RELAZIONE  DELLA  CIRCOSCRIZIONE  LOCALE  DEI SOCI  DI  BANCA  ETICA   RESIDENTI  NELLA  PROVINCIA  DI  RAVENNA

ANNO 2001-2002 – TRIENNIO 1999-2002

 

L’assemblea di oggi chiude il primo triennio di vita della Circoscrizione Locale dei Soci residenti nella provincia di Ravenna e ne apre un altro con l’elezione del nuovo Coordinamento Locale che dovrà organizzare e realizzare il lavoro nei prossimi tre anni. La presente relazione, perciò, è divisa in due parti, la prima riferisce le attività svolte in questo ultimo anno (2001-2002), la seconda è una riflessione conclusiva sui tre anni trascorsi.

 

ATTIVITA’  2001-2002

 

LE CIFRE DI BANCA ETICA (al 30 novembre 2002)

 

DATI GENERALI (in Italia)

 

 

Novembre 2001

Novembre 2002

incremento

% incremento

Capitale sociale

€ 10.957.769

   13.530.558

€ 2.572.789

23,5%

Soci

16.837

19.350

2.513

14,9%

Risparmio raccolto

€ 98.126.811

€ 180.082.328

€ 81.955.517

83,5%

Impieghi-finanziamenti

€ 67.139.397

   71.000.000

€ 3.860.603

5,7%

 

DATI LOCALI (provincia di Ravenna)

 

Novembre 2001

Novembre 2002

incremento

% incremento

Capitale sociale

   51.336

   79.268

€ 27.932

54,4%

Soci

216

239

23

10,6%

Risparmio raccolto

€ 516.457

€ 537.717

€ 21.260

4,1%

Impieghi-finanziamenti

0

0

0

0 %

 

Come si può vedere dalla tabella, quest’anno la nostra azione è stata rivolta  soprattutto ad incrementare il capitale sociale. Tutti siamo consapevoli che questo è il problema numero uno oggi per Banca Etica, che si è posta l’obiettivo di raggiungere, entro il 2006, quota 25 milioni di euro di capitale sociale.

All’inizio del 2002 è stata lanciata in Italia una nuova Campagna di Capitalizzazione  ed ognuna delle 57 Circoscrizioni Locali di Soci è stata investita di precisi ruoli: aumentare il numero dei soci e promuovere nei vecchi soci una maggiore partecipazione azionaria.

Agli inizi di settembre abbiamo spedito a tutti i soci della nostra provincia una lettera con l’invito a sottoscrivere ulteriori azioni di capitale sociale e dai primi riscontri effettuati sembra che la risposta sia soddisfacente. L’obiettivo è quello di raddoppiare il capitale sociale nell’arco di tre anni: siamo a buon punto.

Nel corso di quest’anno abbiamo organizzato a questo scopo, anche in collaborazione con altri gruppi, cooperative ed associazioni, parecchi appuntamenti culturali per allargare ed approfondire sul territorio la conoscenza della Finanza Etica, dei suoi principi di fondo, e per promuovere l’adesione a Banca Etica, invitando sempre testimoni di spicco che hanno saputo trasmettere con molta concretezza  il messaggio di una economia solidale a servizio dell’uomo, il messaggio specifico di Banca Etica.

Vogliamo ricordare brevemente questi incontri pubblici perché in seguito ad essi sono scaturite significative adesioni a Banca Etica, sia da parte di associazioni, gruppi, cooperative sia da parte di singole persone. In ognuno di questi incontri il Coordinamento Locale ha presentato la sua esperienza di lavoro ed ha preso contatti importanti per il futuro.

1.       2 marzo 2002: incontro con gruppo parrocchiale a Mezzano  con interventi di Claudio Pagnani e Pietro Melandri, membri del Coordinamento Locale dei soci.

2.       15 marzo 2002: Incontro di studio su Banca Etica organizzato dal Circolo Cooperatori Ravennati in collaborazione con il Coordinamento Locale Soci di Banca Etica della provincia di Ravenna. Interventi di Mario Tampieri, Presidente del Circolo Cooperatori Ravennati, di Mario Cavani, Vicepresidente di Banca Etica, di Mario Dal Re, Coordinatore Locale dei Soci, di rappresentanti del mondo politico, cooperativo e sindacale della provincia e conclusione del Vice presidente della Regione Emilia Romagna Vera Negri Zamagni.

