplico amor mio … torna,
torna presto dal tuo Etienne, il
quale non
ricorda quasi più i
bei
lineamenti
del tuo angelico visin.
Per ora,
le condizioni della sua salute,
son stazionarie ma, non si sa
fino a quando, perché
da un
momento all'altro,
potrebbero precipitar.
Questo, è
il motivo per il quale il tuo
Etienne, desidera ardentemente
ricevere l'ultimo
bacio d'amor
dalla sua, tanto, amata,
Amanda … torna, torna presto,
amor, mio.
QUEL FIORE DI OLIVERTA
Dolcissima Oliverta, da quel dì che ti conobbi, mai cessai d'amarti, ancor
più oggi che son lontano da
te. Oh!!! Come sarebbe stupendo
se l'undici giugno, potessi correre da te.
Se il buon Dio lo vorrà,
trascorreremo quel giorno che per te sarà d'immensa letizia,
festeggiando la
tua giovane età e i
tuoi venticinque anni. Dolcissima Oliverta, non ti scordar
di me.
CANTICO PER HANA
Una musica soave e al tempo
stesso celestiale, risuona
su gran parte della terra, nella notte
stellata
di un tempo che fu.
Un incantesimo, è appena avvenuto
ad una distanza pari a
quella di quanto può
fare un
gabbiano
senza stancarsi.
È
una stella, a guidare il solitario volatile, in cerca di
qualcosa o qualcuno che lo potrà render felice
assai.
Ecco che come per incanto dopo attimi sospirati da tempo,
ormai
ingannati e privi di
sincerità,
un barlume di speranza c'è.
La
soave musica pian piano tace e tutto riposa... stanco, allorché
all'alba del dì che vien,
un'angelica
Tortorella è lì.
Il
bianco Gabbiano, stremato dalla gran fatica, sul terreno si
posa e la giovin Tortorella
vedendo ciò,
battendo l'ali lo
consola.
CARO PAPA'
(Pensiero)
Noi tutti, siamo felicissimi di riaverti fra noi e di
riabbracciarti. Sai papà l'attesa è stata lunga ma...
non
vana; dopo la tempesta, come per incanto, ecco che torna il
sereno. Tu papà sei il sereno e noi,
Faya,
Hanene ed io che sono la tua Hana, siamo tre piccole nuvolette
innocue.
Noi non ci dissolviamo, perché sei tu a darci la carica giusta
nel momento giusto. Noi grazie a questa
carica,
riusciamo ad affrontare codesto lungo e tortuoso cammino della
nostra vita.
Ora, non sono più triste e sola, perché a starmi vicina e ad
amarmi c'è Stefano il mio grande amore.
PENSIERO PER HANA
Sai amore? La mia memoria, è
piena di ricordi e pur volendo,
non riesco a cancellarli.
Il mio cuore piange tanto e
dagli occhi miei grondano
lacrime, sì dolcissima Hana,
grondano calde
lacrime
d'amore per te.
Tu bambolina, sei tutto per me e
senza te, sarei un nulla quando
odo la tua dolcissima vocina, da
vecchio
che sono divento un fanciullo
come te. Sì amore, proprio come
tu sei.
Dimmi amor mio; perché la
distanza che separa i nostri
cuori nonché, due anime buone e
dolci come
siamo, dev'essere così lunga.
D OLCISSIMO
AMORE
Lo sai che ti amo e mai smetterò di amarti. L'ultimo pensiero è
per te, sì amore è solo per te.
Durante le mie notti insonni, di scatto mi alzo perché vedo te.
Com'è bello pensare a colei che si ama quando tutto tace e
riposa.
Un uomo c'è che a quell'ora pensa ad Hana, la sua piccola bimba.
Ecco
amore, questo piccolo uomo ora chiude gli occhi e dorme
tranquillo sognando il suo dolcissimo
amore.
Al suo risveglio nella sua mente, ci sarà lei.
Egli sa che fra non molto, udrà la sua dolcissima vocina. Buon
giorno mio dolcissimo amore.
ALLA MIA DOLCE
PATRIZIA
Fatina; dolcissima mia Patti, in codesto
loco santo … soffro, sì; sì e tu lo sai mio dolcissimo tesoro.
Eterna fanciulla di me, al tuo apparir già
scorgo la mia Mammina Celeste, vigile e sempre pronta a
tender la mano al figliol suo.
Al sol veder, la lunga tua chioma bruna,
fa impazzir Etienne e, mai sfoltir ciò che al tuo figliol, piace
tanto.
Fatina; bella mia fatina … Sai? Notte e dì ti sognerò perché la
dolcissima tua vision, mi consola e …
giammai, la scorderò.
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