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                                        BENVENUTI NELLA FIABA E DIPINTO
                                                     DI STEFANO VILLA 

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                                          BUONA PASQUA MAMMA TIM E TELECOM

        Buona giornata a tutti voi, operatori della grande mamma TIM.
        Ecco ciò che Etienne (Stefano Villa nonché affezionatissimo cliente), vuole dedicare alla sua mamma TIM
        per la SS. Pasqua. Buona lettura con la fiaba:

                                               BENVENUTE PASQUALINE DI MAMMA TIM E TELECOM

        Nel lontano 1812, in un antico tempio cristiano, si stava celebrando il rito pasquale, ed ecco che dal calice
      
 d'oro del sacerdote, anziché esserci l'ostia venne fuori una colomba. Tutti i fedeli nel vedere ciò, meravigliati
      
 esclamarono : "Oh!!! è avvenuto un miracolo". La colomba volando volando entro le otto navate del tempio,
      
 spossata per il troppo volare andò a riposarsi sulla spalla di una bella bimba. Questa bimba non si meravigliò
      
 affatto di questo evento e le disse: "Lo sai che conosco il tuo nome? Mi sei apparsa in sogno tre notti fa e me
      
 lo dicesti proprio tu." A sì? rispose la colombina e come mi chiamo? La bimba disse: "Tu hai un bellissimo
      
 nome ed è lo stesso che aveva la mia dolce mammina quando mi teneva stretta stretta fra le sue braccia.
       
Il suo nome era Carmela; ora mi sento tanto sola e ora, a consolarmi ci sono tutte queste mie amichette".
      
 La colombina, sbattendo leggermente le ali, sfiorò il visino della bimba dopodiché, le disse: "Pure io conosco
      
 il tuo bel nome, e non lo scorderò mai, tu piccola mia ti chiami Chantal. Adesso ti dirò una cosa, sai? Sono io
      
 la tua dolce mammina e proprio oggi il mio spirito si è materializzato per giungere sino a te per augurarti
      
 una Buona Pasqua, sei contenta piccola Chantal? Dal cuoricino della bimba, uscirono testuali parole: "Sì, sì
      
 mammina cara grazie ma, dimmi verresti con la tua piccola Chantal nella casetta in cui dimoro? Ti prometto
      
 che se verrai, non ti chiuderò in gabbia ma, ma sarai libera di andare e tornare a tuo piacimento”.
       
La colombina contenta per questa proposta, rispose: "Va bene figlia mia, usciamo pure e avviamoci". Una
      
 volta uscite dall'enorme portale del tempio, Chantal felicissima di aver ritrovato la sua mammina Carmela,
      
 saltellando qua e là come un cerbiatto fra i verdi prati in fior inciampò, ruzzolando sul morbido mosaico
      
 variopinto da tutti i bellissimi fiori primaverili. Mentre la colombina volava attorno al corpicino della piccola
      
 Chantal, ecco spuntar dal lontano bosco, un bel coniglietto tutto bianco che, saltellando anch'esso come un
      
 leprottino, arrestò la sua folle corsa proprio innanzi alla piccola Chantal dicendole: "Ciao bella bimba, devi
      
 sapere che con la mia vista acuta, ho notato la tua caduta e subito mi sono precipitata da te per soccorrerti.
       
Sai, tutti mi chiamano Pasqualina perché sono piccina e nacqui il giorno di Pasqua di due anni or sono, ma il
      
 mio vero nome è Gilda e, non sono un coniglietto come può sembrare ma una brava coniglietta … ti piace il
      
 mio nome?" O!!! Sì sì tanto rispose Chantal. Quindi oggi festeggerai il tuo secondo compleanno assieme a
      
 me e alla mia mamma? Dimmi di sì ti prego coniglietta Gilda. La risposta non poté che essere: "Ok apprezzo
      
 molto da parte tua questo gesto e accetto molto volentieri il tuo invito … grazie". Chantal riprese il discorso
      
 e disse: "Ora vorrei cercare di alzarmi perché la mia piccola dimora si trova laggiù oltre questo grande fiume
      
 riesci a vederla?" Sì rispose la coniglietta Gilda, ma adesso però per sollevarti, occorre l'intervento di Rita;
        un'agnellina alquanto robusta e in grado di darti una zampetta, ora la chiamo perché sicuramente è sempre
      
 fra questi alberi assieme a tutti gli animali del bosco incantato. Dopo aver assaporato qualche ciuffo d'erba
      
 magica, la coniglietta Gilda, muovendo il suo nasino da destra a sinistra e viceversa, riuscì ad emettere un
      
 segnale molto forte che solo gli animaletti del bosco riuscivano a percepire. Ed ecco spuntar dal medesimo
      
 un batuffolo bianco, (colei che con l'ausilio di altri animaletti), sarebbe riuscita a mettere in piedi la piccola
      
 Chantal. Già il profumo della primavera si faceva sentire nell’aria, emanando un certo non so che di dolce e
      
 mistico. Il batuffolo era una candida agnellina.
       