3.       22 marzo 2002: Incontro pubblico a Lugo, organizzato dall’Università per gli Adulti con interventi di Mario Cavani, Mario Dal Re e Beniamino Tirone, membri del Coordinamento Locale dei soci.

4.       12 aprile 2002: Incontro pubblico a Massalombarda, organizzato dal Comune e alcune associazioni di volontariato con interventi dell’Assessore alle Politiche Sociali Linda Errani, di Riccardo Milano, Coordinatore di Area Nord-Est e di Mario Dal Re.

5.       3 aprile 2002: partecipazione ad incontro pubblico a Faenza sulla Finanza Etica, organizzato dal gruppo Mani Tese di Faenza con interventi di Gianluca Viaggi, Vicepresidente dell’Associazione Finanza Etica e di Mario Dal Re.

6.       12 e 19 aprile 2002: banchetti con materiale informativo su Banca Etica  in occasione di due incontri pubblici organizzati da Mani Tese di Faenza (“Finanziarizzazione dell’Economia” e “Armi e Finanza”)

7.       19 aprile 2002: conferenza stampa a Cotignola indetta dal Comune in seguito alla delibera di adesione a Banca Etica. Interventi del Sindaco di Cotignola, Giovanni Ceroni,  di Mario Dal Re, Pietro Melandri e Rosa Bucci, del coordinamento locale dei soci di Banca Etica.

8.       14 maggio 2002: incontro pubblico a Fusignano organizzato da associazioni di volontariato locale con interventi di Fabio Silva, membro del CdA di Banca Etica,  di Mario Dal Re e di Beniamino Tirone.

9.       8 giugno 2002: incontro tecnico con un gruppo di dieci persone a Massalombarda in seguito all’incontro pubblico del 12 aprile per concretizzare l’adesione a Banca Etica. Intervento di Mario Dal Re.

10.   3 settembre 2002: partecipazione con materiale informativo ad un incontro pubblico presso la Festa dell’Unità a Faenza nel corso del quale è intervenuto, fra gli altri, Fabio Salviato, Presidente di Banca Etica.

11.   13 settembre 2002: partecipazione con materiale informativo a serata multietnica a Bagnacavallo

 

Sono infine da ricordare i molteplici contatti che ognuno di noi ha stabilito con persone e gruppi interessati ai temi della Finanza Etica sia personalmente sia attraverso i vari punti informativi presenti nella nostra provincia (Botteghe del Commercio Equo e Solidale a Faenza, Lugo, Ravenna, Russi).

 

Anche quest’anno ci siamo particolarmente impegnati nei contatti con le Amministrazioni Pubbliche per sollecitare quelle già socie ad incrementare le proprie azioni di Banca Etica, per invitare le altre a diventare socie e per proporre a tutte di utilizzare gli strumenti di credito che Banca Etica mette a disposizione. Attualmente le Amministrazioni socie sono: Provincia di Ravenna, Comuni di Bagnacavallo, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massalombarda, Riolo Terme, Russi, Solarolo. Sarà compito del nuovo Coordinamento promuovere l’adesione degli altri sette comuni  della nostra provincia.

 

Per quanto riguarda la raccolta del risparmio, la situazione, rispetto all’anno scorso, si presenta un po’ più stazionaria con un incremento di euro 21.260. Comunque su questo versante l’azione del Coordinamento (che non è e non può essere uno sportello bancario, è bene sottolinearlo!) è piuttosto limitato in quanto, per legge, il pubblico risparmio può essere sollecitato esclusivamente dalla banca e dai suoi promotori finanziari. Noi ci siamo limitati a spiegare il funzionamento di Banca Etica ed i benefici sociali che derivano dall’utilizzo degli strumenti operativi di Banca Etica.

Rimane purtroppo ancora a quota zero l’utilizzo dei finanziamenti di Banca Etica per progetti nati sul territorio. Qui si dovrà lavorare molto e in modo capillare.

