Il Carnevale Storico di Santhià e l’ordinamento napoleonico.

 

L’ordinamento napoleonico investì quasi ogni aspetto della vita sociale, economica e militare dei territori dell’Impero; e ad esso non sfuggì neppure quella colossale, bizzarra manifestazione di follia popolare che è il carnevale di Santhià.

La manifestazione era gestita fin da epoche lontanissime dall’Abbadia, guidata da un Abbà di medievale memoria, ma anch’essa dovette sottomettersi alle nuove regole di ordine e disciplina imposte dalla nuova amministrazione.

Il Maire Donato De Rege lo regolamentò secondo le norme di un severo controllo di organizzazione e di pubblica sicurezza.

Riportiamo le regolamentazioni relative ai primi due anni di sudditanza francese, che si ripeteranno più o meno uguali fino al 1814 :

 

Il cittadino de rege donato maire

3 Febbraio 1803 – 14 Piovoso anno 11°

Sulla domanda del cittadino Remigio Gromo

sentito l’Aggiunto Gennaro Bergonzi faciente le funzioni di Commissario di Polizia

DETERMINA

 1)Il Cittadino Remigio Gromo è nominato Capo e Direttore del Ballo detto della POULE solito darsi al

 pubblico nelli ultimi giorni di Carnevale.

 2) Sarà a suo carico di mantenere il buon ordine e la polizia del Ballo e di prevenire le tutbolenze,

 con adattarsi alli usi del Ballo del luogo ed alli ordini particolari che verranno dati da questo Ufficio.

 3) Potrà scegliere il numero di compagni per la società della Direzione che douranno dichiararsi al

 Maire per il di lui assenso.

 4) Dovrà finalmente ciascuno dei Direttori munirsi di un apparente segnale di distinzione secondo la

 consuetudine affinchè siano per tali riconosciuti dal pubblico.

La presente determinazione sarà munita dal Sigillo della Mairie e comunicata per copia allo nominato

 

                                                                                                                                    De Rege Donato

                                                                                                                                    Flecchia Seg.

 

 

 

IL MAIRE DI SANTHIA’

Considerando che da tempo antico si permette un ballo pubblico nelli ultimi giorni di carnevale a

divertimento degli abitanti di questo Comune sui prodotti di offerte fatte dai particolari consistenti

specialmente in pollame da cui trasse il nome del Ballo della Polla diretto da società nominata ed

autorizzata dal Maire.

Che con questo mezzo si evitano i gravi mali che nascono in tali giorni nelle osterie, e sui balli particolari,

e si accorda uno sfogo che la prudenza dimostrò necessario dall’uso inveterato.

Che nessuno in quest’anno fece domanda per la nomina alla direzione ad un tale divertimento.

Che una società di personaggi distinti per il loro merito, e per genio amico del buon ordine, si offrono di

procurare, e dirigere a loro spese questo ballo secondo il solito.

Che finalmente il Maire stesso penetrato da uguali sentimenti si offerisce come proprietario fra i soci.

DETERMINA CIO’ CHE SEGUE

I cittadini ronfani sotto Prefetto, avv. Gio. Francesco Grassis Consigliere Dipartimentale, Gio. Bernardo

Petiva Consigliere Comunale, e Francesco De Rege Donato Maire, sono dichiarati, e nominati Capi

del Ballo detto della Polla solito darsi nelli ultimi due giorni di Carnevale.

Fatto a Santhià li Venti Piovoso anno Duodecimo 10 febbr. 1804.

 

                                                                                                                          De Rege Donato

                                                                                                                 Carlo Flecchia Seg.

 

 

Da questo momento nasce un gruppo che verrà conosciuto come lo Stato Maggiore del Carnevale, mischiando la necessità organizzativa e di polizia con il ricordo delle organizzazioni militari che avevano stazionato a Santhià negli anni precedenti.

Più tardi, nascerà la Direzione del Carnevale, mentre lo Stato Maggiore si limiterà ad essere uno dei gruppi istituzionali che aprono il corteo e partecipano a tutte le manifestazioni, indossando da allora un’ uniforme militare sullo stile di quelle francesi del 1800.

Oggi lo Stato Maggiore sta uniformando le divise a quelle degli Aiutanti di Campo francesi del periodo napoleonico, perchè in duecento anni di tradizione non è mai stata creata una divisa storica, ma ci si è sempre vestiti con uniformi di fogge diverse.

L’unico ‘pezzo’ pervenutoci nel tempo è la feluca di tipico taglio francese che ancora oggi indossano i componenti della Direzione del Carnevale.

 

 

 

Menù Precedente.