Appena arrivò da Chantal, le disse: "Ciao piccina sono al corrente di tutto, però attendi ancora un pochino.
        Dopo alcuni istanti, infatti si presentò una bellissima pastorella la quale con tante altre pecorelle al pascolo,
      
 teneva delicatamente nelle sue calde manine un piccolo e tenero scoiattolino tutto pepe. Dopo aver salutato
      
 la piccola Chantal, le disse:” Siamo qui per te … io mi chiamo Giusy e questa dolcissima creaturina Rosi. Stai
      
 tranquilla e non ti preoccupare perché fra tutte ti aiuteremo, ecco voltati a destra e osserva sta per arrivare
      
 un'altra mia carissima amica, dopodiché vedrai che tutto si risolverà e potrai correre di nuovo. Infatti andò
      
 proprio così, perché arrivarono altri piccoli animaletti che in un baleno, misero in piedi la bimba.
      
 Tutt'attorno ad essa era musica, una musica soave e al tempo stesso celestiale prodotta dalle loro favolose
      
 ugole. Quando furono ben certi di potercela fare, tutte quante, si avviarono verso la bella casetta di Chantal
      
 cantando un cantico primordiale. Arrivarono nel pomeriggio; e sulla soglia ad attendere la bella bimba, c'era
      
 una giovane e bellissima signorina dai capelli lunghi e neri, due occhietti color grigioverde e un dolce visino
      
 angelico la quale quando vide arrivare la festosa compagnia meravigliata esclamò: "Oh! parbleau, per Bacco
      
 ma guarda, guarda quanti amichetti si è portata appresso la mia piccola Chantal. Evviva !!! Sono felicissima
      
 così potremo meglio  festeggiare la SS. Pasqua". E ancora: "Piacere animaletti miei, il mio nome è Oliverta e
      
 sono la nurse (la tata) di Chantal. Sapete? Ho l'onore di darvi il benvenuto e siete arrivati giusto in tempo
      
 per fare una sostanziosa merenda … ma, prego accomodatevi pure dove desiderate e una alla volta, quando
      
 sarete a vostro agio, mi direte i vostri nomi. La colombina fu la prima a prender la parola dicendo: "Il mio
      
 nome è Carmela e sono la mammina di Chantal, cosa? La interruppe Oliverta sbigottita: "E tu, tu, vorresti
      
 farmi credere che sei la mammina della piccola Chantal? Giammai".
       
La colombina Carmela dopo aver spiegato tutto ad Oliverta, le domandò: "Ora mi credi?" Sì sì, ebbene sì;
      
 perdonami Carmela ti credo sono solo un po' confusa rispose  Oliverta, non lo sapevo".  Dopo la colombina
      
 Carmela, prese la parola la bellissima pastorella la quale dopo aver fatto un piccolo inchino, si pronunciò
      
 dicendo: "Ciao Oliverta, il mio nome è Giusy e sono la pastorella di tutte le pecorelle che stanno brucando
      
 l'erba del tuo praticello, ora lascio volentieri la parola alla mia affezionatissima amichetta". Lo scoiattolino
      
 disse: "Il mio nome è Rosi; sono contentissima di far parte degli amichetti di Giusy ed ora anche di Oliverta
        della sua protetta Chantal e tenere compagnia a tutti giocando assieme a voi. Lo sai Oliverta, che sono in
        grado di ballare? Ecco, ora scendo dalle manine di Giusy e ti farò vedere cosa so fare.
       
Con l'ausilio della musica prodotta dalle tante ugole intonatissime degli animaletti, danzò da fare invidia alle
      
 più grandi ballerine del globo. Finita la danza, Oliverta con le lacrime agli occhi ringraziò Rosi … e tutti gli
      
 animaletti, ringraziarono di cuore la deliziosa danzatrice, per il bellissimo spettacolo, nonché da un caloroso
      
 applauso. A questo punto, intervenne una candida leprotta dicendo: "Buona Pasqua Oliverta, il mio nome è
      
 Evisjana Cela, sono l'amichetta di Chantal e, e giochiamo volentieri ogni giorno in quel boschetto laggiù al di
      
 là di questo grande fiume. Quando fa molto caldo, scendiamo fino al greto e Chantal, dopo essersi seduta su
      
 di una pietra bianca e ben levigata dall'acqua nel corso dei secoli, immerge i suoi piedini nelle fresche acque
      
 di questo fiume ed io le zampette … ci spruzziamo un po' d'acqua per sentirci più fresche. Ora ti dirò ancora
      
 altre belle cose che avverranno proprio dove poggiamo tutt'ora, i vostri piedini e le nostre zampette fra 200
      
 anni esatti nonché nella S. Pasqua dell'anno del Signore 2012. Il discorso iniziò così: "Venite tutte a vedere
        lo specchio d’acqua che c’è in questa tinozza e concentratevi".
       