·         E’ comunque da segnalare un piccolo ma significativo intervento di Banca Etica –sotto forma di contributo finanziario- per la realizzazione della “Mostra sui Diritti Naturali dei Bambini e delle Bambine” promossa dalla Cooperativa “Progetto Crescita” di Ravenna in collaborazione con altri Enti e Associazioni. Si tratta di dieci manifesti che traducono in immagini il bisogno-diritto dell’infanzia di riappropriarsi dei propri spazi e del proprio tempo in un contesto sociale e culturale programmato invece prevalentemente per l’adulto e per la sua efficienza produttiva.

·         E’ attualmente all’esame della sede centrale la proposta dell’Azienda “Ecorecuperi” di Solarolo –socio di Banca Etica-  di offrire a Banca Etica la sponsorizzazione dei suoi ECOBOX, contenitori di cartone forniti gratuitamente ad aziende, uffici, scuole, enti in 45 province italiane per raccogliere materiali esausti da sistemi di stampa elettronica. In questo progetto un ruolo preponderante è svolto dalle associazioni di volontariato e cooperative sociali, che si occupano della raccolta differenziata di materiali, che tramite questa attività possono ricavare un utile da investire nelle proprie iniziative. “Ecorecuperi” ha anche chiesto a Banca Etica di attivare linee di credito agevolato a questi organismi associati alla rete di raccolta Ecorecuperi per favorire lo sviluppo dei loro progetti.

·         E’ stata trasmessa alla sede operativa di Banca Etica  una proposta -attualmente ancora a livello informale- del Consorzio Servizi Sociali  comprendente i Comuni di Ravenna, Russi, Cervia e l’ AUSL di Ravenna di affidare a Banca Etica la gestione di parte del denaro movimentato dal Consorzio per la sua attività che abbraccia quattro aree di intervento: infanzia, handicap, adulti e anziani in condizioni di bisogno. Da parte sua Banca Etica potrebbe fornire al Consorzio servizi da concordare. La proposta è attualmente in fase di studio presso l’ufficio competente della banca.

 

Importante è stato l’impegno del Coordinamento Locale nella partecipazione alla vita interna di Banca Etica:

 

ATTIVITA’  DEL  TRIENNIO  (1999 – 2002)

 

LE CIFRE DI BANCA ETICA NEL TRIENNIO

 

DATI  GENERALI  (in Italia)

 

 

Novembre 1999

Novembre 2002

incremento

% incremento

Capitale sociale

   8.883.059

    13.530.557

€ 4.647.498

52,3%

Soci

13.858

19.350

5.492

39,6%

Risparmio raccolto

€ 35.635.526

  180.082.328

€ 144.446.802

405,3%

Impieghi-finanziamenti

€ 22.207.647

    71.000.000

€ 48.792.353

219,7%

 

DATI  LOCALI (in Provincia di Ravenna)

 

 

Novembre 1999

Novembre 2002

incremento

% incremento

Capitale sociale

  35.636

    79.268

€ 43.632

122,4%

Soci

160

239

79

49,4%

Risparmio raccolto

  12.912

  537.717

€ 524.805

 4.064,4%

Impieghi-finanziamenti

0

0

0

0%

 

Nel Piano Triennale di Attività approvato dall’Assemblea costitutiva della nostra Circoscrizione tre anni fa’ avevamo fissato alcuni obiettivi generali: consolidare il rapporto tra banca e soci, tra banca e territorio e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del risparmio etico.

L’azione del nostro Coordinamento Locale ha tenuto sempre presente questi obiettivi nelle sue scelte ed iniziative e possiamo dire che la conoscenza della novità di Banca Etica, in questi tre anni, si è sensibilmente consolidata nel pubblico nonostante gli scarsi strumenti informativi a nostra disposizione e la mancanza di uno sportello operativo e di promotori finanziari sul nostro territorio.

Abbiamo cercato anche di facilitare il rapporto tra banca e soci mettendoli al corrente delle varie  iniziative e novità che hanno segnato il cammino di Banca Etica  soprattutto attraverso le assemblee locali regolarmente svolte ogni anno e le comunicazioni specifiche su alcuni temi, come ad esempio l’invio a tutti i soci della bozza del Manifesto Politico di Banca Etica prima della sua definitiva approvazione. Puntualmente sono poi pervenute ai soci – ma questo non è un merito della nostra Circoscrizione quanto piuttosto della sede centrale di Padova – informazioni dettagliate sull’andamento della banca, sulle campagne di sensibilizzazione sui grandi temi oggi sul tappeto (sottosviluppo, ambiente, pace, giustizia…), su proposte innovative (es. la Società di Gestione del Risparmio per la costituzione dei fondi etici di investimento, la Fondazione Culturale di Banca Etica), sui progetti finanziati.

Oltre a questi obiettivi generali, il Piano di Attività prevedeva anche alcuni obiettivi specifici per la nostra Circoscrizione:

·         aumentare il numero dei soci e il capitale sociale in provincia: ci eravamo posti l’obiettivo di arrivare alla fine del triennio a quota 500 soci. Siamo attualmente a circa metà, ma non lo consideriamo un insuccesso e la crescita del capitale sociale lo dimostra

·         promuovere la conoscenza delle varie forme di investimento che Banca Etica mette a disposizione ed i risultati raggiunti possono considerarsi soddisfacenti (più di un miliardo di vecchie lire depositate a risparmio) anche se, lo ripetiamo, in questo settore le possibilità di azione del Coordinamento sono pressoché nulle perché non possiamo fungere da promotori finanziari

·         promuovere l’utilizzo dei finanziamenti di Banca Etica da parte di realtà del territorio per progetti specifici: a questo riguardo siamo ancora solo agli inizi

·         attivare un promotore finanziario sul nostro territorio: ciò non è stato possibile per difficoltà oggettive e soprattutto per alcune restrizioni legislative introdotte a questo riguardo dalla Banca d’Italia. Speriamo vivamente che presto possa esserci una sorta di “banchiere ambulante” nelle aree come la nostra che non hanno ancora i numeri per dotarsi di uno sportello operativo. A questa ipotesi Banca Etica sta attualmente lavorando. 

 

Concludendo questa relazione triennale vorremmo ricordare in sintesi alcuni dati:

-     il Coordinamento Locale si è riunito diciotto volte (cioè mediamente ogni due mesi come da regolamento) per organizzare e coordinare i vari impegni e attività

-          l’Assemblea annuale locale si è tenuta regolarmente con una discreta partecipazione dei soci

-          numerosi sono stati gli incontri pubblici di sensibilizzazione organizzati in diverse località della nostra provincia: Faenza, Bagnacavallo, Ravenna, Lugo, Russi, Massalombarda, Fusignano

-          frequenti i contatti con tutte le Amministrazioni Pubbliche; siamo consapevoli del ruolo sociale che esse svolgono e delle grandi opportunità che esse possono offrire alla proposta di Banca Etica

-          la presenza sulla stampa locale, anche se non costante, è stata significativa, specialmente in occasione di alcuni importanti appuntamenti pubblici

-          sono stati avviati dei contatti con associazioni, cooperative, imprese, diocesi, parrocchie, partiti politici, sindacati: molto resta da fare in questo campo che rappresenta un risorsa preziosa del nostro territorio. Intravediamo qualche risultato positivo importante grazie anche alla collaborazione di soci particolarmente impegnati in tali ambiti. Sarà compito del nuovo Coordinamento realizzare questo obiettivo.