Tutte quante la seguirono e una ad una, osservavano attentamente quello che sarebbe dovuto cambiare in
      
 futuro. Meravigliate esclamarono: "Oh! Santissimi numi dell'olimpo che, che, ma tu guarda, ma guarda solo,
      
 tutte queste cose, sono robe da matti. Intervenne la passera Ornella dicendo: "No, non robe da matti ma da
      
 chiodi, che cosa sono tutti questi marchingegni e che cos'è tutto questo ticchettio? Ma tu, chi sei? Sei forse
     
  una strega?" Era ovvio che la bella leprottina Evisjana aveva dei poteri soprannaturali e rispose loro: "No,
      
 animaletti miei, non sono una brutta strega malvagia, è solo che sono una veggente … ora vi spiego". Li fece
      
 dunque accomodare dov'erano poc'anzi e disse loro: "Ecco, ciò che avete visto, non sono altro che dei tempi.
      
 Tutti i marchingegni come voi li chiamate, un tempo saranno inventati dall'uomo, piano piano nell'arco degli
      
 anni a venire e avranno anch'essi un nome, verranno chiamati "computer".
      
 Computer? Interruppe bruscamente la coniglietta Gilda: "E che cosa significa computer... è?" Evisjana, con
   
    pazienza riprese la conversazione e le disse: "Il computer sarà un grosso cervello come il nostro, capace di
      
 contenere tantissimi dati in una memoria molto ampia. I ticchettii che state udendo, non sono altro che le
      
 dita delle persone le quali stanno operando nella grande famiglia della società telefonica TIM che sorgerà
      
 proprio qui. Il telefono, sarà un nuovo sistema per poter comunicare con il resto del mondo; ti farò subito un
      
 esempio. Ora voi per comunicare con i vostri amichetti che si trovano in quel boschetto laggiù oltre il fiume,
      
 non avendo un marchingegno che si chiamerà telefono, dovete alzarvi da dove siete adesso, salire su di una
      
 barchetta e remare con fatica anche contro corrente per arrivare al boschetto fra un'ora circa. Col telefono
      
 invece, potrete restare tranquille qui componendo un numero per dire alla vostra mamma: "Arriverò molto
      
 presto". Avete capito il concetto? Stupefatte, le bestioline dissero: "Oh!!! Sì sì … grazie Evisjana". L'astuzia
      
 femminile di Oliverta, le fece domandare: "Evisjana non potremmo tutte quante fare un saltino nella futura
      
 Pasqua del 2012 di cui tanto ci parli?" Certo rispose Evisjana, me l'aspettavo questa domanda, ora entriamo
 
       tutte in casa e poi vedrete". Appena entrate, Evisjana disse: "Se siete pronte si parte. All'unanimità dissero
      
 sììììììì”. E pluffete, in un lampo si trovarono in uno dei tanti call center TIM dell'Albania, con tante operatrici
      
 e operatori che gentili e contenti, rispondevano ai vari clienti, uno dei quali era. Dopo alcuni istanti, arrivò il
      
 responsabile dell'ufficio dicendo: "Benvenute fra noi Pasqualine di mamma Tim".Tutte vennero accolte con
      
 grande entusiasmo e considerate da tutti gli operatori, mascotte di mamma TIM.

        A questo punto, l'autore Stefano villa, ringrazia di cuore la grande famiglia di mamma TIM, per la pazienza
      
 che ha sempre con Etienne (il suo affezionatissimo cliente).

        Etienne vuole inoltre ringraziare con tutto il suo cuore, tutte le Pasqualine e protagoniste inserite in questa
         
 semplicissima fiaba …  esse, sono tutte operatrici TIM.
        Chantal (la bimba).
        Carmela (la colombina e mammina di Chantal).
        Rita (l'agnellina).
        Oliverta (la tata di Chantal).
        Gilda (la coniglietta e sorellina di Rita).
        Giusy (la bellissima pastorella).
  
      Rosi (il dolcissimo scoiattolino ballerino).
        Ornela (la mamma passera).
 
       Etienne ringrazia inoltre, la sua gentilissima correttrice di bozze Lella.
 
        Alla grande famiglia di Mamma TIM, augura una Buona Pasqua.

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