 

L’Assemblea costitutiva della Circoscrizione (30 ottobre 1999)  ha eletto inizialmente un Coordinamento composto da sette soci (Bagnara Gianluca, Bucci Rosa, Dal Re Mario, Mazzotti Chiara, Melandri Pietro, Pagnani Claudio, Sangiorgi Fausto) ed il Coordinamento, su mandato dell’assemblea, ha cooptato nel tempo altri quattro soci per arrivare al numero massimo di undici previsto dal Regolamento Nazionale sulla Organizzazione Territoriale dei Soci e cioè Argnani Stefano, Donati Claudio, Tirone Beniamino, Venturi Daniela la cui nomina è stata poi ratificata dalla successiva assemblea dell’11 novembre 2000. Nel corso dell’Assemblea dello scorso anno (1 dicembre 2001) Donati e Sangiorgi si sono presentati dimissionari per sopravvenuti impegni personali e di lavoro, ma, in mancanza di nuovi candidati, non si è proceduto alla loro sostituzione. Nelle settimane successive il Coordinamento ha cooptato il socio Rusticali Luigi per cui il Coordinamento uscente è oggi composto dai seguenti dieci soci:

Dal Re Mario (Faenza - Coordinatore), Mazzotti Chiara (Faenza - Vicecoordinatore), Bucci Rosa (Faenza - segretario), Argnani Stefano (Faenza), Bagnara Gianluca (Cervia), Melandri Pietro (Bagnacavallo), Pagnani Claudio (Ravenna), Rusticali Luigi (Russi), Tirone Beniamino (Lugo), Venturi Daniela (Ravenna). Come si può notare la provenienza geografica di questi nominativi rispecchia in modo proporzionale la distribuzione dei soci nella provincia.

Oggi dobbiamo eleggere il nuovo Coordinamento: undici persone, possibilmente, che continuino il lavoro iniziato e che portino anche nuove idee e nuove proposte operative, che sappiano rendere ancora più visibile la novità di Banca Etica, dei suoi valori.

Noi riteniamo possibile e necessario che il mondo della Finanza e la gestione del denaro siano ispirati ai valori dell’Economia sociale e solidale, una finanza dove sia centrale la persona non il capitale, dove il credito sia un diritto primario, una finanza di pace costruita con strumenti finanziari di pace quali la trasparenza degli obiettivi e delle operazioni, la partecipazione attiva e responsabile dei cittadini. Banca Etica, una “banca non banca”, sta mantenendo questi impegni perché non segue il criterio del massimo profitto ad ogni costo, massimizza invece il bene comune. Banca Etica usa il denaro pensando non al denaro, cioè a come moltiplicarlo ad ogni costo, ma ai problemi globali del mondo, alle emergenze e contraddizioni sociali ed ambientali del nostro territorio, delle nostre comunità. Il denaro di Banca Etica è vivo perché costruisce legami sociali, perché è attento alle conseguenze delle scelte finanziarie sull’ambiente, perché mette “fuori gioco” il mercato libero assoluto. Il denaro di Banca Etica non crea concorrenza spietata ma fertilizza la collaborazione solidale, non si concentra nelle mani di pochi ma si distribuisce equamente secondo i bisogni sociali.  Questi sono i valori per i quali Banca Etica è nata ed opera. I numeri di Banca Etica sono senz’altro piccoli se confrontati con quelli della finanza tradizionale ma i risultati finora conseguiti vanno valutati secondo questa ottica “valoriale” e non tanto o non solo secondo criteri di quantificazione monetaria pur importanti. Tutti questi sono i motivi per cui abbiamo creduto e crediamo nella proposta di Banca Etica.

Più di mille sono i progetti finanziati ad associazioni, cooperative, gruppi, imprese che lavorano nei campi della cooperazione sociale ed internazionale, dell’ambiente e della cultura. Progetti finanziati con i soldi che  noi soci (circa 20mila ) e tanti clienti non soci hanno affidato in gestione a Banca Etica. Una fiducia ben riposta.

Ora l’impegno di tutti dovrà essere quello di dare a Banca Etica la possibilità di incidere profondamente sul mondo economico-finanziario del nostro territorio, già ricco di esperienze di cooperazione e di solidarietà e che potrebbe rispondere con maggiore convinzione ed efficacia alla proposta di Banca Etica. Sta anche a noi soci sollecitare queste realtà a diventare protagonisti coraggiosi di una politica economica fondata sulla centralità della persona e al servizio dei bisogni e dei progetti reali della comunità.

 

Faenza,  11 novembre 2002              IL COORDINAMENTO LOCALE DEI SOCI

                                                           DI BANCA ETICA DELLA PROVINCIA DI RAVENNA